Recensioni per
Avanzi di pensieri
di alessandroago_94

Questa storia ha ottenuto 712 recensioni.
Positive : 711
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
28/01/16, ore 14:59
Cap. 51:

Ciao carissimo e buon giovedì!
Ma che bello aprire Efp e trovare il tuo aggiornamento!
Devi credirmi quando dico che non vedo l'ora giunga l'appuntamento settimanale con le tue splendide poesie. Io adoro leggere poesie, ma faccio fatica a trovare degli autori davvero bravi. Tu, invece, riesci sempre a sorprendermi ed è un piacere immenso godermi i tuoi bei componimenti.
Dunque, dunque!
La poesia tratta di questa linfa che il protagonista sta cercando e che desidera ardentemente, ma sembra non trovarne traccia.
Sai che non riesco a definire cosa sia questa linfa? Nel senso, potrebbe essere tutto! Da una persona ad un sentimento di amore, dalla speranza ad un desiderio. E' come se per ognuno questa "linfa" fosse qualcosa di differente, a seconda delle proprie necessità o dei propri stati d'animo.
Indipendetemente da cosa si intenda per "linfa", essa appare come un fluido vitale, una sostanza che ti infonde nutrimento e calore per affrontare anche le notti più lunghe e gelide.
La quarta strofa è in assoluto quella che mi ha lasciato a bocca aperta. E' a dir poco geniale l'immagine dello "strascichio lento delle mie flaccide idee". Ed è straordinario il contrapporre la vivacità e la forza di questa linfa vitale con la "goffaggine" dei nostri pensieri. E' come se senza la linfa non avessimo lo stimolo per fare qualcosa di produttivo, in quanto diventiamo apatici e spaventosamente indifferenti.
E poi vogliamo parlare della bellezza insita nell'idea di viltà e virtù che si scontrano come due molecole? Cioè, è meraviglioso! Io sono estasiata dalla tua capacità di spiegare concetti così astratti con delle immagini tanto concrete e suggestive.
Arrivando all'ultimo verso mi è sorto un dubbio che proverò ad esporti. Allora, sembra che ormai la linfa sia scomparsa, proprio come le virtù e i buoni sentimenti. Ma è veramente così? Non è che, piuttosto, anche il narratore si è abbandonato (magari inconsapevolmente!) all'apatia? E se ci dicesse che non ci sono più virtù solo perché è troppo pigro per cercare più a fondo? Se anche lui si fosse lasciato "contagiare" dall'indifferenza che domina la società?
Perdonami se mi sono abbandonata a queste riflessioni, ma mi è venuto spontaneo rendertene partecipe. Inoltre, le tue spiegazioni sono sempre perfette e mi incuriosisce tantissimo conoscere che significato potrebbe celarsi dietro i tuoi versi.
Ti rinnovo i miei complimenti e ti auguro un buonissimo pomeriggio!
(Recensione modificata il 28/01/2016 - 03:02 pm)

Recensore Master
28/01/16, ore 14:41
Cap. 51:

