Recensioni per
Saga e Aiolos (BDT – Big Damn Table - 100 prompt)
di titania76

Questa storia ha ottenuto 195 recensioni.
Positive : 195
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
11/02/13, ore 10:55

Che dolci!!!!!
Davvero carino questo ritratto di Saga e Aiolos insieme! Testimone di un legame forte ed indissolubile!
Complimenti ancora!
Mi piace un sacco come scrivi!
Esmy

Recensore Junior
07/02/13, ore 23:45

Meno male che sei ritornata... mi stavo scavando un solco inquientante sulla fronte a furia di facepalm ultimamente. Il fatto poi che la prostituzione sia stata legalizzata di recente non mi ha aiutato di certo e non voglio ritrovarmi un pappone armato sotto casa che mi minaccia per aver invaso il suo territorio. Gli specchi di casa ci tengono molto a poter riflettere ancora la mia immagine.

La treccia, eh? Sarà che manipolare i capelli di una persona è indice di una certa fiducia e lascia anche un certo spazio di manovra per la creatività. Certo, quando abbiamo a che fare con il re delle dive il discorso si complica: maaaai toccargli i capelli, altrimenti viene giù il mondo! In effetti il problema delle acconciature deve aver creato qualche grattacapo: molti amano portare i capelli esageratamente lunghi e si sa che i colpi intimidatori dei nemici spesso fanno saltar via intere ciocche. Se ci mettiamo anche la calura e la difficoltà di gestione, risulta evidente che in qualche modo bisogna raccoglierli. Chissà che il geniale quadrupede non abbia voluto fondere un gesto affettuoso e una piccola vendetta: di sicuro non è molto usuale una treccia XD Però lui, poveraccio, è buono di cuore e la malizia non gli appartiene. Il fiocchetto oltretutto è elegante e non è nemmeno così improbabile. Per i nobili di qualche secolo fa era assolutamente di moda legare i capelli con un fiocchetto alla base o all'estremità e sappiamo quanto possano essere cavallereschi ed epici i nostri eroi. Per chi li conosce un po', almeno, e ha chiara la differenza che passa tra un uomo, una donna e un ibrido.

Credo che come momento slice of life di intimità sia stato molto piacevole. Posso capire la riluttanza della diva a farsi manipolare l'acconciatura. Non sarebbe affatto il primo esempio della storia di guerriero con treccia, ma il fiocco potrebbe generare più di una perplessità: l'ambiente è pur sempre duro! Però effettivamente il blu sul biondo sta bene ed è un gesto che va oltre l'atto in sé. Anche se come suo solito Mr. Non-so-affidarmi-agli-altri deve sempre essere scettico su tutto e mai dimostrarsi partecipe, credo che in fondo abbia apprezzato. Per non dire di Mr.Quadrupede che è sempre pronto a lanciarsi in questi gesti carini e a raccogliere polvere. Si stuferà prima o poi? Non credo, ma al massimo come acconciatore puo' avere un futuro!

Ho trovato il tutto piacevole e ben scritto, con i caratteri dei personaggi che emergono dai loro comportamenti, entusiasmi e scetticismi di fronte ad una pensata fantasiosa. Pazienza se prima o poi dovranno uscire di casa. Il bello dell'intimità è proprio concedersi qualcosa che là fuori sarebbe poco apprezzato. In fondo perché rinunciarvi? Chi è abbastanza audace puo' anche lanciare una moda, che in fondo non è nient'altro che una cosina semplice apprezzata un po' da tutti per non si sa bene quale motivo. E fu così che l'esercito di Athena fu caratterizzato dai suoi guerrieri che in battaglia sfoggiano una treccia con fiocchietto! XD

Recensore Master
04/02/13, ore 11:04

Non è fluffuosa, io direi che è molto ironica.
alla fine Saga si lamenta ma si fa fare tutto ciò che Aiolos vuole, ahahha.
Dai il fiocchettino Blu, come il mare e come il cielo. Ma che romantico il mio Aiolos.
Tanto alla fine gli altri sono tutti tornati a vita e figurati se pensano a loro due che si fanno la chiome a vicenda.
UUUUUUUUUU quante storie che fai Saga!!!
Tornati in vita sai quanto hanno da fare e da recuperare tutti gli altri loro compagni?
tutt'al più dovrebbero per Aiolia e Kanon .. allora sì che ne vedremo delle belle!!!
(Recensione modificata il 04/02/2013 - 03:21 pm)

