Recensioni per
Il giorno in cui sparì il Cavaliere Nero
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 198 recensioni.
Positive : 198
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
19/04/16, ore 20:51

Dopo un inizio un poco freudiano in cui ci racconti Bernard ed i sui fantasmi, passi attraverso la scena del fienile (senza toccare il rosso, senza nominare André, senza cadere nella prurigine, Chapeau!) ed arrivi ad inserire persino Alain, Gerard e chi, Pierre? dopo quel minuscolo capolavoro che è il passaggio delle calze annerite.
Che dirti se non brava?
Posso solo confermare che secondo me scrivi benissimo!

Recensore Master
19/04/16, ore 20:32

Ciao,
stavolta sono tra le prime 😀
Molto sofferti i ricordi e le emozioni di Bernard. Davvero un trauma terribile quello che ha subito il bambino,non c'e' da meravigliarsi che crescendo abbia iniziato ad odiare tutti i nobili. Dovrebbe,pero',valutare meglio il gesto estremo di sua madre. Non si puo' valutare in modo semplicistico un gesto cosi' estremo che coinvolge un bambino.
Ero sicura che Andre' non lo avrebbe lasciato andare da solo,che in qualche modo avrebbe vegliato su di lui. E' arrivato al momento giusto.
Un Bernard molto complesso,fragile nei suoi ricordi di bambino,forte nell'amore di Rosalie che gli fa vincere antiche paure.
E ora che sembra che le loro strade debbano separarsi per sempre,Rosalie capisce la forza dell'amore di Bernard,ora deve solo capire chiaramente il suo cuore.
E non poteva mancare Alain.
Dici che non manca molto all'epilogo,che ovviamente conosciamo,sono curiosa di vedere come avverra'.
Al prossimo capitolo.
Anna

Recensore Master
19/04/16, ore 14:24

Molto toccanti i dolorosi ricordi di Bernard bambino che lottava contro la morte e il gesto disperato della madre; adesso dovrà chiarire i suoi sentimenti verso Rosalie, e altrettanto dovrà fare lei.

Recensore Master
12/04/16, ore 20:45

Ciao,
stavolta per il ritardo ho una giustificazione scritta e firmata,se vuoi te la mostro😉
Un capitolo dal ritmo serrato,incalzante,che lascia ancora con il dubbio sulla sorte di Rosalie e Bernard.
Chi e' il Terrore che uccide il duca? E che simpatica la Polignac che,nonostante tutto,non molla letteralmente Rosalie.
E se non e' vero amore cio' che spinge Bernard a buttarsi in acqua nonostante i brutti ricordi,non so proprio come chiamare quella forza che lo anima.
Dove andranno per sfuggire alla Polignac?
Aspetto e faccio congetture.
Anna

Recensore Master
12/04/16, ore 12:12

il tuo racconto mi piace tanto, si fa sempre più interessante, la polignac l'avrei arsa viva nel castello con il duca, continua a scrivere, veramente bello.

Recensore Master
11/04/16, ore 21:30

Che capitolo, Veronica: un crescendo di pathos, emozioni, suspense; un ritmo incalzante che trascina il lettore in fondo fino a quel lapidario "Saltò", cesura secca e di grande effetto.
Filo conduttore e fonte di ansia è la voce fuori campo di un sanguinario Angelo Sterminatore; di primo acchito mi è venuto in mente Saint Just e la sua banda, impressione rafforzata alla seconda lettura dal particolare di quella maschera bianca dell'incipit che egli indossa...proprio come nell'anime.
Questo tuo approccio così diverso, un po' tra il thriller e l'horror, mi ha ricordato certa letteratura e cinematografia anche d'autore di questo genere...bravissima a farci respirare quest'atmosfera di panico e puro terrore, scatenata dal teatrale assassinio del duca e dall'incendio. Questo terrore catapulta quindi Bernard in un passato doloroso, perché nel momento in cui apre la finestra in cerca di scampo e trova il mare nero sotto di sé, improvvisamente rammenta la paura provata nelle acque della Senna in cui era stato trascinato dalla madre. Esita Bernard... ma quel salto nel vuoto è l'unica possibilità di salvezza dall'incendio, dalla follia collettiva che ha reso il castello un girone infernale, dall'implacabile e crudele Jolannde de de Polignac (una strega!). Ed ecco quel bellissimo salto di Martiniana memoria (e non solo), un salto verso l'ignoto per vincere la paura del passato e del presente, per salvare se stesso e Rosalie. Siamo alle battute finali e un po' mi dispiace: davvero hai saputo creare una storia diversa e alternativa, facendoci affezionare a due personaggi che solitamente non sono particolarmente amati, dando loro spessore, conferendo loro un'anima.
Un abbraccio
Silvia