Ciao :)
Vorrei sapere perché mai devi mettere in difficoltà fino a questo punto?! La poesia non è tua, no; è stato il tuo cervelletto che l'ha partorita *durante una notte buia e tempestosa* e tu l'hai afferrata al volo! Ahahahah :D E' davvero complicata, profonda e complicata. Quindi, altra recensione senza senso!
Allora, "la linfa". Bel titolo! Ma...ci ho messo tutta me stessa, ma davvero non ho capito davvero (sì, davvero) cosa possa essere, cosa possa indicare?! Sembra qualcosa di così superiore, alto, celeste e puro! Qualcosa di impalpabile, irraggiungibile...non mi sento di tirare a caso, quindi lascerò il vuoto in questo spazio. _
Allora, la pura e semplice (ahimè!) impressione che ho avuto è che l'io narrante sia come deluso, deluso a tal punto da essere diventato (sempre secondo la mia interpretazione) indifferente al mondo che lo circonda.
"Eppure nulla c’è
attorno a me,
nessuna linfa,
nessuna viltà o virtù",
come se ti fosse indifferente sia male che bene, come se il mondo avesse perso i suoi colori ed a te non importasse proprio niente del grigio rimasto. Cosa cerchi? Ti sembra di non poter mai ottenerlo, è persino "cancellato dal calendario".
Vivresti solo di *quello* (ancora da definire) se mai si materializzasse davanti a te. Quanta malinconia! E poi *quello* è felicità, porta in sé il bene del mondo intero, un bene che non vi è altrimenti, senza di lui...
"Forza pura,
opposta allo strascichio lento
delle mie flaccide idee,
troppo goffe per essere realizzate",
ecco, quest'immagine mi piace molto! E purtroppo mi fermo qui...non so cosa pensare... :'(
Tutto si annulla senza *quello*, e mi annullo pure io dinanzi a questa poesia enigmatica! Capisco che è personalissima! Hai cambiato il tuo stile radicalmente! Adesso le tue poesie sono complesse, enigmatiche, più profonde :)
Complimenti per questa poesia! Se vuoi soffia sulle nubi nere che circondano la mia povera testa, altrimenti tieni per te i tuoi pensieri :)
Complimenti per la fantastica raccolta :)
A presto :)

Recensore Veterano
28/01/16, ore 11:52
Cap. 43:

Mmm cos'é la libertà, eh? Quindi secondo te non esiste se non per un breve attimo?
Come riflessione é interessante, nonostante l'esempio dell'aquilone faccia pensare a una libertà di conseguenza al vento. Inoltre possiamo dire che come concetto sia abbastanza complesso da trattare, per cui te la sei cavata bene, dando come al solito una tua visione. Bravo :)

Recensore Veterano
28/01/16, ore 11:45
Cap. 42:

Certo che ho notato le rime, sono molto naturali.
Allora, questa volta non ho molto da aggiungere, perché la tua poesia dice già tutto con molta semplicità.
Un messaggio di speranza, descritto in modo davvero poetico. Questi versi, secondo me, possono benissimo essere considerato il continuo della poesia precedente, o meglio, la speranza che desidera la precedente.
Bravissimo :)

Recensore Veterano
28/01/16, ore 11:30
Cap. 41:

Eccomiiiiiii :)
Avevo proprio voglia di leggere una tua poesia u.u
Perdonami se non dovessi essere molto specifica e se mi dovesse sfuggire qualche errore, in macchina é davvero un'impresa scrivere .-.
É chiaramente particolare, una tematica senza alcun dubbio da tener presente. Sonno eterno, quasi un blocco. Una città vuota, che invoglia anche gli abitanti a svuotarsi e una vita, la cui vivacità rimane un sogno lontano o neppure un miraggio.
Bravo, un componimento interessante u.u
A presto :3

Recensore Junior
28/01/16, ore 10:16
Cap. 51:

Ciao :)
Poesia particolare e non di facile interpretazione, ma il modo che hai di pubblicare mi piace, perché alterni poesie introspettive e difficili da capire a poesie piuttosto semplici, mantenendo comunque il tuo stile...e questo lo apprezzo :)
Parlando della poesia di oggi...cominci il componimento parlando di una sorta di desiderio, e più nello specifico dell'amore, o almeno questa è la mia interpretazione...andando avanti poi parli anche di viltà e virtù, per poi concludere dicendo che nulla di tutto ciò ti appartiene...credo sia una sorta di sfogo personale e probabilmente c'è molta introspezione, ma mi hai comunque fatto apprezzare la poesia :)

Recensore Master
21/01/16, ore 15:59
Cap. 50:

