Recensioni per
Predestinato
di boll11

Questa storia ha ottenuto 240 recensioni.
Positive : 240
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/04/06, ore 10:33

O.o; Che strano... Cosa può aver spinto Sirius a cambiare idea così all'improvviso? Forse voleva affrontare il suo passato?

Recensore Veterano
07/04/06, ore 22:39
Cap. 38:

Remus sapeva che se non avesse fatto qualcosa, quell’ultimo gesto si sarebbe ancorato eternamente in lui. Indissolubilmente. Per trascinarlo a fondo. Lo abbracciò convulso a ribadirgli la sua presenza. Ora e per sempre.
Io il tuo Remus lo amo alla follia, Alexia. Oh, Severus. Cosa ti ha tolto ancora, quel pazzo?
Sì, lo amo proprio tanto (fa il paio con una certa eroina descritta da Ida).
Perché non capiva che non ce l’aveva con lui? Che era solo furioso per come quella guerra li aveva ridotti tutti. Per come li aveva privati d’ogni cosa, anche di uno straccio di dignità.
Lo adoro, addirittura.
Che strano bacio, ma così necessario. Sono felice che Remus gliel’abbia dato.
“Rimani?”
Remus gli sorrise. “Certo. Dove vuoi che vada.”
Già, dove vuoi che vada questo Remus così umano e dolce?
Remus avrebbe voluto che piangesse. Almeno un po’. Solo qualche lacrima. Ma pianse lui, per Severus. Con la mano ancora a pettinare i suoi capelli.
Non c’è altro da aggiungere.

Niky

Recensore Junior
07/04/06, ore 15:00
Cap. 38:

Mamma mia...povero Severus...mi fa rabbrividire il modo in cui si comporta...e Remus? Remus è sempre lì ad aiutarlo, e Severus gli fa odiare sempre di più questa guerra...scusa, ma oggi proprio non riesco ad essere allegra un po' come Severus, però ti ringrazio perchè mi ha i fatto sorridere a quel bacio forzato tra i due...

Recensore Veterano
07/04/06, ore 10:12
Cap. 38:

credvo che oggi non aggiornavi... invece, fortunatamente, l'hai fatto! dirti che é bellissima é estremamente riduttivo! avevo il batticuore... la disperazione di Severus era palpabile... io non ne sono capace.. il mio Severus é troppo OOC per molti versi e, infatti, non si adatta neppure un po' al Severus che é uscito con il sesto libro. ma il tuo... il tuo é perfetto! così sta per finire.. peccato... ma é anche giusto che sia così. le cose belle non possono esser eterne altrimenti stuferebbero. aspetto il prossimo capitolo! Elena

Recensore Master
06/04/06, ore 21:48
Cap. 37:

Io sono quello che cammina da solo. Per una strada senza svolte. Impeccabilmente dritta. Ogni ostacolo che vi si pone davanti, evitato. O peggio. Travolto, senza pietà....fantastiche parole. Nella loro tristezza e nella loro potenza sono sconcertanti, ma raccontano la verità. La disperazione di Severus per ciò che ha fatto è estremamente toccante. Ma aveva una scelta? No. Per quanto lui sia forte, sia un mago dalle grandi capacità, un irremovibile è pur sempre un uomo e come tale ha le sue debolezze. Severus è sfruttato (non c'è altro termine) da entrambe le parti: Silente lo usa (anche qui, termine rozzo, ma è il più adatto) per i suoi scopi, per la sua politica, e Voldemort , anche se nel dubbio, vede certamente in lui un'ottima arma. Indubbiamente l'incantesimo preferito del mago oscuro è la Maledizione Cruciatus (e se fossi una Magiamorte sarebbe quella che preferirei anch'io!)....Bel capitolo con una sezione in prima persona molto interessante. Le MangiaRowling? Un'ottima idea! Baci Lady Snape

Recensore Junior
06/04/06, ore 20:35
Cap. 37:

Capitolo semplicemente bellissimo...sai che cosa mi piace di questa ff??l'estenuante bisogno di aiuto di Severus...e poi Remus è così, non nlo lascierebbe mai per niente al mondo...lo consola...lo aiuta...gli starà vicino...si, amo questa ff perchè sai scrivere perfettamente da ogni punto di vista e ogni comportamento dei personaggi!!....a domani...forse!

