Recensioni per
Saga e Aiolos (BDT – Big Damn Table - 100 prompt)
di titania76

Questa storia ha ottenuto 195 recensioni.
Positive : 195
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/03/13, ore 19:13

Povero Aiolos, è da capire.
Dopo tredici anni torna alla vita proprio in quel luogo sacro a lui tanto caro, dove aveva lasciato il suo amato fratello e i suo compagni, tra cui due amici carissimi di cui uno lo riconosce mentre sta per uccidere la loro Dea, e l'altro invece che attacca lanciando la sua spada e dandogli il colpo finale.
Certo che con questi ricordi tornare alla realtà non è di certo facile.
Si immaginerebbe un mondo migliore, ma anche se al di fuori questo mondo ora c'è, lì al Santuario tutto resta come prima, se non peggio.
immagino tu volessi riferirti a come lo ritrova al momento del suo risveglio: templi distrutti, terra bruciata, alcuni che non sono tornati, insomma, anche se rivede il fratello e il suo migliore amico, non può fare a meno di provare tristezza nel vedere tutto ciò che lo circonda.
E' ovvio che prima che tutto torni alla normalità ci vorrà il suo tempo, però nel frattempo rimanendo uguale a prima, lo porta indietro nei ricordi e questo lo fa terribilmente soffrire per tutto ciò che è accaduto in quei tredici lunghi anni. Sapendo sopratutto come anche Saga abbia patito di doppia personalità e di come questa lo abbia fatto impazzire soprattutto nei momenti in cui il Saga da lui conosciuto, si affacciava a quel mondo e vedeva come tutto era stato distruitto per colpa sua e della sua smania di potere.
Ecco secondo anche questo lo sta rendendo triste, nonostante i colori intorno al Santuario stiano riprendendo vita.

Molto ma molto bella questa drabble.
Complimentissimi.

Recensore Master
23/03/13, ore 19:04

All'inizio stavo divertendomi sul fatto che come al solito (ahahahah) Aiolos è super resistente di fronte a Saga. Già stanco dalla scalinata, dalla calura e infastidito dal sole, mentre il mio caro tesoro Aiolos non lo disturbava niente di tutto ciò. Mi piace vedere in questa prima parte la loro solita lotta a parole ironiche e di prese in giro. Con Aiolos che lo schernisce di debolezza e l'altro che magari ci rimane come al solito permalosamente arrabbiato. Che poi si sà, i due scherzano e ironizzano parecchio, come effettivamente Gemelli e Sagittario farebbero in coppia. Ed io e te ne sappiamo qualcosa, soprattutto io che sono circondata da Gemelli .... uff... mi torturate!!!!
vabbè detto ciò arriviamo al punto dolente:l'ultimo giorno del bianco.
Eh sì purtroppo quel girno Shion li ha convocati per dare loro la decisione che ha preso su chi dei due sarà il suo successore e questo scatenerà non poco la debolezza che in quel momeno sta assalendo Saga. Quella debolezza che si è lasciata sopraffare dal male che piano piano si sta risvegliando in lui.
E sarà così che alla fine della scalinata entrerà nel grande salone insieme al suo caro amico d'infanzia, giochi, allenamenti, che ama tanto, ma che da lì a poco diventerà uno dei quei compagni il cui sangue tingerà gran parte del Santuario.

Molto bella davvero, poche righe, ma che hanno dato bene l'immagine di quanto successe.
ciao alla prossima

Recensore Junior
22/03/13, ore 16:30

Questa merita una menzione particolare, è una delle più riuscite dall'inizio della raccolta. Sì, tutti abbiamo i nostri pupilli ma cerchiamo di non dare troppo nell'occhio XD