Recensore Junior
24/01/13, ore 00:42

Verde? Spesso lo si associa al futuro, alla speranza che deve ancora arrivare o almeno si degni di dare un segno della sua presenza. Però in pochi si ricordano che il verde puo' anche costituire il passato. Qualcosa che un tempo era verde e sano, ma al giorno d'oggi non lo è più. A volte le cose appassiscono e la cosa peggiore è che non c'è nemmeno più la speranza che possano tornare quelle di un tempo. Mi piace parecchio questa visione malinconica del verde.

Così come mi piace la versione massicia e incazzata del Santuario. Se c'è qualcosa che adoro è proprio la sua versione spartana e inospitale. Sono pur sempre guerrieri addestrati con metodi vergognosamente disumani, consapevoli di essere carne da macello. Mi pare giusto che stiano in un ambiente opprimente, dove non c'è poi molto spazio per cazzeggiare come se ci si trovasse in un resort, uno di quelli in cui di mattina un omino del personale ti passa un cartellino da sotto la porta su cui ci sono scritte tutte le attività ricreative che puoi fare in giornata. Qui si combatte! Eeeeeeh, come sono rigido e senza fantasia! No, molto peggio: ho letto il manga e visto l'anime :o

Dicevamo che questa visione rude mi piace molto, si sposa bene allo stato d'animo di un individuo che ormai è morto dentro e per cui il verde è ormai un miraggio irraggiungibile. In parte perché non si adatta molto bene alla conformazione del luogo, in parte perché lui stesso contribuisce con le sue mani ad impedire che la speranza possa tornare. Nella fase in cui si trova, dentro e fuori dall'abisso, non c'è molto spazio di manovra. La parte oscura vuole solo continuare il progetto e non fermarsi. La parte biondina è consapevole che non si puo' più tornare indietro e, anche se fosse, penserebbe che ormai è troppo tardi per tutto. Le gioie del limbo. Non resta dunque che attaccarsi agli ultimi ricordi piacevoli e rimpiangerli, dato che il presente riserva solo roccia, terriccio e sangue. Tutto a base di accostamenti cromatici duri e poco piacevoli alla vista: il verde non esiste più e sicuramente non tornerà. La condanna peggiore è poterlo rivivere solo nei ricordi. Normale che dopo un po' uno si chiede se ne sia valsa la pena. Ovviamente non c'è risposta. Solo un misero: "La strada ormai è questa, andiamo avanti".

Particolarmente azzeccato in questo contesto è il lessico e la scelta delle parole. Sono accostate in maniera piacevole e scorrono in modo fluido durante la lettura. Sembra che ognuna sia perfettamente al proprio posto, anche con una certa ricercatezza. Anche l'idea costruita attorno al verde mi è piaciuta, specie perché ribalta la positività che questo colore, per ragioni a me ignote, suscita nei più. Di sicuro avrei apprezzato un po' meno se fosse stata incentrata sui suoi occhi, sapeva di cosa troppo telefonata. Invece lo spunto è molto valido e vira direttamente sull'introspezione di un individuo che ha bandito per sempre la pace interiore. Questioni di fato, di scelte, di ambizione, di rosik, di orgoglio. Quel che più conta però è che quando il peso che si porta è troppo pesante, non si desidera certo la luna. Un po' di sollievo basta e avanza. Ma forse, in tali circostanze, equivale proprio a chiedere la luna e a rimanere a bocca asciutta.

Recensore Master
22/01/13, ore 16:03

Verde è il colore della speranza.
Verde è il colore degli occhi di Saga.
Verde è un colore che orami al Santuario in ben 13 anni non è più stato facile trovare.
Il Grande Sacerdote per tutti quegli anni in cui ha dominato ha saputo infierire con la sua follia e le sue guerre spietate. Nei momenti lucidi sperava nel risorgere di quel colore che portasse vivacità, vita, speranza. Ma purtroppo in lui regnava sempre di più la parte folle e questo portava a cancellare ogni speranza e ogni forma di ripresa di piccoli fili d'erba da germogliare e dare più colore a quel Santuario dove sangue e follia da troppo tempo detenevano il potere.

