Nami e Hoshi si diressero nella camera da letto dove i pirati avevano riposato per tutta la notte. Una volta entrate li trovarono già tutti svegli e pronti a partire.
“Ragazzi!” disse Hoshi entrando, lievemente rossa in viso per come era conciata.
“HOSHI-CHAN!!!! OGGI SEI BELLISSIMA! MI SEMBRI UN RAGGIO DI SOLE!” disse Sanji con gli occhi a cuoricino.
“Ehi, ma che hai fatto in faccia?” chiese Rufy che si ricevette un pugno in testa dalla mora.
“E’ trucco idiota!”
“Secondo me sta molto bene!” disse Robin sorridendo.
Rufy e la sua ciurma stavano salpando proprio in quel momento, mentre Hoshi si trovava su un enorme palco rialzato, con un lumacofono altoparlante. Doveva parlare di fronte a tutto il suo popolo.
Ovviamente, pasticciona com’era, non si era preparata un discorso e avrebbe improvvisato tutto, ma come riuscire a concentrarsi con il pensiero che i suoi amici proprio in quel momento stavano salpando?
“Vai Hoshi!” le disse il cugino sorridendo.
“Miei cari abitanti di Strawberry …” cominciò la principessa, ma fu subito interrotta da una voce in mezzo alla folla.
“ASPETTA UN ATTIMO PRINCIPESSA!”
“E’?” si chiese la ragazza cercando tra la folla chi l’avesse chiamata. La folla fece largo a un plotone della marina che avanzava fiero e a testa alta.
“LEI E’ IN ARRESTO PER AVER COLLABORATO CON DEI PIRATI, PER L'OMICIODIO DI MOLTI UOMINI DELLA MARINA, PER VARI FURTI E PER L’UCCISIONE DEL CAPITANO GAIRO! E POI, COME SE NON BASTASSE, HA ANCHE UNA TAGLIA SULLA TESTA! CI SEGUA SENZA OPPORRE RESISTENZA!”
Ma che faccia tosta che aveva la marina! Forse erano all’oscuro di tutto ciò che Gairo aveva combinato? Mah, comunque sia volevano catturarla? E bene, lei non si sarebbe fatta catturare!
Fece un ghignetto e con sguardo sicuro si rivolse al cugino, che le si trovava affianco.
“Carl …” disse sicura.
“Dimmi cuginetta …” disse il ragazzo un po’ preoccupato per il ghigno della cugina. Lo conosceva bene e sapeva che non prometteva nulla di buono …
“Tieni, ti affido il regno!” disse togliendosi l’anello con l’emblema reale e mettendogli il diadema in testa.
“E’? Ma cosa?” chiese Carl non capendo.
“By by!” disse la ragazza facendo un balzo fino dentro il castello che si trovava alle loro spalle, prese il suo zaino con i suoi effetti personali e un sacco pieno di oro, diamanti e gioielli vari e, levandosi quelle fastidiose scarpe, cominciò a correre, facendo slalom tra i suoi sudditi.
“Hoshi! Ma che vuoi fare?” le disse Tom fermandola per un braccio.
“Mi spiace Tom, ma per me è tempo di andare! Lascio il regno in mani più che buone! Godetevi la pace!” disse sorridendo a trentadue denti e liberandosi dalla presa del pescivendolo.
“Arrivederci piccola Hoshi …” disse l’uomo sorridendo e osservando la figura della principessa allontanarsi sempre di più.
***
“Sei triste Nami?” chiese Zoro osservando lo sguardo cupo della rossa.
“In fondo ci siamo separati da tante persone, mi abituerò anche a questa separazione …”
“Però ci eri molto affezionata è?” disse lo spadaccino capendola al volo.
“Si, ormai ero abituata ad averla qui sulla nave …”
“E’ già, mi ci ero abituato anche io …” disse Rufy alle loro spalle.
“In fondo, mi stava simpatica …” disse Usop.
“RUFYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYYY!” gridò una ragazza dalla costa.
“E’? Qualcuno mi chiama?” disse il capitano cominciando ad osservare la spiaggia ormai lontana.
“Ehi, ma quella non è …?” disse Usop.
“Hoshi! Ma che diavolo ci fa li?” chiese Nami.
“RUFYYYYYYYYYYYYY! ALLUNGA UN BRACCIO!”
“Cosa ha detto? Da come si sbraccia sembra che ci stia salutano! Giusto?” chiese il ragazzo di gomma non avendo capito. Solo allora Nami notò che le si stavano avvicinando di corsa degli uomini che sembravano molto quelli della marina.
“CAVOLO RUFY ALLUNGA UN BRACCIO VERSO DI LEI!” disse Nami al suo capitano.
“Ok, lo faccio subito! Gom Gom Rocket! IN AZIONE!” gridò il moro allungando un braccio in direzione della ragazza, che afferrò immediatamente la mano venendo così catapultata sulla nave e scontrandosi con il capitano, dandosi una capocciata a vicenda.
“Aia aia aia che male!” disse la mora massaggiandosi la testa.
