Recensioni per
Unconditionally - Ich liebe nur dich
di La_Sakura

Questa storia ha ottenuto 168 recensioni.
Positive : 168
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
15/03/23, ore 16:19
Cap. 14:

Genzo, dai retta a me, SFANCULA TUTTI!
Eccoci qui a commentare questa specie di resa dei conti.
Parto da Julia che come al solito mi delude un po', perché non sa prendersi la responsabilità delle sue azioni.
Lei era d'accordo con Ikemoto, lei sapeva il prezzo da pagare e ha sacrificato, seppur con dolore non lo metto in dubbio, buona parte della sua vita per aiutarlo nel suo piano, quindi ora, che Julia piagnucoli alludendo di essere stata costretta dal padre di Genzo ad assecondarlo, non le fa proprio onore.
Pur fosse stata messa alle strette anche a causa del senso di colpa per aver commesso un'ingenuità con la storia del soggiorno a Hong Kong e facendo pressione sul suo senso di responsabilità e gratitudine verso il suo mentore, ciò non toglie che è grande e grossa e che nessuno l'ha obbligata a fare nulla (gli errori si pagano in alta finanza, anche i più piccoli, quindi non c'è da prendersela con nessun altro).
Nello scambio intercorso tra i due nel precedente capitolo lo dice chiaramente Julia cosa ha chiesto in cambio della sua complicità, ovvero diventare il capo nell'azienda degli Hagner in una sorta di vendetta, ergo non può quindi ergersi ora a santarellina sfruttata, quando è stata per prima lei a darsi un prezzo.
In più, in una cosa mi ero sbagliata, credevo infatti come ti ho già scritto, che farla diventare AD rientrasse nei piani di Ikemoto invece ora scopriamo che è stata un'iniziativa personale di Julia quella di presentarsi con il suo progetto all'americano.
Non che ci sia nulla di sbagliato nel cogliere un'occasione ma poi non ci si deve stupire se chi sta sopra di lei vede nella cosa un passo falso, una specie di ammutinamento.
Nelle varie storie è stato più volte ribadito quanto Ikemoto tenga alla ragazza, le vuole bene e addirittura Genzo gli imputa spesso di apprezzarla molto più di quanto faccia con lui, dubito quindi che l'uomo di affari l'abbia lasciata col il culo per terra (sempre paroline!) una volta messo in moto il piano, senza il minimo di gratitudine.
Il fatto di aver perso tutto, di sua volontà lo ribadisco, e la paura di non avere più una posizione imputando ogni perdita alla momentanea immobilità di Ikemoto, sono la scusa che si è propinata per fare di testa sua e contattare di nascosto Thompson (e non a caso Opa le parlò di problemi di coscienzaa suo tempo).
Un'aggravante è stato anche lasciare che si fomentasse del gossip su di lei e Chris, per avere del tornaconto pubblicitario sul lavoro, senza prendere in conto tutte le variabili comprese nel fantomatico piano.
Alla luce di questo, vogliamo quindi ancora stupirci dell'attacco e dalla perdita di fiducia di Wakabayashi senior?
Come deve averla presa il vecchio mentore, nello scoprire che la persona che avrebbe dovuto essere il suo braccio destro fidato si era invece fatta nominare AD a sua insaputa? In più, senza mai smentire le voci di una sua presunta relazione amorosa con il figlio di Hagner?
Ecco perché, almeno è quello che penso io, in lui nasce l'urgenza di avere le quote promesse e in quella richiesta ora ci vedo anche una sorta di messa alla prova.
Julia rifiuta, lecitamente, ma nell'ottica di Waka sernior di cui sopra, questo rifiuto sembra solo confermare i suoi sospetti sul doppiogioco di Julia.
Quest'ultima ha commesso dei passi falsi è vero, ma il problema principale è che la tua protagonista si è messa a giocare in qualcosa di molto più grosso di lei e l'ha fatto peccando un po' di presunzione, senza quindi valutare se avesse la forza emotiva e psicologica di affrontare la situazione e ogni imprevisto. E questi alla fine sono i risultati.
Infine ecco che Genzo scopre il grosso della verità e ne è schifato, giustamente.
A parte che tenendolo all'oscuro l'hanno trattato come un deficiente, ma il fatto di essere stato sacrificato, nei sentimenti, da entrambi per questioni aziendali...
Dal padre e dalla donna amata poi... e quando si ripiglia questo!
Non so più che dire ora, anche io mi sento provata, non mi resta quindi che prendere un paio di accendini e farmi un viaggetto immaginario alla serra dei Wakabayashi...
(Recensione modificata il 15/03/2023 - 04:23 pm)

Recensore Master
15/03/23, ore 15:19
Cap. 13:

OH Signur...
Allora, io vado ai matti, ne sono sicura... non ne esco sana da questa FF!
Prima parte, Ikemoto fa il duro con la sua pupilla, che come sospettavo (me genio! xD) ha fatto il lavoro sporco per lui.
E io lo sapevo che c'era di mezzo lui, no? L'avevo detto, quindi a breve i bonsai prenderanno fuoco... arderanno come non mai!
Due cose mi hanno turbata di questa scena: la prima comprende l'atteggiamento di Julia, che come al solito, fa lo scaricabarile... Lei si è messa in vendita (passami il termine bruttissimo, ti chiedo scusa) e poi lo rinfaccia al pesce grosso, che giustamente, le dice che nessuno l'ha obbligata.
Francamente, nonostante la pressione di Ikemoto e la sua palese fretta di ottenere le quote, non capisco questa rivolta da schiavo pentito o meglio... la capisco nell'ottica di una Julia che non sa reggere il peso emotivo delle questioni, come avevo preventivato in precedenza.
La seconda cosa riguarda appunto l'ostilità improvvisa e la fretta di Wakabayashi senior, da qualcosa saranno spinte e immagino lo scopriremo in seguito.
Il messaggio ricevuto da Julia prima del suo arrivo mi ha fatto venire in mente un'idea di chi possa averle anche mandato la macchina dopo la festa per l'acquisizione... e visto che la FF è finita lo dico pure: la mamma di Genzo. xD
Martha ancora santa subito (e se Karl le fa qualche pezzo, giuro che brucio qualcosa anche a lui!), consola Julia dopo lo scontro durissimo con Ikemoto, poi da brava pettegola che si rispetti, perché in questa FF nessuno si fa i cavoli suoi mai, spiffera tutto al buon Genzo, che veramente, sembra impossibile, ma ha la pazienza di un monaco zen nel perseverare.
Mentre era in corso l'ennesima pretesa di spiegazioni da parte sua, ho sperato che finalmente Julia mollasse e gli dicesse la verità (più che altro per approfittare del momento buono e di buona predisposizione del portiere) ma niente è accaduto, of course.
Ma Genzo tenta allora un'altra strada per farla parlare, mirando direttamente alle fondamenta della ragazza (un po' crudele ma ci sta, ne avrà le cosidette piene di essere all'oscuro 'sto ragazzo!).
La gravidanza di Jasmine, o presunta tale, per me infatti non esiste, è un atto di forza (insomma, ci hai ribadito trecento volte che lui incapuccia il suo amico non fidandosi completamente di Jasmine e in più Martha ci dice che tra un'uscita ufficiale e l'altra con lei, Genzo puccia il biscotto anche da altre parti... quindi, perché mai avrebbe dovuto correre il rischio di accasarsi con una che non ama nemmeno di striscio?) per far mollare il colpo a Julia una volta per tutte.
Lei ovviamente accusa ma poi crolla, perché un conto è sapere che chi ami si diverte un po' un giro, zompettando da un letto all'altro mentre non state più insieme, un altro è immaginare di perderlo per sempre con lo spauracchio di matrimonio riparatore.
Tirando le somme, c'è solo una cosa certa ora: Paride sei una merda!

Recensore Master
15/03/23, ore 14:34
Cap. 12:

E niente, io ci provo darle il beneficio del dubbio ma Julia mi fa cadere le braccia con il suo modo di fare davvero indisponente.
Il fatto che continui a fare la vittima in qualsiasi occasione, perseverando poi nella parte del torto, con quell'aria sempre da "brutti, cattivi ce l'avete tutti con me!" è inqualificabile e infantile.
Sarà anche un gran donna d'affari ma per il resto è piccola, ma piccola, piccola.
Martha è una santa a sopportarla ancora e a cercare nuovamente la sua amicizia, perché Julia non fa nulla per tenersi (e meritarsi) l'affetto che ancora, miracolosamente, le viene dato.
In un certo senso andrebbe messa in castigo invece di continuare a essere viziata come una bimba capricciosa.
E solo questo dovrebbe farle capire quanto bene la circonda, perché altrimenti sarebbe già stata mandata a quel paese e per molto meno.
Devo dire poi che i suoi amici di amor proprio ne hanno davvero, ma davvero poco (e non conta che le vogliono bene, non può essere una scusa per farsi maltrattare in continuazione).
Sul fronte Genzo poi, stendiamo un velo pietoso, e si sente addirittura ferita perché lui non si presenta alle riunioni ma manda l'assistente?
Cioè, ma allora tu, Julia, quest'uomo lo reputi meno di un povero coglione (e lo so, sempre paroline brutte, sono la peggior utente di EFP)?!
Non dai mezza spiegazione di nulla, giochi con i rotocalchi per farti pubblicità di comodo, ti sei presentata dal nulla a un consiglio di amministrazione come AD e questo povero Cristo dovrebbe, secondo la tua mente decisamente contorta, darti ancora corda e il beneficio del dubbio?! Mah...
Sinceramente, i suoi batticuori dell'ultimo brano sono piuttosto sterili perché non associati a nulla che nella realtà, nei fatti, li rispecchi.
Non ci siamo proprio.

Recensore Master
15/03/23, ore 13:59
Cap. 11:

E le mie previsioni dei primissimi capitoli si sono avverate... Julia è AD della ormai ex società degli Hagner.
Fatto che avvalora ancora di più la mia convinzione che lei sia in combutta con Ikemoto, che non si è esposto con un'acquisizione ma che così ha effettivamente il controllo azionario dell'intero pacchetto, avendo dalla sua parte l'amministratore delegato di chi detiene quel quindici per cento, capace di far diventare ogni sua scelta una scelta di maggioranza.
Julia è un'estensione delle sue braccia nel gruppo, e il progetto della ragazza scaturito a Hong Kong è stato tenuto segreto appositamente per renderla appetibile per il ruolo di AD dal nuovo compratore.
Ne sono strasicura e nemmeno se leggerò il contrario cambierò idea! xD
In tutto questo, Julia ne guadagna e torna al lavoro che le tanto ama, mi chiedo però se sia questo il prezzo che ha messo in tavola per sacrificare la sua intera vita di affetti, il suo amore per Genzo.
La segretezza è il suo modus operandi, quindi non mi sono stupita quando dal nulla si è presentata al consiglio di amministrazione nella sua nuova veste di AD, quello che mi turba, e che ho già scritto, è che tutta la situazione poteva essere gestita meglio sul piano umano.
Che lei debba fare ancora una "parte" lo metto in conto, che debba apparire più cinica del dovuto anche, voglio darle in beneficio del dubbio basandomi su questo per alcune delle sue uscite davvero spiacevoli (vedi la sparata con Martha sul suo progetto che doveva essere solo suo, spero che non dicesse sul serio al cento per cento, perché ok l'ambizione personale ma detta così suona proprio malissimo) e per il solito comportamento scorretto nei confronti di chi le vuole bene.
Voglio mettercelo ancora questo dubbio, ma poi che non si stupisca quando gli altri non saranno più disposti a crederle, a perdonarla o più semplicemente a capirla in quelle che sono state le sue scelte in merito.
Una ragazza così intelligente e pronta negli affari non può non capire, non può non mettere in conto che chi la circonda non possa che farsi un'opinione pessima di lei o perlomeno criticabile e che non sarà risolvibile, almeno per quello che è il mio sentire, con la scusa di un semplice "fraintendimento" postumo (non sapevate, quindi avete frainteso il mio comportamento... non regge).
A voglia a dire tra i denti "se voi sapeste" oppure "non immaginate" perché gli altri personaggi non sono tenuti a immaginare, appunto, scusanti per lei solo per il fatto che le vogliono bene (e a me dispiace, ma a volte sembra che Julia lo dia per scontato, che addirittura si approfitti di questo bene pensando che ogni sua azione debba essere di conseguenza assolta in toto).
Le azioni si pagano e anche se venisse fuori che tanto cinismo è legato alle apparenze, al famoso piano, lo ripeto, non c'è fine ultimo che possa giustificare questo agire. E anche qui, spero di sbagliarmi...
Passando all'altro protagonista, beh per Genzo questa è l'ennesima pugnalata avuta tra costola e costola e non mi stupirò se d'ora in poi lo ritroveremo a fare lo stronzo imperterrito, ancora peggio di prima.
Chris è il solito matto invece, dall'animo malato e cattivo, dato che in un dualismo spaventoso trova eccitante che Julia si sia comportata da arrampicatrice senza scrupoli anche in barba sua.
Ne vedremo delle belle e siamo solo al decimo capitolo... ma sto iniziando a temere anche per la mia sanità mentale, ti dirò! xD
Bravissima, non c'è che dire, i colpi di scena non mancano e tutto, è chiaro, è stato perfettamente studiato a tavolino in questa FF! Ottimo lavoro!

