Recensioni per
Errando nella nebbia
di Hotaru_Tomoe
Sta per tornare... AAAAAAAAHHHHHH!!!!! E JOHN STA PER APPENDERE SUL MURO QUEL MALEDETTO FOGLIO. AAAAAAAAAHHHH!!!!!! |
John... *lo coccola* |
ARGH. |
AAAAAAAAAAAAAAAH, e già iniziamo bene! Benissimo! O forse dovrei dire male, malissimo? |
Cuoricini come se non ci fosse un domani. E loro due sono letteralmente perfetti. Ho adorato che Sherlock si sia alzato durante il momento di pucciosità per occuparsi del caso perchè è assolutamente da Sherlock, perchè il fatto che stia facendo i conti con dei sentimenti e delle sensazioni non lo fa smettere di essere lui, di essere comunque sposato [anche] con il suo lavoro. E John che inizia a ricordarsi di avere un pene è grandioso, dolcissimo, tutta la scena del bacio è di un romanticismo che spezza il cuore, ma anche terribilmente buffo e divertente. Ti viene voglia di scompigliargli i capelli e fargli pat pat sulla spalla perchè pover uomo non gli passa proprio più. |
Un capitolo meglio dall'altro, davvero uno stupendo lavoro questo, uno dei migliori che ho letto nel fandom, credimi. E' stupendo come ci racconti i loro sentimenti riuscendo a farli comunque essere se stessi, perché sono Sherlock e John e non sarebbero belli uguale se non restassero loro. Insomma, scrivi benissimo, sei IC a palla, mi fai emozinare tantissimo, quindi attendo con ansia di conoscere la risposta di Sherlock. E poi la scena dolcissima del bacio, interrotta dalla risoluzione di un caso tramite campanello, è stata favolosa! A presto, cara! |
Finalmente! Finalmente! Finalmente! <- da ripetere in loop un centinaio di volte. |
Mentre leggevo il capitolo il mio odio per John non riusciva a placarsi e ora, rileggendolo prima di farti la recensione è ancora lì, indomito e furente. Se da una parte posso capirlo, dall'altra lo trovo ingiustificato. Questa apatia che si porta dietro mentre parla con Mary e si fa scivolare tutto attraverso questa piatta normalità mi permette di non odiarlo fino in fondo. Perché se ci vuole tanto coraggio per tagliare corto con la tua vecchia vita, ce ne vuole altrettanto per farti inglobare in questa bolla noiosa e apatica. Detesto il personaggio di Penelope, al contrario Mary non la odio, non so, la vedo come una persona che vuole la famiglia barilla, qualcuno che sa qual'è il proprio posto nel mondo e che vuole avere l'ultima parola. Per quanto posso detestare una persona cosi, lei la trovo soltanto noiosa e prevedibile. In questo capitolo la vediamo totalmente diversa da come sarà nei prossimi. Pensa una frase, che uso per fare il confronto " E' il mio fidanzato, non il tuo " la trovo molto incisiva per il suo personaggio. Qui, possiamo immaginare una Mary che difende il suo compagno, ma in realtà quella non è protezione, ma solo voglia di non sbagliarsi, di trovare terra fertile per cambiare una persona, proprio perché riservata, forse troppo. Anche la frase che dice a John lo dimostra: " Ehy! Devi piacere a me, non a lei " Sei riuscita a regalare a questo personaggio una lenta evoluzione, perché quella di adesso non è la verità, ma è solo la Mary iniziale, una donna che potrebbe rispettare John, il suo uomo, solo se non fosse quello che è, avida e alla ricerca di un amore dai canoni sbagliati. Questa tua evoluzione e questo tuo entrare nella sua psicologia mi attrae molto. |
Ooooooooh!! Eccomi qui finalmente a recensire! |
Questa ff mi fa letteralmente sognare!! Ed arrabbiare per come si comporta l’uno e l’altro!! Poi di nuovo sognare! :D |
Oh santissimi e beati Numi del cielo! Ma te non puoi finirmi un capitolo così! E io ora che dovrei fare fino al prossimo aggiornamento? Non ce la faccio a resistere xD |
Ehh ma vabbèè non puoi lasciare il capitolo così! E' un attentato di massa, dillo che in realtà ci vuoi tutte morte ç_ç |
Ok....... AAAAAAAAAAAAA NO IT'S NOT OKAY!!!!!!!!!!!!!!!!! **corre urlando** L'ho riletta due volte di fila e mi sono ritrovata a piagnucolare di gioia, a ridere per motivi assurdi e a desiderare ardentemente il prossimo capitolo. Spero di riuscire a leggerlo quando sarò a Londra, altrimenti ti divertirai con i miei scleri quando tornerò a casa... |
