Recensioni per
Finché morte non ci separi
di Demy77
Cara Demy, sono tornata a leggere la tua storia! |
Cara Demy, |
Mia cara Demy, mi ritrovi di nuovo qui quest'oggi, a commentare anche questo ottavo capitolo. |
Cara Demy, sono immediatamente passata a leggere anche il capitolo successivo, perché ero troppo curiosa di sapere come le cose sarebbero andate avanti e purtroppo, quello che temevo maggiormente, ha preso forma... |
Ciao Demy, come stai? |
Ciao, eccomi qui, sono tornata a recensire la tua storia dopo tanto tempo. Sicuramente una delle parti più interessanti di questo capitolo è stata quella tra Dwight e Caroline, e il loro primo incontro. Nonostante le loro grandi differenze caratteriali, sono fatti l'uno per l'altra e per me formano una delle coppie meglio assortite della serie, oltre che una delle mie preferite. |
Questo capitolo mi ha sicuramente riportata alle vibes della prima stagione, soprattutto considerando l'evoluzione incredibile che ha avuto il personaggio di Demelza nel corso dell'intera saga di Poldark. Qui, oltre al primo incontro fra lei e Ross, ritroviamo una ragazzina ancora giovane ed inesperta, un po' la Demelza ingenua delle prime battute che non riesce a fare a meno di restare abbagliata dallo "sfavillante" mondo aristocratico che poi, alla fine, le è sempre stato stretto. |
Ciao, eccomi qui di ritorno, pronta a commentare anche questo terzo capitolo. |
Sono pronta a commentare questo nuovo capitolo: siamo solo al secondo, eppure, prima ancora che le nozze fra Elizabeth e Ross siano celebrate, si cominciano a intravedere le prime avvisaglie di differenza fra i due sposi. Cosa che, nella serie TV, mi ha sempre portato a pensare che i due non sarebbero mai stati felici assieme, anche se le cose fossero andate secondo i piani. Probabilmente erano solo rimasti troppo legati a qualcosa che sarebbe potuto succedere e che invece, per una serie di cose, non è capitato. |
Avevo proprio voglia di iniziare a leggere una nuova fanfiction, e scorrendo la sezione "Poldark", mi è saltata all'occhio la trama della tua storia. Le premesse sono interessanti, soprattutto perché propone un what if su come le cose sarebbero andate se Ross e Elizabeth fossero convolati a nozze. |
Il tuo scritto mi ha davvero fatto compagnia oggi. Sono chiusa in casa in isolamento con tampone Covid positivo da venerdì (al terzo tentativo si è positivizzato ma ero troppo sicura di essere positiva e infatti...) e leggere è un bel modo di passare la giornata. |
Cara Demy, veramente una bellissima e piacevole conclusione, ammantata di armonia, a questo tuo lavoro, con il quale hai dato una versione alternativa alla storia canonica che noi tanto amiamo ed apprezziamo relativamente a questi due personaggi così forti e volitivi. |
Signora Poldark suona proprio bene, ha ragione Demelza e loro due sono bellissimi in questo capitolo dove fra l'altro mi hai ricordato una scena che adoro dell'ultimo episodio della s5 dove Ross da principe azzurro prende Demelza in braccio e la porta a letto. Ce ne ha messo è, di errori ne ha fatti tanti il capitano ma nella serie e nella tua storia è finalmente l'uomo che Demelza merita. |
Cara Demy, che dire di questo ennesimo bel capitolo, che in verità stavo aspettando con curiosità, per vedere come ti saresti destreggiata nel raccontarci questa importante giornata che Ross e Demelza stavano per vivere e che avrebbe sancito, di fatto, di fronte agli occhi del loro mondo, l’inizio della loro nuova famiglia, la famiglia Poldark, la quale si sarebbe chiusa a cerchio per proteggere sempre e comunque qualsiasi componente. |
Cara Demy, sono ancora nei tempi canonici per augurarti un sereno e proficuo nuovo anno, che tu hai inaugurato con questo bel capitolo, sbarazzino nella prima parte, che ci mostra Caroline mamma della piccola Sarah, alle prese con i doveri di madre, che lei avrebbe volentieri rifuggito, (di fronte agli estranei ma che invece si godeva pienamente) in compagnia della sua amica Demelza, la quale, essendo prima di lei stata madre, può elargirle con la sua solarità consigli preziosi. E così, tra una chiacchiera e l’altra, le due donne parlano anche del prossimo matrimonio che si sarebbe celebrato in capo a due giorni e della nuova posizione assunta da Ross, dopo che aveva esaminato e infine preso in considerazione la proposta di Lord Falmouth. Infatti Ross aveva abdicato parzialmente al suo orgoglio e aveva deciso di scendere in campo al fianco del Lord il quale, pur di averlo nel seggio, gli avrebbe concesso ampio spazio di manovra nella scelta delle cause da sponsorizzare e concretizzare con un’analisi più approfondita in Parlamento. In caso di vittoria avrebbe dovuto trasferirsi con la sua famiglia a Londra e lasciare Nampara e le miniere in gestione altrui, gente di cui si fidava, nonché Trenwith, che sarebbe rimasta come una casa abbandonata se quella volpe di Falmouth non avesse avuto la brillante idea di trasformare parte della tenuta in albergo di lusso, nel quale far transitare i nobili che lo sostenevano e che avrebbero avuto il piacere di conoscere meglio quella parte di Inghilterra. In più c’era anche da considerare che in questo modo la tenuta sarebbe stata ripristinata agli antichi splendori e sarebbe diventata anche un centro di ritrovo, oltre che anche una scuola, secondo i desideri iniziali di Demelza. Ma ecco, in questo clima sereno di chiacchiere, irrompere Ross che vuole portare via Demelza poiché ha qualcosa di importante da mostrarle. Demelza non pensa propriamente che Ross debba farle vedere qualcosa, bensì trascorrere un po’ di tempo insieme prima del grande passo. Ma questa volta si sorprende quando Ross la conduce a Nampara e la indirizza verso quella che sarà la loro camera da letto, rimodernata e liberata da tutto ciò che avrebbe potuto ricordare la vecchia padrona, e delle tante cose che vi erano dentro, dando così modo alla nuova signora di Nampara di sentirsi a proprio agio. Ross ha pensato che il miglior regalo che avrebbero potuto vicendevolmente farsi sarebbe stato quello di adottare legalmente la figlia di Demelza, affinché si sentisse una Poldark in tutto e per tutto e potesse entrare a far parte, nella stessa identica maniera degli altri eventuali figli che avrebbero avuto, anche nella linea di successione. Demelza rimane spiazzata, anche se della cosa se ne era discusso molto, e soprattutto lei reputava non ve ne fosse l’occorrenza, in quanto Hugh aveva provveduto abbondantemente al futuro di Julia con un lascito in suo favore. Ma per Ross non è una mera questione economica: è per stringere maggiormente il rapporto fra tutti coloro che faranno parte della famiglia. Di fronte a queste accorate affermazioni Demelza pone una contropartita: le rendite derivanti da Trenwith saranno a disposizione della nuova famiglia, secondo i criteri che Ross riterrà più opportuni di volta in volta. Un modo come un altro per decidere insieme tutto ciò che interesserà ogni singolo componente del nuovo nucleo famigliare, non creando diversità o favoritismi, per essere tutti messi sullo stesso piano. Sancito questo patto, la tensione intima che si crea fra loro è sempre molto palpabile ed è resa magnificamente da questa tua frase che mi piace sottolineare: |