Recensioni per
Il Bersaglio.
di David89

Questa storia ha ottenuto 28 recensioni.
Positive : 28
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
17/04/09, ore 22:31
Cap. 15:

Nuova avventura che si prospetta in questa Berlino che non ha avuto ancora modo di ricevere una descrizione... Come l'autore avrà notato, le sue descrizioni mi piacciono particolarmente per la loro accuratezza in dettagli a volte non semplici, a volte semplici, ma affascianti allo stesso tempo. Come di consuetudine dello stile, le abitudini vengono rispettate regolarmente, per esempio quella di mangiare che molto spesso, mi accorgo, viene saltata da questo genere, ma che ricorda una delle routine della vita, ineliminabile. Capitolo caratterizzato dal dialogo, che permette di respirare ancora e di apprendere alcuni aspetti della storia in modo indiretto, attraverso le parole di Martin, ma soprattutto del nuovo personaggio, Hans, che incarna la tipica personalità di un tedesco negli attegiamenti e nel corpo; ancora qui quindi si rispecchia una realtà del mondo reale nella storia, che ci permette una visione completa e quindi ci coinvolge maggiormente. Credo di aver notato anche una certa preferenza per il mondo germanico rispetto a quello franco nel protagonista che forse richiama un giudizio che l'autore stesso ha nascosto fra le righe. Prossimamente ci si aspetta il ritorno alla tensione con qualche novità interessante e sconvolgente.

Nuovo recensore
12/04/09, ore 21:21
Cap. 14:

L'inizio del capitolo parte con una descrizione, il cui stile si riconosce subito perchè intrecciato ai punti che più interessano al protagonista, Mike che si trova costretto a dover recuperare quell'arma, l'ultimo oggetto che crea un legame con Sarah. Interessante e ben costruita tutta la descrizione del momento, sembra di viverla insieme al protagonista, che pur tenendo al suo obiettivo si lascia coinvolgere dalla situazione che lo circonda e cui piace fare il punto su alcuni dettagli, senza però perdere il filo della trama. Lunghissimo, questa volta, l'arrivo nel mezzo dell'azione verà e propria: un tempo che è stato appositamente stirato, si fa sentire la fretta di Mike all'interno dei suoi pensieri e di questo tempo che fa fatica a scorrere, ben rappresentato e congeniato dalla corposità del testo.
Perfettamente studiata e ben descritta la scena dello scasso della serratura che ha dato un tocco di originalità e ha saputo tenere ben sveglia la tensione nel lettore.
Sinceramente mi aspettavo che avrebbe avuto un incontro con Jean fuori programma, quasi sospetta e troppo tranquilla la sua reazione che comunuque ha lasciato nel lettore una sorta di plagio fino al momento dei due colpi attutiti.
Ho trovato un'ottima scelta e assolutamente intrigante la risposta alla domanda: "Ma Jean stava preparando i panini o voleva uccidere Mike con il coltello?". COme mi ripeto perfetta nel contesto in cui la narrazione è interna e viene lasciato al lettore decidere se credere a Martin oppure no!
Aspetto con ansia il prossimo capitolo, in cui prevedo un cambiamento d'atmosfera e d'aria che sono sicuro si farà sentire attraverso questo modo di scrivere che molto m'affascina.

