Recensioni per
La diciottesima Luna
di Allen Glassred

Questa storia ha ottenuto 168 recensioni.
Positive : 166
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Master
23/06/20, ore 23:43
Cap. 1:

Non ci siamo.
Se si trattasse di una bozza, potrei anche dirti che pare interessante.
Potrebbe andare bene se si trattasse di un copione, ma come racconto non ci siamo proprio.
Ci sono diversi problemi, a vari livelli, tutti assolutamente risolvibili, ma di cui bisogna essere consapevoli, altrimenti si va avanti per la propria strada.
Te lo scrivo così perché ho sbirciato le altre recensioni e non mi sembra corretto dirti che è bello, ben scritto e che mi è piaciuto quando non è così. Perdonami ma preferisco essere onesta e, spero, utile, dal momento che l'italiano e la grammatica ci sono e quindi migliorare dovrebbe esserti facile.

Partiamo dallo cose più facili e banali, che però ben dispongono l'occhio del lettore: non puoi sbattere in faccia a un lettore un testo in grassetto e non puoi mettere le note in rosso.
Non stai facendo pubblicità.
Scegli un font chiaro e che ti piaccia. Se ne senti il bisogno usa una dimensione un po' più grande di quella di base (chi ha problemi di vista te ne sarà grato) ma senza esagerare.
Potresti anche giustificare il testo, che significa pareggiare il margine destro, per dargli un aspetto più ordinato. In questo caso, però, per evitare il muro di testo dovresti usare dei rientri nel margine sinistro e, dato che l'editor di EFP non lo fa fare, puoi sorvolare.
Invece, non puoi sorvolare sull'uso corretto delle virgolette alte che hai scelto per il dialogo, che è questo: “battuta.” Ovvero niente spazi prima e dopo e punto sempre all'interno.
L'usare lo spazio causa degli a capo molesti. (“ Vanitas Hikari “. Sussurra furiosa Juliette. “ cosa ci fa [...] -> in sostanza, questo non si può vedere).
Per le note, invece, ti suggerisco di usare un separatore oppure di metterle in corsivo, distanziate di qualche riga dal testo.

Gli errori, suppongo di distrazione, sono pochi, ma del resto il testo è davvero corto:
"d un pò" -> da un po'
"Si," -> sì
"sin ora" -> sinora
"Ppadre" -> balbetta? In tal caso sarebbe più corretto "P-padre"
"perchè" -> perché

Piccoli problemi di coerenza:
"suo padre fa cenno di no, mettendogli le mani sulle spalle." -> ma poco prima aveva preso in mano la spada, quindi dove la tiene?

"gli si è palesato di fronte in tutta la sua crudeltà: indossa un cappuccio, e ghigna soddisfatto." -> da quando in qua indossare un cappuccio e ghignare è sinonimo di essere crudeli?

"Il titolo la diciottesima luna non è stato deciso a caso," -> a parte che "La diciottesima luna" andrebbe con articolo maiustolo e virgolette, lo spero bene che tu non abbia scelto un titolo a caso. Un'affermazione di questo genere getta un'ombra di poca fiducia sul testo, quindi valuta bene cosa inserire nelle note.

La punteggiatura: a parte che, come già detto, le virgolette alte vogliono il punto sempre dentro e non fuori, se usi un verbo reggente (“ Vanitas Hikari “. Sussurra furiosa Juliette. “ cosa ci fa [...]) non va precedeuto dal punto. Invece, il punto va sempre seguito da una maiscola, quindi la frase doveva essere scritta così: "Vanitas Hikari," sussurra furiosa Juliette. "Cosa ci fa..."

“ Sono qui per conoscere la vostra adorata bambina, che domande? “. Chiede ironico, con un sorriso sprezzante." -> nel giro di una frase è: ironico, sprezzante e in più poi 'ride malefico'. Troppi aggettivi danno l'idea che non si sappia quale usare.
Inoltre "che domande" usato in questo modo dovrebbe essere un'affermazione, non una domanda. Va da sé che pure "chiede", quindi, non sia corretto.

“ Fratello! Sento odore di sangue, ho paura! Voglio andare da mamma e papà! “. -> a parte le solite virgolette e il solito punto, qui c'è una profusione di punti esclamativi che danno un ritmo tremendo alla frase. Nessuno parla facendo tante esclamazioni. Salverei solo il secondo. Inoltre, la prima è del tutto inutile: sono i due fratelli da soli, quindi Ivy non necessita di attirare l'attenzione di qualcuno: c'è solo suo fratello come interlocutore.

Stile: capisco che la scena sia concitata ma le frasi sono corte, banali e non dicono nulla. Le descrizioni sono a malapena delle istruzioni su come immaginare i personaggi, è tutto detto e niente mostrato.
Una volta corretti gli errori che, come hai visto, non sono nulla di che, il lavoro più grosso andrebbe fatto sullo stile.
Quando ci sono la grammatica e il lessico, io credo che non servano grandi sforzi per migliorare lo stile, ma un piccolo sforzo va fatto... a partire da quello di non mandare a quel paese chi ti ha tirato le orecchie così tanto, perché l'ha fatto davvero con la speranza di esserti utile e non di certo per offenderti. ^^'
Spero di non averlo fatto e lascio bandierina verde d'incoraggiamento.

Recensore Master
05/06/20, ore 00:48
Cap. 1:

eccomi qui, la storia mi è piaciuta...
un capitolo introduttivo, che se quanto prequel con un discreto distanziamento temporale ti presenta già i personaggi... tutti.. i due fratelli, vanitas...

la bimba è interessante.. ha un bel potere... sono curiosa di vedere come svilupperai il tutto.. alla prossima

Recensore Master
03/06/20, ore 20:39
Cap. 1:

Ciao! Eccomi qui per lo scambio libero del Giardino! :)
Allora, comincio col dirti che sono rimasta piacevolmente colpita dal trovare tante storie su vampiri, licantropi e altre creature simili sul tuo profilo! Sono il mio genere di racconti preferiti, anche perché trovo sempre molto interessante scoprire il modo in cui i vari autori concepiscono queste tematiche.
Ma bando alle ciance e concentriamoci su questo capitolo! :D

Nonostante ci troviamo di fronte a un prologo, dunque un capitolo introduttivo rispetto alla storia che verrà, ho trovato la situazione e i personaggi davvero molto interessanti! Mi piace che il lettore venga catapultato immediatamente nel pieno dell’azione, con questa scena piena di tensione in cui la piccola (e già molto dotata, vedo! Immagino che questo suo sesto senso la aiuterà parecchio anche in futuro!) Ivy si trova a dover affrontare un evento a dir poco traumatico, vale a dire la morte dei suoi genitori per mano di un vampiro tanto affascinante quanto oscuro e spietato.
Il modo in cui hai descritto questo “re bambino” lo ha reso già molto intrigante e la scena in cui lui e Ivy si incontrano e lui le parla con quel tono arrogante mi ha messo i brividi! Non vedo l’ora di saperne di più, sia rispetto ad Ivy, costretta adesso a crescere da sola con suo fratello Garry, sia rispetto al suo rapporto con Vanitas!
Per lo stile, posso dire che la lettura è stata molto scorrevole e mi è piaciuto molto il modo in cui sei riuscita a mantenere alta la dinamicità degli eventi. Forse l’unico appunto che mi sento di farti è che ti consiglio di scrivere i numeri a lettera piuttosto che a numero, ma è davvero una piccolezza!
Un saluto, Violet :)

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