Recensore Master
15/03/23, ore 11:52
Cap. 10:

Io vi mando tutti ricoverati, sappiatelo! Siete una manica di matti da legare! E quello che avevo da dire direttamente ai tuoi personaggi, l'ho detto! xD
Julia è sparita di nuovo (e santo cielo, Martha e compagnia ancora non si sono rotti le palle di cercarla all'infinito? Tu mi dirai che sono amici, le vogliono bene... a me sembrano più delle balie in realtà. Non ci fa una bella figura nessuno con questa storia del bastone e la carota...) e io che si neghi non lo commento più perché sinceramene mi ha sfinita.
Mi chiedo se sia stata realmente in ferie in realtà o a lavorare con il suo capo, o ex capo viste le mie convinzioni, per il loro progetto segreto... non so perché mi viene da optare più per la seconda ipotesi.
Dal nulla poi, si fa convincere a chiamare Genzo e i due si scambiano battutine come se nulla fosse (cosa che mi ha lasciata piuttosto basita, perché non ci sono vie di mezzo di comunicazione a quanto pare) e ci scappa pure un "mi manchi" di troppo, che però torniamo sempre lì, si perde nel niente della conversazione (niente inteso, ovviamente, come mancato chiarimento, come assenza di una conversazione vera).
Genzo è passato dall'essere il personaggio di Ira in Inside Out della Disney alle reazioni di un pacifico hippie, gli manca giusto una canna in mano al fratello!
Allora, tornado seri, io credo che si sia messo in competizione con Chris (d'altronde è uno sportivo, non può che amare le sfide) e che voglia fotterlo (scusa le paroline brutte ma rendono di più...) sul piano lavorativo, tutto questo basandosi anche sulla consapevolezza che Julia non prova nulla per il tedesco, che invece sembra voler portare la sfida con Genzo anche, e soprattutto, su piano sentimentale.
L'idea di avere questo obbiettivo, motiva il portiere ad avere una reazione generale nella sua vita e così lo ritroviamo più saldo e sicuro, meno incline alle reazioni strettamente emotive e molto operativo in azienda. Cioè, questa è almeno l'idea che mi sono fatta io. :)
Passando agli altri personaggi, mi fa piacere vedere Martha così sul pezzo, consapevole e matura.
Mi è piaciuto leggere di come ha impostato la sua carriera ma anche la sua storia con Karl, con la complicità di quest'ultimo ovvio, e spero davvero che le cose tra i due procederanno bene.
La frase però che usa la ragazza nel descrivere proprio l'approccio del tedesco nei confronti di Julia, non mi permette di riposare su due guanciali, anzi... è più forte di me, non riesco a non aspettarmi qualche colpo di testa da parte di Karl che possa rovinare tutto, non riesco a fidarmi, ecco, ma spero di sbagliarmi.
Infine Jasmine... beh, lei è quel che è e si comporta come si deve comportare per il tipo di ruolo che le hai affidato, nemmeno mi irrita per la verità, perché la trovo pateticamente una poveretta.
A Genzo di lei non importa nulla, è strachiaro, ma quello che temo è che la stia prendendo un po' sotto gamba, sottovalutandola e in questo, ahimè, non penso proprio di sbagliarmi!

Recensore Master
15/03/23, ore 11:10
Cap. 9:

