carissima....
innanzitutto scusami ancora per il troppo ritardo: il bello è che il capitolo l'avevo letto fin da quando l'avevi pubblicato, ma non riuscivo a trovare il tempo per commentarlo ed esprimere la mia idea; cosa che farò adesso avendo ritagliato un po' di tempo per te.
Allora la mia prima impressione quando ho letto il capitolo è stata "wow"....non so come fartela figurare in mente, ma tu conoscendomi e sapendo come la penso su come scrivi e tutto i resto, potrai immaginarla. E' un capitolo veramente meraviglioso sia per quanto riguarda i sentimenti e le emozioni, sia per quanto riguarda le rivelazioni e i colpi di scena. Come sempre questo capitolo è la prova che tu, non deludi mai le persone che ti seguono, anzi le soprendi ancora di più utilizzando, come solo e solo tu sai fare, quelle frasi, quei pensieri, quei sentimenti, quegli oggetti e quelle piccole espressioni che fanno da cornice ed arricchiscono ancora di più questo quadro meraviglioso o questo film o questa tela stupenda che stai tessendo magnificamente.
Arrivando al capitolo....
Prim parliamo della questione mitologica così poi potrai assorbirti tutte quelle parole che spendo ogi volta e che sicuramente ti annoiano riguardo Damon ed Elena.
Ti dirò che mi piace come hai riadattato il personaggio di Shane, nel tf era un po' ambguo, mentre qui sembra avere un ruolo importante e sopratutto è molto interessante il fatto della veggenza da parte della sua famiglia.
Ecco che scopriamo che Bonnie è una delle guardiane che tengono sotto controllo Pheeb e sembra voler mettere fine a ciò che Klaus ha untenzione di iniziare. Si parla di rituali e sopratutto di streghe ed esseri sovrannaturali. Partendo dal preupposto che Pheeb dice che l padre è pronto a sacrificare sua sorella vuol dire che nel rituale ci deve essere, per causa maggiore, una fanciulla come prima vittima che provenga dalla discnedenza della Petrova. Secondo me poi verranno sacrificati, o alcuni o la maggior parte degli esseri sovrannaturali tranne le streghe....il bello è che ancora non riesco a capirequale sia lo scopo di tutto ciò, e questo è un bene perchè significa che lo hai celato bene bene dietro trati di cemento e cemento. Brava, mi raccomando e non svelarlo a nessuno....ok.... forse a me si! Non farci caso è a curiosità che mi fa dire queste cose...io sono moooooolto curiosa e a volte anche un po' ficcanaso, però sempre il tutto è desinato alla mia insaziabile curiosità....Spero che presto sapremo altre nuove notizie di mitologia!
ora veniamo alla parte che molto probabilmente ti piace di meno: Damon ed Elena
Mi ritrovo intenta, con Damon, nella lettura di una lettera avente una calligrafia lunga e scarabocchiata, molto casuale e sciatta...(almeno io l'ho immaginata così per dare più senso al cambiamento che Elena ha subito dopo quel fatidico giorno)....calligrafia che un giorno, non molto lontano, era tondeggiante, limpida, bella semplice, ordinata e pulita. Cambiamento non del tutto innoquo che avrà dei riscontri nei diari di lei , ma poi vedremo.
Damon leggendo quella lettera, vedendo quelle parole, ascoltandole nella sua mente come se fossero pronunciate da Elena in persona, riconoscendo dietro quella calligrafia la sua calligrafia, inizia a porsi domande con se e ma, inizia a dantasticare se un giorno la rivedrà e spera di farlo perchè tra di loro non è finita, non è finita qul giorno, no.
Damon inizia a maledire se stesso per aveeer lasciato andare lìunica persona che al mondo lo faceva sentire più vivo, l'unica che avrebbe dato senso ad ogni singolo giorno passato insieme, anche solo a litigare o a gridarsi l'uno contro l'altra, o a elencare le cose su cui sono in disaccordo, o semplicemente anche con un solo sorriso, un solo bacio, un solo "buongiorno", o un solo pensiero.
Elena si rende conto di aver lasciato andare troppo la corda, si era spinta dove non si sarebbe mai dovuta spingere perchè lei non può vivere senza di lui, non c'è giorno migliore al mondo che le dia quelle stesse emozioni e sensazioni che prova solo con lui, solo quando lui è presente, solo quando ridono e perfino quando piangono. Lei lo scopre dopo un po' di tempo e lui diventa il suo chiodo fisso: il rimpianto più grande della sua vita. Elena non si pente di averlo incontrato, non si pente di averlo avvicinato, di aver creato con lui un rapporto, perchè pentirsi di ciò vuol dire avere una vita vuota di sentimenti e di batticuori, vuota di tutto quello che la rende vita, vuota di quegli occhi che una volta le hanno detto "ti amo, ma non ti merito", vuota di quelle braccia che l'hanno fatta viaggiare tra dolci note musicali e tra furiosi scontri, vuota di tutto ciò che si possa desiderare e chiedere alla vita: l'amore, quello vero. Elena si pente solamente di avergli fatto capire di non amarlo abbastanza; di averlo respinto così tante volte che lui alla fine si è arreso, seppur con rabbia, ma l'ha fatto; di averlo lasciato andare senza un saluto e in quel modo così brusco e tragico.
Damon d'altra parte leggendo i diari, vedendo quelle pagine scarabocchiate con il suo nome e la sua data di compleanno, leggendo di lei che riesce solo a pensare a lui e che s'illude, vedendo quel ragazzo, che lui sia tornato, riesce a darsi dell'idiota, a mortificare se stesso per l'accaduto, a scaricarsi la colpa. Damon trova delle giustificazioni quasi insensate...non riesce a credere che lei abbia scelto lui, pur lasciandolo andare, non riesce a credere persino che lui abbia reso, lasciandola, la sua vita un inferno, un luogo pieno solo di ricrdi da ripercorrere per nostalgia e bisogno di vederlo. Non riesce a credere di averla fatta soffrire così tanto da toglierle quella scintilla che vedeva negli occhi ogni volta che la guardava e che rimaneva viva persino quando lei piangeva. Elena, alla scomparsa di Damon, rivive 100, 10000, 10000000 volte le scene passate insieme, i sorrisi celati, gli sguardi sfuggenti, e tutti quei momenti, non solo perchè ne ha bisogno, perchè necessita di quella piccola goccia di nettare, di rugiada che le permetta di alzarsi la mattina dal letto; ma anche perchè tutti quei luoghi parlano di lui, tutti raccontano qualcosa, persino la sua camera da letto, luogo segreto e riservato le dice qualcosa....lei era circondata da tutti i luoghi in cui lui era stato, tutti e questo per quanto possa essere bello e accomodante, la teneva ferma in un limbo da dove non riusciva da uscire, da dove non trovava nessuna porta e nessuna porta di emergenza. Damon, invece, essnedo andato via, era, non dico escluso dal limbo, ma in parte facilitato anche se anche per lui i ricordi si facevano strada nella sua testa.
Mammaesme te lo ripeto ancora sei un genio!! e sei favolosa!!
grazie e al prossimo capitolo
Baci baci
Mary |