Recensioni per
Una scatola color carta da zucchero
di settembre17

Questa storia ha ottenuto 123 recensioni.
Positive : 123
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
20/03/24, ore 20:53

Bella. Bella. Bella. L'ho riletta a distanza di tempo e mi è piaciuta ancora di più.... Complimenti

Recensore Master
16/12/22, ore 17:13

Buon pomeriggio cara Settembre. In realtà questo secondo capitolo l'ho gustato un paio di giorni fa, ma non avevo avuto il tempo di lasciarti un commento.
Devo ammetterlo, è stata una piacevolissima lettura, sebbene molto intensa e dolorosa -trovo che in merito alla lettura, piacere e dolore possano coesistere senza troppi problemi-.
Dopo aver interiorizzato il punto di vista di Oscar, questa è la volta di André, di cui hai descritto alla perfezione il rimorso e il dolore provati nel compiere quel gesto nei confronti di colei che ama. Questo ripercorrere movimento per movimento le proprie azioni ha fatto male, ma in qualche modo (leggendone) ho avuto la sensazione che fossero dei passi necessari per assorbire non solo il proprio gesto, bensì acquisire vera e propria consapevolezza. Non mi sono spiegata, vero?
Ho percepito come se André avesse subìto lui stesso uno strappo e che analizzare e ricordare ogni dettaglio, fosse stato utile per iniziare il processo della guarigione, per potersi ricucire, punto dopo punto.
Personalmente ho molto apprezzato il momento di condivisione con sua nonna, ignara di quanto successo; che tristezza leggere i pensieri di André, che la riconosce come unica persona che gli è rimasta.
Come ho amato il ritorno di questa scatola color carta da zucchero anche nei ricordi di André.
Ci lasci con il fiato sospeso, eh? Per fortuna che ho già il prossimo capitolo lì ad aspettarmi, prometto di passare presto ad assaporarne la lettura.
Ancora complimenti per questa delicatissima storia, a presto.
Bri

Recensore Master
11/12/22, ore 20:02

Cara Settembre.
Qualche tempo fa, un caro uccellino che entrambe conosciamo bene, sotto mia richiesta, mi ha fornito dei titoli di fan fiction da recuperare in questo fandom. Lei, conoscendomi davvero molto molto bene -proprio un uccellino accorto-, mi ha indirizzata qui, convinta che la tua scrittura sarebbe stata nelle mie corde e sarebbe stata in grado di stupirmi piacevolmente.
Ora che ho un po’ di tempo, sono riuscita a recuperare questo primo capitolo e devo dire che quell’uccellino lì aveva proprio ragione. Cara Settembre, io con l’introspezione ci sguazzo, potendo mi ci farei il bagno in storie come le tue, in cui si sofferma lo sguardo su cosa ingenuamente prova il povero e innamorato Girodelle, mentre osserva quella donna che profondamente ama lasciare a lui il comando. Così come, nell’assoluto, leggeri all’infinito delle emozioni confuse di Oscar, dopo quanto successo con quello che per lei è come un arto, di cui privarsi sarebbe quasi impossibile ma che al contempo l’ha ferita in quel modo. Ho apprezzato, sopra ad ogni altra cosa, che il sentire di Oscar, il suo più profondo turbamento emotivo, non sia dipeso dal gesto in sé -violento e condannabile se estrapolato dal contesto, è indubbio-, bensì da cosa questo turbamento ha scatenato: che lei, forse per la prima volta, si è resa conto di cosa voglia dire essere una donna.
Questo soffermarsi sulle mani, piccole in confronto a quelle del conte de la Fère, piccole in confronto a quelle di André, è una metafora perfetta della consapevolezza che a lei è arrivata con quella violenza.
Cara Settembre, ho amato la tua abilità nel saper affondare le dita nell’animo umano, per poi tirarne fuori l’essenza con eleganza, sentimento e bravura.
Leggerò presto il prossimo capitolo, entusiasta di intraprendere questo viaggio condotto dalle tue parole.
Bri
(Recensione modificata il 11/12/2022 - 08:05 pm)

Recensore Junior
21/09/22, ore 15:08

Wow!
Questa storia mi piace davvero
Molto!
Non vedo l’ora di andare avanti con la lettura!

