Recensioni per
Epic Violin - Il Violino di Dio
di Shade Owl
Ciao^^ |
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Ah, che bella la metropolitana. I treni che vengono, la gente che va, ognuno con il suo carico di storie e problemi personali. E poi, come d'incanto, ecco che compaiono due bei mostri orrendi a spaventare la nostra eroina. Due simpatici Homunculus (che, se non ricordo male, sarebbero esseri umani creati con l'alchimia), creati da sappiamo bene chi (chi ha già letto la storia, intendo). Comprensibilmente, Orlaith se la fa sotto per la paura e cerca di scappare. |
Ciao^^ |
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Ciao, piacere di conoscerti. |
Se Vanek non fosse così stronzo, mi verrebbe quasi da ammirarlo. Più che altro per il gusto che dimostra di avere nell'arredamento dell'ufficio. Sì, lo so che sembra strano. Ma mi piacciono le cose orride, che posso farci? Specie il Saturno di Goya. Lo trovo un gran bel quadro. Se solo avessi i soldi per comprarmi una copia, la appenderei nel salotto di casa mia e mi farei quattro risate nel vedere le reazioni dei miei ospiti. |
Mamma mia, povera Orlaith. Quando si dice una vita di m***a. Si sente depressa, ha a malapena qualche contatto con i vecchi amici e il padre, l'ispirazione per suonare diminuisce sempre di più, le è morta la mamma e si fa anche una mega doccia fuori programma. Poverina davvero, non vorrei mai trovarmi nei suoi panni in questo periodo della sua vita. Questa è una dimostrazione del fatto che anche se si raggiunge un certo livello di ricchezza materiale e di successo, si può anche non essere felici. Anzi, spesso succede l'esatto contrario, come del resto dimostrano diversi esempi della vita reale. Quando Orlaith pensa al suo appartamento non ho potuto non pensare al concetto di "gabbia dorata". Penso proprio che questo concetto si applichi perfettamente alla sua situazione. Per fortuna le cose per lei stanno per cambiare, e in meglio... |
Ah, che bella la casetta di Alwood. Casetta per modo di dire. Diamine, una villa così sarebbe il mio sogno. Peccato che non me la potrei permettere neanche lavorando tutta la vita. Mi sa che mi conviene sposarmi una ragazza ricca... |
Ah, ma quanto è suggestivo il panorama di New York! I grattacieli che svettano alti verso il cielo, le persone che vanno avanti e indietro a piedi o nelle auto, i piccioni che scagazzano sulla Statua della Libertà...che bellezza! (A proposito, ma se New York è la città che non dorme mai, perché non si fa curare l'insonnia?) |
Ah, la fama. Una gran bella cosa, ma che nella maggior parte dei casi si rivela un'arma a doppio taglio. Sì, è bello avere l'ammirazione della gente e sapere che quello che fai gli piace, ed è ancora meglio guadagnare un mucchio di soldi (sì lo so, è una considerazione un pò materialista). Tuttavia, il successo può anche essere stressante, al punto di diventare proprio ingestibile e spingere in certi casi al suicidio (i casi pegggiori), e nei casi migliori alla depressione e alla perdita di quella gioia che prima si trovava in ciò che si faceva. Orlaith, per fortuna, non rientra nel primo tipo di casi, ma si trova purtroppo nel secondo. Il successo che sperava di ottenere le sta togliendo un pò alla volta tutto il divertimento. |
Bentornato, Shade. Sono contentissimo, non solo di vedere che sei tornato, ma anche che hai deciso di ripubblicare questa storia. Sono passati più o meno due anni da quando l'avevo letta, ma me la ricordo, e la considero ancora una delle tue storie migliori. Sarà un vero piacere rileggerla. Allora, in questo prologo assistiamo alla prima esibizione pubblica della protagonista della storia, la cara Orlaith, virtuosa del violino. A dispetto delle sue peggiori aspettative, l'esibizione va molto bene, e addirittura viene notata da un produttore di New York. E se la memoria non mi inganna, è qui che iniziano i guai. Perchè quello che sembrava un innocuo produttore discografico nasconde una bella sorpresa...ma non scrivo altro sennò spoilero la trama agli altri lettori. In quanto alla frequenza di pubblicazione, per me va benissimo qualunque cosa deciderai. Al prossimo capitolo! Bentornato, Shade. Sono contentissimo, non solo di vedere che sei tornato, ma anche che hai deciso di ripubblicare questa storia. Sono passati più o meno due anni da quando l'avevo letta, ma me la ricordo, e la considero ancora una delle tue storie migliori. Sarà un vero piacere rileggerla. Allora, in questo prologo assistiamo alla prima esibizione pubblica della protagonista della storia, la cara Orlaith, virtuosa del violino. A dispetto delle sue peggiori aspettative, l'esibizione va molto bene, e addirittura viene notata da un produttore di New York. E se la memoria non mi inganna, è qui che iniziano i guai. Perchè quello che sembrava un innocuo produttore discografico nasconde una bella sorpresa...ma non scrivo altro sennò spoilero la trama agli altri lettori. In quanto alla frequenza di pubblicazione, per me va benissimo qualunque cosa deciderai. Al prossimo capitolo! |