Recensioni per
Tempo Perso
di nainai
Premessa: questo capitolo (che ovviamente non ho finito di leggere ancora, eh. Ti pare?) mi sta dando tutta un'allegra scarica di buone sensazioni. Sarà che a leggere la location del concerto e di quella coppia di ritardatarie (indovina che faccia avevano, nella mia testa XD) ho ricordato tante cose belle (... grrrrwoffwoff! XD). |
Allora...intanto mi presento e sottolineo che anche se mi quì mi chiamo 12lilla12 non ho 12 anni ma 19 (come se cambiasse XD),12 sono gli anni del mio cane e Lilla il nome e no, non sono la versione canina della pazza dei Simpson che lancia i gatti. |
Il Brian di questo capitolo è così umano e fragile da far venire voglia anche a me di andare da lui a tenergli la manina, per cui posso perfettamente capire il desiderio sdolcinato di questo Bellamy versione stronza ma non troppo della storia. Per non parlare di Cody, che è adorabile (immagino lo sia anche quello vero), è una piccolo fagotto di furbizia e intelligenza che prende a prestito dal padre rendendola più tenera (ovviamente perchè è un bambino!). Ho adorato le sparate in ordine contro il suo flirt con la Hudson, la Hudson stessa, " Neutron Star Collision", il film della Meyer, il libro della Meyer e il fatto che davvero non è questo ciarpame che può aiutarlo. Già! In generale c'è talmente tanto amore per i personaggi ( Brian in particolare), la location, nella tua descrizione che quasi si riesce a percepire l'entusiasmo che il concerto dei Placebo ti ha dato. Emozionante, ecco, se dovessi scegliere una parola per questo capitolo sarebbe quella. La battuta migliore comunque resta al piccolo Cody " anche perchè zio Junior è proprio brutto come nome..", meravigliosa! |
Mi piace molto. Matt è qualcosa di incredibile in questa storia, così fragile e al tempo stesso così determinato nell'ottenere quello che vuole. Ho adorato quel "Mi aspetti?" che scrive a Brian, a metà tra l'ordine perentorio e la supplica. Il suo "fare molto prima di aver pensato o, forse, fare nonostante ci abbia pensato" è assolutamente affascinante. Per quanto riguarda Brian, invece, be', è Brian. Il cinismo, l'ironia, le cose non dette, i ripensamenti, lo champagne. Dà l'idea della contraddizione vivente e mi piace per questo. Purtroppo questo caos che vuole passare per una recensione non rende giustizia alla storia, ma spero si sia capito che l'ho apprezzata moltissimo. Ti auguro davvero di ritrovare l'ispirazione. Alla prossima. Gin. |
L'adoro. Meglio, contestualizzo: sono pazza di questo Brian, ma veramente pazza! è splendido come si rifugi nei suoi modi secchi e drastici per tentare di tenere sotto controllo un Bellamy assolutamente assetato e in preda a tempeste ormonali. Le battute che fai pronunciare al caro Brian sono spassosissime - "è il mio compleanno" "Tanti auguri" è la solita risposta acida e spiccia che trovo assolutamente adatta ad un personaggio simile. Non ne cito altre perché sono davvero tante le frasi che mi hanno, diciamo, affascinato. Ok, mi sa che mi sono infatuata di Brian proprio come Matt - tanto per sapere, come va a finire la storia? |
Io proprio non ce la faccio ad arrivare alla fine del capitolo XD Devo copincollare qualcosa e spiegarti perché l'ho amata lolleggiando a livelli esagerati. Sarà una recensione all'insegna del bello (e dell'idiozia) della diretta - preparati! |
Molto brava, mi piace tantissimo il modo in cui presenti i personaggi, sembra di essere nella loro testa. Mi affascina la tua visione di Matt, personaggio infantile , egoista, sregolato ed eccentrico. A leggerti si sta col fiato sospeso. |
Ciao Mem mi faccio riconoscere sono la Roby che posta cazate sullo sglaps della Fran!! Complimenti per la tua penna talentuosa che riesce a rendere i personaggi quasi reali facendono percepire le emozioni!! Davvero bravissima!! |
Ciao Mem. mi faccio riconoscere sono la Roby che posta cazzate sullo sglaps della Fran!! |
Damn, mi hai interessato troppo. (E poi trovo il titolo molto sensuale, non chiedermi perché.) |
Hi. |
Uau, questo capitolo è come una roulette russa. Si passa dal'ansia del concerto, alla euforia per il ritorno di Gaia, alla delusione per la frase sentita, alla voglia di fuga, alla serenità del monte stella, alla presa di coraggio nel proseguire. E ogni momento è narrato con tanta intensità da sentirti quasi stordita nell'attraversare tutti questi stati d'animo così velocemente. E poi c'è Milano, c'è San Siro e il monte Stella, due anime diverse poste in pochi chilometri di spazio. Leggere della mia città mi commuove sempre, così come quel concerto a San Siro, lo striscione, e quel rumore che sentivo tra le urla che su " Feeling good" sussurravano " Questa è per Gaia?". E lo so che non è un problema dei fan questo, ma non posso fare a meno di essere dispiaciuta della fine di una storia che ha quasi le sembianze di una favola moderna. E l'amore di Matt per l'Italia non può non passare da lei, ovviamente. |
Ancora una volta mi ritrovo ad inchinarmi mentalmente per il modo in cui scrivi, accidenti. Non so nemmeno io come descriverlo, so solo che mi piace leggere i tuoi scritti, decisamente <3 |