Recensore Junior
27/02/22, ore 07:32

Scrivo solo poche parole che penso riassumano tutto il mio pensiero.
Leggendo ho vissuto con lei la sua vita che si è svolta senza dare il giusto peso alle cose, con lei ho preso consapevolezza del male fatto e con lei ho provato ìl dolore immenso di ciò che non voleva vedere e sentire che si libera nel pianto disperato del finale in cui il suo dolore è diventato il mio.Ho letto molto in questo sito ma mai mi era capitato di diventare lei.

Recensore Veterano
08/02/22, ore 18:29

Delicata e dolcissima, la scatola è il filo conduttore della storia ma loro due sono unici , grazie

Recensore Veterano
07/02/22, ore 19:50

Buonasera Settembre,
che giornata campale per la caparbia Oscar. In un solo giorno regola i conti con tutti gli uomini della sua vita.

All’alba  ingaggia un duello in punta di fioretto con il padre e lo vince agilmente, senza che il generale possa sentirsi umiliato per la sconfitta, giacché in fondo anche il padre “Non sapeva se essere più furioso o più ammirato”: la virtù filiale è anche merito suo.

Al mattino affronta impietosa il povero Girodelle. Anche lui deve abbandonare le armi, se non altro proprio per amor suo. Certo che paragonare l’attesa alla “impazienza di chi legge l’ultima riga di un libro poco interessante per poi chiudere la quarta di copertina una volta per tutte” è spietatamente  crudele (con mia grande ammirazione). Naturalmente Girodelle non si smentisce e non smentisce le parole di Oscar al padre: quindi obbedisce (ipse dixet “Farmi obbedire da lui in questi anni è stato molto facile, lo riconosco”).

A mezzogiorno passa in Caserma per il suo nuovo incarico di Comandante dei Soldati della Guardia.

Al pomeriggio regola i conti pure con Fersen: “Un tempo sono stata innamorata di Fersen…”
. ma ora… non me lo ricordo più… non me lo ricordo più.”


Alla sera fa i conti con André: scopre che si è arruolato ma lui (che non obbedisce!) non intende cambiare idea. E soprattutto lei lo ama. Ed André lo capisce senza bisogno di parole.
Le ha portato in dono la Normandia e mai dono fu più bello.

La notte...possiamo solo immaginarla, come nel bellissimo disegno di Galla!

Grazie Settembre per questa bellissima storia (scritta e descritta con uno stile ineguagliabile),  che conserverò nel cuore!
(Recensione modificata il 07/02/2022 - 08:23 pm)

Recensore Master
06/02/22, ore 11:47

Ciao settembre17. Un capitolo finale che mi è piaciuto dove è emblematica la Normandia di Oscar e André. Ho letto con interesse tutti i momenti della giornata nel crescendo del loro rapporto con un disegno stupendo a chiusura che mi ha fatta immergere ancora di più nell'atmosfera. Ho riflettuto riguardo quanto scritto nelle note, che André e Oscar comunicano più con gli sguardi e con i gesti che con le parole. Grazie per le emozioni. Un piacevole viaggio che abbiamo fatto insieme. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 06/02/2022 - 11:50 am)

Recensore Master
06/02/22, ore 09:30

Eh no!!! Mia cara Settembre, no!!
Devo rimproverarti. Mi spiace.
Non puoi chiudere così e lasciarci orfani di questa bellissima storia.
Voglio dire: e adesso?
Dopo questa splendida notte di passione, vuoi lasciarci così senza farci sapere?
André andrà in quella baracca sporca, puzzolente e pulciosa a fare le ronde notturne?
Moriranno all'alba della rivoluzione?
Mi sembra che Oscar non fosse contenta dell'arruolamento di André. Chissà che non ci faccia un pensierino sopra...
Tutto questo per dirti che mi piace molto come scrivi e come costruisci la trama.
Un grazie davvero.
E complimenti a Galla che ha reso benissimo visivamente quel bacio che tu hai sapientemente descritto

Recensore Junior
06/02/22, ore 00:07

Cara Settembre
È con un velo di malinconia e una profonda gratitudine che ti racconto le emozioni che le tue parole mi hanno regalato.