“Mi è spuntato un bernoccolo! Che dolore!” disse il capitano toccandoselo.
“Hoshi, ci vuoi spiegare?” disse Usop non capendo.
“He he è semplice ragazzi, se mi volete ancora parto con voi! Quelli della marina volevano arrestarmi per una serie di cosa e così ho pensato di affidare il regno a mio cugino e salpare attraverso gli oceani con voi!” disse la Ninja sorridendo a trentadue denti. Era veramente felicissima, poteva stare con i suoi amici senza più preoccuparsi del suo regno!
“Ma certo che ti vogliamo sorellina!” disse Nami saltandole al collo.
“Infatti, che domande fai! Mi sembra ovvio!” disse Rufy sorridendo.
“Ok, allora chiarita questa cosa, credo che ora dovremo preoccuparci della marina che credo ci stia inseguendo!” disse Hoshi sorridendo indicandogli quattro navi che gli stavano alle costole.
“Avanti Usop, al cannone! Chopper al timone! Rufy, Sanji e Zoro, occupatevi di respingere le palle di cannone!” disse Nami prendendo il comando.
“Io vado a cambiarmi, così in caso di combattimento sono pronta!” disse Hoshi dirigendosi in cabina.
***
“Maledizione! UOMINI NON DOBBIAMO LASCIARCI SCAPPARE QUELLA MOCCIOSA! E TRA L’ALTRO ABBIAMO TRA LE MANI ANCHE LA CIURMA DI CAPPELLO DI PAGLIA! AVANTI! DOBBIAMO CATTURARLI A TUTTI I COSTI!” disse il capitano di quella flotta della marina.
“Si signore!” dissero tutti pronti ai cannoni.
***
I pirati si erano sbarazzati facilmente della marina e Hoshi era tornata la solita di sempre, ma questa volta indossava una mini gonna blu e un top bianco, con dei sandali ai piedi.
“Nami, tieni ti regalo questa!” disse lanciandole la sua cinta di diamanti e rubini.
“*___* MA è un regalo stupendo!” disse la rossa con le stelline agli occhi.
“Oh no, nella fretta mi sono dimenticata di prendere un'altra pianta di fragole, uffa …” disse Hoshi sbuffando.
“Bhe, ne pianteremo un'altra grazie a quella che abbiamo sulla nave!” disse Robin sorridendo.
“SIIIIIII! EVVIVAAAA! NON IMMAGINATE NEANCHE QUANTO SIA FELICE DI ESSERE DI NUOVO QUI CON VOI!!!” disse la ragazza saltellando a destra e a sinistra.
“Allora dobbiamo festeggiare!!!” disse Rufy alzando un pugno in aria. Tutti acconsentirono, sapevano bene che ogni pretesto era buono per far festa.
E così si cominciò a ridere, scherzare, bere, cantare e ballare; si divertivano molto e sembravano tutti quanti amici da una vita.
Hoshi stava alzando un po’ il gomito, era già al settimo boccale di birra.
“Allora ragazzi …” disse con la classica voce da ubriaca.
“Ehi ragazzina, non credi di aver bevuto un po’ troppo?” disse Zoro sorseggiando la sua birra.
“Ehi spadaccino, io non ho alzato il gomito, sono sobrissima!” disse con il naso leggermente rosso e la voce da ubriaca.
“Si, lo vedo … qualcuno la porti a letto che è meglio …” disse rivolto al resto della ciurma, ma si accorse di essere rimasto l’unico sobrio oltre a Robin. L’aveva sempre detto che quelli erano una banda di ragazzini …
“Oh ciao Zoro, come stai?” disse Nami ridendo e abbracciandolo.
“Va a dormire Nami, sei ubriaca …” disse lo spadaccino staccandosela di dosso.
“Ma io non sono ubriaca! Perché mi tratti sempre male! Sei cattivo!” disse ora mettendosi a piangere.
Oh no, e ora che faceva? Non aveva la minima idea di come si trattassero gli ubriachi …
“Eh, no, no Nami, non ti tratto male!” disse lui agitando le mani in avanti.
“E allora … me lo dai un bacino?” disse lei sporgendo le labbra in avanti e avvicinandosi al suo viso.
Zoro non sapeva che fare: baciarla o no? In fondo era ubriaca, sarebbe stata una cosa meschina, l’avrebbe solamente sfruttata … però, come poteva rifiutare? In fondo, era pur sempre un maschio …
“No no è meglio che tu vada a dormire!” disse prendendola su una spalla come un sacco di patate.
“Ehi! Mettimi giù!” disse lei cominciando a scalciare debolmente.
Idiota, ecco cos’era, un idiota! Aveva fatto prevalere i suoi buoni propositi. Ma quando gli sarebbe più capitata un occasione del genere? Non aveva parole per definirsi … in passato non si sarebbe mai fatto scappare un occasione del genere!
Mitica!!!!!!!!!!!!!!!! Stupendo capitolo!!!!!!!!!!!!!!!! |