Nuovo recensore
03/04/09, ore 10:30

Eccolo qua, un capitolo pieno di tensione, che lascia il lettore in uno stato di ansia e di trepidazione, sebbene il protagonista non ne sia coinvolto in prima persona. Questo capitolo, + lungo del precedente. toglie lo spazio dei pensieri e si concentra con grande stile e creatività su una narrazione, frammentata e dal ritmo veloce, scandito dalle paratassi e da dialoghi che fanno risaltare lo stato di agitazione di Mike e Martin.
In questo capitolo, soprattutto verso la parte finale vengono fuori interessanti e possibili scenari per il seguito della trama che si prospetta decisamente interessante. Una cosa che mi piace molto è l'originalità fin qui dimostrata, in cui Mike non è sempre al centro dell'azione e non è completamente solo, ma in compagnia di Martin, seppur non molto significativa magari ai fini complessivi del racconto.
Si riscontra anche un proseguimento di quello che mi piace definire come "realismo" nell'uso di termini specifici e ricercati, come ad esempio il "G.I.G.N." di cui è stata data la definizione della sigla con un asterisco in fondo.
Quando il protagonista si è messo a gridare "Merda, merda... Merda!" ho subito capito a cosa faceva riferimento, l'importanza di quell'arma per sè essendo l'unico ricordo che lo lega ancora a Sarah.
Simpatico il fatto che l'unica via che si ricordava era Rue d'Amsterdam.

Nuovo recensore
25/03/09, ore 23:14
Cap. 12:

Capitolo breve, come quelli che piacciono a me. Lo stile inconfondibile di frasi fugaci, un lessico particolarmente accurato qui, immagini e visioni sconvolgenti, forse anche un po' crude, come proiettate su uno schermo davanti a chi legge, ancora una volta come guardare un film, ma partecipando contemporaneamente alle emozioni di Mike che si trascinano terribilmente fra le lettere di questo capitolo amaro per la morte di Emily/Sarah.
Questo è essenzialmente l'aspetto che mi è piaciuto davvero molto di questo testo, che credo si avvicini un po' al mio modo di scrivere, soprattutto per l'evocazione delle immagini astratte e di quelle visioni che fanno parte dell'inconscio umano, quel creare con la propria mente e attraverso di essa, un mare di visioni e precezioni sensoriali che avvolgono le prime righe come un filo spinato. Poi la lettura e la descrizione della morte e i possibili assassini, non che non mi aspettassi questa possibile conseguenza dal capitolo precendete, anche se comunuque è scesa con la rapidità di un fulmine e concentrata in sintetiche, ma intense parole che hanno avuto molto più effetto che un più esteso, ma angosciante capitolo che avrebbe potuto far perdere la voglia di leggere...
Per finire quel capitolo staccato dagli spazi, mi ha ancora ricordato il mio modo di scrivere gli ultimi capitoli, in cui ho voluto fare una sospensione pesata e la rievocazione di ricordi! Come posso non apprezzare immensamente?
La frase che comunuq mi ha colpito di più soprattutto scritta da te è:

-Quando Dio lo vorrà, io sarò pronta. Ma finché mi tiene in vita, vuol dire che non ho bisogno di lui...-

Nuovo recensore
22/03/09, ore 10:29
Cap. 11:

Grazie per aver trovato l'errore!
Mi era brutalmente sfuggito! Ho corretto all'istante...

Nuovo recensore
21/03/09, ore 21:32
Cap. 11:

Ancora una volta questo capitolo mi ha fatto assistere ad una scena, proprio come in un film. Hai creato una tensione diversa, qui, un'inquietudine particolare, mischiata fra amore e narrazione. Credo di aver capito qualcosa di più in questo capitolo, cioè mi son fatto un'idea più precisa di quello che sta accadendo; le mie ipotesi comunque verranno verificate più avanti.
Compaiono qui i veri nomi di Mike e Emily; piccolo errore di distrazione:

Ti amo, Mark...-
Un rumore strano, poi il suono del telefono occupato.
John... Il mio vero nome, prima che io entrassi in Agenzia. Perchè mi aveva chiamato così?

La narrazione comunuque resta sostanzialmente sospesa, ma anche questi capitoli brevi, hanno sempre un che di speciale!