Un altro capitolo degno di nota, con tanti spunti di riflessione.
Parto dal caro nonnino, che a me pare davvero l'unico con un po' di sale in zucca e in cui confido tantissimo per indicare la via a Julia, come se fosse la sua stella polare.
Lui ci prova per carità, ma la nipote è cocciuta come un mulo e gli risponde anche a traverso...
Mi sembra chiaro sempre di più che lui sia a conoscenza, almeno in parte, di ciò che sta tramando Julia ed è fantastico che cerchi di metterla in guardia, mi ha dato molto, ma molto da pensare quella frase sui rimorsi di coscienza...
Ma Julia non ascolta, né sente ragioni, convinta di essere in grado di affrontare la situazione... e io ho i miei forti dubbi invece, visto come continua a gestire, male, i suoi rapporti interpersonali.
Premetto che, dovendo fingere con Chris, trovo ora più che normale che lei porti questa sua recita oltre il rapporto con lui, per renderla veritiera e non destare alcun sospetto, però potrebbe gestire la cosa con toni e modi sicuramente diversi, più pacati e miti.
Capisco anche che, sentendosi nella posizione di chi si sta sacrificando per una causa maggiore, il suo primo istinto sia quello di innervosirsi quando si sente giudicata dagli amici, ma io fossi in lei cercherei di tenere un profilo un po' più basso e di essere un po' più accomodante con chi le vuole bene perché altrimenti, quando i giochi si saranno conclusi, credo che non ci saranno molti personaggi pronti a darle il premio per i suoi presunti sacrifici, anzi...
Ripeto, Julia dà troppe cose per scontate ("tu sei mia amica e devi accettare quello che faccio" riportato in soldoni, ma anche no, cara!) e soprattutto continua a pretendere, offesa, che Genzo tenti all'infinito di andare oltre al muro che lei ogni volta, alza sempre un po' più in alto.
Ma tant'è che Julia è fatta così e come per il portiere, il carattere non si cambia... si spera piuttosto che s'imparino le lezioni, prima o poi.
Genzo... parliamo di lui e del suo approccio con la protagonista alla festa.
Mi verrebbe da dire che tanto aplomb potrebbe scaturire dall'averci messo una pietra sopra, o perlomeno dall'essere arrivato alla conclusione di doverlo fare, ma potrebbe anche essere un modo elegante per farle arrivare un messaggio del tipo "non mi turbi più di tanto, anzi scusa... com'è che ti chiamavi?"...
Cosa che dovrebbe imparare a fare Julia che, poveri noi, fa davvero un figuretta imbarazzante da rosicona parlando di "miei scarti" con Jasmine quando si ritrovano entrambe in bagno.
Ora la modella sarà pure una grande provocatrice, che soffre la presenza di Julia consapevole che per il suo uomo è stata, ed è, una persona importante, perché ne è innamorato (i sentimenti veri non si cancellano in poco tempo e con del sesso fatto bene e Jasmine non è scema, sa che Julia non è solo uno spettro ma ancora una presenza tangibile tra lei e Genzo) ma la protagonista mai e poi mai avrebbe dovuto darle la soddisfazione di farla sentire in grado di modificare i suoi umori, così tanto da farle tagliare, ancora, la corda scappando.
E questo lo dico anche alla luce dei piani di Julia, in cui deve far credere a Chris, e al resto del mondo, che ci sia una possibilità di relazione tra lei e il giovane Hagner per averne la piena fiducia.
Nel finale una macchina la viene a prendere, anzi è già lì pronta ai suoi servizi, stupendola e stupendo un po' anche me, dato che non voglio dare per scontato chi sia ad avere così tante attenzioni nei suoi confronti.

Recensore Master
14/03/23, ore 17:39
Cap. 8:

Allora... io la lettera non te la contesto, nel senso che il contenuto poteva essere solo ed esclusivamente questo visto l'andazzo, quello che mi chiedo è come abbia fatto Julia a non capire che non sarebbe servita a niente.
Soprattutto se arrivata a un mese dalla fuga senza spiegazioni.
Queste parole, questo amore dichiarato dovevano essere esternati prima di dare le dimissioni, se proprio si voleva salvare qualcosa in proiezione del futuro ma così...
Come sospettavo, Genzo ha conservato la lettera ma nel momento di leggerla, proprio perché tardiva, l'ha trovata l'ennesima presa per i fondelli, anche perché di parole Julia ne ha scritte tante ma stringi, stringi non ha detto praticamente nulla che Genzo volesse sentire.
Anche la dichiarazione d'amore eterno messa così lascia un po' il tempo che trova.
Ma torniamo a monte, analizzando questo capitolo passo per passo, nelle cose che mi hanno colpita di più.
Julia ha lo schifo addosso nello stare a casa di Chris, che invece la vorrebbe pure nel suo letto, per ora se l'è cavata con qualche bacio ma spero per lei che non debba abbassarsi ad altro in virtù del fantomatico piano di cui sta facendo parte... sarebbe davvero troppo e umiliante.
Il messaggio criptico che Julia riceve in apertura del capitolo fa sempre parte della macchinazione e la fa sorridere compiaciuta, mi chiedo di che cosa possa trattarsi ma immagino che prima o poi lo scopriremo.
Nel frattempo il possibile compratore della ditta degli Hagner fa la sua comparsa fisica sulla scena (che sia un nesso con il messaggio in codice?), accompagnato nientepopodimeno da Crazy Chris, che simpatico come non mai, ci ricorda che a volte andare in riabilitazione non basta quando si ha bisogno della camicia di forza.
Simpatico, dicevo, come una cacca appena pestata, rompe le scatole a Genzo dal primo momento che lo vede, ovviamente mettendo Julia in mezzo proprio come farebbe una persona ossessionata e con un fortissimo senso d'inferiorità verso il suo interlocutore.
Diciamocelo, Chris è invidioso di Genzo, vorrebbe essere come lui e per questo gode all'idea di avergli sottratto la donna che ama, ne gode come un miserabile meschino.
In tutto il suo vociare però, una frase ha attirato la mia attenzione: "Quando capirai anche tu che i nostri vecchi farebbero qualunque cosa pur di ottenere successo negli affari?"
Ok. A volte Chris straparla e dice cose inventate spesso dalla sua immaginazione deviata, ma visti i miei sospetti non credo che tu, autrice, abbia messo questa osservazione così, tanto per...
E sappi, carissima, che se ci avrò preso darò fuoco a tutti i bonsai del vecchio, compresa la villa!

