Recensioni per
Come tutte le più belle cose
di elenatmnt

Questa storia ha ottenuto 93 recensioni.
Positive : 93
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
25/04/22, ore 17:58

Ciao cara, rieccomi qui. Non sapevo cosa aspettarmi da questo capitolo, visto come era terminato quello precedente e mi chiedevo in che stato d’animo avremmo ritrovato Raffaello e Donatello. Invece il nostro giovane ninja, quando apre gli occhi, trova accanto a sé Leonardo. La prima cosa che balza agli occhi è quando il ragazzo sia distrutto, stanco e schiacciato dal peso di quella situazione. Il fratello maggiore gli parla con gentilezza, anche se non sa trovare le parole per esprimere ciò che sente, vediamo quanto questo faccia male a Raf che ancora una volta si sente mortificato da quel trattamento di favore, che gli ricorda quanto i suoi familiari lo vedano come un malato, debole e fragile come un cristallo che può rompersi in qualsiasi momento. Sembra quasi incredibile che un dettaglio come questo possa far soffrire una persona, eppure mettendosi nei panni di una persona in quello stato è una cosa comprensibile.
Mi ha fatto molta tenerezza sentirlo dire (cioè, pensare, ma insomma, hai capito XD) che gli sarebbe piaciuto litigare con il fratello come una volta, con un paio di urli e una bella scazzottata. Questa nostalgia della normalità fa stringere il cuore.
 
Leonardo inizialmente cerca di restare tranquillo, ma sembra non riuscire a trovare le parole giuste per spiegarsi. E poi finalmente esce il carattere forte a cui siamo abituati, il fratello maggiore che cerca di fagli capire cosa succede fuori da quella stanza e lo rimprovera. Leonardo è forte, ma improvvisamente crolla, anche lui ha bisogno di una spalla su cui piangere. L’ho trovato rappresentato in modo molto realistico e umano. Leonardo è rimasto solo a cercare di tenere assieme la famiglia, è una responsabilità che ha sempre sentito sua, ma della quale non si faceva carico da solo. Nel senso che sì, era sempre lui a preoccuparsi delle cose, ma il suo rapporto con Raffaello lo aveva sempre aiutato, stimolandolo; erano sempre apparentemente in conflitto ma in realtà prendevano forza l’uno dall’altro.
Raffaello finalmente vede una realtà che finora non compreso. Chiuso nel suo dolore, non si era mai chiesto come stesse vivendo davvero questa situazione la sua famiglia, era consapevole del fatto che stessero soffrendo, ma non si era mai reso conto di quanto. O forse, troppo occupato di sé stesso, non si era nemmeno preoccupato di farlo. Leonardo, nel frattempo, si stava caricando sulle spalle il peso di una famiglia che si sta sgretolando, di un padre e un fratello che non sanno più come reagire e un altro fratello minore che purtroppo il modo lo sta trovando e temo non sia dei migliori.
È bellissimo vedere che Raf capisce che non può lasciarsi andare, deve farsi forza e farlo per loro. Perché anche lo hanno bisogno di lui.
Grande amarezza nelle ultime righe, le vedo un po’ come una sorta di accettazione, ormai non sarà mai più un ninja. Per quanto abbia la possibilità di continuare la sua vita, questa sarà ormai diversa da prima. Ma ci leggo anche un filo di speranza per il futuro, adesso potrebbe aver trovato un motivo per andare avanti. Sarà così? Ci spero tanto davvero! U_U
Rinnovo i complimenti per la tua immensa bravura, mi hai tenuta incollata allo schermo per tutto il capitolo, e anche questa parte della storia mi ha emozionato tantissimo.
A presto!!!