Lo scontro verbale tra Oscar e suo padre è un gioiellino che condensa tutta la grandezza del suo personaggio con la profondità e la maturità che ha saputo donarle la tua penna. Oscar non ha paura di giocare a carte scoperte. Non sono la rabbia e la paura a governare le sue reazioni. Il suo rifiuto non è dettato solo dalla frustrazione di sentirsi un possedimento paterno da amministrare al meglio per il bene della famiglia, poco importa se per trent’anni le è stato imposto di vivere da uomo e ora le si chiede di diventare improvvisamente una donna e una moglie sottomessa. Il suo orgoglio, la libertà che la sua vita da militare le hanno consentito sono finalmente armi al servizio della sua volontà. Perché ora lei sa cosa vuole e soprattutto chi vuole. E non è più disposta a cedere un millimetro.
Il resto del racconto è semplicemente poesia. Mi ha lasciato con la sensazione di quelle giornate in cui non succede nulla di particolare ma vai a dormire con la consapevolezza che è stato tutto perfetto. Perché l’incanto è dentro di noi e lo trasferiamo ad ogni gesto vissuto.
Oscar e Andre’ non hanno avuto bisogno di chiarimenti. Lei non comanda più, chiede con dolcezza. Il suo essere leggera e lieta, valgono per Andre’ più di mille parole. La cavalcata, il cafe’ Procope, la sosta al lago: scene di una vita normale, dove la reciproca presenza diventa il valore aggiunto da non dare mai per scontato.
Ed infine l’incanto dell’ultimo periodo, costruito in modo da lasciare emotivamente senza fiato e che si chiude con un’immagine di rara dolcezza dove due mani che racchiudono il volto dell’amato sono l’essenza dell’appartenenza di queste sue anime.
Non so dirti nient’altro. Solo grazie.
O forse sì. In effetti ho un’ultima cosa da chiederti.
Com’era la Normandia? Per me è una terra speciale perché mi ricorderà sempre il racconto che per primo mi ha fatto innamorare della tua penna.

E grazie anche a Galla, perché il suo dono si fa dono alle autrici e a noi lettori.
(Recensione modificata il 06/02/2022 - 09:34 am)

Recensore Master
05/02/22, ore 23:55

Cara Sett, che dire! Sono senza parole. Tutto perfetto, calibrato. Hai inserito nella tua storia immagini nuove eppure così credibili, hai ripreso frasi come quel "Fa come ti pare" dandogli un'accezione completamente diversa rispetto all'originale; hai rimescolato le carte nel colloquio col generale, a proposito del matrimonio, e ne esce una donna che non è determinata a vivere come un uomo, ma a vivere come ritiene la farà felice.
E come te, anch'io penso che i dialoghi tra loro non fossero particolarmente articolati, si parlavano con gli occhi, coi respiri. E' la magia del loro rapporto.
Hai forzato i tempi, rispetto alla trama originale, in un modo talmente credibile, cosa non facile. Hai descritto la loro unione come mai nessuno prima! Il disegno di Galla è stupendo (questo sì che è un bacio!).
Spero tornerete entrambe, molto presto, su questi schermi :-))

Nuovo recensore
05/02/22, ore 23:04

Ciao Settembre, sei riuscita nel tuo intento, non preoccuparti. I tuoi Oscar e André hanno saputo comunicare benissimo con sguardi e gesti. Cosa difficilissima in un racconto.
Una ff bellissima, che avrei voluto commentare fin dal primo capitolo, ma come sempre vado di fretta e ti lascio solo nel finale i miei apprezzamenti. Sappi, però, che l'avevo inserita tra le mie storie preferite quasi subito, oramai vado sulla fiducia!!!
Hai saputo creare una forte tensione emotiva, e lasciarci ogni volta col fiato sospeso... e ora? Ora mi mancheranno i tuoi personaggi.
Aspetto altre storie tue.
Grazie per averci emozionato.

Recensore Veterano
05/02/22, ore 13:08

Quest'ultimo capitolo mi ha suscitato talmente tante emozioni che non so bene da dove cominciare. Quello che si respira è "profumo di libertà": già all'alba nel duello verbale con il Generale, la voglia di sentirlo, quel profumo, è la mossa vincente. Lo si sente al mattino, nonostante i "paletti" che la governante cerca di tenere in piedi strenuamente e senza successo. E qui inizia a percepirlo anche Andrè grazie alla semplice richiesta della cavalcata verso Parigi.
E poi pervade l'aria, come il vento di primavera, quando inizi a sentire che l'aria è leggera e ti viene voglia di togliere gli indumenti pesanti e di ridere. E lei è meravigliosa per la leggerezza che dimostra, per questo amore che le fa fare cose che prima non si era mai concessa e che li fa galleggiare a due metri dal suolo, entrambi. Perchè se vola lei, vola anche lui. Fino alla fine, quando cade anche l'ultima barriera con quel “Fa’ come ti pare, Grandier”...vivi la tua vita come vuoi, basta che non mi lasci sola!
Cara amica mia, hai concluso in modo superbo questa storia che già so mi mancherà. Ma ne arriveranno altre no?
Sì, bisognerà proprio pensarci ;)
A presto!
PS: dimenticavo i complimenti a Galla. Fantastica, come sempre!
(Recensione modificata il 05/02/2022 - 03:27 pm)