Recensore Master
14/03/23, ore 15:26
Cap. 7:

Ah santo cielo ma dove inizio?!
Va bene, partiamo da Genzo che inaspettatamente torna a più miti consigli e stupendomi completamente, cerca un dialogo con Julia, con toni pacati e una velata speranza di riallacciare, nascosta nei suoi gesti e nel modo di rivolgersi a lei.
Mi ha stupita, te lo ripeto, perché credo che abbia fatto un grandissimo passo, se ci basiamo sull'enorme incazzatura che vive ormai imperterrita con lui e sul quel suo carattere non proprio accomodante.
Io la trovo una grande prova d'amore, intesa come manifestazione dei suoi sentimenti che questa volta non passano attraverso le sfuriate ma tramite una sorta di... supplica, mi verrebbe da chiamarla così, mentre porta avanti quello che sarà il suo canto del cigno.
Julia però non si smentisce e santa pace, non sai quanto mi abbia fatta incazzare (scusa ma devo usare esattamente questo verbo, perché è l'unico che rende davvero) con il suo negarsi, ancora, proprio quando sarebbe bastato abbassare le difese e stringerla quella mano tesa... tutto si sarebbe risolto, o meglio, Genzo era predisposto ad ascoltarla e io credo anche a capire le ragioni di Julia, quindi si sarebbe potuta risalire la china da quel primo passo fatto di comunicazione.
Chiaro però che all'ennesimo rifiuto, all'ennesima porta chiusa, altro non resta da fare che ritirarsi di buon grado e temo, non riprovarci mai più.
Genzo si ritrova così in uno stato di prostrazione quando Jasmine, come un'aquila sulla preda ferita, fa la sua mossa (lecitamente direi, anche se mi duole ammetterlo) e lui sembra infine arrendersi alle sue pressioni (che non porterà nulla di buono 'sta donna l'ho già detto, vero?).
Quindi, tornado a me, al momento in cui Genzo lascia la camera d'albergo di Julia con le pive nel sacco, quest'ultima era andata a occupare il primo posto nella mia personalissima classifica dell'odio.
Il brano successivo però, ha smussato un po' questa mia sensazione perché, da brava autrice, hai girato un paio di carte in tavola che mi hanno portata a riconsiderare, almeno un pochino, l'atteggiamento della ragazza.
Dalla telefonata misteriosa infatti, capiamo che Genzo fa parte di una strategia, di un piano che prevede la sua totale estraneità al piano stesso.
Esclusione che, e a quanto mi è parso di capire, comprende anche la sfera emotiva.
In parole povere ho avuto come l'impressione che Julia sia in qualche modo costretta a comportarsi così con lui, a tagliarlo fuori e ti dirò che mi sto scervellando come una matta per capire il perché questo fantomatico piano preveda che il portiere debba soffrire come un cane.
A maggior ragione rimango interdetta se immagino chi sia l'interlocutore di Julia, dato che mi sono fatta l'idea che si tratti proprio di Ikemoto Wakabayashi (lo dico senza peli sulla lingua sempre perché la FF è conclusa da tempo).
Il piano prevede anche il raggiro di Chris e alla luce di questo capitolo un po' di nodi sono venuti al mio pettine, ora capisco perché nell'incontro con lui alla clinica, Julia avesse negato di essere ancora interessata a un lavoro nella finanza.
Insomma, lo sta intortando, come dimostra il bacio che Julia ricambia piantando però gli occhi spalancati sul muro e credo che in tutto questo, centri l'azienda in rovina degli Henger.
Julia però deve stare molto, ma molto attenta e fa bene a sentirsi agitata prima d'incontrare Chris, perché il ragazzo sembra in uno stato di grazia per ora ma non sappiamo cosa potrebbe succedere, se dovesse scoprire che lo stanno prendendo in giro e che a farlo non è una persona qualsiasi ma proprio Julia.
Chris è uno squilibrato cronico per me e ha una vera ossessione per la ragazza, il fatto poi che ora si fidi ciecamente di lei mettendosi addirittura contro al padre, aggrava ancora di più la situazione.
Se si dovesse sentire tradito, non credo che reagirebbe come Genzo... non lo credo proprio.
Bravissima, questo è il mio capitolo preferito tra tutti quelli letti fino a ora!

Recensore Master
13/03/23, ore 16:59
Cap. 6:

E io l'avevo detto che presentarsi direttamente alla festa sarebbe stato un errore madornale!
Sinceramente, non so cosa pretendesse Julia dai suoi vecchi amici, visto che, esclusa Heidi, ha troncato ogni rapporto con loro da più di sei mesi (Karl non fa testo, lui è proprio un caso perso quando c'è di mezzo lei).
Saranno anche arrivati a conclusioni affrettate ma mettendomi nei loro panni, tutto poteva essere plausibile data la fuga e l'assenza di ogni contatto perpetrata da Julia.
L'affetto non è scontato va anche alimentato e Julia spesso non si rende conto di questo passaggio, pretendendo che le sia un po' tutto dovuto, senza pagare mai pegno.
Alla fine si risente pure con gli amici e se ne va facendo un po' la vittima, e io ho pensato la stessa cosa che le ha detto poi Genzo, che ogni volta scappa invece di confrontarsi (scappa in maniera permalosa, oltretutto).
Mi dispiace essere così dura con lei, però non apprezzo che ogni volta riproponga questo schema della fuga e che parte dei suoi amici, Karl per primo, ovvio, alimentino questo suo modo di fare altamente controproducente, trattandola sempre come se fosse una bambolina da difendere.
Non l'aiutano così, non le permettono di crescere ma anzi, la fanno sentire costantemente dalla parte della ragione anche quando non ne ha.
Il gesto di Genzo probabilmente ha innescato questo meccanismo di difesa nei suoi confronti, almeno in questo passaggio, ma è una cosa che in realtà si manifesta sempre e che lo ripeto, non aiuta la crescita della ragazza ovattare sempre i suoi comportamenti scorretti.
Genzo alla fine è scurrile, sta diventando pessimo sotto alcuni punti di vista ma che pretenda una spiegazione, la verità è sacrosanto, anche se i suoi modi sono aggressivi, sbagliati.
Ma in questo è molto vero, non nasconde quello che prova e a quanto pare, dato il suo cambiamento, non gl'importa poi molto di come viene giudicato.
Julia gli dice che "l'ha fatto per salvarlo" ed è una frase sibillina questa, che è logico lo mandi su tutte le furie, perché non dice nulla in realtà e lo fa sentire in difetto, debole, alimentando la voglia di sapere più che lecita.
Se mi lasci e dici di averlo fatto per proteggermi, chiaro che pretendo di sapere di cosa diavolo stai parlando.
Forse la frase è indicativa di un tassello che a noi lettori manca e che forse conosceremo più in là, ma è chiaro che qualunque cosa sia, Julia ha scelto la strada peggiore per perpetrare le sue scelte (anche se mirate a un fine nobile).
Non se lo meritano gli altri ma non se lo merita nemmeno lei, perché alla fine sta distruggendo quello che era il suo mondo in virtù di non si sa cosa, e questo non è giusto.
Spero che prima della fine della storia impari ad amarsi un po' di più e comprenda che parlare è la chiave, di qualsiasi cosa, parlare sempre e solo.
In un'ultima battuta: ma chi caspio ha fatto la foto al centro per malati mentali?!