Recensore Master
15/04/22, ore 22:32
Cap. 4:

Ciao, rieccomi! :)
Che dire, rabbia è il titolo perfetto per questo capitolo, non solo per la scena finale dove troviamo, appunto, uno scatto di rabbia, ma soprattutto per il fatto che la vediamo crescere a poco a poco e ne comprendiamo perfettamente la natura. Ma andiamo con ordine. Lasciami dire innanzi tutto che adoro Donatello, è il più buono di tutti con la sua indole mite e dolce e mi piace l’immagine di lui che emerge dalla sua descrizione; è il fratello che tutti vorremmo, sempre disponibile e pronto ad ascoltare e prendersi cura degli altri. La cosa più bella è che, essendo questa descrizione parte del racconto di Raffaello, ci mostra esattamente cosa il fratello pensi di lui. Non so se riesco a spiegarmi bene, ma sembra che da ogni caratteristica si noti l’amore che Raffaello sente che Donatello ha per la famiglia, si legge anche quanto bene Raffaello gli voglia, quanto lo ammiri e sia fiero di lui.
Ed è vera e propria dedizione quella con cui Donatello si prende cura del fratello, gli parla, lo lava, controlla i parametri vitali sulle macchine. Il tutto cercando, inutilmente, di tenergli su il morale con un po’ di compagnia. Anche il suo ruolo però diventa difficile, ogni parola può essere fraintesa, ecco che una frase banale legata alla carica del caffè diventa automaticamente una gaffe che fa sentire Raffaello ancora più in colpa di quanto non si senta già.
Perché, in fin dei conti, il problema è che il ragazzo sta vivendo tutto con un grandissimo senso di colpa, sente di essere un peso per gli altri e non vede speranze nel suo futuro. Rifiuta la sedia che è stata preparata per lui, come se accettandola, dovesse accettare anche la sua situazione; arriva a sperare in un guasto delle macchine che gli permetta di morire.
 
Lo stato d’animo di Raffaello è davvero teso e combattuto, confuso. Ha bisogno di scaricare la rabbia che sente dentro, e lo fa con Donatello giusto perché è lì vicino, allo stesso tempo si sente in colpa perché sa che non se lo merita, ma non può farne a meno. Il sapone negli occhi è un appiglio a cui attaccarsi per scaricare tutta la sua ira, la rabbia accumulata, il dolore che non riesce a superare, la condizione che non riesce ad accettare. La vita che non riesce a togliersi, perché ormai sembra che questo sia l’unico obiettivo in grado di porsi.
Un altro capitolo veramente carico di emozione, ancora una volta hai reso benissimo i sentimenti del protagonista permettendomi di immedesimarmi durante la lettura.
Complimenti!!!!
Un saluto e alla prossima! :)

Recensore Veterano
09/04/22, ore 23:13
Cap. 6:

Ciao! Eccomi qui per l'iniziativa del giardino, ho scelto te anche questa volta 🤗

Veniamo subito al nostro capitolo, che ha regalato davvero moltissime emozioni. Si comincia con un Michelangelo che cerca di affrontare la situazione con il fratello, ma mi sembra che il tentativo non sia andato a buon fine. Abbiamo poi un Raffaele sempre più giù di morale: e chi non lo sarebbe, nelle sue condizioni? È comprensibilissimo. Abbiamo una famiglia: una famiglia che ha vissuto qualche tempo in apparenza tranquillo ( anche se, a mio avviso, le crepe hanno iniziato a formarsi proprio in quel frangente: in quel periodo di pace, in cui nessuno vi ha forse fatto caso. Forse mi sbaglierò, però la sensazione è questa ). Un tempo apparentemente tranquillo che, purtroppo, si è distrutto quasi subito e con esso la famiglia intera. Ci sono crepe davvero notevoli, l'umore di Raffaello non migliora e le sue condizioni certamente non aiutano a raggiungere tale scopo.

un altro per cui mi è sinceramente dispiaciuto è Splinter: non è affatto bello, vederlo così affranto. 

Sullo stile nulla da dire, sennò che mi hai coinvolta fino a farmi provare le stesse emozionata dei protagonisti. Complimenti! Spero di ritrovarci al più presto, alla prossima!

