Recensioni per
Come tutte le più belle cose
di elenatmnt

Questa storia ha ottenuto 93 recensioni.
Positive : 93
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/12/21, ore 22:54
Cap. 3:

Ciao Elena! Ti faccio subito i complimenti per questo capitolo per quanto è stato devastante, davvero commovente, mi mancava il fiato in certi punti per come mi immedesimavo in Raph! 😭
Dev'essere tremendo vivere in prima persona qualcosa di simile, come deve essere atroce essere nei panni dei suoi fratelli e di suo padre 😢
Hai reso benissimo il senso di impotenza, di negazione, di sconforto assoluto e quella voglia di morire per smettere di soffrire... Ma anche in un certo senso il bisogno di calore umano, nonostante tutto, e infatti la parte con Splinter è stata commovente e davvero bella!
Devo dire che te la stai cavando alla grande, io non so se ero già così sciolto con la mie primissime storie, quindi brava! 😁
A presto!
Teo

Recensore Master
30/12/21, ore 08:39
Cap. 2:

Ciao Elena! Che ansia che mi ha messo questo capitolo quando mi sono reso conto di quello che era successo a Raph! 😭 Cioè, hai reso davvero tutto al meglio, empatizzare con lui mi ha fatto soffrire, non sono tematiche facili per niente da affrontare e tu hai gestito alla grande la sua presa di consapevolezza, il panico prima e la rassegnazione dopo, con tanto di volontà di voler restare da solo per piangere 😭
Poi davvero belli i flashback, come quello di Mickey col suo pesciolino e ancora di più quello del giorno in cui grazie a Splinter ha accettato i sai come armi, mettendo da parte, almeno da quel punto di vista, la "rivalità" che sarebbe talvolta emersa con Leo per il ruolo di leader del gruppo 😉💪
Stai facendo davvero un bel lavoro con questa storia, bravissima!
A presto!
Teo

Recensore Master
29/12/21, ore 15:58
Cap. 1:

Ciao Elena, eccomi qui come ti avevo detto, e sappi che per me è la prima volta che mi cimento con una fanfic a tema Tartarughe Ninja! 😁
Devo dire che mi hai molto incuriosito e che mi piace questo ping pong tra la voce narrante di Raph (avevo capito subito dalla primissime righe che fosse lui 😍) nel presente e la narrazione di ciò che era accaduto un anno prima e che ha fatto sì che si trovasse in quella che ha tutta l'aria di essere una situazione davvero incasinata!
Complimenti per questo tuo esordio assoluto, per me te la sei cavata bene! 💪 Ci vediamo con la recensione del capitolo 2, appena riesco passo a leggerlo 😁
A presto!
Teo

Recensore Junior
29/12/21, ore 14:04

Accettare una decisione presa già da tempo di Raffaello é sintomo di maturità, come avevo detto in una recensione passata, alle volte vogliamo tenere le persone care più vicine a noi forse per egoismo perchè non riusciremmo a farcene una ragione, senza però capire le vere esigenze di chi le richiede... il maestro Splinter sicuramente ha avuto da meditare ma finalmente si é comportato saggio padre!

Recensore Junior
29/12/21, ore 13:41
Cap. 7:

Un capitolo a dir poco... wow... da rimanere senza parole, sicuramente il non potersi muovere é una grossa fatica a livello mentale, ma si può sempre essere utili e Raffello lo ha dimostrato prendendo nuovamente sotto la sua ala protettiva il piccolo Michelangelo

Recensore Junior
28/12/21, ore 10:57
Cap. 6:

Lasciar andare una persona cara, è una delle cose più difficili da fare. Già vedere la sua vita scivolare via ed accettarlo é difficile, aiutarla a morire beh direi che è impossibile, soprattutto se é parte del tuo cuore, un tuo fratello. Ma credo che Michelangelo nonostante la sua giovane età, sia veramente quello più maturo di tutti, perché ha capito la situazione e il pensiero del suo amato fratello, mentre gli altri certo per amore ma forse anche per egoismo non vogliono lasciarlo andare.

Recensore Junior
28/12/21, ore 10:31

Leo il fratello maggiore che si fa carico sempre di tutti i problemi della famiglia, beh si ci sta benissimo... alla fine chi meglio di lui poteva tenere testa a Raffaello? Però anche i fratelli maggiori come hai fatto intendere o almeno é quello che ho percepito io, sono fragili ed hanno bisogno di una valvola di sfogo e perché no...trovare un posticino segreto dove far scivolare via qualche lacrima. Complimenti mi appassioni capitolo dopo capitolo

Recensore Junior
28/12/21, ore 10:13
Cap. 4:

Questo capitolo sulla rabbia, ammetto che é stato veramente tosto, ma , non si può biasimarlo, é impotente, incapace di fare ciò che faceva prima, l'unica cosa che rimane é la riflessione di quello che era, di quello che a perso e di quello che non sarà più. Questo ahimé capita molto nella vita reale.