Recensore Master
13/03/23, ore 16:09
Cap. 5:

Un capitolo piuttosto tosto, sotto molti punti vista.
Liquiderò subito il primo pezzo, che mi ha lasciata interdetta per più di un motivo.
Visti gli indizi, chiamiamoli così, precedenti mi ha stupita leggere di questa Julia che rifiuta di tornare nel mondo della finanza, come se non facesse più per lei.
Altra cosa che mi lascia un po' così, è questa pseudo amicizia coccolosa tra lei e Chris, di cui proprio non mi capacito.
Se fosse un rapporto poco più che formale lo capirei di più, ma pucci pucci con quello che ti ha messo nella merda fino al collo, padre o non padre che sia, anche meno, ecco.
Ma subito dopo ci porti nella testa della protagonista, nel suo cuore e finalmente ci mostri questo amore nell'intimo, svelando i sentimenti che attraverso i gesti non riescono a uscire fuori.
Julia, forse arrivata al limite della mancanza e del distacco, sembra finalmente capire quanto aveva e a cosa ha rinunciato (senza che ce ne fosse bisogno di farlo poi, oggettivamente, perché il "eravamo diversi" è una scusa, nulla ha mai provato fosse realmente così).
Riesce a soffermarsi sulle emozioni provate, quelle belle, solo quelle belle, e le rimpiange, consapevole anche, forse, di essere un po' all'ultima spiaggia.
Decide quindi di affrontarli questi sentimenti e di conseguenza d'incontrare Genzo... anche se, lo ribadisco, io fossi in lei non andrei mai direttamente alla festa ma cercherei un approccio più intimo, privato.
Il portiere dal canto suo, soffre come un cane e noi lettori questo l'avevamo ben capito attraverso le sue intemperanze e le relazioni mordi e fuggi.
Non mi ha stupita francamente, vederlo cercare oblio nell'appagamento sessuale, perché mi sembra in linea con il suo carattere non facile, con la passionalità emotiva che lo contraddistingue nel bene e spesso nel male.
Ma noi pensavamo di aver archiviato Jasmine per la regola del tre e invece...
Immagino che il portiere non ci abbia nemmeno pensato a questo, ma che si sia basato sulla sicura disponibilità nel chiamarla.
Piuttosto palese che la ragazza non sia lì solo per del sesso appagante ma che ambisca a qualcosa di più passando attraverso le lenzuola di Genzo.
Genzo che non dovrebbe sottovalutarla, liquidando lei e il suo sentire così frettolosamente... ma credo/temo che alla fine lo farà andando così a covarsi una vera serpe in seno.
Jasmine... è palese che non porterà nulla di buono e la sua presenza, le sue azioni e quello che dirà, so già creeranno ancora più casino in una situazione di per sé davvero, davvero complessa.
Mi metto le mani nei capelli preventivamente...

Recensore Master
13/03/23, ore 14:53
Cap. 4:

Partiamo dalle note piacevoli: Karl e Martha.
Mi è piaciuto molto il loro momento e sapere che il riavvicinamento procede a gonfie vele, mi auguro però che il tedesco non abbia altri strani colpi di testa in futuro, perché di lui non mi fido più completamente, come ti ho già scritto... Paride sappi che rischi! Occhio!
Scena nell'ufficio: riunione tra Ikemoto, Genzo e Martha in ritardo (scusatissima, ci mancherebbe!).
Non so bene da dove cominciare in realtà, 'sto brano mi ha fatta sospirare ma in affanno e scuotendo la testa, perché Genzo mio... ora ci sta che tu ti sia sentito tradito ma rigirare così la frittata, anche no.
Ma nessuno che dica a 'sto figliolo di andare a parlare co' sta donna che lo affligge per mettere fine almeno a tutto 'sto livore?
Non che non abbia motivo di provarlo e come ben sai, comprendo il suo stato d'animo, però in questo frangente non ha proprio avuto il senso della misura.
Ikemoto è costretto alle maniere forti, anche se forse avrei calcato un po' meno la mano, nonostante le lamentele un po' infantili di Genzo che se ne esce con un "vuoi più bene a me che a lei!".
Capisco che il padre ne sia risentito e che faccia bene a rimetterlo in riga, ma anche in questo caso non avrei infierito rimarcando tutte le mancanze di quel figlio calciatore in virtù di una dipendente che sì, ha messo l'azienda nella posizione più comoda, dimettendosi, ma ha anche ferito enormemente quel figlio che ha davanti sul piano umano, tanto da farlo sbroccare a ogni minimo accenno di lei.
Su Genzo sarà pure incazzato come una biscia ma lo è in proporzione all'amore che provava/prova.
Se penso poi che Julia nel frattempo se ne va anche a far visita a Chris...
Capisco non avercela con lui pensando che anche il ragazzo sia una vittima del padre, capisco tendergli la mano... ma mi chiedo perché Julia non sia capace di fare altrettanto con l'uomo che dice di amare.
Con Genzo sembra come in eterna competizione, non gliene fa passare mezza senza mettere musi e negarsi, non ha mai cercato un vero confronto né il suo appoggio nelle situazioni difficili e quando ci ha provato è stato sempre in maniera tardiva, quando era troppo tardi...
Se la storia non fosse conclusa non mi sbilancerei nelle ultime osservazioni che sto per scrivere, ma dato che rischio di rovinare nulla nell'eventualità ci prendessi, vado quindi a briglia sciolta.
Il nuovo investitore è colui si approprierà dell'azienda degli Hagner, che affiderà a Julia probabilmente nello stesso ruolo che la ragazza ricopriva dai Wakabayashi.
Quest'ultima, come sottinteso velatamente in questo capitolo, cercherà di coinvolgere Chris nel progetto per far sì che anche lui abbia la sua rivalsa sul padre.
Se questo mio scenario si verificherà sarà molto interessante per le dinamiche della storia, per i vari equilibri.
La vedo però piuttosto brutta sul piano sentimentale, perché non oso immaginare come potrà prenderla Genzo.
Non che la ragazza debba pensare necessariamente a lui nelle sue scelte professionali e di vita, ma sul versante amore sarà l'ennesima bomba in faccia al portiere.
Fine della speculazione.
Se ci avrò preso mi sentirò figa (LOL) altrimenti tanto meglio, perché così la vedo proprio nera per i nostri due protagonisti come coppia.

