Recensioni per
Il giorno in cui sparì il Cavaliere Nero
di VeronicaFranco

Questa storia ha ottenuto 198 recensioni.
Positive : 198
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
16/01/16, ore 21:15

Che bel capitolo Veronica.... la sofferenza di Andrè è terribilmente palese e tu sei sempre bravissima a descrivere l emozioni. Bernard dalla tua penna mi piace sempre più. Ti strisso carissima 😘

Recensore Master
05/01/16, ore 14:44

Ciao Veronica,
mi cospargo il capo di cenre,il mio ritardo è imperdonabile.😔
Bernard si è dato una scossa,ha un buon fiuto se ha collegato le monete ritrovate a Rosalie e ad Oscar. Rosalie non gli ha raccontato tutta la storia altrimenti saprebbe a quale porta bussare.
Mi è piaciuta molto la scelta di Bernard di indossare ancora una volta i panni del Cavaliere nero non per fini politici, per nobili e pericolosi ideali,ma per amore. Per amore di Rosalie. Ora Bernard avrà modo di sondare il suo animo,di capire quali sono veramente le sue priorità, per cosa valga la pena vivere e morire.
Avevo indovinato! Sta cercando l'aiuto di Oscar.
Lei lo potrà aiutare, vero?
Da quello che so,ci furono un paio di nuove emissioni di monete tra il 1785 e il 1787,se vuoi mi informo meglio,fammi sapere.
Sei una vera scrittrice se neanche le vacanze riescono a interrompere la tua vena creatrice!
Scusa ancora il ritardo.
Anna

Recensore Master
04/01/16, ore 23:09

E così si finisce dove tutto è incominciato, ovvero nel Palazzo Reale di Parigi prima e, soprattutto, a Palazzo Jarjayes poi... come forse era scritto. Era Destino probabilmente, infatti, che Bernard tornasse da Oscar, anche se solo per chiedere aiuto, perché è stato l'incontro con lei, è stata quella notte fatale ( da lui rievocata coi suoi ex compagni), a dare origine al tutto, a segnare irrevocabilmente la sua vita, portandolo da Rosalie. Rosalie che manca fisicamente ma che è disperatamente presente nella ricerca affannosa e ansiogena dell'uomo, che sia sotto la pioggia, tra i vicoli parigini, o tra le monete insieme alla brava Lucille; Rosalie che ormai è nella sua carne e nella sua anima, Rosalie che gli ha restituito inconsapevolmente la sua dignità di uomo in quanto tale, tirando fuori il vero Bernard, (quello dotato di cuore e spirito critico), dal freddo e spietato Cavaliere Nero,( in realtà mera pedina dei cosiddetti poteri forti).
È così arrivato il momento del riscatto...e in questo vedo anche un po' un monito: nessun ipotetico ideale giustifica l'annullamento del proprio raziocinio e dei sentimenti che ci rendono esseri umani... è una.lezione della Storia, in fondo, ma spesso ce ne dimentichiamo come Bernard.
.Bellissimo come racconti il dualismo tra il Giornalista e il Fuorilegge e di come in realtà ,ormai., l' ultomo sia ridotto solo ad una maschera vacua, atta soltanto a salvare la donna amata. Il Cavaliere Nero non esiste più...e qui ti.riagganci al titolo, perché tutto mi porta a pensare che sia questa la notte in cui sparirà definitivamente, non prima di aver salvato Rosalie. Come al solito, bello e toccante. Brava Veronica Un bacio