Recensore Veterano
06/04/06, ore 14:23
Cap. 37:

Che faccio, cito tutto parola per parola?
No, non mi sembra il caso, ma lo farei perchè, anche se ho un'idea tutta mia riguardo al tema Piton:stupro (e prima o poi devo decidermi a pubblicare una certa one-shot che ho nel cassetto da tanto), questo Severus ucciso dal proprio gesto, morto nell'amima, quanto vorrebbe esserlo nel corpo, è anche il mio Severus.
E' maledettamente lui.
Allora mi inchino alla bravura della regista che ha saputo far scorrere così bene anche sotto i miei occhi addolorati la vita terribile di quest'uomo condannato a morire dentro, giorno dopo giorno.
Dio quanto odio Voldemort in certe ff.
Non voglio che Severus si riveda sempre a quel modo, prostrato anche lui su quel corpo innocente e martoriato di donna.
La violenza sessuale è orribile, peggio dell'omicidio forse. Comprendo che lui non possa darsi pace.
Ma Remus, oh, se lui non si è innamorato del tuo Severus, Alexia, io mi sono innamorata profondamente di lui e di quel perdono concesso a priori, senza nemmeno sapere per cosa e del suo abbraccio caldo e umano.
La strada è sempre più in salita, ma è tracciata, per fortuna si può sempre provare a imboccarla.

Niky

Nuovo recensore
06/04/06, ore 13:49
Cap. 37:

oh cavolo...ma x caso fai mettere snape con lupin??????

Recensore Veterano
06/04/06, ore 13:23
Cap. 37:

povero il mio piccolo, tormentato e sofferente severus... quando stavo male mentre leggevo questo capitolo... per frtuna c'era il dolce e rassicurante Remus che sapeva di cosa aveva bisogno. continuo a ripeterlo questa storia é bellissima... e, a volte, spero che non finisca mai!^^

Recensore Junior
06/04/06, ore 13:08
Cap. 37:

“Tutto, pur di non aver dovuto fare quello.
Avrebbero dovuto capire che c’era un limite a tutto.
Anche per la sua anima devastata.”
Non può desiderare altro che morire, come il Severus di Niky che implora con il pensiero Voldemort di ucciderlo, come disperatamente vuole soffrire e morire il mio Severus. T’avverto fin d’ora che quel terrificante capitolo, anzi, temo che saranno ben 3 capitoli, saranno tutti dedicati a te, Niky e Mariacarla!
“Chi poteva amare uno stupratore assassino?
Oh no.
Io no di certo.”
… … …
“Davvero me lo meritavo, questo?”
… … …
“Se fossi stato già morto non avrei sentito questo orrore spezzarmi in mille pezzi come vetro temprato.
Non ci può essere rinascita dopo questo.
Non ci può essere più un briciolo di umanità in me, dopo questo.”
… … …
“Non farmi rinascere ancora.
Non voglio.”
… … …
“Non farmi credere di non essere solo.”
… … …
“Io mi odio già così tanto…”
… … …
E su tutto, in mezzo a tutto, dentro a tutto, quella dolce nenia “Severus, sono qui” .
… … …
Poi il momento di parlare, di confessare.
“Non mi odiare…”
Scegliere, maledizione, anche quando credi di poter, di dover, scegliere… invece, è la vita che sceglie ancora per te, che sceglie la morte, la morte della tua anima.
Remus è lì e rimarrà lì, non ho mai avuto neppure il minimo dubbio che potesse andarsene.
Ma Severus l’ha temuto, perché lui stesso si è abbandonato.
“Ma quelle braccia tornarono a cingergli, prepotentemente, il torace.
E la sua voce tornò a ripetere quella litania.
Una nenia rasserenante.
In cui si lasciò cullare, riconoscente.”
Stringilo forte, Remus, anche per me.

Ida

Recensore Junior
06/04/06, ore 11:48
Cap. 37:

Remus è sicuramente in grado di capire, di consolare. E anche Sevrus ha bisogno di qualcuno che gli stia vicini, in un momento come questo. Perchè anche se tutti continuano a pretendere da lui, forse perchè è l'unico in grado di fare tutto quello che fa, è pur sempre un uomo. A presto!

Recensore Master
05/04/06, ore 20:05
Cap. 36:

Ho letto la tua mail: credo che tu abbia ragione. Alla fine credo che tutti i sostenitori di Severus avranno una cocente delusione. Io continuerò a sperare! Se non apprezzerò la "fine" che destinerà a Snape lo riscriverò per soddisfazione personale! Un capitolo struggente: Severus è ridotto molto male: la sua anima è totalmente immersa in un abisso senza fondo e rischia di continuare a precipitare se nessuno lo riporta alla realtà. Voldemort si è dimostrato malefico e malvagio in modo assoluto: non ti nascondo che mi ha disgustata la sua trovata per umiliare Severus e distruggerlo psicologicamente. Chiaramente è stata una vendetta per essere stato sconfitto nelle battaglie mentali che ingaggiava con Sev. A questo punto non riesco esattamente a capire se è quasi sicuro del tradimento del Nostro. Sembrerebbe di si, ma allora perchè non mette fine alla sua esistenza? Se invece si tratta solo di un sospetto devo dire che esagera nelle sue verifiche: a cosa gli servirebbero dei seguaci incapaci di intendere e volere? Certe menti sono insondabili! Remus sembra decisamente attratto dal Principe Mezzosangue anche se, forse, non ne è totalmete consapevole: dentro di lui continuano ad affiorare ricordi legati a Sirius. Questo capitolo mi è piaciuto, alla fine. Chi è il fantomatico negoziante? Baci Lady Snape