Recensore Junior
09/04/22, ore 23:06
Cap. 11:

Colpo di grazia. Una freccia mi ha trafitto il cuore. Elena, sei stata super. Mi è dispiaciuto che per Raph sia finita male, ma nella sua morte c’è stato qualcosa di così… bello… se hai capito il senso.
È chiaro che questa storia è il frutto di una tua personale brutta esperienza, la dedica a fondo pagina mi fa capire che era lui il vero “Raph”.
Non mi soffermerò a ripetere i dettagli che hai inserito, perché sono stupendi. Per non parlare del momento regali, l’ultimo gesto di Raph. Ha fatto tanta tristezza, perché ogni gesto, ogni parola, tutto… erano gli ultimi, per tutti.
Alla fine, nella simbologia, il padre dà la vita, il padre toglie la vita.
Un pacco di fazzoletti è andato… con te mi servirà una scorta!
Oh cielo, finisco anche questa storia e ora come faccio senza te? Ti prego torna presto!!
Brava Elenuccia, ogni lacrima con te, ne vale proprio la pena 😉
Ci vediamo qui… e sbrigati!

Recensore Junior
09/04/22, ore 22:45
Cap. 10:

In questi giorni siamo agli sgoccioli dei gran finali! Anzi, oggi faccio un tuffo. Non hai avuto pietà di noi, ci hai commossi in ogni capitolo. A questo punto credo con ci siano più speranze. Tuttavia anche in questa tristezza, c'è una goccia di bene. Possimo vedere come tutti affrontano gli ultimi momenti di Raph a testa alta. Ma la mazzata è stato il momento padre e figlio... non ho parole!
In poche righe qui a casa mia potevo aprire una piscina a pagamento. Sono particolarmente sensibile a tutto questo.
Vado all'ultimo capitolo, non mi resta che incrociare le dita.

Recensore Master
06/04/22, ore 15:48
Cap. 3:

Ciao! Eccomi qui per recensire il terzo capitolo che, come mi aspettavo, è ancora più doloroso dei precedenti. Già dal titolo capiamo qual è lo stato piscologico di Raffaello, ovvero la negazione di ciò che sta succedendo. Il giovane non vuole accettare l’accaduto, finge di non vedere e non capire. Penso che nessuno lo possa biasimare, come può un ragazzo giovane e sempre attivo non rimanere sconvolto all’idea di rimanere paralizzato per sempre? Rifiutare qualcosa che non si vuole accettare, negare l’evidenza fino all’inverosimile, è una reazione perfettamente comprensibile e umana.
In particolare, a Raffaello viene a mancare anche quello che è sempre stato il suo ruolo all’interno del gruppo. Era il più forte, quello che sentiva il dovere di proteggere tutti, e soprattutto sentiva di esserne in grado. Adesso è il più debole e indifeso, e neppure autosufficiente. Da quello che proteggeva tutti e diventato quello da proteggere; del Raffello di prima sembra non essere rimasto più niente, nemmeno una voce forte per gridare.

Mi ha colpito il suo modo di guardare la sofferenza dei familiari. Soffre lui stesso per esserne la causa, ma nel vederla perde anche la poca speranza che aveva nel futuro. È come se si sentisse sprofondare in un baratro e cercasse disperatamente un appiglio che però non trova; negli occhi del padre e dei fratelli non vede traccia di speranza, ma solo il loro dolore nel vederlo ridotto in quello stato. Non avevo pensato a questa sfumatura ma, in effetti, come puoi avere speranze per il futuro quando leggi negli occhi degli altri che non ne hai?

