ATTENZIONE, NON E' UNA FANFICTION!
Piccolo appunto che voglio fare in merito alle mie fanfiction sugli SHINee e sulla morte del nostro angelo.

E voi vi siete mai chiesti se è realmente possibile innamorarsi del proprio idolo? Io me lo chiedo da tanto, e finalmente ho trovato la mia risposta.

Dal Prologo:
(...) "Sotto consenso della polizia abbiamo dei filmati che raccontano l'ultimo e tragico mese di vita di Kim Kibum e Kim Jonghyun. Dopo svariate indagini e dalla cattura del colpevole siamo giunti al punto focale della questione: il rapimento dei ragazzi è stato ad opera di uno psicopatico 27enne di nome Lee Jinki che, dopo i suoi studi universitari, ha deciso di girare un film e questo poteva avere protagonisti solo questi due ragazzi che oggi il mondo piange. La polizia ha esaminato il contenuto dei video girati dal 27enne ma questo non ha rivelato altro al riguardo. Abbiamo ottenuto il consenso di divulgarli ma, a causa del suo contenuto, questi saranno visibili solo a chi possiede la maggiore età quindi invitiamo tutti a rispettare questa regola.
Non abbiamo informazioni su ciò che riguarda questo fantomatico film, rilasciamo solo una frase detta dal capo della polizia di Seoul:
"Guardate e vedrete con i vostri occhi".
Il colpevole, Lee Jinki, è detenuto in carcere nella stazione centrale di polizia di Seoul dove sarà recluso fino a quando non sarà possibile una dettagliata analisi delle sue capacità mentali. Una cosa però è certa: Lee Jinki è un assassino."

Le parole erano poche, nessuno si sbilanciava a parlare, eppure entrambi avrebbero voluto lasciar fluire fiumi, fiumi di parole. Avrebbero voluto raccontarsi, spiegarsi, avrebbero voluto condividere la propria vita l'uno con l'altro. Avrebbero voluto aprire lo scrigno del proprio cuore perchè l'altra persona ne aveva la chiave.

Questa storia e la continuazione di "You and I ... we are so different."
Un grave incidente si abbatte sulla vita di Roxy e Jonghyun, riusciranno quei due a risistemare il loro rapporto?

Ti ho amato e ti amerò per sempre incondizionatamente, Kim Jonghyun.

Sono poco più di 600 parole per dire addio a Jonghyun.
Buonanotte Jonghyun, nostro bellissimo brillante angelo.

Sotto il cuscino, Kibum nascondeva un diario.
Quelle pagine a righe, stropicciate e lese per il troppo utilizzo, erano le sue uniche confidenti. Silenziose e fidate, avrebbero custodito il suo segreto per sempre.
O almeno, questo era ciò che Kibum sperava con tutto sé stesso.
[JongKey]

8 Aprile 1990 - 18 Dicembre 2017

Le prove degli SHINee sono terminate. Il leader rientra in dormitorio esausto e sconsolato, perché apparentemente nessuno si è ricordato del suo compleanno, ma... Ancora non sa che il maknae ha in serbo per lui una "piacevole" sorpresa.

Raccolta di oneshot dedicata ad Orbit
Heechul tornò a guardare Kibum che lo fissava con occhietti vispi e magnetici. -Kibummie -, sussurrò a fior di labbra con un sorriso. (da Orgel)

Minho ha qualche difficoltà con una coreografia, e Taemin sperimenta un modo più che creativo per risolverlo.
2Min ispirata alla coreografia (tutt’altro che) casta di “Tell me your name” che i ragazzi hanno fatto al Tokyo Dome a Settembre.
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“Hyung, io ti stimo molto come artista e come persona, ma a volte mi sembra proprio che tu sia un po’ … limitato, ecco. Pensavo che a questo punto avresti capito, invece a quanto pare non è così. Va bene lo stesso. Devi solo fidarti di me … ti fidi di me, vero hyung?”
[...]
E Minho finalmente capisce. Capisce cosa ha escogitato quella piccola e perversa mente diabolica alle sue spalle.

“Però … è strana, la fantasia del destino” commento pensierosa.
“Mh? Perché dici così?”.
“Ti faccio un esempio: questa è la mia vita” dico, alzando la mia mano destra “e questa è la tua” continuo, e gli alzo la mano sinistra. “Queste mani sono molto diverse tra di loro: una è grande, l’altra è piccola, una ha le dita meno affusolate, l’altra invece di più, una ha le unghie corte e una invece le ha lunghe. Se le vedi così, separate, puoi ben affermare che queste due mani sono estremamente diverse tra loro, e non hanno nulla in comune. Ma se le avvicini”, dico poggiando il mio palmo sul suo, "e le intrecci” e intreccio le dita sulla sua mano, “le due mani diventano una cosa sola e colmano a vicenda gli spazi vuoti tra le dita”.
Sorrido a questo paragone, così naturale ed improvvisato, ma al tempo stesso di una verità sconvolgente.
“Noi siamo così" concludo sorridendo. “Estremamente diversi…” dico alzando l’altra mano …
“… e assolutamente complementari” conclude lui, intrecciando la sua alla la mia.
Ci guardiamo negli occhi, e in quel momento, contro ogni logica, razionalità e buon senso … capisco di essermi innamorata di lui.

Non solo Kim Kibum era in grado di destreggiarsi con l’energia pura, un’abilità innata estremamente rara, ma era anche la chiave d’accesso al trono di Chosun. Cose che un ambizioso e scaltro come Heechul non poteva ignorare.
(dal prologo)
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- Io…mi sento vuoto. – disse semplicemente.
Vuoto? Non c’era niente di vuoto in quello sguardo ammaliante, in quelle labbra del colore dei fiori di ciliegio, in quegli sguardi decisi e al contempo imbarazzati. Come poteva essere vuoto, Key, quando era tutto il suo mondo?
Sopra di loro le nubi si stavano aprendo, rivelando sprazzi di un cielo puntellato di stelle. Jonghyun fissò gli occhi neri e profondi di Key, insondabili e affascinanti quanto la notte più misteriosa. Così belli che anche le stelle avevano decisi di specchiarvisi.
-Tu non sei vuoto, Key - disse Jonghyun, -io vedo l'universo nei tuoi occhi. - (dal capitolo 9)
jongkey, accenni 2min

Dal Prologo:
"A volte vorresti solo che tutto il mondo smettesse di girare.
Basta un secondo, un piccolo attimo e il mondo si placa.
Non ci sono più i ronzii fastidiosi delle macchine che sfrecciano per le strade, la frenesia delle persone che corrono sull’asfalto, telefoni che squillano, parole, sussurri, tutto si spegne.
In un attimo di una luce verde l’universo smette di girare.
Sei solo tu, che guardi attraverso lo specchio dell’anima e ascolti il silenzio.
Ma il mondo non si può fermare, lui andrà sempre avanti lasciandoti indietro, non gliene frega nulla di te o delle tue sofferenze.
Non condivide con te le gioie e i dolori, la pioggia cadrà sempre e ti bagnerà.
Ma forse, solo per oggi, il mondo vuole essermi amico.
(...)
Signori e signore sono lieto di presentarmi.
Il mio nome è Kim Kibum e questa è la mia storia; la storia di un infelice."