Anche se con un ritardo extra pauroso, io arrivo sempre a commentare questa meraviglia e mi duole non averlo potuto fare prima ma purtroppo questa settimana è stata la morte nerissima.. Comunque.. E che ti dico? Ti ho appena scritto nell'altra recensione che ormai ho finito le parole ed è vero, tra poco dovrò fare ricorso al linguaggio UMQRA per recensirti perché qua stiamo alle porte del divino, seriamente.. Stai toccando vette assolute, profondità umane e psicologiche inimmaginabili con questa storia e io sono senzia fiato.. Ho letto questo capitolo tipo 3 volte da quando lo hai postato e ogni volta è come se un pezzo della mia carne venisse strappato via con violenza, perché è semplicemente devastante la prima parte.. Il modo con cui hai reso lo sconforto di John, che poi diventa esasperazione e poi ancora sottile disperazione, per la situazione con Sherlock è incredibile.. Sei riuscita a rendere perfettamente la progressione dolorosa dei suoi sentimenti e li ho sentiti io nello stomaco. Sai quanto la mia posizione su John sia inflessibile in questa storia, perché fondamentalmente se l'è cercata e penso che Sherlock avesse tutte le ragioni per reagire come ha reagito, però, nonostante tutto, John qui mi ha fatto una tenerezza e una pena incredibili, perché ho saggiato la sua sofferenza, il suo non avere più vie d'uscita perché tutto ciò che voleva sembra perso per sempre.. La realizzazione, vedendo quell'ordine restrittivo, è stata peggiore di una sprangata in testa, lo ammetto, e ho sofferto come un agnello sacrificato il giorno di Pasqua, lo sai e te lo ripeto senza problemi. Una delle scene più dolorose che abbia mai letto, e volevo solo sbattere la testa al muro. Ma poi il modo con cui li hai fatti riavvicinare piano piano, lentamente, con cautela, com'è giusto che sia, mi ha annichilita. Quel "puoi cancellare dalla tua mente l'ultimo anno e mezzo?" è stato il colpo di grazia: l'implorazione di chi ha capito di aver fatto la cazzata più grossa della sua vita, di essersi rovinato la vita con le sue mani e che la vuole semplicemente indietro ma non sa come.. Tutto ciò è semplicemente divino, e tu riesci ad uccidermi il cuore e far scoppiare una mina nelle mie emozioni con una facilità disarmante e col tuo stile che per me è uno dei migliori in circolazione al momento, uno dei più fluidi, precisi, scorrevoli ed intensi che conosca.. E il modo con cui hai fatto arrendere Sherlock, con la metafora del baule e John che lo aiuta a spostarlo perché Sherlock da solo non può farcela, è oltre, è semplicemente oltre.. Poesia pura. Tutta questa storia è poesia pura e io la sto amando come poche cose in questo fandom. |
Mio Dio... Ma cme devo fare io con te??? Tra questo e quello precedente che, shame on me, devo ancora recensire *si frusta* io sto seriamente finendo le parole.. Ormai non conosco più verbi e sostantivi adeguati con cui esprimere tutta la mia adorazione per questa storia.. Seriamente: stai prendendo il mio cuore e i miei sentimenti e li stai mettendo dentro un frullatore, li stai shakerando come Bond farebbe col suo amato Martini e me li stai restituendo informi, mi stai riducendo ad una melma pigolante e ormai non so più come commentare ogni nuovo, meraviglioso, capitolo.. Lo sapevo che questa sarebbe stata una grandissima storia, una delle migliori long post Reichenbach che ci fossero in circolazione perché sapevo come volevi svilupparla, ma Dio santo stai andando oltre tutte le meraviglie che avevo immaginato e messo in conto.. Questo capitolo è di una bellezza devastante, e Sherlock è così IC da fare male, con tutti i suoi dubbi e le sue paure.. Io sono strabiliata dalla tua maestria nel gestire Sherlock in questa long: non c'è stata una sbavatura, una cazzo di sbavatura che sia una Cristo santo.. E' stato PERFETTO dall'inizio fino a quì, lui nella sua essenza. Anche in questo capitolo lo hai dimostrato, perché sì è vero, Sherlock ormai ha messo da parte tutti i sentimenti negativi che gli hanno avvelenato l'anima per colpa di John e delle sue azioni sconsiderate, ma comunque è sempre lui, con le sue convinzioni di fondo, radicate dentro e rese ancora più forti dagli eventi. E' uno Sherlock che si è evoluto piano piano e tu sei stata capace di far emergere questi lenti ma progressivi passi avanti in modo assolutamente superbo, senza esagerare o strafare o fargli fare cose che non sono da lui. Anche qui, nel fargli ammettere mentalmente che sì quello era il suo primo bacio e sì ne vorrebbe ancora perché è stato bellissimo a modo suo.. Sei stata semplicemente divina perché quando si affronta il binomio Sherlock+ sentimenti si rischia facilmente di cadere sulla buccia di banana, ma tu sei riuscita a far emergere questo suo nuovo lato con una delicatezza incredibile, senza snaturarlo, anzi tenendolo sempre lui. E i suoi dubbi finali ne sono la conferma.. Magistrale, posso dire solo questo. Storia magistrale, gestione dei personaggi magistrale, emozioni e sentimenti che ti arrivano dritti in ogni centro nervoso e te lo annientano. Semplicemente divina Moni, e io non posso fare altro che etsnderti il tappeto rosso e divinarti. |