Nuovo recensore
19/03/09, ore 22:47

E finalmente dopo una lunga attesa ho avuto il piacere di leggere anche questo decimo capitolo! Parte delle cose che andrò per dire sono nate da un confronto diretto con l'autore.
Interessante quel richiamo nella prima frase, al primo capitolo; devo dire che qualcosa era scattato nel mio cervello, ma la curiosità della narrazione mi ha spinto a proseguire nella lettura. Inizialmente ho notato anch'io che per quello che avrebbe dovuto essere un semplice matrimonio, sembrava più un affare di stato e lo spiegamento delle forze dell'ordine poteva sembrare un po' sospetto, infatti se n'è accorto anche Mike verso metà...
Descrizioni veloci, coincise, ma c'è sempre qualche particolare che mostra un'attenzione più spiccata e originale per certi dettagli che non salterebbe ad un occhio comune.
Ho trovato paritcolarmente intrigante l'incontro con il prete, quell'occhiata, quell'attimo, credo sia stato descritto con particolare cura, sei riuscito a rallentare il tempo e ad esprimere delle impressioni visive come in un film (una delle parti che mi è piaciuta maggiormente di questo capitolo).
Questa volta ho trovato diversi riferimenti alla vita reale, soprattutto nomi: Patrick, Jack, ambra, Carabina; ma non ero riuscito, o per lo meno non avevo fatto il collegamento con il titolo se non dopo che mi è stato detto.
Un miscuglio di tensione e reale banalità si sono trovate all'interno della lavanderia. Cioè a volte quando si leggono questo tipo di testi, ogni cosa è fin troppo pensata e collegata, come i discorsi origliati, qui invece il contesto da un'idea più realistica della situazione, come d'altra parte tutto il capitolo, dove ci si aspetterebbe almeno qualche intoppo e invece, soprentemente tutto pare filare liscio...
Per finire un altro tocco di originalità che ti diversifica dai normali thriller è stata la descrizione dello sparo:
Il polpastrello iniziò ad inarcarsi verso il grilletto. Il dito iniziò a premere. Sembrava così dura la molla che lo teneva.
Addio.
Un forte scoppio mi fece alzare un attimo il fucile. Il rinculo. Un po' di fumo usciva ora dalla sua testa, mentre lo vedevo sputare sangue verso il prete. Questi lo vidi per un istante guardare in alto verso di me.
Ho trovato molto particolare e accurata questa descrizione, ancora una volta come una macchina da presa, ti sei messo a lato del grilleto, pur essendo allo stesso tempo dominato dalle sensazioni provate da Mike; al posto dello sparo, quell' "Addio." è semplicemente geniale!

Nuovo recensore
19/03/09, ore 14:44

Bene bene bene, questo capitolo ha decisamente elevato la mia curiosità nonchè la voglia di leggere il seguito. Quindi il nostro caro cecchino dovrà ritornare all'opera a quanto pare. Bel capitolo, coinvolgente. Ben fatti i dialoghi. Aspetto il seguito :)

Nuovo recensore
19/03/09, ore 14:38
Cap. 8:

Eccomi (in ritardo^^) a commentare. Questa storia mi intriga sempre di più. Ho molto apprezzato la parte inziale in cui il senso di smarrimento del paziente è evidente. Bello anche il modo in cui hai impostato il tutto. Vado all'ultimo cappy :)

Nuovo recensore
15/03/09, ore 17:28

Ecco qui un altro capitolo molto atteso dai lettori. Quei chiarimenti che ci si aspettava di ricevere, almeno in parte, è evidente che dovranno ancora aspettare: tutto resta appeso ancora al filo dell'incertezza, appeso all'aperto a lasciar asciugare. Per lo meno sembra ormai certo che chi era riuscito a "catturare" Mike dopo la scena del Caffè, sia veramente parte della sua stessa Agenzia. Giudicherei un po' strano comunque il comportamento tenuto nei suoi confronti, ma quello che mi ha fatto riflettere maggiormente è come sia possibile che un agente possa "dare" una missione ad un altro. Forse Mike si sta fidando un po' troppo di Martin. Altra cosa che lascia perplessi è il fatto che Emily non si è più fatta sentire e che sembra impossibile stabilire un contatto diretto con il protagonista, situazione che fa venire un po' di sospetti...
I paragrafi iniziali descrivono in brevi, ma efficaci parole la situazione vissuta da Mike in quei giorni; non si poteva dire nulla di più, altrimenti si sarebbe entrati nella banalità e saremmo usciti dal tipo di trama che è il thriller.
Resta assolutamente intrigante e di difficile interpretazione il titolo, che comunque, a mio parere, cela un grande e importante significato che mi appresto a decifrare.
Domina la curiosità per questa nuova missione che non mi sembra poi così facile come sembra prenderla Mike, ma non voglio dilungarmi... Staremo a vedere.