Inutile girarci troppo intorno, sappiamo tutti quanto possa far male dover pronunciare quella frase che nessuno vorrebbe mai essere costretto a comporre: "Da te non me la aspettavo". Sempre brutto quando le strade divergono e i legami vengono spezzati più dalla piega degli eventi che non dalla volontà delle parti in causa. Per Aiolos (e il fatto che non lo stia chiamando quadrupede dovrebbe far riflettere...) deve essere stato un colpo quasi impossibile da sopportare, che ha lasciato conseguenze pesanti. Una sorta di attentato a tutto ciò in cui credeva: al legame con il compgno sviluppato nel corso di tanti anni trascorsi "sulla stessa barca", ai suoi valori, alla sua divinità che sempre ha voluto proteggere oltre ogni cosa. La luce che si spegne di colpo e tutto perde importanza, uguale e senza colori. Tutto accompagnato da un sentimento di frustrazione: per i suoi ideali falliti, per la via di perdizione presa dal compagno e per la promessa infranta. In un certo senso ci sarà anche il senso di auto accusa: deve essere doloroso rendersi conto di non aver conosciuto una persona cara fino in fondo, tanto da non accorgersi dell'oscurità che stava lentamente emergendo in lui. Mille "forse". Forse avrei potuto fare qualcosa di più, forse avrei potuto fermarlo, forse avrei potuto essere più forte.

Parlando proprio di forza, credo sia splendido il passaggio in cui torna in vita. Se in principio la morte poteva sembrare una liberazione senza rimpianti, prima della quale aveva fatto davvero tutto il possibile che era alla sua portata, il ritorno in vita deve essere stato atroce. Principalmente per il fatto che i colori possono essere molto relativi, influenzati metaforicamente dalla percezione di chi guarda e dalla sua capacità di coglierli. Il luogo potrà essere tornato pacifico, ma lo stato d'animo è rimasto immutato. Inquietante, un incubo tremendo: tornare in vita senza essersi lasciati alle spalle i ricordi. I tempi sono cambiati, le cose si sono aggiustate, ma per una volta si possono lasciare da parte i beni superiori per tornare in una fase più intima. Credo che per una volta tanto possa pensare a se stesso. Riuscirà a riaccendere i colori, che equivale a chiedersi se riuscirà a riaccendere se stesso? Ritroverà in giro quel certo tale? Reggerà la spiegazione sul perché certe cose accaddero? Cambierà idea quando incastrerà i pezzettini mancanti e scoprirà il vero epilogo degli eventi, a base di toraci sfondati e lacrime finali? Una cosa è certa: i colori ci sono, bisogna solo tornare a vederli.

Veramente bella questa, una luce di umanità per una figura che alla fine ha sempre rinunciato a se stesso per dedicarsi agli altri. Vederlo così vulnerabile, senza certezze e con uno stato d'animo tanto grigio gli garantisce quel bagliore di "normalità" che gli è sempre stato negato. Non che non sia da ammirare come simbolo di fermezza, ma è sicuramente più bello vederlo completo, con dubbi e apatia a circondarlo. Decisamente un lavoro che merita di essere ricordato.

Recensore Veterano
20/03/13, ore 18:07

Bellissimo questo capitolo!
Posso ben immaginare cosa abbia potuto provare Aiolos. Il colore spento dei suoi occhi... la sua scomparsa allegria.... tutto è in contrasto con l'Aiolos di tredici anni prima, quel ragazzo allegro che sognava solo di proteggere la Dea Atena al fianco di una persona a lui cara.
Quella stessa persona che era stato il Grande Sacerdote... che era stato il colpevole di tutto quel sangue versato.
Davvero bello , complimenti!
Esmy

Recensore Veterano
15/03/13, ore 18:01

Davvero stupendo questo capitolo!
Intenso e profondo.... l'ultima frase mi ha lasciata spiazzata per la profondità! Uno dei capitoli più belli a parer mio!
Saga.... non so come ma riesci sempre a sorprendermi quando scrivi di lui e ci sei riuscita una volta di più!
A presto,
Esmy

Recensore Junior
14/03/13, ore 15:56

Oh che meraviglia, la convocazione! Uno di quei momenti che, con saggia lungimiranza, gli omini incaricati della realizzazione dell'anime hanno pensato di segare, ritenendolo poco importante. Complimenti... ma almeno quelle quattro persone che hanno letto il manga si sono goduti integralmente la discesa negli abissi del nostro prode Saga. L'idea di averlo ritrovato nella drabble mi è subito piaciuto.

