Saremo felici o saremo tristi (che importa?); saremo l’uno accanto all’altra, - e questo deve essere, questo è l’essenziale.
nn lo so in che situazione
Quella notte facemmo l’amore per l’ultima volta.
Lottammo contro i nostri sentimenti e contro il fato.
Sfogammo la nostra frustrazione e la nostra rabbia per quell’addio a cui non riuscivamo a trovare rimedio.
Una carezza era uno schiaffo, un bacio un morso.
Ci amammo e ci odiammo. Quando finimmo lei si girò dall’altra parte e la sentii singhiozzare. Tutt’oggi mi porto appresso l’eco di quei singhiozzi. Non ci sarà mai più una come lei.

*Dal Capitolo.
''Ero amore? Cosa sono per Tomlinson?
Sono mai stato qualcosa? ''
[Larry] [Louis/Harry]

“Niall, tu sei il mio migliore amico”
“anche se tu andrai via, io mi ricorderò di te”
“ecco”
“li ho rubati a mia sorella, cosi ti ricorderai sempre di me”
”cucciolo,va tutto bene, tra 15 anni io verrò da te, ti troverò e ti coccolerò. Cosi come sto facendo adesso, e poi noi dobbiamo diventare delle star.”
“ti ho trovato piccolo Niall”

La prima cosa che notai, fu il suo sorriso.
Una striscia bianca splendente di denti perfetti che gli illuminava il viso.
Poi, notai tutto il resto.
Capelli neri corvino sparati in alto, occhi dorati, lineamenti forti ma precisi.

''Sembrava un angelo, i suoi occhi, il suo sorriso, la sua voce...Era perfetto''

Era stata una serata perfetta, un istante che non avrei mai dimenticato. Tutto il tempo passato ad aspettare quel momento, ad aspettare lui, non era stato di certo sprecato. Io credo che tutto accada per una ragione e se davvero è come la penso, allora il fato quella sera ha giocato una carta in mio favore.

All’inizio Elysabeth provò ad ignorarlo, ma quando stava vicino a lui le batteva forte il cuore, le tremavano le gambe, sentiva il respiro affannato. Quelle sensazioni voleva che cessassero.
- Senti- cominciò – non capisco perché ci tieni tanto a farmi entrare nella tua vita, ma io non voglio che tu entri nella mia.-
Quelle parole erano lame affilate. Qualcosa si ruppe in lui.
Elysabeth si allontanava, sia fisicamente che emotivamente. Si sentiva distrutto, debole, afflitto, sconfitto.

-è un bel ragazzo, non si può certo dire il contrario. Comunque....cos'è tutta questa curiosità?-gli domando e mi viene da ridere appena mi accorgo che i lati delle sue guance iniziano a scaldarsi e mano a mano si fanno di un colore sempre più accentuato.
Lui si accorge di diventare sempre più rosso, dato che la sua carnagione molto chiara non aiuta, e cerca di ripararsi con una mano e poi risponde con un leggero filo di voce-No, niente, era per chiedere...-
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-tranquilla, arriverà quel giorno- la rassicura Niall e le si avvicina per darle un bacio sulla guancia.
si abbrracciano e lei gli sussura qualche cosa all'orecchio troppo piano perchè io possa sentire.
Lui annuisce e si tira indietro per lasciare passare anche me, chissà cosa si sono detti quei due, sono sempre pieni di sorprese.
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Aspetto una sua risposta che arriva dopo un suo sospiro-è che non ce la faccio più- mi guarda negli occhi e dopo una frazione di secondo mi prende delicatamente per i polsi e mi gira verso di lui. Mi avvicina a lui e ci ritroviamo con i volti a un millimetro di distanza. Non faccio in tempo a ragionare che

Scosse i suoi ricci e continuò a imprecare verso di me mentre camminavo lungo il corridoio. “Pagherai per questo, oh se pagherai!” Harry urlò gutturale, “porta il tuo culo qui e slegarmi. Cazzo! Non puoi lasciarmi così! Abbie!”. Risi sommessamente “Ciao, tesoro” dissi “sarò a casa tra circa due ore!”.

«Cosa?! Lei? No!» esclamò prontamente il finto biondo, come se fossi un mostro vivente o avessi la peste bubbonica.
«Grazie.» risposi, stizzita.
«No, non è per te. E’ che a malapena ti conosco, e sei la migliore amica…»
«Della fidanzata del tuo migliore amico, sì lo so.» lo interruppi.
«Bacio! Bacio! Bacio!» canzonarono Carly ed Harry all’unisono.
In quel momento sarei voluta sprofondare sul puffo su cui ero seduta ed essere risucchiata dalle palline di polistirolo.

Una ragazza molto semplice che conoscerà 5 ragazzi meravigliosi...

e sapendo che ti ho perso,ti scatto un'altra foto.

Lui è tutto il suo mondo. La cosa migliore che le sei capitata.

Un attimo dopo le mie labbra erano sulle sue, lo volevo come non avevo mai voluto niente in vita mia. La sua lingua danzava con la mia. Le sue mani erano su di me, tra i miei capelli poi giù fino alla base della mia schiena. Le mie braccia erano attorno al suo collo, sulle sue spalle, sul suo viso. Il mio seno sfiorava il suo petto.

“Che fine ha fatto Harry?” Sputai quelle parole tutte insieme.
“Sei in pensiero!” Ammiccò.
“Liam, fai poco lo spiritoso e parla!” Lo ripresi.
“Non preoccuparti, non ti ha chiamata perché ha studiato molto in questi giorni. Ed è raro!”