Ciao :)
Ah, che bello prendermi il tempo, sul mio bel divano, di leggere una tua poesia :) Bene!
È davvero carina :) Questi due occhi ti hanno proprio ipnotizzato!
Mi piace molto il fatto che tu li abbia paragonati agli smeraldi. Di solito si dice "oh, che meraviglia! *tono tragicomico* che occhi color del cielo!", invece con questo paragone sembra tutto più reale e veritiero. Fantastico il riferimento al "paese natale"! A pensarci bene, credo che davvero noi assimiliamo qualcosa di ciò che ci sta attorno, ed è molto particolare il tema degli occhi color della terra! 👍
OK, gli occhi sono come due calamite per te e sono sovrastati da una fronte luminosa quanto il sole, quasi libera dai pensieri, incapace di preoccuparsi del futuro. Se la persona descritta non fosse una ragazza penserei che tu stia parlando di una bambina! Adesso ritorna il tuo fiore preferito: girasole! Mi piacciono molto tutti questi paragoni. Ora gli occhi sono castani, ora di mille colori...però...dubbio...lp smeraldo è verde...perché poi specifichi che sono castani?Magari vedi lo smeraldo sotto un altro aspetto?...non so...forse perché sono infrangibili, perenni e pieni di lice di vita...o di speranza!!!
La strofa della pioggia, non so esattamente perché, ma mi ha colpito. Forse perché hai dato un corpo e uno spazio al poeta. Questa pioggia che ti bagna se i due occhi si soffermano su di te...wow! Bell'immagine! Poi questi occhi emanano calore, come una tiepida pace che scioglie la neve. Il tuo cuore è ghiaccio, infine, instabile, trema sotto lo sguardo degli smeraldi...timore...uhmm...ma prima o poi il ghiaccio si scioglie, no?... A meno che non si viva in montagna...ahahahahahah
O.K. dopo un bel sorriso ti lascio con tanti complimenti per aver scritto una così semplice (relativamente ovviamente *grammatica orribile*) poesia! Ah, le poesie semplici sono così naturali! Mi mancava leggerne di tue così :)
Bene, attendo il prossimo aggiornamento!!!
Ehi, ma questa è la cinquantesima della raccolta!!! Bravissimo!!!
A presto 😊

Recensore Master
21/01/16, ore 15:12
Cap. 50:

Caaarissimo!
Buon pomeriggio!
E, ovviamente, grazie per aver riscaldato questo freddissimo pomeriggio con il tuo dolce componimento.
Siamo tornati ad una poesia più sul genere romantico. L'alternanza dei tuoi componimenti rispecchia perfettamente il titolo della raccolta: apprezzo il fatto che a volte pubblichi poesie più riflessive e profonde e altre volte ti dedichi a poesie più leggere ma altrettanto meravigliose.
Quando ho detto che il tuo componimento sembra riscaldare questa gelida giornata, dicevo sul serio! La tua poesia è ricca di rimandi all'estate e al caldo: il fuoco, i girasoli, i temporali estivi, la neve che si scoglie.
E questo calore che percepisco sembra lo stesso che questo protagonista innamorato prova osservando gli occhi castani della sua amata.
E' molto suggestivo immaginare come questi due bellissimi e magnetici smeraldi riescano persino a scogliere i cuori più freddi.
Eppure, questi due smeraldi incutono anche un certo timore. Ho provato a darmi una risposta: forse perché gli sguardi degli uomini sono spesso velati? Dopotutto è più facile vivere le nostre esistenze se fingiamo di non vedere le cose davvero importanti e, di conseguenza, quelle che ci spaventano di più.
Invece, questi smeraldi riescono a guardare più in profondità, inoltrarsi nelle recondità dell'animo e svelarne i suoi segreti.
Fammi sapere se tutto ciò ha un senso! xD
Come sempre ti faccio tanti, tantissimi complimenti per avermi regalato un'altra delle tue strepitose perle!
Ti auguro un sereno pomeriggio e ci sentiamo presto!