Recensore Master
10/04/16, ore 23:27

E adesso cosa posso scriverti io?misera,me tapina,dopo il perfetto,monumentale"poema"ideato dalla Tamara Alessandra ,ogni mia parola risultera' banale!so bene che e'vietato qui commentare(anche bene)le recensioni altrui,ma sono troppo sensibile alla bellezza e al genio creativo di questa persona per passare oltre senza menzionarla,almeno una vollta.
Chiusa parentesi,debbo dire che questo tuo ennesimo capitolo e'magistrale,superlativo,da brividi!
Per la verita'pure io,leggendo ho pensato subito a S.Just, come l'artefice omicida del duca,che con lucida follia irrompe nel palazzo nobiliare invocando il Terrore(anche se questo e'solo un timido assaggio del vero Terrore Rivoluzionario che sconvolgera'la Francia fra il 1793 e il94)',l' indizio piu"importante mi e' stato offerto da quella maschera BIANCA che sara'la stessa che lo vedra'piu' avanti scontrarsi con Oscar nel vicolo,lui vuole ucciderla,lei ha la meglio,riesce a spezzargli la maschera ma non a catturarlo,lui fugge perche la Storia senza di lui non puo'proseguire.
Alla luce di questi sviluppi,e'naturale che tu abbia inserito S Just,forse soltanto mi sembrava una coincidenza troppo scontata,ma ripensando ad anime e manga,e'tipico dei cartoni in generale e questo in particolare il rimando alla salvezza dell'ultimo istante(solo x citare un esempio Oscar morente pugnalata alle spalle e il conte Fersen che arriva al momento giusto,o Andre'quasi sul punto di essere impiccato salvato dal medesimo:insomma,anche il conte ha avuto la sua parte positiva nella storia no?)
Dunque qui,sprattutto a fine puntata si sentono gli echi delle tue letture personali (Poe)assieme al genio di Dezaki e Nagahama,hai reso maestoso questo capitolo facendone un capolavoro ben orchestrato ,allegorico ma reale,tangibile.
C'e'pure un richiamo al manga della Ikeda(a proposito, mi spiegherai bene,pazienza x la Josephine della tua passata O.S.ma questo bambino che ha freddo e paura proprio non l'ho capito,nemmeno il riferimento alla madre suicida.)
Attendo a questo punto il seguito,anche se mi dispiace sapere che questa storia volge al termine. Mi manchera'molto.
P.S.ci hai inviato il link con i riferimenti al manga ma io ho gia'provato....invano non ho potuto accedere ai contenuti...
(Recensione modificata il 11/04/2016 - 08:20 am)