È proprio vero che le giornate storte si fanno subito riconoscere, partendo dai piccoli particolari. La chiamata del Grande Sacerdote da sola basterebbe per mettere in preallarme chiunque. Se poi vengono convocati i due gold veterani, gli unici in grado di prendersi delle pesanti responsabilità in mezzo ad un Santuario di bambini soldato, significa che c'è qualcosa di grosso sotto. Forse quella nomina tanto attesa, che vede Saga nettamente favorito: tutti lo considerano un dio incarnato per la purezza del suo cuore, ma non sempre le cose vanno per il verso giusto. Quel riverbero di luce, opposto alla tranquillità quadrupedale che come unica ambizione ha il bene di Athena, è già un segnale del cielo. Per Aiolos la nomina è solo una questione passeggera, l'importante è che chi sarà scelto guidi il Santuario con onestà. Per Saga invece c'è l'ambizione personale di arrivare in cima e dimostrare di essere il migliore. Questi due sono i segni deputati ad eccellere, alla faccia degli altri talponi addormentati che al massimo possono ambire ad un dignitosissimo terzo gradino del podio.

Anche le armature sembrano in fermento, ma la cosa più importante sono gli stati d'animo che accompagnano quella strana convocazione: un velo di inquietudine per Saga, gli occhi che vengono disturbati da troppa luce. Magari una metafora di lui stesso, che proprio dalla sua luce eccessiva è stato consumato. Tranquillo ed eccitato l'altro, senza timori o pressioni addosso: tutto quello che viene da Athena e dai suoi rappresentanti in terra è per forza qualcosa di positivo. In attesa di conoscere il responso però, ci sono mille ipotesi. Seppur abituati a non sentire emozioni, serpeggia quella sottile angoscia. Sì, sarà quasi certamente un giorno come un altro. Invece... è il giorno in cui tutto cambia, in cui l'innocenza muore e inizia una lenta caduta verso il nero. Sono in pratica gli ultimi momenti di verità, prima del Grande Inganno.

Questa mi è piaciuta davvero molto per l'atmosfera che si è creata. I protagonisti sono inconsapevoli, la vedono come una giornata ordinaria uguale a mille altre. Noi invece sappiamo il disastro che di lì a poco avverrà, quando niente sarà più come prima. Ho apprezzato la tensione di un giornata sconvolgente nascosta dietro la routine delle convocazioni. Una catastrofe imminente che ancora si deve rivelare agli ignari presenti. Tanto per chiudere il cerchio, quando una giornata andrà male lo so capisce dalle piccole cose, ancor prima che tutto accada. Missing moment azzeccatissimo, ma non credo si capisca che l'ho apprezzato con entusiasmo. Pazienza, non sono bravo con le parole.

Recensore Master
06/03/13, ore 15:50

Nero come il colore dell'aura che lo circonda! il buio, le tenebre.
Nero come il colore del buco senza fine, la voragine, mi viene da pensare ai buchi neri dell'Universo. E perchè, trattandosi del cavaliere dello zodiaco (titolo dell'anime, ovvio lui è un gold) il rapporto della voragine e del colore mi porta a pensare a questo.
Nero come i suoi capelli. Già, dal biondo come luce, si passa al nero come tenebre. Un passaggio molto bello, da un'apice ad un altro, dal bene al male, dalla luce all'oscurità.
Mi è piaciuto tanto questo confronto di fronte allo specchio.
Osservare come il suo corpo cambia colore e prende ogni volta quell'aspetto diverso in base alla circostanza da tenere. Mi viene l'immagine di lui che si osserva riflessa allo specchio ... non saprei spiegarti, ma ti posso dire che il sorriso che intravedo non preannuncia niente di buono.
bacio

Recensore Junior
06/03/13, ore 00:02

Che bello, si torna alle note faccende che presuppongono tradimenti, cosmi, rovesciamenti di potere vari e tanta, tanta sofferenza! Povero lui, con il suo carico di responsabilità con cui è costretto a fare i conti, eternamente in bilico tra il compiacimento di aver fregato tutti e la recita che inizia sempre più a farsi insostenibile. Siamo abituati a conoscerlo sempre con la maschera addosso. Chiacchierato, assecondato, discusso e anche messo in dubbio. Per tutti è il Grande Sacerdote, la guida infallibile. Qualcuno non è troppo convinto del suo operato, altri fanno coincidere le proprie convinzioni da talpa con la verità. Tuttavia non sappiamo cosa pensi il diretto interessato quando entra ed esce dal personaggio. Quale occasione migliore?