Recensore Junior
27/12/21, ore 14:03
Cap. 3:

Credo che la fase della negazione e dell'incredulità siano quelle più difficili in assoluto... ogni pensiero che ti passa per la testa sono come tante pugnalate al cuore, non vuoi crederci e l'unica cosa che vuoi fare é svanire.
Lo hai descritto veramente in maniera impeccabile...

Recensore Junior
27/12/21, ore 13:48
Cap. 2:

Wow questa parte di capitolo mi ha fatto riaffiorare un sacco di ricordi e devo ammettere che le lacrime sono scese.
Io per la mia esperienza nelle frasi del lutto aggiungerei la riflessione, ma é molto soggettiva come fase.
Ormai mi sta rapendo questo racconto...

Recensore Junior
27/12/21, ore 13:35
Cap. 1:

Ciao premetto che non sono un grande scrittore, anzi, non lo sono affatto, però mi piace leggere e devo ammettere che questo primo capitolo mi ha colpito, perché hai racchiuso il senso di protezione, e di famiglia...io amo Michelangelo, ma ammetto che mi ritrovo molto con la descrizione di Raffaello, sono curioso di leggere anche gli altri capitoli

Recensore Junior
09/12/21, ore 19:22

Allora, mi scuso già per l'orribile formattazione incasinata ma da telefono appena salita sul treno, non si poteva fare altrimenti. XD

Che dire... Spero di riuscire a mettere una pezza a tutti i capitoli che non ho recensito ma tra una cosa e l'altra finivo per leggere alle due di notte a momenti, e per una recensione seria ci vuole freschezza di mente... Cose che non ho assolutamente adesso.

Partendo quindi dall'ultimo capitolo che ho iniziato ad omettere, 'Rabbia'. Capitolo crudo, dove inizia veramente ad intravedersi tutto quello che Raph si è tenuto dentro, e che non poteva più esternare. Lo conosciamo entrambe abbastanza bene, se gli si toglie il suo sfogo principale, ed unico oserei dire, si accumula tutto. Gli si accumula e finisce col distruggerlo e logorarlo dentro fino a scattare come una molla.
Gli si occlude il cervello a quella testa di rapa.

Tutti hanno iniziato a subire un lento declino, dopo l'azione veramente inusuale da parte di Michelangelo. Cavoli, il piccolo di casa, se così lo si può definire, il più ingenuo e buono... Talmente buono che si offre lui di portare la macchia di aver messo fine alle agonie del fratello solo per non farlo soffrire più. Solo per esaudire il suo unico desiderio.

Splinter al contrario è stato molto irragionevole, come termine più delicato. Egoista, talmente chiuso nel suo dolore da non vedere oltre il proprio muso. Cieco a quello che il suo esempio stava dando ai suoi figli, e quello che stava provocando negligendo le sue cure agli altri tre che avevano ancora bisogno di lui. Si riprende, certo, ma questo non toglie del danno che per 12 mesi ha fatto passare a tutti gli altri.
Come se fosse l'unico a soffrire. Come se ci fosse lui su quel letto, bloccato.

Leonardo, quello più mite... Si è trascurato cercando di tenere salda e unità quello che rimaneva della loro splendida famiglia, diventata altamente disfunzionale. A malapena ha la forza di combattere, ed è necessaria l'irruenza di Raffaello per farlo riprendere... Solamente per farlo crollare di nuovo.

Donnie, continua ad occuparsi di Raph... Ma nulla più. L'unico modo per affrontare tutto, è isolarsene. In un modo o nell'altro.

Il silenzio volontario di certo non li ha aiutati in alcun modo e proprio quando Raffaello decide finalmente di parlare, dopo un anno, qualcosa si smuove. Non è come prima, probabilmente le cose non torneranno mai come prima, ma almeno una parvenza di ricongiungimento è stata fatta... Un passo alla volta, no?

Ammetto che è una recensione veramente troppo breve ma la stanchezza mi è tiranna, e anche internet. XD.
Non sarebbero bastate altre due Mila parole per recensire a fondo e con la dovuta accortezza questi capitoli intensi, ma dal gusto terribilmente dolceamaro. Fin dall'inizio non c'è sentore di un lieto fine, eppure uno lo spera sempre... Non si arrende.

