Buio, troppo buio, è notte.
Fame, troppa fame, non mangio da giorni.
Solo, troppo solo, non c'è nessuno qui.

In realtà, questa è una FF su Fallout: New Vegas
(Dato che non c'era la sezione apposita, ho sfruttato questa, ma credo possa andar bene lo stesso.)
Per prima cosa devo avvisare la presenza di grossi Spoiler.
Racconto una delle tante avventure/scelte fatte col mio personaggio.
Lo potrei definire: una simpatica canaglia. Non certo un paladino ma nemmeno troppo malvagio !
Enjoy ^_^

- Ho ho ho - la voce di Tre Cani eruppe poderosa come sempre dalla radio - pulite i camini e tirate fuori il whisky! Santa Claus sta per farvi visita! Avete scritto la vostra letterina? Avete chiesto munizioni e spiedini di iguana per il Santo Natale? Se siete stati buoni il buon Babbo Natale verrà a farvi visita! Se siete dell'Enclave invece evitate di sprecare carta e inchiostro. Per voi non c'è nulla! -
Anche nel mondo post apocalittico di Fallout 3 può essere Natale...

[fallout 4][personaggi originali]
Aveva ricostruito quella fetta di città partendo dal sangue, ed usandolo come malta per erigere le mura che attualmente proteggevano quella perla che si affacciava sull’Atlantico. Tutto il mondo in cui era nato e cresciuto era stato spazzato via dall’ingordigia umana, e quando era finalmente sorto dal suo rifugio antiatomico ne era uscito con una pelle completamente nuova. Aveva lottato per guadagnarsi quell’intera isola sotto il suo potere, arrivando anche a compiere gesta tutt’altro che nobili e al limite del barbarico.
Ma era così che girava il mondo adesso, e l’unica cosa che lo tormentava al momento era di avere un futuro il più possibile sereno.
(è legata a Facing Demons ma non occorre averla letta)

[Fallout 4 ]
I rapporti umani sono così difficili da costruire, soprattutto se sei un uomo dalla pelle dilaniata dalle radiazioni di una guerra nucleare divenuta secolare e dimenticata, e ormai non ne faceva più mistero di nutrire un certo risentimento per i suoi stessi datori di lavoro che aveva sempre servito con tanta devozione considerandoli i suoi stimati salvatori.
Ma ogni famiglia ha uno scheletro nell’armadio, e così come la storia scorre e muta sotto i suoi occhi stanchi altrettanto lo facevano i rapporti umani che lo riguardavano più da vicino.
A volte l'unica cosa che si può fare è annegare i propri dispiaceri nell'alcool... Magari non da soli.
Edward Deegan/Sole Survivor (perchè si!)

"Generale, la prego...il suo comportamento corre il rischio di rovinare ciò per cui l'Enclave ha da tanti anni lavorato."
“Il nostro obiettivo era l'ordine...non lo sterminio.”
Gli occhi di Autumn racchiusero in quell'attimo tutta l'ira che in tutto quel tempo aveva accumulato al servizio di quella macchina genocida.
“Che cosa vuole dire con questo, generale ?”
“Quel virus VEF...so che effetti avrà nella Zona Contaminata...e so che in soli pochi anni si trasformerà in un cimitero.”
“La Zona Contaminata della Capitale è già un cimitero, comandante. Io sto solo cercando di renderlo un cimitero pulito e di assicurarmi che i fiori risplendano sulle tombe di coloro che si sono guadagnati l'onore di morire per la nostra causa. Perchè io sono l'Enclave...io sono l'America...e lo sarò sempre.”

“Ti ho pagato cinquecento tappi extra, ora credo che tu mi debba qualcosa”.

Il Vagabondo e Jericho nella Zona Contaminata

Questo è un nuovo esperimento che ho voluto fare, parla di una Fiaba (il pifferaio magico) che ho voluto trasporre nell'universo di FallOut.

{Post game}
In Fallout 4, il protagonista è invincibile, sembra che nulla possa scalfirlo: le emozioni passano in secondo piano e diventano solo un mero pretesto per giustificare la voglia di mettere le mani sulle armi più potenti del gioco. Ho, quindi, provato a descrivere l'introspezione di una madre che, in pochi istanti, ha visto la sua vita distrutta da eventi fuori dal proprio controllo.

"Devo essere la regola, non l'eccezione!"
Riflessioni di Danse durante questa missione.
ATTENZIONE. Contiene SPOILER sulla missione omonima.

ciò che avrebbe potuto pensare il solitario abitante del Vault 111 appena uscito dal suo rifugio bicentenario, senza ne moglie ne figlio e vedendo per la prima volta quello scenario apocalittico ormai iconico dell'opera.

L'ultimo abitante di Nipton non è stato a guardare mentre la sua città veniva distrutta dalla Legione.

Il Solo sopravvissuto viene chiamato dal figlio, Shaun, Padre dell'Istituto, dicendogli che deve mostrargli qualcosa che lo convincerà a combattere dalla sua parte.