Recensore Master
17/01/13, ore 23:45

Giallo come l'oro dei filamenti dei capelli di Saga. Dei com'è romantico ... Aiolos!
beh però dai ammettiamo anche che il giallo è anche l'oro che emanano le armature di entrambi i cavalieri chei nsieme le fanno dorare ancora di più.
così come il loro amore è stato così splendente fino a quanto è potuto durare.
Bello anche l'accostamento con il sole, che li riscalda e risplende sopra di loro fino a che non arrivano le prime ore della notte. romantico direi, se pensi che i due passavano insieme così tanto tempo a splendere sotto il giallo del sole greco che greco come loro splende ad Atene.

Recensore Master
17/01/13, ore 23:29

Oh ma dai, Saga che gira con le girandole!
vorrei proprio vederlo camminare, anzi no, scorazzare fino a casa di Aiolos, zompettando e saltellando tutto felice con la girandola che girava. ahahahahah
che magnifica visione!
immagino la faccia di Aiolos nel vederlo arrivare in quello stato: sconcertata, sorpresa e preoccupata. chissà se in quel momento ha cominciato a capire che qualcosa di strano in Saga stava già facendosi largo?
beh l'unico che sicuramente sarebbe stato felice, sarebbe stato Aiolia. E vabbè lo ammetto, Aiolos con lui, nel vedere come il fratellino era contento della girandolina.

Recensore Veterano
13/01/13, ore 01:15

Bella , bella e bella!
Mi sorprendi sempre di più! L'ultima frase è la mia preferita! In questa fic ho visto espressi anche i miei pensieri . Il Grande Tempio che tu hai voluto descrivere è un luogo arido e vuoto , proprio come il cuore del Cavaliere di Gemini , che per una colpa non sua , si ritrova a vivere una vita non più sua , ma dettata da qualcun altro!
Complimenti, come sempre!
Esmy

Recensore Junior
07/01/13, ore 23:32

Devo proprio uscire allo scoperto? Tanto ormai è chiaro. Questa è l'unica coppia da fandom che riesce a non farmi detonare il sistema nervoso appena viene nominata. Se per tutte le altre arrivo a livelli di insofferenza pericolosi per me stesso e per il mio prossimo, con questi due c'è sempre qualcosa di interessante in mezzo. Sarà la naturale propensione del quadrupede a farsi maltrattare, sarà che quell'altro potrebbe andare avanti a maltrattarlo all'infinito senza mai scomporsi, ma è sempre divertente vedere cosa spunterà fuori.

Dunque è stato galeotto lo stagno. Direi che c'è un'altra cosa che si poteva associare al giallo e che sicuramente sarebbe piaciuta al quadrupede: la frittata. Qui ne ha fatta una bella grossa, con parecchie uova, e ci sarà da mangiare per un bel po': nel momento in cui l'oggetto dei suoi pensieri rivive in ciò che lo circonda, significa che siamo ad un livello avanzato di cottura. Inoltre, è tutto un gioco di associazioni. Sembra che nei girasoli (grazie per la nota, la mia pigrizia mi avrebbe costretto ad arrovellarmi per chissà quanti giorni piuttosto che fare una ricerca di qualche secondo) siano una sorta di recipiente per tutto ciò che piace al quadrupede: non solo per quanto riguarda il tappetin... la chioma del caro Saga, ma anche qualcosa che fa da richiamo al fratello. Insomma, un fiore che racchiude tutto ciò che ha di caro. Il giallo diventa così il colore della luce, della solarità e degli affetti. Tra un allenamento e l'altro, dopo le ferite che mettono a dura prova il corpo e ogni singolo giorno fiaccano la resistenza di questi ragazzi, non c'è nulla di meglio che ritrovarsi allo stagno per rinfrescarsi e ricordarsi che c'è ancora un po' di spazio per comportarsi come persone normali.