Recensore Master
03/01/16, ore 21:29

Ti confesso che mi piace proprio che Bernard si "sdoppi", per Amore, per ritrovare il vero scopo della sua vita ora ( oltre alla "causa" che non abbandonerà di sicuro, ma che sappiamo "interpreterà"in modo diverso..), per "rubare" qualcosa ai ricchi..anzi qualcuno.
Mi piace perché dove fallisce Bernard nell'affannosa e concitata ricerca, sopraggiunge in aiuto il Cavaliere Nero. Ma ora più forte, se necessario, più spavaldo e sprezzante del pericolo di prima. Perchèla sua ultima "missione" sarà quella risolutiva, quella che determinerà il suo futuro, quella da cui dipenderà l'esistenza sua...e non solo. In un certo senso mi pare di rivedere Andrè, quando, sparita Oscar, rimette i panni del Cavaliere Nero-impostore per togliere lei dai guai, perché è l'unica possibilità di salvarla...anche se per Bernard la cosa assume una valenza ancora differente...Insomma, Bernard è un po' il "supereroe" di questa situazione: chiede aiuto al suo "alter ego" per risolvere un problema altrimenti irrisolvibile, proprio perché il suo "doppio" può agire con più libertà e non può permettersi di fallire.
Lo "carica" infatti così tanto perché sa che poi lo abbandonerà per sempre. Lo sapeva già nell'umile dimora di Mme Lucille, quando pian piano come un balsamo benefico si è insinuata la presenza di Rosalie, quando tutte le asperità della vita gli si sono appianate per poter rincorrere quel "sogno a portata di mano" che si chiama Amore e che avrebbe desiderato condividere con lei. Ed ora che ha avuto il confronto decisivo con gli ex "compagni" di lotta, comprende che "quel" tipo di ribellione non è più il "suo", non corrisponde più all'uomo e agli intenti di adesso ( è cambiato il "leader", sono mutati gli obiettivi sempre più a carattere "terroristico": zampino di Saint Just?).
Attendo, quindi, con grande attenzione le prossime mosse di questo "essere mitologico" con un unico cuore e due teste, che è diventato Bernard ora...mi incuriosisce molto questo confronto "post ferimento" ( di lui, di Andrè...) proprio a Palazzo Jarjayes. Chi avrà il "privilegio" d'incontrare? Oscar...o magari proprio Andrè, che conosce la storia di Rosalie tanto quanto lei? E capiterà in un momento particolare proprio in quella casa, due mesi dopo la sua inaspettata "liberazione"...anche se "quella", in effetti, è un'"altra storia"...
Lo sai quanto voglia bene ai tuoi scritti, sono ripetitivissima...ma è così!!!
Ti aspetto con gioia, sempre...
Tamara Alessandra.

Recensore Master
03/01/16, ore 21:04

Ciao Veronica! Il capitolo si presenta molto denso, dinamico, coinvolgente, tiene sempre alta l'attenzione e non scivola nel prolisso. Ci sono però delle imprecisioni/esagerazioni ed è la prima volta (eccetto il primo capitolo ) che ho qualcosa da obiettare in questa fiction anche se sono imperfezioni lievi. Per semplificare le elenchero' una ad una:-
1:tazza di latta con i soldi:- questa scena mi fa molto cartone animato e vecchi film Tenente Colombo, ove chissà perché l'eroe di turno ritrova gli indizi validi per risolvere un caso quando, molto più realisticamente, quei soldi, abbandonati a terra avrebbe potuto prenderli un qualunque affamato passante. Ok va bene forse la mia è pignoleria, nel tuo contesto d'azione questo passaggio può starci.
2:-Maschera di Cavaliere Nero: trovo poco verosimile come Bernard si sia fabbricato la maschera col suo mantello. Va bene ma, e gli altri indumenti? Il mantello rotto? avrebbe dovuto comprarsi l'abbigliamento adatto la maschera da sola e un mantello nero strappato erano troppo poco per farsi riconoscere dagli ex compagni.
3 -Sei stata bravissima a cercare in Internet tutte quelle informazioni sulla Zecca del Settecento e su Arras in particolare. Io nemmeno in un mese avrei raccolto tanti dati con la mia totale inadeguatezza ai mezzi online. Per quanto riguarda la data presente, 1788 va bene ma non per una questione di numismatica, bensì per un risvolto cronologico con "Lady Oscar".Non so se ricordi ma nel capitolo 35 (maggio 1789) Rosalie é già sposa di Bernard e non so dirti esattamente in quale episodio ma ancora prima del 35 André scopre che Bernard si è sposato. Quindi non cambiare lascia la data 1787
4 - In un punto dici che Bernard non volle informare i suoi uomini degli accordi che ha fatto con Oscar né della parentesi in casa sua e usi il termine "a parte" invece di dire al corrente , la cosa magari è ricercata ma mi suona male.So che non modificherai ma almeno sai che ti seguo con attenzione!
5 verso la fine dici che Bernard sente ancora dolore alla ferita ricevuta da Oscar, ma non è strano? quando è andato via da lei è capibile stesse male per via dell'intervento di rimozione del proiettile ma dopo tanti mesi curato da Rosalie avrebbe dovuto essersi guarito.
Non sarai molto soddisfatta della mia recensione ma come sempre è sincera. Aspetto ancora una tua risposta su Rivoluzione, se credi di non volermi rispondere fammi sapere. Ciao buona serata e grazie!
(Recensione modificata il 04/01/2016 - 11:54 am)

Recensore Master
03/01/16, ore 15:24

Geniale il tocco poliziesco della zecca di conio: bra-vis-si-ma!
Per quanto riguarda la scrittura i piace molto il dialogo con gli ex-compagni, con il venire a patti con il proprio essere, le scelte precedenti, la consapevolezza che poco a poco Rosalie gli aveva dato.
Mi piace il cambio di missione, soprattutto il fatto che questa volta non cerchi pubblico. Lo trovo delicato e profondo.
Saggia la consapevolezza di dover chiedere aiuto e di doverlo cercare dove non vorrebbe, da Oscar eppure piegarsi comunque per amore di lei.
Sta crescendo , il tuo Berny, e comincia a starmi simpatico, sai?
Un abbraccione, e non farci aspettare troppo.

