Lei è Jasmine, e tempo fa aveva una sorella.
Una sorella triste, depressa, violentata, suicida.
Jasmine le vuole ancora bene, la va a trovare tutti i giorni, al cimitero.
A undici anni dalla morte di Lilith, Jas non riesce ancora a capacitarsi di come, sebbene quando accadde lei avesse soltanto cinque anni, non fosse riuscita a capire prima che la sorella stava male, male davvero.
Nella lettera che Lilith lascia a Jasmine, la più piccola viene pregata di non fare la stessa fine della maggiore, ma Jasmine si è permessa di ignorare quella parte.
Adesso anche a lei Poncho, il loro persiano bianco, lascia graffi sulla pelle.
Adesso anche lei si permette di stare ore in bagno dopo i pasti.
Adesso anche Jasmine, come Lilith prima di lei, capisce che la violenza esiste, e che il trucco è che fa male sia fuori, che dentro.
||ATTENZIONE: PRESENTI TEMATICHE DELICATE QUALI AUTOLESIONISMO E SUICIDIO||

Giuramenti spezzati, cuori spezzati, amori spezzati.

"Mi ero abituata al bip delle macchine, e non me ne accorgo subito quando si ferma."

Questa storia partecipa al concorso "Angst come se non ci fosse un domani ".
Distinguo il volto, il mio cuore precipita nello stomaco per poi risalirmi in gola, gli occhi si riempiono di lacrime e le gambe scattano verso di lui: so che non dovrei, so che è sbagliato, ma stare fermi in questo momento è un eroismo che non serve a nulla, un gesto d’orgoglio che non mi posso permettere.

Quando si è in preda dalla disperazione si è capaci di scrivere di tutto.

Alice non aveva mai conosciuto il mare. Suo padre le impediva di ammirarne la bellezza, una bellezza maledetta in grado di cancellare ogni cosa.
"Alice non aveva mai visto il mare. Quando ne sentiva parlare, chiusa fra le alte montagne fra cui aveva sempre vissuto, chiedeva: ”Ma è tanto più grande del lago del ghiacciaio?.” “Mille volte di più”, le rispondeva suo padre."

“Dice che ha ucciso un uomo”
“Ed è vero?”
“Probabilmente no”.

A nessuno importa, a meno che tu non sia bella. O morta

La chiamavano strana e lei era sempre troppo persa nel suo mondo per accorgersene.

«Il bello è che scrivere non serve a nulla di ciò che uno vuole. Scrivere è un limite, un dolore, un difetto in più. Il bello è che dopo averlo fatto stai malissimo. Niente è cambiato, tutto rimane al suo posto (tranne i tuoi capelli).»
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Il diario di un tossicomane in riabilitazione: una raccolta di pensieri, parole, lettere, lacrime e veleno.
La pattumiera dei giorni andati, l’armadio degli orrori.
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!!!ATTENZIONE: questa storia contiene linguaggio volgare e tematiche delicate.!!!

grassa obesa vacca inutile
questa storia non è altro che la mia vita, la vita di una ragazza di diciannove anni e di un DCA.
niente di inventato, tutto completamente preso dalla mia vita

Sam e Angela, due amiche come tante, ma Sam ha un grande segreto... Ho pubblicato questa one shot per vedere che risconto ha tra i lettori... Se piacerà (cosa che dubito) cercherò di costruirci una storia più grande intorno, che parte dall'inizio dell'amicizia tra le due... :)

Mia è una ragazza di 15 anni che deve vedersela con i problemi di un'addolescente, ma per lei sarà molto più diffile.

Mia è una ragazza di 15 anni che deve vedersela con i problemi di un'addolescente, ma per lei sarà molto più diffile.

Poi come un fulmine a ciel sereno, è arrivata quella coincidenza, quella strana, stupenda, orribile, dannata coincidenza, quell’incontro, quegli sguardi, quella persona, tu … Non bastava la mia vita già abbastanza incasinata, ti ci metti pure tu.
Mi hai rubato il cuore, Rì ...