Non vedo l'ora di leggere il nuovo capitolo!
Spero che una volta conclusa tornerai anche a scrivere altre storie, sono bombe emotive veramente ben accolte e apprezzate!

Ciarax
(Recensione modificata il 09/12/2021 - 07:23 pm)

Recensore Junior
07/12/21, ore 04:29
Cap. 3:

Ad intervalli regolari di almeno una nottata rigorosamente passata in bianco, ecco qui la recensione – spero tu abbia gradito quella di ieri, a proposito!
Capitolo incentrato, specie nell'ultima parte, sul rapporto che sussiste tra Raffaello e Splinter. Non a caso il titolo che hai dato fa riferimento alla prima fase del lutto che hai menzionato in quello precedente... e il fatto che ci sia Splinter come controparte fa riflettere parecchio. Negazione. Il ruolo di Splinter nelle storie è quello del Sensei, del maestro, colui che guida verso la verità, la luce, volendo metterla su un piano religioso. Come ti ho già detto e ripetuto durante le nostre chiamate, la mia teoria consiste nel fatto che in ogni capitolo la fase del lutto che attraversa Raph sia equilibrata dalla controparte opposta. La depressione con Michelangelo, che si può definire in ogni modo meno che portatore di depressione – nonostante anche lui abbia dei momenti 'no', come tu hai sottolineato nella parte del pesce Bobby. Ed è anche ironico il fatto che le fasi del lutto vengano spiegate tramite quell'evento, quello che riguarda il vivace Mikey. Non te lo aspetti da lui, i due aspetti cozzano visto che stanno agli antipodi. Eppure è questo uno dei punti forti della tua narrazione: sai coniugare i due ossimori per eccellenza senza far risultare il tutto stonato o fuori luogo; mostri, in una parola, il lato oscuro nell'animo di ciascuna tartaruga in un momento che definire 'crisi' è davvero riduttivo.
Tornando a Splinter, mi ha sorpreso molto la sua reazione alla richiesta di Raph di farla finita, è tutto meno che calmo e controllato, in pace con se stesso. E' sconvolto come lo sarebbe naturalmente un padre alla vista di una vita così vicina a lui che sfiorisce o sfiorirà da lì a breve (e ribadisco: ora che sono molto avanti con la tua storia, sapendo ciò che succederà, mi piange il cuore anche adesso che scrivo. Voglio sottolineare una delle frasi più significative di Raffaello: "Era solo la quiete prima della tempesta", e quanto è vero ciò che dice!)
Un'altra frase che mi ha colpito tanto vista la situazione è "Io spero solo di averlo reso fiero di me, almeno un po' ". Quella mi ha letteralmente devastata. Rendere fiero un padre togliendosi la vita o chiedendo a lui stesso di farlo al posto tuo; renderlo fiero scegliendo una morte dignitosa piuttosto che una vita da vegetale, da miserabile; renderlo fiero affrontando il buio senza sapere cosa ci sia oltre; oppure, più semplicemente, scegliendo la vita così com'è senza ricorrere ad un gesto vigliacco come il suicidio (questo vedendolo sempre da un piano cristiano. Sia chiaro, io odio giudicare quelli che pensano al suicidio o lo attuano, io mi arrabbio con quelli che giudicano e sparlano senza sapere cosa si provi davvero essendo nel fondo del baratro e oltre, ancora più giù, dove nessuno può farti risalire.
Raph si trova proprio laggiù, nel fondo, dove la luce non arriva. Per lui non ci sono vie di fuga se non, appunto, quella di morire, di scappare da quella vita. Non lo compatisco nè provo pietà per lui. Io lo capisco, e da spettatrice mi limito a prendergli la mano e ad accompagnarlo dovunque lui voglia andare, qualsiasi scelta lui voglia.). In una parola, sono tantissime le interpretazioni, una più profonda e intricata dell'altra – non scherzavo quando dico che la tua storia, essendo molto matura, offre tantissimi e altrettanto validi spunti di riflessione. Ad esempio: Raph soffre per la sua condizione, o soffre maggiormente essendo nella posizione di quello da proteggere, del più debole di tutti? Soffre più per non essere più trattato con – secondo lui – rispetto? Questa è un'altra cosa che mi ha fatto riflettere sulla sua personalità. Raph è irascibile; Raph è coraggioso; Raph è un duro all'apparenza ma tenero e fragile dentro, e come tale vuole farsi rispettare innanzitutto tramite la forza bruta. Il fatto di non potersi sfogare e non dare quindi più dimostrazioni fisiche del suo valore, e di conseguenza dimostrazioni mentali e psicologiche, lo fanno sentire un fallito. Eppure secondo me i suoi fratelli in questo momento lo rispettano molto più di prima, perchè Raph sta dimostrando un coraggio e una forza interiore pari, se non superiore di diverse tacche, a quelle di Donnie, Mikey e Leo. Non includo Splinter perchè secondo me è un caso a parte. Si sa, il nostro caro ratto darebbe la vita per salvare anche solo uno dei suoi figli e non ha paura di morire. Ha paura di vedere i suoi figli morire, che è ben diverso.
Concludo la recensione dicendo che non ho trovato errori e che, anche se ci fossero, non li segnalerei neppure. Un banalissimo errore di battitura o di ortografia non svaluta una storia dal forte impatto emotivo come questa. Segnalare bazzecole del genere non renderebbe giustizia al messaggio che vuoi mandare. Ne approfitto anche per scusarmi per due cose: la prima è, ovviamente, il mio madornale ritardo – sai già il perchè, percome etc – e la seconda è che questa recensione arriva a 880 parole tonde tonde. Spero comunque che leggere queste righe ti abbia fatto piacere tanto quanto ho avuto piacere io nel gustarmi la tua scrittura. A presto con la recensione del quarto capitolo!