Nuovo recensore
13/03/09, ore 14:34
Cap. 8:

Capitolo che inzia con gli spazi vuoti, penso siano voluti e stiano ad indicare quel tempo che è trascorso nel quale il protagonista non è stato cosciente e quindi nemmeno il narratore. Classica la scena del dottore e del paziente che coglie spezzoni di discorsi; ben interpretata ed efficace anche la messa a fuoco degli oggetti e delle persone da parte di Mike. Interessante la situazione che risulta di difficile comprensione sia per Mike che per il lettore che inzia a porsi una serie di domande: chi sono questi realmente questi tizi? Dove si trova Mike? Cosa vogliono da lui? In attesa del seguito...

Nuovo recensore
13/03/09, ore 12:31
Cap. 7:

L'idea di un capitolo breve, credo sia stata geniale! La tensione si è tutta concentrata qui e devo dire che anche il modo con cui è uscito (o quasi) dalla situazione si è svincolato dagli schemi tradizionali. Mi spiego meglio: avrei previsto una fuga da qualche finestra, in ogni caso non certamente dalla porta principale, invece qui si nota un tocco di originalità e di improvvisazione per il protagonista, notevole. L'unica cosa che potrebbe sembrare un po' strana o comunque meno venuta è la reazione dei propietari e dei clienti di fronte alla porta chiusa del bagno. Ma forse, adesso che ci penso, potrebbe essere un dettaglio che va a sottolineare la banalità di queste persone di fronte ad una situazione simile e la loro scarsa capacità di integrarsi in una realtà che prescinde dal quotidiano.

Nuovo recensore
13/03/09, ore 10:27
Cap. 7:

Ed eccomi arrivata all'ultimo capitolo postato di questa fic che, come avrai capito, mi ha coinvolta parecchio. Quindi il caro protagonista è riuscito ad uscire dal bagno, ma si è scontrato con un'altra persona... Hmm, sono sempre più curiosa e i dubbi, anzichè diminuire, crescono man mano che vado avanti. Spero aggiornerai quanto prima, poichè sto cominciando a farmi tante paranoie mentali! Ti confesso che all'inizio, quando ho letto il titolo, pensavo fosse riferito a qualcun altro... invece credo che il bersaglio sia proprio il protagonista.
Attendo l'aggiornamento ^^
Saluti, luisina

Nuovo recensore
13/03/09, ore 10:22
Cap. 6:

Oh my God... è in trappola O_O!
Capitolo carico di azione (soprattutto la parte finale). Ma i miei dubbi crescono a dismisura! Chi erano quei tizi che lo stavano aspettando? Come facevano a sapere della sua seconda identità? Ma di questa Emily ci si può fidare? Oppure è Jean che sta facendo il doppio gioco? Ahh, vado avanti con la speranza che riesca a trovare una risposta a tutte queste domande. :)

Nuovo recensore
13/03/09, ore 10:11

Hmm, quanti dubbi che mi son venuti! Intanto mi chiedo chi abbia avvisato la polizia, poi ho dei dubbi su Emily sinceramente! Infine, non mi fido per niente di questo Jean. Sì, d'accordo, Emily l'avrà sicuramente informato di tutto... ma c'è da fidarsi completamente? Bella l'idea del regalo alla fine del capitolo... ci stava proprio bene. Il testo è sempre più scorrevole, vado avanti XD con la speranza di riuscire a scoprire il tutto ^^
Saluti, luisina ;)

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