È molto bello vedere come tutti gli si stringano attorno, cerchino di rendersi utili ed essere premurosi. Si percepisce molto calore, in questo senso. E lo sente anche Raffaello, ma non riesce a non leggerlo in funzione della sua condizione. Quando i familiari decidono di spostarlo nella sua stanza senza chiedere il suo parere, ecco che si sente trattato come un invalido; il fatto che lo trasportino con attenzione lo fa sentire ancora più fragile. Sembra che tutto quello fatto per lui, gli faccia pesare ancora di più il suo stato.
E poi c’è il fatto che la sua camera sta diventando il suo mondo. I suoi fratelli hanno una vita che continua al di fuori, lui no; per quanto tutti facciano del loro meglio per stargli vicino, non può fare a meno di sentirsi escluso e in disparte.

Gli è proprio impossibile accettare quello che accade, tanto da pensare alla morte come l’unico modo di scappare dalla vita che lo attende. Non posso neanche immaginare come debba essersi sentito Splinter in quel momento, anzi un po’ lo immagino perché lo si capisce dalla reazione che hai descritto, il suo voltarsi, dalle sue parole. Ma non si può chiedere a un padre di uccidere o lasciar morire il proprio figlio, è una cosa che Splinter non può certo accettare.

Ho trovato questo viaggio nella mente di Raffaello molto bello e tremendamente realistico, carico di dolore ed emotività. Non è possibile non farsi coinvolgere durante la narrazione e mi sono trovata a soffrire assieme al protagonista e a riflettere sui suoi pensieri. Capitolo meraviglioso, intenso, duro, ma veramente meraviglioso. Complimenti davvero.
Un abbraccio e a presto!

Recensore Veterano
03/04/22, ore 23:49

Ciao! Eccomi qui a lasciarti un regalo 🎁. 

Dunque: capitolo a mio avviso estremamente intenso ed interessante. Qui abbiamo proprio visto il " momento di Leonardo ". Immagino che tutta la situazione abbia contribuito a fargli avere questa reazione forse un po' brusca, ma non me la sento di biasimarlo. Insomma: mantenere le redini della famiglia, sentire il peso del ruolo di fratello maggiore sulle spalle, i recenti avvenimenti, vedere che la famiglia si sta lentamente ma inesorabilmente sfaldando, insomma immagino che tutto ciò abbia fatto scaturire questa reazione. Che a quanto sembra, ha funzionato! Almeno io ho questa sensazione, poi può essere che non sia così. Ma sono davvero contenta di come il maggiore abbia tenuto testa a Raffaello, di come gli abbia fatto comprendere che non tutto ruota attorno a lui. Che anche loro altri stanno comunque soffrendo per tutto quanto è accaduto, l'ho trovata davvero una reazione appropriata ed efficace. Ora non mi resta che continuare a seguirti, per capire poi come andrà avanti questa storia.

Come sempre, non ho nulla da dire sullo stile: è impeccabile e mi tiene sempre incollata allo schermo, fino all'ultima parola del capitolo. 

Spero di ritrovarci presto! Un abbraccio, alla prossima!

Recensore Veterano
03/04/22, ore 23:32
Cap. 4:

Ciao, eccomi qui per lo scambio a catena!

Allora, cos'abbiamo qui? Un altro struggente capitolo... in cui io mi sono un pochino immedesimata. Posso davvero comprendere Raffaello e tutto ciò che sta passando. Ovviamente, non ha avuto uno dei migliori comportamenti. Ma in fondo, chi non sbaglia in momenti di dolore? Lo si può biasimare? Non credo proprio. Credo che in fine capita di avere sbagliato e chiederà scusa al fratello, gli serve solo un po' di tempo.

E veniamo appunto a Donatello, altro personaggio che in questo capitolo mi è davvero piaciuto tanto. Invece di arrabbiarsi, si prende vita del fratello e gli sta vicino comunque. Ammetto che forse, io avrei reagito diversamente. Quindi lo ammiro molto, davvero. Spero davvero che i due trovino un punto d'incontro e che non continuino a litigare, mi dispiacerebbe perché in fondo, si vede che si vogliono bene. Purtroppo però, in un momento di grande dolore anche i legami d'affetto si eclissano temporaneamente.

Spero ci ritroveremo presto, un bacio!