Made of Snow and Dreams.

Recensore Junior
03/12/21, ore 21:12
Cap. 2:

E dopo secoli di latitanza rieccomi qui a recensire questa bellissima storia che mi ha preso più del dovuto. E dico questo perchè generalmente mi sforzo a tutti i costi di evitare le narrazioni strappalacrime, del tipo in cui l'angoscia permane per giorni e non importa cosa tu faccia, quella maledetta ti resterà incollata addosso come uno degli stand di Jojo! Tuttavia ti ringrazio, anzi, ringrazio me stessa in primis di essersi sforzata di leggerla visto le premesse dei tag, e ancora adesso non me ne pento perchè è una di quelle storie che ti prende nel midollo, maledetta!
Allora, ieri hai ascoltato le mie teorie quindi non mi ripeterò troppo, nè mi dilungherò. Piuttosto ho intenzione di concentrare la mia attenzione sui dettagli che magari ho tralasciato o proprio ignorato, ora che scrivo questa recensione in piena notte, eheh... ma partiamo con ordine e basta con i preamboli!
Si torna da Raph e dal titolo che hai dato al capitolo: suoni. Spero di non star facendo dei giri mentali allucinanti – come si dice, volare nell'Iperuranio? - quando dico che questo è un capitolo incentrato (quasi) tutto dalla percezione sensoriale. E' proprio attraverso le voci e i dialoghi che Raffaello realizza quale sarà il suo futuro da quel momento in poi. Secondo me anche più della vista, che sì, ti mette a contatto con quella che può essere l'apparenza delle cose... ma secondo me è proprio il modo in cui una persona parla, dal timbro, dalle flessioni – e tu che sei doppiatrice lo sai sicuramente meglio di me – che la mente raccoglie quel qualcosa in più che completa il quadretto.
Prendiamo Donatello, ad esempio: è palese che lui stia ricorrendo a tutte le sue abilità oratorie per far pesare meno a Raph la sua condizione, ma se c'è una cosa che le persone diffidenti per natura, scontrose e sotto sotto molto più intuitive di altre, riescono a percepire, è se qualcuno menta o no, se si stia celando qualcosa o no. E Raph lo è, assolutamente. Inoltre il fatto che lui scivoli più volte nell'incoscienza per poi ritornare alla realtà, recependo ugualmente i pianti e le grida strazianti dei suoi fratelli rende ancor più significativo il titolo che hai dato al capitolo.
Questa prima parte mi ha devastata, sapere Raph immobilizzato su un lettino, lui che è il più maniacale dei quattro in fatto di movimento, palestra e pompature varie, ti prosciuga di ogni energia mentale per digerire la situazione, o almeno accettarla. Inoltre la premessa iniziale, quella del suo rapporto con Donatello, è molto azzeccata. Devo ancora recensire il capitolo successivo, ma so per certo che Donatello sarà nuovamente il fulcro centrale della questione. Quando Raph spiega il motivo per cui apparentemente mostra 'disprezzo' o sarcasmo per le scarse abilità del fratello in combattimento ti viene voglia di insultarlo, specie se Donnie è il tuo mutante preferito, ma poi ti sciogli andando avanti, nello scoprire le motivazioni che si celano dietro quel comportamento scorretto.
L'analisi del suo rapporto con il resto dei fratelli e poi con il maestro è molto azzeccata, mostra quanto Raffaello sia maturato internamente e faccia i conti con quelli che sono i suoi sentimenti. Ho apprezzato in special modo quella parte in cui racconti di quanto Raph fosse deluso dalla scelta delle armi scelte dal suo maestro e quest'ultimo, intuendolo, si sia prodigato con la sua solita bravura per mostrargli – e qui faccio una citazione da Star Trek – che 'l'arma non c'entra. Conta solo il valore del soldato che la impugna '. E qui ci sta troppo. Quindi: pentaplegia. Alla fine ci avevo visto giusto, eheh (mi sento orribile ad esultare con Raph in queste condizioni, sono una persona orribile)! Mi ha ricordato la scena di Donnie nei fumetti... che evito di riesumare, mi rifiuto, fa troppo male. Tutto ciò che dirò a riguardo è che, mettendomi nei panni di qualsiasi essere umano, sarei straziata; nei panni di un mutante ninja ciò è ancora peggio. Non posso dire di sapere cosa si prova in questi casi, posso solo limitarmi a dire quanto possa immaginarlo, e già solo con questo sto male per lui. Anzi, il fatto che non si sia messo a gridare a squarciagola è un miracolo, se avesse avuto almeno le braccia libere avrebbe fatto qualcosa di serio, sicuramente. E di nuovo, sono una persona orribile, perchè è meglio che sia totalmente immobilizzato. Preferisco che sia così... ma al tempo stesso neanche. Questo discorso mi fa pensare al dilemma etico dell'eutanasia, del suicidio assistito. Quando la sofferenza diventa troppa da sopportare per un essere umano, è giusto che sia lui a decidere per sè, con la mente offuscata da quel dolore? Alcuni dicono che il dolore renda più lucidi, ma in questo preferisco non esprimermi SUBITO. Voglio aspettare ancora un pochino.
Scena finale: Raffaello e Michelangelo. Come volevasi dimostrare ritorna il tema della morte – che anticipi quello che verrà? Da un lato lo spero, e dall'altro no. Di nuovo eutanasia. Ho serialmente il sospetto che sarà questo il tragico finale. Anzi, ho una teoria: ciò non potrebbe coincidere con il fatto che è il Raffaello del futuro – presente? - a raccontare. Però... e se alla fine della fiera accadesse qualcosa, morissero tutti e rimanga solo lui che decide di farla finita? NO VABBE', MARIA IO ESCO. Sentiti in colpa: sono morta dentro quando Raph, il fratello maggiore, quello più realista che sa come va il mondo, spiega a Mikey che il pesce è morto. E a proposito di morte... le fasi del lutto. Devo assolutamente vedere se ci ho visto giusto. Che sia Leonardo la controparte inclusa per il patteggiamento? Corro subito a leggere.
Sono arrivata quasi a mille parole, spero che non ti venga un embolo a leggere questo papiro, ma erano tanti gli spunti di riflessione e dovevo assolutamente svilupparli. Al prossimo capitolo e alla prossima recensione da mille parole! Un abbraccio forte forte,