Uno dei simboli che consuma è proprio il cambiamento esterno. Uno pensa alle lacerazioni interiori, in realtà è proprio l'aspetto la prima spia di allarme ad indicare che qualcosa sta logorando l'individuo. La ben nota capigliatura corvina ha il suo fascino. Il fascino del male, probabilmente. Sempre uno spettacolo degno di nota... negli altri. Portarlo sulla propria pelle invece è problematico. Non stento a credere che si autocompiaccia davanti allo specchio, ma non è ironia stavolta. È più che altro ripercorrere tutte le tappe che l'hanno portato fin lì. In tutta onestà, c'è qualcosa di cui andare fieri dal suo punto di vista. Aver ingannato praticamente tutti, essere riuscito a portare avanti un piano diabolico, ad un passo dal raggiungimento di ogni obiettivo. Sono cose, specie per una persona ambiziosa, che lasciano una certa goduria di fondo. Se allo specchio appare il vincente, l'uomo che è riuscito dove tutti hanno fallito e si è autocandidato a padrone della terra, il senso di potenza non puo' che farsi largo in lui. Pur con menzogna e omicidi, non è stato poco quello che ha ottenuto.

Lo stesso non si puo' dire del contraltare interiore. Nell'animo c'è una malcelata voragine che si rende conto delle implicazioni morali. Non è del tutto certo di voler stare dove si trova, ripensa ad un passato che rimpiange, ma ormai è così macchiato di nero da essere svanito del tutto sotto la prepotenza del suo nuovo colore dominante. Sempre spaccato, comunque dilaniato, eternamente diviso. Bello ma brutto, compiaciuto ma perduto, luminoso in principio e spento attualmente. Insomma, si guarda allo specchio e non sa più chi ha davanti. Probabilmente non ha più nessuno davanti a sé, non ha più un'esistenza sua. Ha solo una recita da portare avanti, un personaggio che si è costruito per arrivare al di sopra degli dei stessi. Che fare? Compiacersi e andare avanti. È immediato prendere decisioni quando non c'è nessuna alternativa.

Il nero fulgore ci sta proprio bene, non mi aspettavo che da un (trailer di) film del genere potesse uscire qualcosa di dignitoso XD Direi che ne è uscito un contrasto molto efficace sia per le espressioni usate e sia per le immagini che suscita. Scritta in questo mondo rende con il giusto rispetto ad un'introspezione che sembra essere un pozzo di San Patrizio. Ogni volta spunta una nuova chiave di lettura per descrivere questi momenti. Ben fatto!

Recensore Veterano
03/03/13, ore 13:50

Davvero bello questo capitolo!
Saga... un personaggio che sai descrivere bene, con ogni minimo particolare e con ogni minimo suo pensiero e sentimento!
Quando Saga si guarda allo specchio vede riflesso quel demone che era diventato inconsapevolmente, con il ricordo di un passato che gli diventa sempre di più simile ad un'illusione!
Bellissima la frase in cui dici che nel suo petto una voragine si fa largo, sempre più grande e più profonda!
Davvero complimenti per questo capitolo intenso e profondo, ricco di splendidi emozioni!
Esmy

Recensore Junior
02/03/13, ore 23:54

Chissà perché non avevo nessun dubbio, avrei potuto scommetterci sopra. Prendi questi due baldi giovani e tira ad indovinare: chi dei due sarà quello che si farà una sfacchinata poderosa portando sulle spalle un peso insidiosissimo e chi sarà quello che lo guarderà scocciato che non darà una mano nemmeno per sbaglio, anzi farà notare una certa lentezza nelle operazioni e ci piazzerà anche qualche sbuffo nel mezzo? Va bene, sono quadrupedi, hanno anche certi mezzi fisici per cui sono portati allo sforzo, ma verrà il giorno in cui ribelleranno! Come vado sostenendo da tempo, quel tizio che a te piace aveva una larghezza toracica anomala e lo si poteva notare benissimo nella fase finale del suo regno da Grande Sacerdote. Io ho sempre detto che aveva ingoiato un armadio, ma ora che ci penso potrebbe essere benissimo una cassapanca. Questo spiegherebbe tutto.