Recensore Master
13/03/23, ore 11:43
Cap. 3:

Quello che ci vorrebbe ora, non è tanto presentarsi alla festa ma incontrare prima ogni persona e fare ammenda, per poter così andare avanti, perché la verità paga, ha perfettamente ragione il nonno.
Ma dato che so già che non andrà mai così, anche per ragioni logistiche ed economiche, ovviamente narrative, mi rassegno a immaginare che possa accadere la qualunque se mai Julia si dovesse presentare all'evento.
E così Karl si è fatto settecento km in un giorno per vedere Julia, con la scusa dell'invito che poteva benissimo essere recapitato per posta, poi in versione nostalgica riesuma anche vecchie fotografie in un armadio (mi ha ricordato un po' qualcuna... LOL) di quando loro due erano giovani ballerini e nel mezzo di una specie di cotta, il tutto nell'attesa che arrivi Martha.
Il momento tra Karl e quest'ultima è davvero carino nel finale, però ci sono troppe ombre che, Paride compreso, non mi permettono di godere come vorrei del momento (e me ne rammarico perché ho fatto sempre il tifo per questa coppia!).
Infine il nonno impiccione, sempre detto con affetto anzi, lui deve proprio continuare così, a pungolare la nipote che tergiversa!
E ci va pure giù pesante, a gamba tesa, con i giornalini di gossip, cosa che mi ha fatta davvero sorridere (e Julia ha un bel sangue freddo a guardarli, io c'avrei acceso il camino!).
Ma da persona adulta e saggia, il nonno dice cose molto sensate alla nipote, cercando di spronarla a risolvere parti irrisolte, scusa il gioco di parole, della sua vita.
Io non credo che lui voglia necessariamente che lei torni con Genzo o che anche con gli amici tutto torni com'era prima, non è questo il suo fine ultimo nel dire alla nipote di andare alla festa.
Lui vuole che Julia sia risolta, anche in quegli aspetti e alle volte chiarirsi con le persone è più importante che riceverne il perdono, perché è un atto che fa bene a se stessi ed è a necessario, indipendentemente dal risultato.
Se poi le cose si risolvono meglio ancora, però è il passo che conta, l'agire e chiarire, senza più portarsi dietro scheletri nell'armadio ingombranti e fastidiosi, e controproducenti per il proprio processo di guarigione emotivo e psicologico.
Una lettera scritta non si sa quando non può bastare, bisogna guardare negli occhi l'altro, con coraggio e in questo frangente non è nemmeno poi così importante se Genzo voglia ascoltare o meno, nel senso che è fondamentale che sia Julia a capire che è ora di agire.
Sinceramente, per come è fatto questo tuo Genzo, le opzioni sulla lettera ricevuta sono tante e tutte valide, nel senso che potrebbe averla letta e averla trovata ancora più uno sfregio, proprio perché non è un affrontarsi vis à vis.
Potrebbe averla chiusa in un cassetto senza aprirla, incapace di leggerla ma allo stesso tempo anche di gettarla via.
Preso dall'ira, avrebbe anche potuto stracciarla... senza mai sapere il suo contenuto.
Chissà se un giorno sapremo quindi che fine ha fatto questa missiva, che a me sembra comunque un po' tardiva...
(Recensione modificata il 13/03/2023 - 11:46 am)

Recensore Master
13/03/23, ore 11:04
Cap. 2:

Devo dire che Karl è un buon amico, di sicuro vuole molto bene a Julia e cerca di starle vicino, nonostante lei non dia praticamente nulla in cambio.
Di sicuro è anche molto paziente, perché qualche battutina pungolante è davvero poca cosa rispetto a come si è comportata la ragazza nei confronti suoi e degli altri amici.
Non mi stupisce che Daniel non sia convinto della sua presenza alla festa di Heidi, e sinceramente Julia non dovrebbe nemmeno fare la permalosa su questo punto, perché il suo comportamento è stato sbagliato e oltretutto lei sta ancora perseverando nell'errore.
Come ti dicevo nell'altra recensione, passi allontanarsi da Genzo e tagliare i ponti con lui (anche se pure qui ci sarebbe da dire, ma come per il portiere comprendo non condividendo le scelte) ma escludere tutti gli altri non riesco tuttora a capirlo.
Mi auguro che rifletta sullo sforzo di Karl quindi, ma soprattutto che comprenda quanto è fortunata ad avere ancora qualcuno che si sbatta così tanto per lei.
Julia ha un grossissimo problema di comunicazione, ormai è appurato, perché allontanarsi dagli altri sarebbe stato possibile ugualmente mettendo le cose in chiaro in maniera matura e checché ne dica Karl, nessuno le avrebbe mai potuto impedire di fare ciò che è nella sua volontà.
Stiamo parlando di adulti non di ragazzini, e un gruppo di amici, anche impiccioni come quelli di Julia (lo dico bonariamente) sa quando è il momento di fare un passo indietro e rispettare le scelte dell'altro.
Ma tant'è che si sono fatte altre scelte, anche a favore di trama ovviamente, e a noi non resta che assistere sperando che le cose vadano poi per il meglio.
Alla fine del capitolo infatti, intuiamo la prima grande novità, ovvero la prospettiva di un nuovo lavoro per la protagonista, e che non ha nulla a che fare con zucchine e cetrioli.
Mi chiedo però, intuendo appunto che si tratti sempre di finanza e che in quel mondo si conoscono tutti, come possa Julia anche solo immaginare di far combaciare la sua latitanza con un nuovo incarico (non ci azzeccherà mica la compravendita dell'azienda del matto?!).
Una cosa però mi ha resa davvero felice e fiera di lei leggendo, ovvero sapere che ha intrapreso un percorso per gestire i suoi problemi e quel principio di dipendenza.
Mi preoccupava l'idea che volesse, ancora, fare di testa sua anche in quel frangente, rischiando grosso a livello di salute con l'eventualità di compromettersi per sempre.
Mi fa piacere quindi vederla propositiva, seppur indirettamente, in questo senso, nel voler tornare quella di un tempo, spero che la cosa si estenda anche dal punto di vista dei suoi rapporti umani e interpersonali. :)

Recensore Master
13/03/23, ore 10:20
Cap. 1:

Ed è così che comincia storia tre... peggio di come ci eravamo lasciati? Direi di sì.
Julia si è trasformata in Heidi e non intendo la sua migliore amica ma proprio la bimbetta a cui le caprette fanno ciao...
Lo scenario che ci presenti è idilliaco: calma, quiete e serenità, un lavoro poco stressante (se paragonato all'alta finanza) e un paese che ti coccola, agevolando così la fuga dalla realtà e quel mettere la testa sotto la sabbia tipo struzzo.
Tutto questo però, a me puzza di tempesta imminente, perché è un benessere apparente, superficiale, dato che all'atto pratico non si è affrontato mezzo problema di petto ma ci si è limitati a scappare.
Il fatto poi che Julia si sia affrancata da tutta la cerchia di Monaco, mi ha lasciata interdetta, perché se si trattasse solo di Genzo potrei anche arrivare a capire ma non vedo proprio perché tagliare fuori tutto il blocco (specie poi se questi amici non hanno fatto altro che preoccuparsi per te).
La scelta di lasciare il lavoro e la città è stata sicuramente importante e dolorosa, però non riesco a giustificare questo suo atteggiamento da latitante.
E paradossalmente mi viene, ahimè perché anche a lui ne direi di ogni, da dar ragione a Genzo quando dice che è una codarda, mosso dai quei sentimenti feriti e dal senso di tradimento.
Il portiere estremizza sempre il suo sentire, fin troppo, però in questo primo capitolo è l'unico che comprendo, sinceramente.
Comprendere non significa condividere le scelte, ma almeno in lui trovo un nesso, un senso a quello che fa o dice, sbagliato o giusto che sia.
E direi che la canzone di Mengoni gli calza a pennello e basta leggere quelle righe che hai inserito nel finale per provare una sincera empatia per lui.
Karl ha imparato un po' la lezione (dico un po' perché non ne sono convinta al 100%) e ho apprezzato che abbia dichiarato le sue intenzioni di andare da Julia, evitando così che questa notizia, se presa a scoppio ritardato, potesse generare tutta una serie di supposizioni e illazioni nella testa del compagno di squadra.
Sia Genzo che Martha non mi sono sembrati entusiasti all'idea del suo viaggio, seppur con reazioni diametralmente opposte, quindi il gesto del mazzolino di fiori lo tengo in sospeso... perché mi fido poco anche di Karl (di Paride soprattutto!).
Infine veniamo a sapere che Chris è ricoverato per instabilità, non che la cosa mi stupisca, ma sono convinta che il suo essere in rehab non coinciderà con la sua esclusione dai giochi in questa terza storia.
Insomma di carne al fuoco ce n'è molta e nei mesi intercorsi nella narrazione, tra la fine di storia due e questa, non mi pare che si siano fatti progressi, mi sembra infatti che tutti i personaggi stiano camminando in un terreno instabile e che quindi possa succedere ancora di tutto.
La pace apparente è solo una facciata, un bluff, un po' come nascondere la polvere sotto al tappeto sperando che nessuno se ne accorga...

Recensore Master
20/04/22, ore 18:06
Cap. 25:

E per il finale hai conservato il colpo di scena: Thompson è un po' meno affarista e più umano e decide che il ferimento di Julia ha cambiato le condizioni dell'accordo. Herr Wakabayashi non può far altro che accettare, se chi deve vendere non vuole vendere a te, non è che puoi obbligarlo. XD Ed in ogni caso suo figlio si ritrova col 25% dell'azienda che voleva lui, si può dire che una parte resti in famiglia. *ride*
Tra Genzo e Julia ci sono ancora tanti non detti, e proprio in virtù di questi, concordo con lei nel non voler riallacciare subito la relazione sentimentale, prima devono ritrovare il loro feeling e chiarirsi una volta per tutte.
Grazie per questa storia Sacchan e alla prossima.

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