Recensore Master
10/04/16, ore 21:25

Posso dirti che non sarà certo necessario saperlo ai fini dell'esito della storia, ma che penso che l'assassino del Duca sia Saint Just?
Che, attenendomi unicamente alla visione che ho di lui dall'anime ( il manga lo conosco poco e la sua figura storica pure..), mi ha sempre dato l'impressione di essere sin dalle prime imprese un fanatico. Senz'altro la Rivoluzione ha tradito gli ideali con cui è nata affogando in un bagno di sangue qualsiasi cosa, sporcandosi le mani cancellando ogni afflato puro e positivo, facendo dell'intransigenza elevata all'ennesima potenza il Terrore ( camuffando anche di fanatismo meri interessi personali e politici..). Ma Saint Just anche quando lo stesso Robespierre e combriccola apparivano moderati, si è sempre distinto per ferocia e spirito di giustizia talmente esasperato da ergersi quasi a giudice ultimo e supremo delle sue vittime.
Come in questo frangente, se voglio pensare che di lui si tratti...mettendosi la maschera bianca del Duca sporco ( altro particolare che mi fa pensare a questo personaggio..), appare quasi un angelo vendicatore, una sorta di giustiziere che prende involontariamente il testimone dalle mani stesse del vero Cavaliere Nero. Bernard, nei panni del giustiziere mascherato si è limitato ad azioni più soft, che magari non includessero l'omicidio. Ed ora che la sua missione non è più quella, cede il passo ad altri, pur senza la consapevolezza. Il testimone passa al Terrore, all'esponente che più lo rappresenta ed ai suoi seguaci che bruciano tutto, purificano nel fuoco la casta privilegiata e tutti i suoi esponenti. Sembra quasi che in quel castello non solo si vogliano uccidere molti invisi aristocratici, ma si voglia purificare con le fiamme ogni vizio ed ogni oscenità malata che quivi hanno albergato.
La stessa tua scelta di dare un'impaginazione differente, con un incalzare diverso alla tua misteriosa voce fuori campo, mi fa pensare ad una solennità nel consumare il delitto, nel vedere gli sguardi di tutti i presenti affogare nel panico totale e nel delirio che precede una morte senza pace.
Ma in mezzo a tutta questa malabolgia, appunto, che continua a muoversi in moso scomposto e disordinato, ci stanno sempre loro. Diversi dagli altri, impauriti, ma vicini, uniti nella necessità e in qualcos'altro che sta prendendo forma e a cui qualcuno non sa ancora dare un nome. Ancora debbono fare affidamento solo su sé stessi e sulle proprie forze, superando ostacoli veri ( gli artigli della Polignac sul polso di Rosalie) e gli ostacoli dei sofferti ricordi ( il suicidio della madre di Bernard, ricordo male?). Unica salvezza : saltare.
In effetti non esiste altra plausibile via di scampo, ma, e scusami se indugio a tutti i costi nel simbolismo, "saltare" vuol dire per me compiere un balzo netto verso il futuro. Magari incerto, magari difficile, magari nemmeno c'è. Ma c'è il bisogno assoluto di mettersi in gioco, di tentare di varcare la soglia dell'ignoto, per tentare di avere ancora un presente.
Altro capitolo incalzante e potente, Veronica...e la tua passione per la suspance cresce, di aggiornamento in aggiornamento.
Per fortuna che non ci lascerai sole per molto...
Un bacio.
Tamara Alessandra.

Recensore Veterano
10/04/16, ore 18:36

Il caos scatenato dal terrore, e per loro che per alcuni istanti sembravano braccati da tutti, si rivela un modo per cercare di fuggire.
Certo che la Polignac, infida ed egoista fino in fondo cerca in tutti i modi di riprendersi la sua mercanzia...
Molto interessante la parte dei ricordi di Bernard, che per un istante lo paralizzano e poi finalmente si lancia attraverso l'unica via di fuga.
Io non ho mai letto il manga, ma sto pensando di acquistare tutti i fumetti, ora cercherò di capire come e dove, mi manca questa parte di Ledy Oscar e voglio rimediare.

