Recensioni per
Il giorno in cui sparì il Cavaliere Nero
di VeronicaFranco
Arrivo col mio solito ritardo...fortuna cbe inizi ormai ad abituarti ;)! |
Capitolo meraviglioso, diviso in due parti, la prima è naturalmente quella che prediligo,parla al cuore, sfiora le corde più intime dell'animo di una Rosalie che, come sempre, e non mi stancherò mai di ripeterlo, ti riesce in un'autentica, sorprendente verosimiglianza con la Rosalie dell'anime (quella che ho conosciuto meglio) è una Rosalie che parla pure attraverso ognuna di noi, da sempre innamorate di Oscar, della sua anima. Amori platonici come pure quello di Charlotte o di Antonietta, squisitamente femminili che nulla hanno a che vedere con l'altro sesso né con il sesso ma non meno esigenti e profondi. In questo soliloquio di Rosy rivedo la scena del l'uniforme , la scena del pettine , quella del l'abbraccio davanti alla fontana ed infine la squisita scenetta di gelosia davanti al libro di storia e questa ragazzina infantile che vuole seguire Oscar dalla "sua Regina".Non hai citato nessuno di questi flashback ma sono tutti dentro, muti fra le tue righe efficaci , sempre generose di esperienze interiori. Qui la parte "tua " personale cioè il tuo tratto autobiografico si nota di meno l'ho percepito soltanto in due passaggi ma preferisco così! ..... |
Sai cara Veronica che leggendo questo capitolo, mi hai fatto ricordare le sensazioni e i tumulti del cuore di quando ti stai per innamorare e sei emozionato per un’altra persona?? |
Hai preso spunto da ambo le versioni per sposarne una tutta tua davvero vincente! Mi è piaciuto molto quest'ultimo capitolo...e non solo perché il "nodo viene al pettine" ( riutilizzando altri "nodi"inseriti in altri ben conosciuti contesti..), ma proprio per "come" ci si arriva. |
Ciao Veronica, |
Rosalie sa tirar fuori il lato più dolce e infantile di Bernard, ma il bacio come dici tu è il bacio di un uomo! Davvero una storia adorabile e tu sei bravissima a descrivere le loro emozioni attenendoti alle personalità. Non vedo l'ora di leggere il prossimo!! Da inguaribile romantica spero in un capitolo coi fiocchi!!! Un abbraccio! |
Ohhhhh era ora che Bernard si dava da fare. ..che bellini....che dire adoro questa storia, bravissima tesora 😘 |
Ma che bravo ladro analfabeta coi sentimenti! Mi piace questo Bernard cosi` infantilmente tenero ( ma quanti anni gli attribuisci, tu?). |
La piccola Rosalie con la sua dolcezza ha conquistato anche il focoso Bernard; lei terrà per sempre chiuso nel suo cuore il suo amore proibito per Oscar, ma può aprirsi a un nuovo sentimento. |
Finalmente arrivo a recensire, in ritardo come al solito, ma con tutta la calma necessaria per farlo in maniera decente ;) ! Se non altro riguardare il capitolo,oltre a confermare la prima impressione della consueta fluidità, mi ha fatto notare meglio i numerosi rimandi a Rivoluzione (Augustine, la citazione di Girard, lo stesso Robespierre) e, soprattutto, alla trama dell'anime: ecco il cenno a Jeanne, involontaria propiziatrice del clima adatto per l'ascesa del Cavaliere Nero (non a caso ricordo quando al processo Robespierre aveva fatto notare a un giovanissimo Bernard quanto quella storia giocasse a loro favore), ecco la storia dei fucili con la proposta di Oscar, ecco inaspettata Rose Bertin e una misteriosa duchessa...e qui ho avuto un deja vu, con quella partenza improvvisa e irruenta: che sia la cara Polignac? Non ci sono però soli citazioni e rimandi: la storia scorre che è una bellezza tra conversazioni sempre più confidenziali e intime, sguardi eloquenti ma ancora tanto di non detto. La tua Rosalie, che poi è la stessa di Rivoluzione (non a caso tu stessa consideri questa storia in qualche modo collegata alla tua "opera prima''), è davvero un personaggio di notevole spessore, docile ma piena di grinta (come ho sempre visto il suo personaggio negli ultimi episodi dell'anime) e questo spiega il fascino che esercita sul nostro Berard. Quel "[...] io credo nella vita, Monsieur Bernard. Come Madamigella Oscar. E voglio vivere… nonostante tutto." è una frase che nella sua semplicità denota acume, sensibilità, profondità d'animo, una frase che induce lo stesso Bernard a interrogarsi sulle proprie convinzioni e su quelle altrui, facendogli per la prima volta mettere in dubbio la figura di Robespierre. Ottimo l'inserimento dei personaggi cardine negli anni a venire, attraverso la descrizione della vivace vita intorno a Palais Royale...qui hai strizzato di nuovo l'occhio alla Storia e mi piace, lo fai sempre con naturalezza, contestualizzando piacevolmente e con accuratezza le vicende che andiamo a leggere. Quindi che altro dire? Aspetto pazientemente l'aggiornamento :) |
Ciao Veronica, |
Ciao bella!!! |
Anche questo capitolo, non ha deluso nessuna delle mie aspettative, continuo a seguire la storia che ha un che di magico, perché più che leggerla, io la vedo e la sento. Hai coltivato e migliorato moltissimo le tue già grandi qualità descrittive rendendole vive , i dialoghi sono assolutamente perfetti, realistico l'effetto pause,sospensioni , affermazioni e risposte. Non una virgola di troppo nel cadenzare idilliaco di parole, che sprigionano sentimenti e alti valori.Ora che il clima teso del primo approccio è superato, è più semplice per Bernard e Rosalie essere davvero se stessi e ritrovare la dolce complicità di un sorriso, di una frase, di un pensiero che li unisce. Piano piano stanno scoprendo reciprocamente di piacersi. Per quanto riguarda invece il lato "avventuroso"di questa fiction, anche lì , le sorprese non mancano:mi ha stupito sentire il nome di Augustin Robespierre che in teoria qui non ci sarebbe dovuto stare visto che la sua fiction è Rivoluzione, ma tant'è ti sei presa un personaggio tuo che magari avrà un ruolo pure qui. Infine l'ultima scenetta è un po ' enigmatica,repentina ma costruita per questo motivo. .....temo per l'incolumità di Rosalie, dopo questo "incidente di percorso", sarà interessante scoprirne gli sviluppi futuri. Bravissima, continua così |
Sono dolcissimi perché si studiano, nell'attrazione reciproca si avverte il timore di toccare tasti dolenti per non ferire o turbare l'altro, per non rovinare quei magici momenti... Sei stata bravissima nello descrivere questo ! E naturalmente bellissimo il racconto su come Bernard si sia ispirato al il Cavaliere nero!! Tutto stupendo!! Non vedo l'ora di leggere un altro capitolo!! |
Veronicuzza bedda quanto mi piace il loro conoscersi ...sai che adoro il tuo modo di scrivere e questa storia mi piace sempre più....un abbraccio pupidda 😘 |