Recensore Master
31/03/22, ore 10:48
Cap. 2:

Ciao. Eccomi qui. Faccio un bel respiro a fondo, i fazzoletti li tengo qui a portata di mano… ok possiamo incominciare. ^_^’’ Eh, sì. Perché questo capitolo è davvero duro.
Vediamo Raffaello riprendere lentamente contatto con la realtà attraverso i suoni, poi attraverso le immagini. Hai reso molto bene l’idea del torpore nel quale si trova all’inizio, conscio di essersi svegliato più volte senza essere però completamente lucido.
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai raccontato il suo risveglio definitivo e il suo prendere coscienza della realtà. E soprattutto ho apprezzato il fatto che noi scoprissimo la verità assieme a lui, arrivandoci per gradi seguendo le sue impressioni. Sentiamo ciò che sente lui, vediamo attraverso i suoi occhi. Inizialmente è confuso, distratto da particolari come la luce, l’odore fastidioso del disinfettante (lo capisco bene, lo odio anch’io XD), si fa mille domande senza capire bene cosa sia successo.

La prima cosa che vede nitidamente sono le lacrime negli occhi dei familiari, ma reagisce al suo solito modo cercando di sminuire il tutto, al momento non capisce, forse non è neppure abbastanza lucido per rendersi conto realmente di ciò che è accaduto. Invece nella mente del lettore comincia piano piano a farsi strada la verità, perché tutto fa presagire che la situazione sia molto seria, non certo una gamba rotta o qualcosa di simile.
La svolta arriva quando vede la cicatrice sulla spalla di Donatello; la riconosce e improvvisamente si rende conto che deve essere passato diverso tempo dalla notte dell’incidente, anche se non ricorda nulla. E in quel momento abbiamo anche noi la certezza che fosse davvero in ospedale da mesi e la situazione doveva essere per forza grave.
È più che comprensibile che il fratello non sappia trovare le parole giuste, potrebbe anche averci pensato per tutto il tempo del coma, ma al momento giusto non verranno mai fuori. Ma Raffaello comunque non vuole giri di parole, vuole sapere. Lui è sempre impaziente, diretto. Figuriamoci in un momento come questo! E la verità arriva improvvisa come uno schiaffo e ti lascia senza fiato, perché una parola come pentaplegia non lascia scampo. Significa paralisi totale, forse per sempre.
Ho trovato molto bello il paragone con la descrizione del cadere nelle acque gelide, un impatto improvviso che crea un dolore così forte da togliere il respiro. Penso che a ricevere una notizia del genere ci si debba sentire proprio così.
Sono abbastanza terrorizzata su come andrà avanti questa storia… guarirà? Rimarrà sempre così? Che ansia! U_U

Complimenti per questo capitolo, così forte e intenso di emozioni, capace di coinvolgere il lettore come fosse in prima persona. Hai sceneggiato tutto molto bene, facendoci vivere la scena assieme al protagonista in un crescendo di emozioni fino alla mazzata finale.

Spero di continuare presto la lettura, e scoprire cosa succederà al nostro Raffaello.
Ciao e a presto!!

Recensore Veterano
30/03/22, ore 09:59
Cap. 3:

ciao, eccomi qui per lo scambio a catena. Avevo detto che per questo scambio avrei conservato questa storia ( preferisco tenere l'altra per gli scambi liberi ), e così è. 

Dunque, venendo a noi: cosa te lo dico a fare, ogni volta? Semplicemente mi piace ricordartelo: sei eccezionale. Sei riuscita a descrivere un lato umano per nulla facile, quello della negazione. La non accettazione, l'impotenza, la voglia di sparire, forse anche il senso di colpa perché, nella propria testa ( o in questo caso, in quella di Raph ), lui credeva di poter fare più di quanto non abbia già fatto, più di quanto sia effettivamente stato possibile fare. Ci si incolpa, si vorrebbe scomparire, senza capire che purtroppo a volte, certe cose sono inevitabili. E tu hai descritto tutto questo in maniera egregia: da quando ho letto il capitolo mi è rimasta addosso quella sensazione di tristezza che deve aver sicuramente provato anche il protagonista e credimi, trasmettere così i sentimenti non è da tutti, nemmeno io a volte ci riesco. Quindi chapeau.