A parte le cose serie, vedo che questo momento di restauro pratico permette di dare risalto ai caratteri piuttosto distanti dei due. Da una parte il quadrupede dimostra una pazienza ammirevole e una forza d'animo non da poco. Crede fino in fondo nelle cose finché c'è un minimo di speranza, non si abbatte e cerca in ogni modo di ridare vita a qualcosa che sembra da buttare. In fondo una seconda...terza...quarta...diciannovesima occasione se la meritano tutti. Dall'altra parte Diva King si dimostra impaziente, poco incline al lavoro e allo sforzo e sempre in cerca di un'illuminazione rapida per sbloccare la situazione, altrimenti è meglio mollare piuttosto che investire del tempo che potrebbe risultare inutile per lo scopo. Se proprio ne vale la pena, puo' sempre sfoderare la super arma segreta: gli occhioni imploranti con tanto di battiti di ciglia e tic tic tic tic come rumore di sottofondo. Sicuramente ci sarà qualcuno che gli darà retta e proverà ad accontentarlo. Certo però che dividersi i compiti ogni tanto è bello: tu ci credi anche per me e io ti aiuto a portarla. Qui invece siamo all'inquietante "Portala tu, credici per entrambi e vedi anche di muoverti che non voglio aspettare troppo".

Alla fine chi ha avuto ragione? Come sempre, ha ragione chi ci crede fino in fondo. Lì sta la vittoria, non certo ottenere qualche premietto o il dominio di tutto il mondo. Se devo essere sincero, io al posto del quadrupede me la sarei tenuta la cassapanca :p Ma lui è lui, in fondo è buono e generoso, anche se sospetto che non sia finita qui: sicuramente si farà pagare in un modo o nell'altro. Ma anche no: "il tuo sorriso è il mio pagamento più bello". Sorriso che, per altro, non arriverà mai.

Il bello della diversità sta anche in queste cose. Differenti approcci che non sono mai giusti o sbagliati, ma si adattano meglio a seconda delle situazioni. Ecco perché è sempre meglio avere un paio di soluzioni per ogni situazione: dove non arriva uno, arriva l'altro. Più o meno il messaggio che ho colto qui. Due teste pensanti sono più efficaci di una ed è più semplice raggiungere risultati se si hanno diversi approcci. Insomma, questi due in squadra ci stanno proprio bene. Bel lavoro!

Recensore Master
27/02/13, ore 15:28

Come al solito lo schiavizza!
Ma a parte questa piccola considerazione ironica e scherzosa, tutta la storiella mi è risultata molto romantica.
OVvio dove c'è Aiolos, c'è romanticismo.
anche se devo dire che tutti e due lo sono stati. Saga il primo a pensare ad andare a prenderla insieme ad Aiolos e quest'ultimo a tentare fino all'ultimo di poter esaudire il desiderio di Saga.
Ho trovato che tra le righe si leggeva molto amore e molto romanticismo. Non saprei dirti bene dove e come, ma l'ho percepita dalla prima parola all'ultima. +
Il finale poi conclude confermandomi quanta tenerezza si cela dietro a Saga e alla voglia di stare con Aiolos. Lui lo rassicura, questo lo hai confermato con la conclusione della drabble e del pensiero di Saga.
tu dici che gli occhi di Aiolos sono marroni, mah può anceh essere. Sarà che io mi sono sempre rapportata all'anime, dove la maggior parte delle volte è stato rappresentato con gli occhi verdi e i capelli castani (proprio come lo sono io ahahaha quindi per me è così e basta!!) però devo dare ragione a Saga quando dice che gli donano rassicurazione e serenità. Anche io trovo che gli occhi castani siano molto caldi e il calore di conseguenza mi dà sicurezza. Insomma parliamo di calore di anima e in Aiolos non si può non far coincidere il calore degli occhi con il calore del fuoco che da segno zodiacale ben governa.