Recensore Veterano
03/01/16, ore 10:58

Bernard è tornato ad essere il Cavaliere nero, ma ora è qualcos'altro che lo spinge. Salverà Rosalie dalle grinfie della Polignac e non vedo l'ora di assistere alla scena!! Bravissima e tanti auguri per l'anno nuovo!

Recensore Master
03/01/16, ore 00:12

Riprendo a leggere dopo tanto tempo! Pietà! Ma recupero in fretta! Sei brava. ...non c'è che dire! Il nostro Bernard che vorrebbe far da solo, scappare, far finta di non vedere chi è Oscar.....ha capito nel frattempo chi è Rosalie e che "essere uno del popolo", così come uno fra tanti vuol dire niente! Conta l'animo delle persone, non il loro rango! !!! Grande Veronica! Passo al capitolo successivo! Un bacio ..Sandra

Recensore Junior
02/01/16, ore 23:50

E così,a quanto pare,nel prossimo capitolo Bernard, tornato a vestire i panni del Cavaliere Nero, incontrerà Oscar e Andrè...e si farà raccontare da loro, presumo, tutta la storia di Rosalie e della Polignac...Bello questo capitolo, pieno d'azione e anche di sentimento..è quello che mi è piaciuto di più, finora..Leggo sempre, infatti, anche se non recensisco sempre...Ma stavolta "due righe" le ho volute lasciare..Brava come sempre, Veronica..e aggiorna presto Rivoluzione, eh..non farmi attendere troppo, ahhaha, e buon 2016, pupidda!

Recensore Master
02/01/16, ore 23:12

Bernard ha assunto i suoi antichi panni solo per inseguire il suo presente: è un uomo che è molto cambiato, e ora sa che l'amore ha superato tutte le sue focose battaglie di un tempo. Buon Anno!

Recensore Master
21/12/15, ore 12:47

Ancora una volta un capitolo ottimamente diviso in due parti e come sempre ben scritto Mirabile la parte col sentire di Bernard, in cui ripercorri le sue emozioni contrastanti, alcune evidenti ai nostri occhi, alcune più sfuggrnti. Ne esce fuori un ritratto a tutto tondo che lo rende umano e vibrante e forse ce lo fa amare ancor di più: Bernard per ovvi motivi è in realtà un personaggio che non incontra i favori del fandom, eppure tu sei riuscita, rispettandone la personalità, dove la Ikeda e Dezaki hanno solo tentato di dare una giustificazione a certi suoi comportamenti che trovano riscatto solo nel finale.
A collegare lo struggente paragrafo di Bernard con l'inquietante prigionia di Rosalie c'è la vana e disperata ricerca di quest'ultima, che getta il nostro nello sconforto...ed ecco che nella seconda parte fondi fantasia e riferimenti originali, mischiando così bene le carte che, se Amelie appare ben inserita ma sicuramente ub personaggio da te inventato, quel particolare della rosa presa da André sembra far parte dell'anime. Non aggiungo altro, se non che la trama scorre piacevolmente e la tua prosa mi lascia sempre incantata nella sua ricchezza e versatilità.
Un bacio cara...e buon Natale!