Anche il momento con la famiglia ma, in particolare quello con Splinter è stato molto toccante. 

Ti rinnovo i miei complimenti! Spero di ritrovarci presto. Un abbraccio, alla prossima!

Recensore Junior
29/03/22, ore 11:17
Cap. 9:

Ed è per festeggiare il tuo compleanno che sono passata anche qui ❤️ Oh mamma!! Immaginavo che i fratelli avessero qualche fantasma nell'armadio. Non tutti erano ancora d'accordo, forse sì ma non accettato del tutto. Si scopre che Donatello è risentito per il fatto di dover porre fine alla vita di Raph, che Michelangelo è ancora ingenuo nonostante abbia fatto il matto come un adulto e Leonardo annega nella paura di non farcela. Ed è proprio Raffaello l'unico che poteva rimediare ai dubbi dei fratelli. È stata molto poetico e terribilmente realistico. Brava brava brava Temo che questa storia non avrà un lieto fine. Qualunque finale avrai in serbo sono sicura che sarà fantastico 😊 Ciao!

Recensore Junior
28/03/22, ore 15:33
Cap. 1:

Ciaooooo Elenatmnt!
Eccomi qui per lo scambio!!
Che dire, questo pezzo mi ha colpito profondamente. Le descrizioni ci sono, e devono esserci in una long fiction <3<3 hai inquadrato il
contesto natalizio con descrizioni immediate e leggere, ed anche
con accenno alla sfortunata sorte di uno dei Ninja: Raffaello! Tutti e quattro, anche se mutanti, salvano le persone, e tutti dovrebbero
esserne loro grati. :-))
Ho letto anche le parti in corsivo, focalizzano ancora di più come
si sente Ralph anche se parla dall'oltretomba, un'ottima trovata.
Perché è come se si confidasse con chi 'percepisse' i suoi pensieri, diciamo così. <3<3
Hai fatto bene a descrivere il loro muoversi sui tetti in questo passo:
"Riprendemmo la nostra abituale corsa sui tetti verso casa, Michelangelo era in testa, mio fratello è sempre stato il più veloce di tutti e sarebbe stato il migliore di noi come ninja se non fosse sempre stato così distratto. (...)
Michelangelo era avanti, seguito da Leonardo e me, Donatello era l’ultimo della fila, comunque non era molto distante, appena qualche metro. Ogni tanto senza fami notare, giravo lo sguardo verso di lui per controllare che ci fosse, non lo facevo solo con lui, lo facevo verso tutti
i miei fratelli. "
Hai descritto anche qui cosa faccia Ralph, eccellente trovata sapere spiegare cosa faccia Ralph per i suoi fratelli. D'altronde, la famiglia è tutto per lui.
in questo pezzo hai accennato del destino, del fatto che non ci si deve piegare ad esso, e hai ragione. Noi siamo artefici del nostro, l'importante è costruirlo giorno dopo giorno.
Ti volevo chiedere una cosa: in questo primo capitolo il guscio di Ralph si è frantumato? O è rimasto integro? Essendo tartarughe potenti, poi! Lo spero, almeno per lui.
Per fortuna come descrizioni ed esaltazioni dei personaggi li fai ben vedere, come complicità e sintonia: sono sempre più uniti anche qui.
Sarai nuova su EFP ma riesci a far addentrare il lettore in ciò che scrivi, forse perché stando a teatro, sei dentro ad un contesto, ed i copioni saranno precisi su luoghi e descrizioni. :-))
Ti auguro di proseguire le storie qui su EFP e ti auguro di continuare a scrivere, è un bel percorso anche questo!
Un abbraccio virtuale ed a presto!
Alya92

Recensore Veterano
26/03/22, ore 12:19
Cap. 2:

Ciao, eccomi qui per l'iniziativa del giardino. Ti avevo detto che non avrei abbandonato questa storia, no? Quindi, eccomi qui!