un abbraccio
ciao alla prossima

Recensore Junior
25/02/13, ore 00:41

In tempi di magra e di faticoso allenamento, anche le piccole necessità primarie sono gradite e apprezzabili come piccoli tesori. Tuttavia, ammetto che se a me portassero in regalo arance e mandarini non farei proprio salti di gioia. Forse non fenderei il cielo o squarcerei la terra, ma qualcosa di meglio me lo aspetterei. Sicuramente mi aspetterei che l'incaricato di portarmi il dono si spremesse di più le meningi :p

Il miglior aspetto di un regalo è proprio l'improvvisazione. Cogliere l'ispirazione dal vissuto e trovare l'idea perfetta. Spesso si tratta di una gigantesca botta di culo e proprio per questo le migliori idee regalo sono i lampi di genio del momento. Non vorremmo mica che l'ineffabile Saga, l'uomo conosciuto per la sua capacità di non sbagliare mai un colpo (almeno questo è ciò che pensa lui e che pretende che tutti pensino) fallisse la sua missione più importante? Il cucciolo di leoncino ha ancora qualche anno di svago prima che la violenta realtà lo investa, tanto vale renderlo felice finché si puo'. Quale ispirazione migliore per un regalo ad un bambino se non osservare cosa piace agli altri bambini? Le girandole hanno un certo fascino, a tratti sono ipnotiche. Se si fanno girare in compagnia, durano anche di più.

L'idea trattata mi è piaciuta specie per la collocazione temporale. La durezza della vita al Santuario si vede anche da queste cose: quando si è costretti ad abbandonare l'infanzia troppo presto per crescere di colpo e non c'è più spazio per qualcosa che sia anche lontanamente divertente. Inoltre è piacevole vedere come in ogni cosa sia insita un buon tasso di difficoltà: saranno pericolosi e mortali gli allenamenti e le missioni, ma anche la vita quotidiana mette davanti a problemi pratici. Per persone abituate a vivere nel loro microcosmo, che pensano prevalentemente a menare le mani e a studiare tutto ciò che è funzionale a menare più forte, trovarsi in situazioni da comuni mortali non deve essere stato facile. Anche Saga sarà stato bambino, ma probabilmente nemmeno lui ha avuto tempo di vivere quegli anni normalmente. Normale che l'atteggiamento sia: "Ma che ne so cosa piace ad un bambino? Non posso semplicemente mandarlo ai confini dello spazio-tempo e farlo vagare a vita senza meta? Secondo me la griglia dimensionale gli piace e si diverte, anche i colori sono piacevoli e ci sarà l'arancione".

Diciamo che io non sono un grande fan delle situazioni della categoria "Come vivono i cavalieri in società? Come si pongono con il mondo esterno?". Qui però mi piace che questo aspetto sia integrato in maniera delicata e coerente con l'ambiente in cui vivono. In maniera semplice e plausibile, senza cercare di trasformarli in persone normali a tutti i costi. Normali non lo saranno mai con i poteri che hanno e la mentalità che viene loro inculcata. Però è chiaro che possono incappare in queste situazioni ed è bello che le affrontino in linea con quello che sono, senza diventare di colpo uomini comuni, con tutte le forzature del caso. Penso che sia questa la cosa che mi piace di più di questi slice of life: restano sempre ciò che sono, ma si mettono alla prova con situazioni più terra a terra, senza le tipiche "esigenze di copione" del caso. Molto bene alternare i momenti che ben conosciamo ed alternarli a cose più quotidiane senza mai calcare la mano o dimenticarsi da dove vengono.

