Recensioni per
Breve storia del Piccolo Regno
di alessandroago_94
Ciao :-) |
Ciao :-) |
Ciao :-) |
Eccomi di nuovo. Ho letto tutto d'un fiato sino all'epilogo. devo dire che anche tu hai idee molto originali. Non mi aspettavo di sentir parlare di democrazia. Per tutto il tempo ho fantasticato sulla regina, invece una vera e propria regina non c'era. Chissà cosa ne penserebbero i Regni a valle! |
Recensione premio 1/1 per il contest "My favourite things". |
Ciao! |
Buongiorno di nuovo (anche se forse ormai è opportuno dire buonasera?). |
Buongiorno, caro! |
Eccomi qui, carissimo! |
L'imperatore lo odio sempre di più ad ogni capitolo che passa, ma non poteva starsene da dove è venuto invece di rompere le palle agli altri popoli? |
Caro Alessandro, grazie per averci trattati da bambini piccini. Non so davvero cosa si possa volere di più. Questa favola delicata, che parte in sordina al punto che inizialmente l'adulto che è in te stenta un poco a prenderla davvero sul serio, si fa strada col grimaldello e a un certo punto sfonda a porte aperte: perché l'adulto che in te, sapendo che è una favola, inizia a leggere con un certo distacco e poi rimane fregato. Aspetta di vedere la Regina, immaginando che sia la solita creatura fatata vista così tante volte al cinema che già ce l'hai davanti - e poi ovviamente sei adulto, quindi pretendi di saperne di più dei bambini. Mentre invece hai tutto da imparare: dai bambini e da questi abitanti della montagna che ti vengono incontro con i petali in mano e mettono sottosopra tutto quello che pensi di sapere e di aver capito. Finisci così alla stessa maniera dell'Imperatore, sconfitto da una bambina. "Giustizia e Libertà" era il nome di una Brigata Partigiana, e io li ritrovo qui, guarda caso tra la "gente della montagna" (dalle mie parti, in tempo di guerra, "andare in montagna" significava proprio entrare a far parte della Resistenza). Chissà se è un caso oppure no, a mio parere le coincidenze non esistono e questa storia (che entra di pieno diritto tra le mie preferite) sarebbe proprio adatta per raccontare ai bambini il 25 aprile e per rinfrescare la memoria agli adulti, quella memoria che dovrebbe essere operativa ancora oggi. Naturalmente l'adulto che è in me ha un po' sogghignato di fronte all'improvviso mutamento dell'Imperatore e dei suoi uomini, che si sciolgono sotto alla leggerezza dei petali di rosa. Certo, come no, magari fosse così... senza pensare che la guerra l'han sempre fatta gli adulti, soprattutto un certo tipo di adulti, e mai gli anziani, i deboli, i bambini. Tutti i discorsi sull'eroismo, la gloria e i vari bla bla nazionalisti hanno sempre portato a montagne di morti. Ben venga questa storia, scritta davvero col cuore (e chi se ne frega degli errorini, e perdonami davvero per essermi soffermato su delle caxxate). Qui c'è il cuore che scrive e si sente. |
Beh, a me il messo nanerottolo e balbuziente piace assai. Che la Regina sia una Regina dei goblin come David Bowie in "Labyrinth"? |
Ciao Alessandro! Addobbato come il Nerone dei bei tempi andati, il nostro Imperatore arriva al confine del Regno della Montagna e viene accolto da tre sentinelle disarmate: e già qui il mistero s'infittisce, se si pensa che questo Regno della montagna era così temuto da quelli della Valle. Per di alla richiesta del Conquistatore di incontrare la Regina alle porte di quel Regno tra i boschi viene risposto che la sovrana "non può incontrare nessuno, tanto meno uomini armati". Più in generale, gli armati non sembrano essere ben accetti in quel piccolo Regno sempre più avvolto da una fitta coltre di mistero. Solo i fuggitivi inermi paiono essere ben accetti... |
Come immaginavo, la Regina ha risposto picche, ma c'è di più: attorno a questa figura aleggia un mistero, perché pare sia impossibile incontrarla. Non solo: al messaggero del Conquistatore non è stato neppure possibile varcare la frontiera, mentre gli schiavi fuggitivi sono puntualmente accolti con ogni premura. Vedremo cosa succederà, il mistero fa parte di ogni fiaba che si rispetti e mi attendo un bel colpo di scena. |
Ciao anche qui! Butta male per il Conquistatore, il popolo della montagna pare intenzionato a dare una mano alla gente della Valle e si moltiplicano le fughe e le defezioni verso gli aspri sentieri della montagna. A questo punto il Conquistatore decide di giocare di strategia con la mossa di Pulcinella - il quale, indebitato fino agli occhi e non sapendo come cavarsi d'impaccio, ebbe all'improvviso l'idea geniale: sposare la regina d'Inghilterra... |