Recensore Master
18/12/15, ore 15:59

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Veronica Franco : un nome, una garanzia verrebbe da dire.
Premetto che, sebbene sia un'autrice feconda e molto popolare nel gruppo di questa sezione, io non sono una sua massima estimatrice, lei è indubbiamente molto talentuosa, dotatissima in lingua e letteratura italiana, descrittiva, storica, analitica ma a volte ,troppo prolissa e sopra le righe, a tratti mi è risultata pure ostica per il mio modo di vedere e vivere le fictions piu' con diletto che con impegno.
Debbo invece ammettere che questo Cavaliere di Veronica e' stato realmente una sorpresa per me:trattasi non di un semplice spin-off di Lady Oscar ma di un'opera che vive di un valore aggiunto davvero notevole e cercherò qui di spiegarne le ragioni.
L'autrice non si è accontenta solo di compiere un'accurato e approfondito excursus nelle tematiche ideate dalla Ikeda e da Dezaki, aggiungendo qua e là i tasselli mancanti per offrire alle lettrici una globale e organica visione d'insieme , lei ha pure inserito abilmente con un gioco ad incastri fatto di sensazioni e sentimenti, le retrospettive di alcuni personaggi secondari, rendendoli vivi e veri con dialoghi assolutamente verosimili e peculiarità in linea con quelle del mondo giapponese in stile "oscariano".
Noi lettrici ci troviamo dunque, ad ogni capitolo (aggiornato sempre con puntualità) come innanzi ad un vero cinematografo ove siamo spettatrici attive di un'opera che finalmente ci viene restituita delle sue parti mancanti in bellezza e verità, ove non solo si legge, ma si "vede", si sente e si gode uno spettacolo che poco assomiglia ad un immaginario virtuale. Per tutti questi motivi, nonostante il titolo , non tanto suggestivo ed eclatante, io ritengo questa storia sia meritevole di una menzione speciale.
Ci tengo, infine, a precisare che fra le righe di quest' ultimo capitolo, si trova persino la risposta ad un mistero della puntata finale di Lady Oscar che mai ci era stato chiarito:- la rosa che Maria Antonietta sceglie come omaggio da portare sulla tomba di Oscar, rimane bianca,è una scelta precisa di Rosalie e qui, fra le pagine di Veronica si "coglie " una certa rivelazione indiretta di André fatta alla ragazza riguardo il suo fiore preferito, quello che lui identifica in Oscar. Un piccolo particolare, apparentemente insignificante ma che ha e dà peso e forza di contenuto a quest'opera :un vero romanzo nel romanzo, tanto da sembrare proprio riscritto proprio dagli autori giapponesi veri!
Complimenti alla bravissima Veronica!
(Recensione modificata il 20/12/2015 - 09:04 pm)

Recensore Master
18/12/15, ore 07:52

No la polastron no a rompere, spero che qualcuno salvi rosalie da un matrimonio imposto. Mi viene da strozzarla proprio antipatica. Brava come sempre.

Recensore Veterano
17/12/15, ore 23:44

Credo che ricordare la vicenda di Charlotte fosse d'obbligo visto che parli di Rosalie in questa ff. E tu ci hai dato dei particolari bellissimi..come il viaggio della rosa bianca..dalle mani di Rosalie, André ( che ha scelto la rosa bianca) per arrivare ad Oscar e Charlotte... Quasi ad indicare la sua purezza , che non sarebbe stata violata da quel mostro di duca.
Il nostro Bernard ormai è disperato... Poverino quanto lo terrai sotto la pioggia!!?? Proprio ora che cominciavano ad aprirsi!!!! Speriamo che Rosalie trovi una via di fuga da quella megera!!!
Complimenti sempre e tanti auguri anche a te !!!
(Recensione modificata il 17/12/2015 - 11:47 pm)

Recensore Master
17/12/15, ore 21:54

Capitolo scisso in due, ove l'analisi delle ultime ore trascorse, specie per Bernard, la fa da padrona. Rosalie, purtroppo, si ritrova invece a rimuginare sconsolata, ma non del tutto vinta, sugli ultimi mesi, sull'uragano di sentimenti che l'hanno condotta in quell'umile dimora parigina e, non ultimo, tra le braccia di Bernard...sul rapporto mai condiviso con la sorella tragicamente scomparsa, sul fatto d'essere, in fin dei conti, orfana più d'una madre adottiva che non d'una madre "di pancia".
In ogni caso il "tema" fondamentale per entrambi, almeno per quello che vedo io, è questo bisogno assoluto di "casa". Che per lui coincide assolutamente con la scoperta di un amore totale e profondo per Rosalie. Col desiderio di condividere gli attimi, le piccole cose quotidiane, quell'intimo e lieve tepore che solo attraverso lei riesce a provare e di cui non riuscirebbe più a rinunciare.
Rosalie, di fatto, torna in una casa che tale non è mai stata, né per lei, né per chi è "passato" prima di lei. Che assomiglia più ad una fredda e triste prigione. Riuscirà a scorgere lo stesso tepore che riscalda l'animo di Bernard, proprio notandone l'assenza?
Adesso hai aggiunto un bel po' di curiosità per il proseguo...riusciranno di sicuro a ritrovarsi, ma capire come sarà davvero molto interessante.
E lo sarà capire anche "come" riusciranno a rivedersi "dopo", in particolar modo lei...
Grazie, cara, per questo tuo aggiornamento. Spero sia preludio di qualche altro inaspettato "sprazzo natalizio", altrimenti goditi serenamente le ferie che meriti, ne "riparleremo" dopo, con rinnovata verve di tutti loro!
Un bacio grandissimo...
Tamara Alessandra.