Recensore Junior
21/01/16, ore 10:08
Cap. 50:

Ciao :)
Una poesia che sembra parlare d'amore, e in particolare di due occhi fantastici...devo dire che un po' mi ci ritrovo anche in questo componimento...ma dopo tutto chi non si è mai innamorato degli occhi di qualcuno?
Le ultime due strofe sono quelle che mi piacciono di più...la penultima potrebbe anche essere banale, ma la trovo molto vera e ci sta bene nella poesia...l'ultima è veramente bella...un cuore di ghiaccio che nonostante sia freddo, ha "paura" di due occhi che hanno il potere di farlo sciogliere...
Bene continua così :)

Recensore Master
14/01/16, ore 22:55
Cap. 49:

Ciao :)
Primo: il titolo è...bello! Il vento è fantastico, è una forza che ha in sé come un alito di vita freddo e nuovo, ristoratore.
La poesia è davvero molto bella e personale, sentita dalla sottoscritta...ma adesso vado per gradi.
Sicuramente il fulcro di tutto lo scritto è uno disperato desiderio di libertà e cambiamento. Deve essere proprio la reale natura del vento, il quale sembra che trapassi il corpo con il suo furore, che ispira quest'idea...uhm, non so... Comunque, si crede che esista un mondo migliore, lontano, per cui si ha un fascino talmente tanto forte da alzare questa specie di "invocazione" al vento. Non mi sorprenderei se l'idea ti fosse venuta fermandoti in mezzo alla strada e alzando gli occhi al cielo. Io ho questa immagine davanti agli occhi! Il disprezzo per la società e la realtà porta a questo desiderio assurdo. Ed essere sospinti dal vento verso l'infinito, fin sopra le nuvole...questa poesia si potrebbe definire semplice, ma io l'avverto davvero profonda e viva...ma cosa è l'infinito? Esiste? È il nostro voler e voler a tutti i costi il migliore che ci spinge a sognarlo, a voler oltrepassare i limiti, le nuvole...per quanto belle e intoccabili esse siano coprono sempre la visuale...e noi vogliamo un cielo limpido, senza mali e brutture e ostacoli...Lasciarsi trasportare verso il mare e le montagne...vogliamo sognare?! Beh, facciamolo in grande! Ecco che con la mente voliamo verso i luoghi che vogliamo far nostri, verso i sublimi della terra... Senza limiti!
"Respirare
sarà come graffiare
un muro di invisibili
paure umane".
Questa strofa è MERAVIGLIOSA. Me la scrivo da qualche parte per tenerla sempre davanti agli occhi! Sono le paure che ci limitano, non le nuvole! Siamo noi che creiamo attorno a noi quel.muro invisibile che ci costringe lontani da tutto. Il vento infonderà nel nostro animo un alito puro e nuovo, e respirare sarà un rigenerare il cuore. Dobbiamo rompere i contatti con tutto ciò che a noi è familiare, lasciarci trasportare dal vento come tenere foglie tremolanti, insicure del domani, del destino, ma fiduciose.
Complimenti!!!! Tanti complimenti!!!! Bellissima poesia, densa di cuore e speranza e sogni.
A presto 😊

Recensore Master
14/01/16, ore 15:09
Cap. 49:

Ciao carissimo!
Eccoci con un'altro bellissimo componimento che non può che rallegrare il mio pomeriggio.
Mi sembra di aver colto che il tema principale della poesia sia il cercare di scappare via dalla propria realtà.
Il componimento assume la forma di un'invocazione, di una richiesta di aiuto, di una voglia irrefrenabile di essere trasportati ovunque purché lontano dalla propria quotidianità.
Ho trovato geniale che tale richiesta sia rivolta al vento, un'entità estremamente astratta e sfuggevole ma alla quale sei riuscito, in modo egregio, a conferire estrema concretezza.
Il protagonista pare sentirsi intrappolato nella banalità dell'esistenza, chiuso tra "un muro di invisibili paure umane".
A proposito, la penultima strofa è in assoluto la mia preferita! E' incredibilmente suggestiva questa immagine. Forse perché, se confrontata con i termini quasi eterei del resto della poesia, questi versi appaiono violenti, forti, di una brutalità quasi devastante per il lettore.
Nell'ultima strofa direi che il protagonista è finalmente riuscito ad allontanarsi dalla sua "casa", ma dubito che sia stato a causa delle sue preghiere al vento.
Credo che, in ogni caso, ci sarà qualcosa di ancora più potente che ci trascinerà lontano dalla nostra realtà: il destino per l'appunto. In modo più o meno brutale, il destino cambierà chi siamo, ci permetterà di allontanarci o, piuttosto, ci costringerà a compiere dei viaggi lontani.
A volte sarebbe bello sapere cosa il destino ci riserverà. Tuttavia il bello (e il brutto) della vita sta anche in questo: non sapere cosa quel dispettoso fanciullo chiamato Destino ha in serbo per noi. :P
Veramente una bellissima poesia! Mi ha permesso di riflettere e ci sono dei momenti in cui ho proprio bisogno di staccare e poter pensare.
Perciò, ti ringrazio tanto per avermi regalato questo momento di pace.
Un abbraccio e ancora tanti complimenti!

Recensore Junior
14/01/16, ore 10:40
Cap. 49:

Ciao :)
Con questa poesia esprimi chiaramente il desiderio di evadere dalla realtà...è chiaramente una cosa impossibile quella che descrivi, ma comunque ha un significato forte e si può capire che qualsiasi posto per te sarebbe meglio della realtà in cui ti trovi...anche perché il vento, come tu stesso dici nella poesia, può portarti dovunque...
Mi piace particolarmente la penultima strofa...forse è quella che si discosta un po' dal significato principale della poesia, ma è comunque molto bella...
Credo di aver detto tutto, quindi ti rinnovo i miei complimenti e a presto :)

Recensore Master
08/01/16, ore 18:28
Cap. 48:

Buonasera carissimo!
Chiedo scusa per il lievo ritardo!
Ma ora sono qui, pronta a recensire un'altra meravigliosa poesia.
Lo ammetto, credo sia uno dei componimenti più complessi che tu abbia mai scritto.
Forse perché il tema è di una difficoltà incredibile. Cavoli, la sostanza! Cos'è la sostanza se non, allo stesso tempo, un tutto e un niente? Per me sarebbe impossibile definire qualcosa di così concreto, in quanto la sostanza è parte di ciò che siamo e di ciò che ci circonda, eppure anche di così sfuggevole e astratto.
Insomma, ci tengo a dirti che sono estasiata dal modo in cui ha trattato un tema di questo spessore con tanta chiarezza, semplicità ed energia. Non so se definirla una riflessione filosofica o qualcosa di più profondo e complesso, è comunque innegabile la tua capacità nel dare una forma anche agli aspetti più ostici da trattare. Davvero complimenti!
Ho due interpretazioni da proporti.
Per quasi tutta la poesia ho pensato alla sostanza come qualcosa che è vincolato a noi, è parte integrante del nostre essere e, come tale, non può essere cancellata o rinnegata. Bisogna solamente imparare a convincerci, come una macchia che non se ne andrà mai via.
Poi, leggendo l'ultima strofa, ho immaginato la sostanza più come qualcosa di primordiale, di assolutamente puro ed incontaminato. Ma questo candore è stato oscurato dall'avidità dell'uomo. E' come se, non rispettando la sostanza delle cose, non si rispetti nemmeno noi stessi perché siamo anche noi parte di questa sostanza.
Oh mamma! Che casotto! Ahaha! Attendo tue delucidazioni, questa volta penso di essere proprio fuori strada! Ma sono comunque felicissima di aver terminato la mia giornata con un tuo bellissimo ed emozionante componimento.
Ottimo lavoro!
E sereno fine settimana!

