Recensioni per
Lacrime nella pioggia
di elenabastet
In questa tua collezione di ritratti non poteva mancare anche la nipote Loulou, con la quale Oscar doveva avere un rapporto speciale, (preciso che non ho letto il manga, dove probabilmente compare la figura di questa nipotina in maniera più concreta e sfaccettata), come speciale era quello che aveva la giovane ragazza sia con lei che con André. |
Quanta intensità anche in questo missing moment: non potevamo pensare che in questa tua carrellata di personaggi, che ricordano Oscar e André, potesse mancare proprio il conte di Fersen. Lui è confinato nel suo paese, ha dovuto farvi ritorno per motivi personali e per togliere la sua persona dall’occhio del ciclone che era la reggia di Versailles. Ci tiene ad avere notizie quanto mai aggiornate di quel paese, dove vive la sola donna che abbia veramente amato e portato nel cuore, e dove risiede il suo migliore amico, quella donna che si era invaghita di lui e che aveva represso i suoi sentimenti per non soffrire e far soffrire. Avrebbe voluto dirle tante cose, forse la sua presenza al fianco dei reali gli dava la convinzione che qualcosa si potesse salvare dalla furia che pareva stesse per scatenarsi. Ma anche le sue aspettative vengono disattese quando il suo maggiordomo e sua sorella Sophie lo informano di quanto sia accaduto in Francia con la caduta della Bastiglia ad opera dei rivoltosi, i quali però avevano un capo ideale che li aveva guidati nell’impresa: Oscar, madamigella Oscar, il suo miglior amico. Ella è perita, insieme a colui che era diventato il suo sposo, negli scontri feroci che si erano susseguiti. Senza di lei a proteggere la donna che amava, anche Fersen sente la speranza smorzarsi lentamente. Con lei, una volta comprese le ragioni che l’avevano fatta passare dalla parte avversa, si sarebbe potuto ragionare e magari evitare ulteriori carneficine, chissà. Ma ora tutto è desolatamente finito: non potrà più dirle tutte le cose rimastegli nella mente e nel cuore. Può solo pensare ai suoi due amici, entrati a far parte della schiera di eroi che popolano il paradiso, anche se di persone come loro c’era bisogno sulla terra. |
Molto commovente anche questo missing moment. Siamo riusciti a vedere Oscar filtrata attraverso due sguardi: quello del pittore che l’ha ritratta e quello di un personaggio d’eccezione come Madame Du Barry, colei che era stata la favorita del precedente re. |
Quanto mai pertinenti e pregnanti questi sentimenti espressi dalla persona del Dottor Lassonne, il medico della famiglia Jarjayes che conosceva ogni suo componente e, soprattutto, quei due ragazzi ai quali si era affezionato con il tempo e la frequentazione, anche se mai aveva dovuto curarli più di tanto. |
Con quanta sensibilità, cara Elenabastet, stai scrivendo questa raccolta. |
Anche questo nuovo ritratto è così vivido che possiamo avvertire il pieno sentire della Regina Maria Antonietta, la quale di colpo comprende che con la sua Oscar, quella donna così forte e coraggiosa, che aveva come primo scopo la giustizia e la sensibilità verso gli altri, se ne era andata anche la speranza che la situazione, sia della famiglia reale che della Francia tutta, potesse trovare un accomodamento. |
Molto delicato anche questo nuovo ritratto, con il quale ci mostri il Re Luigi XVI, che ripensa e fa considerazioni sulla sua vita e alcune persone che l’hanno attraversata, proprio come Oscar Francois de Jarjayes. Con lei sembra avere un particolare debito di gratitudine, per essere sempre stata fedele, anche oltre la misura convenzionale, al suo ruolo di guardia reale, nonché quasi protettrice di colei che amava moltissimo, ma che sapeva aveva nel cuore un altro uomo. Come non rammentare quale angelo custode fosse stata Oscar nel prendersi cura di tutta la famiglia reale. Una donna soldato con una generosità e una sensibilità fuori dal comune, sempre accompagnata da un’ombra che le faceva da scudo, uniti da un legame che, anche ad un occhio esterno, sembrava consistente e indissolubile. |
Anche questo è un ritratto molto intenso, di un uomo che si accorge, troppo tardi, di voler esprimere a quella figlia tanto amata, tutto il suo bene. Lo ritroviamo dinnanzi al suo dipinto, quello che è stato commissionato e che la ritrae come un eroe leggendario, come rimarca la contessa Marguerite, ma quell’eroe è anche la sua bellissima figlia, colei che se ne è andata lasciandogli solo un laconico biglietto di addio. |
Anche questo secondo ritratto e questo preciso missing moment avrebbero potuto benissimo inserirsi nella storia canonica. E’ stato commovente, e apprezzo tanto la delicatezza che hai usato per descrivere le reazioni del Colonnello D’Agoult: un uomo che si è visto per poco tempo, avendo fatto solo qualche apparizione e sempre molto defilata, forse proprio in virtù della personalità che gli era stata conferita, sul finire della storia, probabilmente per non distogliere l’attenzione dai protagonisti del momento, ma permettendoci di notare l’atteggiamento da lui tenuto nei loro confronti. Eppure anche lui è stato protagonista del fatto di tenere nascoste le decisioni che avevano preso i soldati della guardia e soprattutto la sua comandante. |
Ciao Elenabastet, avevo visto che avevi iniziato una nuova storia, pur avendone in essere altre, ma questa collezione di visioni e reazioni, da parte delle persone che erano state vicine ai Nostri, mi ero ripromessa di leggerla con calma per poterla assaporare in pienezza, in quanto l’incipit aveva attratto il mio interesse, anche per quel filo conduttore delle lacrime che si sarebbero disperse nella pioggia di quel drammatico mese di luglio. |
Ciao Elena, |
Se Fersen non fosse stato così " duro di comprendonio " avrebbe capito fin dall' inizio che fra Oscar e André c'era un rapporto speciale. Già nell' episodio " L' incidente " André gli manifesta i suoi sentimenti, gli dice chiaramente che senza Oscar lui non potrebbe vivere. Fersen avrebbe potuto comunque conservare un legame di amicizia con Oscar se non l' avesse fatta soffrire nel capitolo 25 e soprattutto nel 28, dove sembra divertirsi a mettere i diti nella piaga( ma non si diverte è tonto e basta) Casualmente, dopo essersi detti addio si ritrovano nel capitolo 32 e qui finalmente Hans fa una bella parte, salva André dalla forca, nello stesso tempo scopre che la sua amica ora ricambia i sentimenti del suo fedele attendente. Il Fersen che ci presenti tu è un uomo con molti rimpianti , poi riesce ad accettare che Oscar sia passata dall' altra parte della barricata tradendo i suoi nobili natali. Mi è piaciuto questo capitolo è inventato ma molto verosimile, potrebbe essere inserito nella storia originale! P.S. dove hai letto che André era diventato luogotenente? non lo sapevo |
Povera Loulou, lei ricordava poco André ed Oscar perché era molto piccola.. è ovvio che le mancheranno due figure importanti. |
Fersen si è pentito adesso di come ha trattato Oscar quella notte.. anche se è diviso tra due amori contrastanti. |
Veramente splendida questa finale |