Recensore Veterano
24/02/13, ore 11:22

Che dolce!!!!
Davvero bellissima!!! Certo che Saga è poco propenso a pazientare! Una cosa vecchia , se messa a nuovo con tanta cura,può essere sempre utile , e a volte persino più bella!
Aiolos è sempre il solito! Dolce e tanto tantto tenero sempre pronto a vedere ciò che vi è di bello in qualunque cosa!! Il migliore!!!
Complimenti , in questo capitolo c'è tanta dolcezza!!!
Alla prossima,
Esmy

Recensore Master
13/02/13, ore 10:09

Ecco questo denota quanto Aiolos sia un essere umano come tutti quanti. anche lui ha delle emozioni e anche lui prova sentimenti imbarazzanti. Non è perfetto come hanno voluto sempre farlo credere. Il fatto che una persona sia onesta e leale non vuol dire che sia perfetto. La perferzione è altra (non Saga ahahahhahah) e nessuno ancora ho visto che la eguagli.
Aiolos è come tutti, si innamora anche lui e soprattutto all'improvviso. Senza che se l'aspettasse anche lui.
Ed ecco che come un fulmine a ciel sereno, un lieve porporarsi alle sue guancie dà inizio a tutto. E chissà che Saga già non sia nelle sue stesse condizioni?

Recensore Junior
12/02/13, ore 23:47

Già. Ci sono diverse cose che si sviluppano per necessità, a poco a poco. In un luogo che non lascia troppo spazio alle domande, sono sorprendenti le cose che si possono scoprire. Tra uomini che devono fare gli uomini, donne che devono fare gli uomini e qualsiasi forma di interazione proibitissima, chiedersi a cosa corrispondano certe sensazioni potrebbe essere più pericoloso di un allenamento o di una battaglia. Soprattutto una reazione spontanea e assolutamente incontrollabile come il rossore, che peggio di un dispetto arriva con un motivo preciso e non si schioda fin quando non lo decide lui. Dopo un po' che si sceglie la persona più affine, si condividono momenti di addestramento e non, arrivano le prime domande scomode. Possibile che si possa vedere un compagno sotto un'altra luce, diversa rispetto a quando si prendono botte a raffica e a quando ci si rinfresca dopo l'allenamento? Evidentemente, puo' essere. Diciamocelo pure: tra i due, il quadrupede è senza dubbio il più adatto, nonché più sveglio da quel punto di vista, ad accorgersi della lampadina che si è accesa. Se aspetti l'altro, probabilmente sarebbe in grado di negare e far finta di nulla per tutta la vita. Uno arrossisce e si chiede: "Perché? Cosa sto provando?". L'altro arrossisce e dice: "Insolazione. Ricerca di posto ombroso. Scansione in corso. Identificato. Sedersi al riparo dal sole. Eseguito. Operazione completata". Oh sì, sono davvero un troll di categoria superiore :p

Sono rimasto piacevolmente sorpreso da questa drabble. Riguardo alla porpora, non l'avrei mai associata a qualcosa che si potesse riferire ad una connotazione del viso. Invece funziona bene per descrivere un momento introspettivo durante il quale regna sovrana la confusione. Chi l'avrebbe mai detto che un banale aumento dell'afflusso di sangue nella zona del volto potesse contenere un mistero così indistricabile. A volte è una difesa, a volte è un disturbo, a volte semplicemente è un qualcosa che esprime quello che non esce dalle parole e i ragionamenti. Come tutte le cose istintive e non controllabili, fa una certa paura. Specie quando non coincide con i pensieri razionali. Passi tutta la tua giovane vita in un ambiente di stampo militare, dove è abbastanza normale avere a che fare con corpi di compagni nudi al punto che non ci fai più caso. Poi invece un giorno capita qualcosa di diverso e non se ne capisce il motivo. L'equivalente di una pera cotta che si sfracella dopo essere caduto dall'albero (che notoriamente ha la funzione di cottura integrata. E allora che facciamo a questo punto? Facciamo che il tuo compagno inizia a piacerti sotto un'altra luce.

Sono doverosi i complimenti per la tua capacità di non farmi venire voglia di spaccare il monitor con la tastiera quando tratti i personaggi dal punto di vista sentimentale e li fai relazione tra di loro. Merce rara. Forse perché hai un certo tocco e riesci ad essere competente sia riguardo l'opera sia riguardo il mondo parallelo del fandom. Far convivere le due cose è sicuramente indice di capacità e rispetto. Quando si sa convivere, tutto diventa lecito. Quando si riduce tutto ad questione di culi e cretinate patetiche monocorde, la domanda è una sola: percheeeeeeeeeeeeeeé?!