Mi hai fatto davvero male con questo capitolo! I sentimenti mi sono arrivati forte e chiaro, mi hai fatto empatizzare con Raffaello e mi hai fatto provare le sue stesse sensazioni. Un compito certo non facile, ma nel quale tu riesci sempre e comunque, in ogni tua storia. Mi fai proprio rimanere senza parole, davvero.

Mi è anche piaciuto molto il ricordo di Michelangelo, in cui grazie al maestro Splinter riesce ad accettare un nuovo tipo di arma e sicuramente, un nuovo ruolo all'interno del gruppo, in cui non sarà leader. Davvero molto interessante e ben descritto, come sempre d'altra parte. 

La tua storia mi sta coinvolgendo tantissimo, mi sta regalando emozioni davvero forti ed ora capisco quanto tu ti ci sia impegnata: si sente in ogni parola, l'amore per ciò che hai scritto e la cura con cui lo hai fatto. E non posso fare altro che rinovarti i miei complimenti. Non mi dilungherò oltre, risultando magari noiosa e ripetitiva. Ci vedremo presto! Un grosso abbraccio!

Recensore Junior
24/03/22, ore 16:12
Cap. 2:

Oddio, sono rimasta molto spiazzata! Avevo già intuito - dalle premesse e dallo stile narrativo piuttosto nostalgico che hai utilizzato nella stesura - che comunque era accaduto qualcosa di tragico, ma non mi aspettavo fino a tal punto.
La sofferenza di Raffaello è resa benissimo e arriva durante la lettura.
Ci tengo a dirti che è anche apprezzabile l'intervallare alla narrazione questi piccoli incisi con i pensieri di Raph, che rendono il tutto più malinconico e toccante.
Andrò avanti molto presto e ti farò sapere che cosa ne penso, intanto metto la storia tra le ricordate!
A presto cara,
Un bacio!

Recensore Junior
24/03/22, ore 14:43
Cap. 1:

Ciao cara, eccomi qui per lo scambio!
Faccio da subito due premesse.
Innanzitutto è mia intenzione leggere più di un capitolo e lasciarti altrettante recensioni, perché per giudicare a pieno una long è opportuno spingersi un po' più in là con la lettura, così da valutare non soltanto lo stile di scrittura e l'idea di narrazione, ma anche il modo in cui i personaggi vengono approfonditi e raccontati, come si relazionano gli uni con gli altri.
La seconda premessa è che abitualmente non leggo scritti di Fandom, che siano artisti musicali, manga, libri, serie etc... Purtroppo sono convinta che il lettore abbia un pregiudizio poi nei confronti dei personaggi, quindi ho sempre evitato. Di recente, mi sto riservando il diritto di sperimentare, così da ampliare il mio bagaglio di lettura anche qui su EFP.
E' la prima volta che mi trovo a leggere un testo con le Tartarughe Ninja come protagoniste ed è anche la prima volta che mi dedico alla lettura di un testo che ha dell' "action", non so se mi spiego. Battaglie e scontri di solito non fanno per me.
Fin dalle prime righe ti posso dire che il testo cattura l'attenzione di chi lo legge, rivelando un qualcosa di misterioso nella narrazione degli eventi ma anche un non-so-che di malinconico. Il personaggio di Raffaello è molto interessante, lo vedo molto protettivo nei confronti dei fratelli e si capisce benissimo quanta armonia ci sia nel rapporto con gli altri - emerge moltissimo dal racconto della battaglia a palle di neve.
Il finale mi ha lasciato la curiosità di continuare, così da scoprire che cosa sia successo a Raffaello.
Proseguo, a dopo!
Un bacio.