«Ma... questa storia è vera?»
Questo è ciò che chiese Yoogeun.
Taemin, amorevolmente, gli rimboccò le coperte e gli diede una leggero bacetto sulla fronte.
«Ti è piaciuta?»
«Si, tanto! Mi piacerebbe che fosse vera!»
«Beh, non è detto che sia finta, sai?»

Erano riusciti a scappare dall’orda di zombie che si era accalcata davanti alla Massive Dynamic, per miracolo.
Il camper aveva avuto qualche intoppo durante la fuga, ma Taemin era riuscito a prendere il comando ed a portare quell’affare in piena strada.
Kibum continuava a tenere la mano di Jonghyun, ormai con la febbre alta ed il sudore che gli colava dalla faccia, e a dirgli che stavano arrivando a casa sua, che avrebbero recuperato l’antidoto e che tutto sarebbe andato bene. [JongKey] [Sequel di: Everything Is Fucked Up ]

E' come un fiore che come viene bagno diventa trasparente.
La loro relazione, i petali bianchi diventano umidi e sporchi a causa del rimorso.
Jonghyun è un artista, più esattamente un musicista a cui l’ispirazione è venuta a mancare già da un po’ di tempo. Sono diversi anni che l’ispirazione sembra essere sparita completamente, nulla lo colpisce, gli sembra tutto così banale. Non si vuole accontentare della sufficienza, lui vuole brillare, desidera raggiungere un livello che sia vicino alla perfezione.

Dopo una storia finita male, -bhe in realtà neanche mia cominciata- Key cerca di trovare conforto nella braccia di altri ragazzi. Ma incontrerà un ragazzo che gli farà tornare la speranza e, con essa, anche la voglia di amare. Ma riuscirà veramente a dimenticare il suo primo amore?
Minkey, jongkey, 2min

In cui Jonghyun fa una proposta che Kibum non può rifiutare.

(2min, Jongkey.) Elementi sovrannaturali: Vampiri.
-Non… è così che… riuscirò a dimenticarti…- Disse tra un ansimo e l’altro, con un filo di tristezza nella voce.
Taemin aprì lentamente gli occhi incontrando quelli ancora chiusi del compagno, poi prese la sua testa tra le mani e la spinse verso di se facendo aderire le labbra a bocciolo di Minho contro le sue, carnose e rosse. Minho sospirò in quel bacio lungo e casto, cercando di godersi tutte le sensazioni che gli stava trasmettendo.
-..Ti amo.-
Minho strinse forte la mano di Taemin che fino ad allora, era rimasta intrecciata alla sua.
-… non avresti dovuto dirmelo…sai? cavolo, se non avresti dovuto…-

Tra la neve bianca, gli occhi di Key brillavano come stelle.

Non riesce a togliergli gli occhi di dosso, non si è nemmeno accorto di essere rimasto con la bocca semi-aperta a guardare il ragazzo davanti a sé.
“Tu sai il mio nome, ma io non so il tuo.”
“Taemin, Lee Taemin.”
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( OnTae )

Sara aveva solo un pensiero nella testa. Un pensiero che mai e poi avrebbe pensato potesse diventare una realtà.
La sua realtà.
Il suo pensiero era lui.
Era Taemin. e Niente e nessuno glielo avrebbe fatto togliere dalla testa.
N.B. - Ogni capitolo riporta il titolo di una canzone che andrebbe ascoltata mentre lo si legge. Insomma...la canzone fa da sottofondo musicale a quel capitolo, e mi piacerebbe anche sapere da chi ascolta gli Shinee se le canzoni stanno bene e fanno bene da contorno alla storia! Grazieee!!!

“Il bagnoschiuma... ne ho comprato uno nuovo prima, al limone. Dimmi se ti piace, poi.”
“Hnm.”

“Sai che c’è.” Kibum si mette a sedere, si accarezza le labbra con la lingua, intiepidite dal bacio.
“No, che c’è.” Jonghyun siede di fianco a lui, curioso.
“Se voglio una vita diversa, il primo passo per incominciare è iniziare a cambiare qualcosa. No? Che dici.”
“Non fa una piega.”
Kibum annuisce, sorride con aria maliziosa.

“Jonghyun! Non è ora di dormire, il padre è infuriato!”
Nel sentire la parola “padre” gli occhi di Jonghyun si spalancarono. Il padre.. era infuriato? Ancora?
“E’ successo ancora.. gli angeli bianchi, hanno preso con loro le anime che spettavano a Lucifero..”
“Ancora una volta? E’ colpa di quei due.. maledetti? Proprio loro!?”
“Quei due maledetti” avevano un nome: Kibum e Taemin.

Mai letto "Fairy prince in the streets, Dracula-oppa in the sheets"? Beh, Minho no.
[prima one-shot sugli SHINee, siate clementi || 2min]

[...] - Ti hanno quasi scoperta?! - enfatizzò mio fratello allarmato, che probabilmente da quella frase non mi aveva più dato retta - Ti rendi conto che quelli sono mafiosi? - continuò fissandomi agitato - Ancora non capisco come Kibum abbia potuto affidarti una missione del genere - terminò mentre si portava una mano alla fronte scompigliandosi i capelli. [...]

Non mi serve vederti.
So tutto di te.
So che quando eri bambino volevi fare l'astronauta, ma poi ti hanno seduto davanti ad un pianoforte e ti sei scordato dello spazio in un battito di ciglia.