Recensore Master
07/01/16, ore 14:10
Cap. 48:

Ciao :)
Preparati a confutare la mia recensione perché sono sicura che sparerò cavolate. Fatta questa premessa, comincio.
Allora, la poesia è di una complessità...indescrivibile! Scrivere sulla sostanza...uhmm, hai letto qualche trattato filosofico?! È un tema tanto complesso che non riesco a capire come tu ci abbai potuto scrivere una poesia! Un tema tanto importante in poche righe...wow...il coraggio non ti manca.
Diciamo che la sostanza, l'essenza è in tutto ed è tutto. Racchiude, come posso capire dalla prima strofa, il passato ed il futuro insieme. La realtà delle cose porta in sé l'impronta della sua origine, è una conseguenza del passato ed il suo essere ora prevede un certo futuro. E allora, secondo me (sempre e solo secondo me) questo si riallaccia all'ultima strofa. "Sostanza come ricordo", ricordo di quasi un peccato originale, di un delitto fatto contro la natura delle cose, che ga trasformato la bellezza iniziale in ciò che oggi è la sostanza. Buia, negativa. Bella l'immagine del gettare ombre su un mondo verde (la speranza non manca mai) e pieno di colore. Qui siamo al clou del pessimismo!
Poi, fantastica l'immagine della macchia sul vestito di cotone, nella seconda strofa. C'è musicalità in quest'ultima. Certo che non si può cancellare, perché, secondo la mia ipotesi (vedi sopra) *ahahah*, essa l'essenza costituisce il tutto, ed allora sembrerebbe un dipinto con i colori sbiaditi...anche se già adesso non sia un granché...
"sostanza dentro la sostanza", avvalorata l'ipotesi :) La terza strofa racchiude il concetto chiave. Fuori è sostanza, attorno è sostanza, se gli altri sono sostanza io sono sostanza.
Naturalmente la sostanza ha molte forme. È come se su si essa, diversificata nei singoli corpi, agissero fattori diversi, che sono, in qualche modo, fuori e dentro lei. Spero si capisca questa specie di "recensione"... Siamo "disuguali", grazie al cielo. Un mondo con persone identiche deve essere orribile...brr...
"Fulmini scarlatti" che vogliono distruggere quella che è la realtà. Mi viene da pensare agli sforzi che l'uomo fa per cambiare la società, il mondo, le idee, tutto insomma. Però tu specifichi "scarlatti"...forse il sangue, forse le guerre che creano una lotta nella sostanza stessa? Non so, potrebbe essere...
Bene, ho concluso la trattazione...ahahah!!!
Spero tu abbia capito tutto, altrimenti chiedi...ma soprattutto...dimmi qual è il vero significato della poesia, e non badare al commento :)
Complimenti!!! E dire che all'inizio trovavo le tue poesie semplici e chiare....questa è enigmatica e molto complessa :) Si vede che stai cambiando stile :)
Bene, buona giornata e a presto 😊

Recensore Junior
07/01/16, ore 10:19
Cap. 48:

Ciao :)
Poesia che non è di semplice interpretazione ma con un po' di impegno la si può capire senza troppi problemi...
La protagonista di questo componimento è una cosa insolita, né concreta né astratta mi verrebbe da dire, anche perché la sostanza di qualsiasi cosa alla fine non è una cosa percepibile a tutti gli effetti...tu comunque la descrivi come una cosa non troppo buona, quasi che fa paura, perché usi parole come oscuro, vibra, mortali, errori, fulmini...quindi diciamo che c'è della negatività...
L'ultima strofa non so se sono riuscito a interpretarla nel migliore dei modi, ma credo che stavi immaginando un mondo migliore prima che qualcuno gettasse queste ombre e rendesse tutto più brutto...
La poesia è comunque ottima e continui a confermare la tua capacità di scrivere in versi :)