Devo dire che un momento fluff di questo tipo è molto apprezzabile, soprattutto per la non morbosa insistenza e per il fatto che una semplice immagine riesce ad esprimere i sentimenti di un personaggio, senza addentrarsi in quell'insopportabile descrizione della coppia voluta dal destino che non si puo' separare in nessun modo e bla bla bla bla. Invece basta una piccola associazione che rievoca alcune persone care e le riporta alla mente dell'interessato per rendersi conto di quanto possa essere caloroso un pensiero. In linea con tutto il contenuto della drabble: un piccolo istante che passa poco dopo essere arrivato ma regala un momento di gioia. In particolare ho apprezzato che gli affetti non si sono limitati a questioni di coppia ma sono stati di livello più ampio. Il giallo infatti rievoca le persone care in senso universale e in qualche modo diventa il colore simbolo che rincuora. Grazie al cielo è dappertutto e la vita è un po' meno difficile quando lo si incrocia.

Bella anche questa, romantica nel vero senso del termine e non nelle sue pallide imitazioni. Soprattutto calorosa, come il sole e i pensieri piacevoli che riaffiorano non appena si incontra il "proprio" colore. Non poteva essere altrimenti: la descrizione dei capelli di Saga è uscita davvero bene!

Recensore Veterano
06/01/13, ore 17:22

Dolcissima!
L'ultima frase in particolare mi ha lasciato una dolcezza che non so descrivere!
In conclusione : stupenda, come sempre!
Complimenti!
p.s.: questa tua drabble mi appassiona sempre di più!Continua così ;)

Nuovo recensore
06/01/13, ore 15:22

Interessante. Ho letto con piacere queste drabble. Il loro pregio è che raccontano le situazioni senza cadere nel temino scolastico e hanno una buona varietà di lessico. Mi piace come hai fuso le parti originali con la parte sentimentale tra i due cavalieri, tutto si incastra molto bene. Sei anche molto varia con le situazioni, ci sono momenti buffi, sentimentali e angst. Non mi sono annoiata finora e per me è un record. Complimenti. Ti metto nelle seguite

Recensore Veterano
30/12/12, ore 15:29

Ma che bella!!!!!
Una scena che mi ricorda molto quello che ho fatto io a Natale *cercare per più di due ore qualcosa che infine ho trovato XD*
Davvero bello questo capitolo! Mi ha coinvolto molto poichè sembra ancora più viva l'azione , dato che parla di qualcosa che succede anche nelle nostre vite mortali!
Ben fatto!
Brava , ancora complimenti!Mi hai stupito una volta di più!
Esmy

Recensore Junior
24/12/12, ore 23:46

Un cerchio, rosso come il sangue, che si chiude. Una certa violenza che trasuda da ogni azione e mette sul piatto tante vittime innocenti di un gioco più grande di loro. Il tutto sotto Natale. A questo punto mi viene da chiedermi... non è questo periodo scatena istinti omicidi? Sono circolate delle atrocità non da poco in sezione negli ultimi giorni e io ero rimasto che in questo periodo siamo tutti più buoni. Bah, i tempi che cambiano...

Il rosso lega bene tutte le azioni commesse da colui che ambiva al potere. Credo che ci siano dei bei riferimenti a cose alle quali non si pensa immediatamente come primo richiamo. Penso ad esempio alle rose. Di solito le si considerano come una protezione di sicurezza nell'eventualità che qualche folle riesca a scalare le dodici case, o non conosca le zone telepass laterali. Interessante che qui invece contribuiscono ad essere un peso, quasi un lucchetto che sigilla la prigione in cui avvengono gli inganni. Allo stesso modo ci sono i tendaggi, simili ad un velo che separa la parte più pura del Santuario dalla stanza in cui le macchinazioni più tetre sono state portate avanti. La disperazione abbonda, insomma.

In questo mare di sciagura, il colore del liquido non poteva essere che rosso. Di sangue ne è stato versato molto. Gli innocenti erano in gran numero e non hanno fatto una bella fine. Spesso si pensa ai pezzi grossi, che tuttavia non hanno mai brillato per intelligenza e spirito di osservazione. Io penso anche a quei poveri apprendisti che sono capitati al Santuario nel periodo in cui Egli lo ha trasformato in tana delle tigri. Sorvoliamo sul fatto che è il mio periodo preferito e il Santuario me lo immagino davvero così, ma sotto la sua dittatura è diventato più una macelleria che non un luogo di addestramento. L'obiettivo era formare i cavalieri del futuro, non le fosse comuni. Sono stati una buona fornitura di sangue per un luogo sacro che aveva perso la bussola. Anche tra le alte sfere, tra plagiati, gente a cui sono stati chiusi gli occhi, gente che li ha chiusi da sola per risparmiare il disturbo, ci sono state grosse perdite. Alle porte di una guerra sacra non è proprio il massimo, ma forse se il piano fosse andato in porto ne avremmo vista un'altra versione.