Recensore Master
10/04/16, ore 13:28

Dunque metti molta carne al fuoco.
Innanzitutto il Terrore, questo assassino determinato, vendicativo, freddo e lucido che ci presenti attraverso i pensieri. Molto belli, come le frasi iniziali sul nascondersi dove meno ti cercheranno. ...mi suona familiare...Chestertron e altri, brava, ottimo spunto.
Poi la Polignac, che non si arrende nemmeno di fronte alla morte del promesso sposo (avrà già il sostituto in mente? ) e se ne frega bellamente dell'incendio.
E il duetto di gesti tra Rosalie e Bernard, prendere, tenere, tirare, abbracciare, una meraviglia.
E finisci col povero Bernie che affronta le sue paure e si getta nell'acqua gelata.
Capitolo magistrale.
Bravissima

Recensore Master
10/04/16, ore 13:17

L'incendio è stato provvidenziale, anche se credo di sapere chi ne sia il responsabile, che ha dato al duca ciò che si meritava! La festa ricorda molto quella della Morte Rossa di Poe.

Recensore Master
12/03/16, ore 10:12
Cap. 14:

Capitolo "visivo" costituito da scene e immagini fulminee a catturare l'attenzione del lettore e a tenerlo in ansia....proprio come in un film! Una fuga verso la libertà costellato da ostacoli e scene di coppie libertine.....Brava Veronica.....un capitolo che ci ha mostrato questa coppia alla ricerca della salvezza, non solo da quel duca maledetto ma soprattutto da un mondo dissoluto del quale loro non fanno parte!Aspetto il prossimo capitolo! Un bacio..... Sandra

Recensore Master
10/03/16, ore 21:21
Cap. 14:

Buona sera,
ho letto ieri tutto d'un fiato,ma come sempre solo in ritardo trovo il tempo di scrivere.
Avventuroso,rocambolesco,a tratti divertente,con un finale pieno di suspense.
Con quanto trasporto abbraccia il suo salvatore Rosalie,che il tempo trascorso tra le grinfie della mammina sia servito?
Bernard sta maturando,per lei non uccide il duca,rischia tutto,anche se sa che lei non lo ricambia (?)
E Rosalie,una forza! Usa la scarpina da sera in modo improprio ma efficace,finge di essere una "facile" che vuole appartarsi,ha coraggio la ragazza.
Ora,riusciranno i nostri eroi a lasciare il lugubre castello passando sotto il naso della mammina?
Due settimane sono lunghe!
Come ti ho detto altre volte,mi piacciono i tuoi eroi minori,anche se,per ora,la mia preferenza va a Rosalie.
A presto,allora.
Anna
P.s hai ben descritto il festino piccante,ai tempi del Reggente erano molto peggio. Diciamo che in determinate circostanze ci si lasciava andare. Luigi XV,Mme de Pompadour e la festa in maschera con gli alberi di tasso insegnano.

Recensore Master
10/03/16, ore 15:10
Cap. 14:

seguimi, ti seguo si, tu cara veronica sei troppo buona, perchè io l'avrei pestato di più e fatto più male, in più legato come un salame senza possibilità alcuna di farlo muovere, così che bernard e rosalie potessero uscire da quell'abominio di castello tranquilli e indisturbati, poi avrei fatto pure una capatina a salutare oscar e andrè... ma la storia è tua fanne ciò che vuoi che va sempre bene, bravissima come sempre. naspetto il seguito

Recensore Master
10/03/16, ore 09:03
Cap. 14:

Capitolo molto interessante.
Innanzitutto la liberazione e l'abbraccio. Ho pensato: ecco, ora ci spiega cosa hanno pensato generazioni di eroine salvate nei film, l'abbraccio improvviso...molto bello questo pensiero che ci fai vedere.
Poi la scena, le scene del libertinaggio...
Un argomento poco toccato in queste ff, di solito, eppure comune all'epoca, e che stride se confrontato all'innocenza saggia di Rosalie. I giochi, il salire, lo stratagemma di scendere facendosi ricacciare sotto.
Persino il fugace pensiero alla madre.
Il tutto reso ancora più ansiogeno dalla situazione di fuga in cui si trovano.
Sino al finale, in cui si dice che il Cavaliere Nero ha preso il Duca.
Ora posso solo sperare che tutti si mettano alla ricerca del duca o si diano alla fuga...e qui la Polignac potrebbe tornare a costituire un serio problema.
Mi aspetto un prossimo capitolo con molta azione.
Brava bravissima.