Made of Snow and Dreams.

Recensore Junior
03/12/21, ore 15:53

Recensione sicuramente troppo breve rispetto ai miei soliti standard, ma le mie impressioni a caldo sono state di tua esclusività appena ho finito di leggere il capitolo. Che dire dunque? Questo modo di raccontare mi sta coinvolgendo veramente tanto, quando qui i pensieri e le riflessioni di Raph si mescolano a quello che gli sta succedendo. Alla decisione estrema che sembra aver preso.

E Leo... questo è stato il suo momento, chi altro se non il fratello maggiore come mediatore di tutto e tra tutti loro. Ha ragione, quando dice che è lui ha tenere insieme quella famiglia che sente scivolare tra le dita inesorabilmente. Quando un signolo incidente può devastare tutti, ed è proprio questo che raffaello non coglie all'inizio. E onestamente anche gli altri si sono mossi attorno a lui come se fosse fatto di cristallo, pensando che quell'handicap e fragilità fisica si fosse trasmessa (per osmosi a quanto pare) anche sul suo spirito, rimasto più testardo che mai oserei aggiungere.
Non è lui quello che ha mollato, ma il suo corpo.

Però Leonardo finalmente si è riscosso un po', a volte le maniere brusche sono necessarie e forse terapeutiche. Non sempre ma almeno per una volta si sono rivelate utili anche per far aprire gli occhi a Raph: non è lui il solo che sta soffrendo. La sua famiglia si sta sgretolando e lui non se n'era manco accorto.

Sto lentamente superando la stilettata al cuore che mi hai inferto con il suo incidente improvviso, quindi sono decisamente elettrizzata e curiosa di vedere chi è il prossimo nella lista. Chissà, il rosso avrà un'altra epifania magari.

Ciarax