Per finire, il rosso della rabbia. Rabbia che esplode dentro e cosuma fin nelle viscere, tra sensi di colpa e risolutezza nell'andare avanti nel proprio obiettivo. Compagni d'armi caduti o mattoncini per arrivare a destinazione. Un rosso che si riflette molto bene negli occhi, o negli occhietti rossi se preferisci. Un segno tangibile di violenza sofferta ma necessaria.

Il cerchio aperto nel sangue non puo' che chiudersi nel sangue. Quella rabbia interiore, dello stesso colore del sangue, sembra quasi diventare visibile, tangibile, in quel pugno finale inflitto a se stesso. Come se tutto il marcio uscisse e divenisse visibile a chi non ha saputo perdonarlo e chi invece ha capito che situazione tremenda ci fosse sotto e ha accettato il pentimento. Un perdono che lui non ha voluto accettare per primo, preferendo espirare da solo una volta resosi conto di quanto fatto.

Sanguinosa e intesa. Sei riuscita a trattare gli aspetti che inevitabilmente richiamano il rosso in maniera emozionante e ne hai aggiunti altri più fantasioni. Una mistura perfetta!

Il rosso c'è, mancano solo gli auguri: Buon Natale!

Recensore Veterano
24/12/12, ore 18:34

Mi ha colpito molto questo capitolo!
Davvero tanto!
Ho cominciato a tremare per la profondità di cui hai fatto dono a questa tua composizione già dalla prima frase . L'ho riletta tutta davvero tante volte ed ogni volta mi colpiva di più!
L'ultima frase poi mi ha lasciato senza parole perchè è proprio quello che penso di Saga : una vittima innocente , che non era nemmeno cosciente di ciò che stava facendo , una marionetta , tra le mani di un tragico destino e di un crudele Fato .
Davvero complimenti!
Esmy
p.s.: è incredibile come ad ogni capitolo tu sappia colpirmi sempre di più! hai davvero un dono e tanto tanto talento!

Recensore Master
24/12/12, ore 10:25

Eccone un'altra che dolore e morte ci fa leggere tra le righe.
Credo che il rosso sia il colore più adatto e che più si addice alla personalità di Saga.
E devo farti i complimenti per come hai associato questo colore a tutto ciò che in effetti circonda Saga e la sua posizione. sopratutto l'associazione alle rose di Aphrodite, davvero grande e meravigliosa, io sinceramente non lo avrei pensato. Avrei detto rosso come sangue, come le tende, come i suoi occhi, ma associarlo alle rose che lo difendono dall'ultimo attacco, questa è davvero originale. Beh ma tu riesci sempre in poche parole e con pochi accostamenti a rendere omaggio a tutti i personaggi. Le drabble sono molto difficili da scrivere, almento per me, ma tu riesci in poche parole a riassumere tutto e a rendere bene le immagini e i pensieri dei cavalieri o chi per essi stai scrivendo.
sai cosa anche mi è piaciuto molto? ROSSO come il sangue delle vittime ... ROSSO come il suo sangue, vittima anche lui, ma che ha fatto sì che venga perdonato per il suo tradimento. Appunto perdonato col suo stesso sangue.
brava! mi è piaciuta molto questa, come tutte del resto.

p.s. posso aggiungere solo una cosa? ROSSO come la passione, verso il suo amico che no nc'è pèiù! ahahahhahah eh sì ti torturo sempre con lo stesso discorso.
E comunque non ti abituare troppo bene oggi, queste ultime due recensioni date sono molto positive e ti ho tanto coccolato, ma preparati perchè sto arrivando verso un'altra dove non sarò così tanto buona.
ricordati solo una cosa prima di leggerla ... ti voglio bene
ciao ciao