Questa storia parla di una ragazza che si chiama Rose, stanza della sua vita. per sua sfortuna fa un incontro infelice con un demonio vestito da donna. ma lei ha un barlume di luce, si chiama Jonh Lennon...

"Ma abbiamo una cosa in comune, l'aspetto più brutto dell'essere una stella. Entrambe siamo solitarie." Cit. Se fossi una stella

Scrivo questo perchè so che non interesserà a nessuno,ma lo scrivo anche perchè in qualche modo vorrei prendermi quel poco di bellezza che mi farebbe sentire bella.Perchè una ragazza non può essere giudicata dalla taglia dei suoi jeans.

Nera.
Lei era nera, ma non di carnagione: la sua anima lo era.

Una storia come tante, purtroppo.
Una storia vissuta in silenzio.
Una storia di una ragazza in un corpo 'non suo'.
Una storia triste, drammatica.
Una storia fatta di dolore,lacrime,delusione.
Degli occhi di ghiaccio che hanno visto il buio per troppo tempo ma che un giorno vedranno il cielo, un giorno vedranno l'universo riflesso negli occhi di uno sconosciuto.

Corro.
Corro ancora contro il vento,
mentre il ghiaccio, si bagna col mio sangue.

- La Spagna si è da poco ripresa dalla guerra civile, - diceva José - ma non vedo perché dovrebbe rifiutare di giocare un incontro di calcio, come si dice, amichevole.
Amichevole... un aggettivo che l'Europa aveva da tre anni dimenticato.
La storia di un calciatore portoghese che riflette su quanto la fame di potere porti gli uomini a uccidere e su quanto la vita sia un bene precario da custodire con gelosia.

Potrei scoppiare da un momento all'altro, facendo una strage. O sarebbe più giusto tenermi tutto dentro, facendo finta di nulla, negandomi la libertà? -Dalilah.

Dal prologo: "Quando vide che stavo accorrendo in suo aiuto, improvvisamente fece un piccolo sorriso. Quando la vidi felice rimasi immobile. Non vedevo un sorriso da tanto tempo, e la bambina mi fece ricordare i magnifici momenti passati con la mia famiglia. Solo allora ero in grado di sorridere, ma non adesso. Provavo una sensazione strana vederla contenta, dal tanto tempo passato senza altre emozioni. Inoltre, il suo viso mi sembrava familiare. Quella neonata aveva qualcosa di speciale, ma cosa?"

Sono ancora cosciente mentre le ginocchia non reggono più il peso del corpo, facendomi crollare in avanti. Il muso nella sabbia, da dove non si rialzerà più.
Una polvere di stelle mi danza davanti agli occhi.
Perché è successo tutto ciò?
Io non capisco.
C’è qualcosa di sbagliato.

Mi fermo di fianco ad una lunga pozzanghera e mi guardo le punte in gomma delle scarpe, un tempo bianche e ora spoche ed appena graffiate. Un indelebile nero ci ha scritto 'still me'. Una parola per ogni scarpa. Sorrido amara mentre le guardo e sento i suoi passi dietro di me.
Mi posa amichevolmente una pacca sulla spalla, incosapevole dei miei pensieri più grigi di quel cielo di settembre.

“E come in un duello far dici passi e poi guardarsi un'ultima volta e via...”

[scritta per "staffetta in piscina"; prompt: Originale, Drammatico, "Avrei preferito che tu non ne venissi mai a conoscenza"]
Chiude la valigia da cui vedi uscire alcuni lembi di camicie sui cui hai pianto, pantaloni su cui hai fatto correre le tue dita sinuose durante notti di passione e amore. E adesso quell’amore sembra svanito nel nulla. Solo due parole per farlo evaporare come neve in una giornata d’estate.

Un bambino colora tranquillo e indisturbato in un obitorio. L'unico ad accorgersi di lui è il guardiano notturno, James, che verrà a conoscenza di una triste realtà.
-Storia scritta per l'iniziativa "Prompt mania!" su White Pages-Circolo recensori.

sorridi,fa parte dello show. devi sempre essere perfetta,non importa in che modo lo farai. non importa a nessuno quello che c'è dietro. sei solo un paio di gambe,un sorriso,uno sguardo. sei un oggetto. non sei un pezzo di storia. non sei pensieri,non sei idee. e soprattutto,non credere mai di poter decidere per te stessa. ti spingerai fino al baratro,fino all'orlo per essere quello che tutti vogliono che tu sia. e sarai tu a deciderlo. e ora forza,bella,una gamba davanti all'altra. e se cadrai,sarà solo colpa dei tacchi.
inspired by true stories,by true people. who didn't want to lose it all. who fell hard then stood up and said 'everything's not lost.'