Salve a tutti, era da un pò che non scrivevo... Bè, posso solo dirvi di godervi questo mio sogno e magari anche di lasciare qualche commentino, KrystalEyes*

una ragazza sprofonda nell'autolesionismo, una vita di deliri e cicatrici. L'unica persona al mondo che potrebbe darle l'amore che cerca non riesce a confessarsi

Sempre la stessa strada.

Questa lettera mi è venuta in mente ieri sera, dopo essere uscita con il mio ragazzo. Ho pensato a cosa gli avrei voluto dire nel caso mi fosse successo qualcosa...spero vi piaccia, e spero che commentiate in tanti...

Lui si inginocchiò piangendo a dirotto e urlando disperatamente qualcosa di incomprensibile. Sfiorò la mia mano fredda, accorgendosi che tra le dita c’era un foglio accartocciato. Recensite, per favore!

Questo racconto (scritto con un incipit obbligato, in grassetto, e un numero di parole massimo imposto), descrive le sensazioni di un uomo che per l'ultima volta fa una cosa che l'appassiona, prima che la malattia glielo impedisca del tutto.

Una ragazza stanca di soffrire e di combattere il Dolore che la perseguita, che si rivela essere ai suoi occhi un'entità reale con cui scambia brevi dialoghi, crede di poter finire la partita, che altro non è se non la sua stessa vita. //[angst - tema del suicidio]//
**Ringrazio di cuore Reillen Darker than black e blackygrace per le recensioni positive che mi hanno lasciato dopo aver letto questa storia.**

La mia prima rating rosso...
L'avvertimento "OOC" c'è perché i personaggi sono già stati usati in altre mie fic, con carattere molto diverso. Poiché immagino quello delle altre fic come "IC", qui mi è sembrato necessarrio inserire l'avvertimento "OOC".
Buona lettura (spero) e commentate, please!
Per una notte, e una notte soltanto... sii la mia puttana...

''Sono esattamente come quei fastidiosi vecchietti che si ostinano a conservare scontrini dei super mercati,come se fossero pezzi di vita da apprire e controllare se la cassiera ha fregato o no 10 centesimi dalla tua acqua, né più né meno. Utile vi direte. Patetico, ma utile. Niente grattacapi per ricordarsi dove ho lasciato le chiavi della macchina, niente vuoti di memoria durante i compiti in classe, e ovviamente non corro il rischio di dimenticare un compleanno o un anniversario,sì certo cose molto utili ma c'è una grande pecca in questo ''dono''. Non riesco a dimenticare. Sembra paradossale ,lo riconosco, ma tutti i miei incubi, tutti i miei traumi più profondi... quelli non se ne vanno.''

Alla mattina, il momento di aprire gli occhi era deciso dall’oggetto rotondo con i due bastoncini appuntiti, uno più lungo ed uno più corto. Aveva un rumore stridulo, quell’affare, e gli sarebbe tanto piaciuto farlo smettere, ma non era abbastanza alto. O almeno non ancora.

Cosa succederebbe se avessi quasi perso l'unico amore della tua vita? e se ne fossi proprio tu la causa? ma forse i miracoli succedono ancora..

Non posso fermare il tempo, ma posso togliere le pile all’orologio.
Certo, per gli altri il tempo passerà lo stesso...
Ma non per noi.

una scuola colpita da una tragedia, sentita anche da chi non conosceva la ragazza. Come può cambiare tutto per tutti, in una situazione del genere.

"Sentivo il mio cuore battere come i rintocchi di un orologio, regolari, statici, senza nessun tipo di variazione che ne cambi il movimento."

Quaranta parole per quattro sentenze particolari.
[Seconda classificata al contest "Quattro per Quaranta" indetto dal Writers Arena]