Recensore Veterano
05/04/06, ore 13:47
Cap. 36:

Ho trovato la storia per caso e devo dire che é assolutamente fantastica... é crudele e realistica, ironica in certi punti ma cruda in altri. E severus... dio severus ha gli stessi pensieri che io mi era immaginata! é veramente bella! complimenti!

Recensore Junior
05/04/06, ore 13:41
Cap. 36:

Non ci crederai Alexia, ma da quando ho letto quel tuo capitolo di ieri non sono più riuscita a smettere di pensarci. Sapevo che prima o poi avrei anche io dovuto affrontare quella maledetta questione nelle mie storie: ci ho sempre girato intorno, finora, arrampicandomi sui vetri. Ma evidentemente è proprio arrivato il momento. La mia mente turbina dolorosamente su quel pensiero ossessivo del quale non riuscirò più a liberarmi finché non sarò riuscita a scrivere la mia personale visione.

L’intenso profumo della mimosa, che quasi stordisce. Dolore e piacere sul viso di Sirius e “uno struggente rimpianto”
Lo so, sono stupida, ormai sono del tutto andata, ma quel negoziante mi ha fatto immediatamente pensare a Babbo Natale (non ridere, ti prego!). Poi, più leggevo, e più ero certa che fosse veramente Babbo Natale. Alla fine, dopo la sua ultima frase, la mia convinzione era assoluta: Babbo Natale è un mago ed ha un negozio di fiori finti nella Londra babbana.

Sì, Remus, fai bene ad aver paura e… sì, è successa una cosa spaventosa a Severus. Apri la porta, Remus, io non ne ho il coraggio, ma lui ti sta chiamando.
Il lento avvicinamento di Remus, il suo tentativo di scaldare quel rigido gelo, ed il mio cuore che riprende a battere troppo forte.
Le lacrime di Remus: come devono essere belle.
Solo cieca disperazione, sì, solo quella, nient’altro.
Quell’abbraccio stretto e caldo, quella nenia a ripetere e promettere la sua presenza, all’infinito, per sempre.
Dolce Remus, è facile per lui accettare i propri sentimenti.

No, un capitolo non poteva bastare, hai ragione.
E nemmeno due.
Speravo che con questo capitolo la mia sofferenza sarebbe finita, almeno per un breve momento. Invece continua, nell’attesa e nella lettura del prossimo, o meglio, dei prossimi capitoli.

Ammetto che la mia visione di Voldemort è diversa. Lui rimane sempre, in un certo qual modo, impersonale ed indifferente, sia all’amore che all’odio, al piacere ed al dolore. Una presenza mentale più che fisica. Ma leggendo del tuo Voldemort, e di quello di Niky che è abbastanza simile, chissà, forse anche il mio Voldemort potrebbe peggiorare e diventare più umano. Ma solo nel senso più negativo del termine. Quello bestiale.

“Ed io piango e racconto del sacrificio di quel piccolo uomo insignificante.” Splendide parole d’amore, Alexia.

Ida

Nuovo recensore
05/04/06, ore 11:16
Cap. 36:

Martedì quattro aprile: pomeriggio di noia. Voglia di studiare: zero. Mal di gola. Il giorno dopo: sciopero e un compito annullato. Gaurdo lo schermo deò computer e sfoglio le pagine dei miei links preferiti con aria annoiata. Scelgo. Con profondo disgusto, leggo le immani stupidaggini sul libro più popolare del momento: cambio il rating, sperando di trovare gente con un cervello leggermente più adulto. Niente, solo schifezze che potrebbero finire su rotten.com o su un sito di scadente pornografia. Finchè non arrivo a questo racconto. Che cosa mi ha incuriosito? Mah, chi lo sa? So solo di aver divorato 35 capitoli in tre ore di pomeriggio con gusto, soffrendo e disperandomi per un personaggio di cui non ho mai saputo che cosa pensare. E oggi questo 36 capitolo che mi ha convinto a recensirti. E' splendida e scritta bene; non temere di sembrare eccessiva, ma fa uscire tutto come una scarica. Questo è ciò che rende bella la storia