Nuovo recensore
05/02/22, ore 12:17

Semplicemente fantastica questa conclusione...mamma mia!!!!! Grazie per aver reso giustizia al loro amore! Intenso e travolgente!

Recensore Master
05/02/22, ore 03:27

Ciao carissima, Settembre e grazie prima di ogni cosa: grazie perché questa storia è stata splendida e mi ha lasciato il cuore grondante d'emozione, che meraviglia davvero e il bello è che le parole non bastano neanche lontanamente.
Con questa storia mi hai creato una dipendenza e sebbene sia arrivata all'ultimo credo ne sentirò una persistente mancanza, mi riservo un ritorno di tanto in tanto per farmi accogliere dalla tua narrazione così densa di sentimento e dai suoi toni carezzevoli.
Questo epilogo è stato perfetto e ho adorato il confronto tra Oscar e il Generale, credo sia assolutamente da loro interloquire come se si stessero battendo e mi ha fatto sorridere leggere come lei alla fine sia stata smascherata: in questo frangente qui, proprio in questo, mi è parso di vedere un effettivo confronto padre-figlia e ti ringrazio perché leggerne, spogliati dalle rigide caratteristiche militari, non è cosa che accade spesso.
Altra cosa veramente meravigliosa è la graduale messa a nudo di sentimenti che entrambi temono nel dubbio della risposta dell'altro, mi è piaciuto tantissimo leggere della cavalcata e hai ricordato benissimo un momento che, di fatto, nell'anime non accade per davvero e questo è un regalo vero e proprio per noi lettori, oltre che un grandioso esempio della cura e l'amore che hai dedicato all'intera storia.
L'incredulità di André, davanti ad una Oscar così accogliente e distesa, è tenerissima e perfettamente caratterizzata; parimenti lo è il dubbio che si insinua nella mente di lei, dubbio dettato dal voler dare ad André ben più del ruolo di Jacquerelle perché lei sa e ha sempre saputo quanto l'amato valesse. I loro momenti al Procope sono un qualcosa che riesco tranquillamente ad immaginare ed è una scelta emblematica del cambiamento che ti eri prefissata - e che hai esplicato egregiamente- quella di godersi con caffè e gelato un momento di reciproca e velata contemplazione. Mi ha molto colpita infatti ripensare al vino e alla tristezza che spesso abbiamo visto cuciti su Oscar, la tua delicata attenzione e l'aver voluto sceglierlo come elemento dimostrativo mi porta ad inchinarmi a cotanta bravura.
Lo spostarsi verso il teatro della loro infanzia è stato un altro momento pregno d'intensità e io ancora sorrido rileggendo di lei in apprensione per l'occhio di André e di lui che, a sua volta, vuole che lei riposi e resta in bilico -verbalmente- tra ciò che può, ciò che dice e quello che sente premere per esser detto.
Infine, ma non per ultimo, la Normandia che trasla nella scatola carta da zucchero e la maschera che brucia sono atti evocativi di un simbolismo colmo di promesse future e gioie che non aspettano che essere colte; questo non perché la Rivoluzione non sia importante, anzi, ma insieme possono affrontare tutto, perché hanno qualcuno che amano e che li ricambia: qualcuno in cui scorgersi e riconoscersi e con cui sentirsi completi.
Il mio unico rammarico è aver tardato un po' ma sappi che questa bellezza è finita tra le storie preferite: sei veramente bravissima! E, come ti ho detto, non esiterò a tornare e leggerò più che volentieri tutto ciò sentirai di voler pubblicare. Infine, giuro che stavolta ho finito davvero, complimenti all'autrice per il disegno: è una meraviglia!
Alla prossima,
A.

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