Grazie a tutti amici miei

Ho chiesto a ChatGPT di fornirmi 365 parole, una per ogni giorno a partire da oggi, il mio compleanno, fino all'anno prossimo. Ogni giorno chiederò di associare a caso un personaggio della serie della BBC, del Canone o del Videogioco e scriverò una Flashfic.
Spero che vi piacciano.

Questa ff è ambientata 15 anni dopo i fatti narrati nel manga/anime.
L'espressione sadica sul volto pittato di bianco si addolcì immediatamente quando il professor Mourow la chiamò col diminutivo. Anche senza i panni da clown Hisoka era assolutamente magnifico, impeccabile nel suo pullover verde. Pareva che i suoi quaranta e passa anni non lo toccassero minimamente.

* Gli eventi presenti in questa storia avverranno dopo la fine del manga/anime, all’inizio quindi del secondo anno di liceo dei nostri protagonisti. *
Izuku ha purtroppo detto addio al one for all, dopo aver sconfitto Shigaraki. L’ultima battaglia ha segnato molto nei cuori dei nostri eroi, che dopo un po’ di mesi per riprendersi, sono finalmente tornati a seguire le lezioni, iniziando un nuovo anno scolastico. Nonostante Midoriya sia rimasto ormai senza quirk, la U.A gli ha ovviamente permesso di continuare gli studi, ormai il suo futuro da eroe era già garantito.
Ma nessuno sapeva di quanti incubi avesse Midoriya ogni notte, vedeva sempre la stessa scena: Bakugo Katsuki, con un buco nel petto, sdraiato a terra e privo di vita. Lì per lì Mirio era riuscito a calmarlo, a tenerlo con i piedi saldi a terra per potersi concentrare meglio per la missione — ed ovviamente la speranza nel cuore del verdino era rinata non appena aveva rivisto il suo amico d’infanzia rimettersi in piedi.
Eppure quella scena non lo abbandonava, continuava a tormentarlo insistentemente. Incubi, notti insonne, e Bakugo se ne accorse: si accorse dell’aria stanca del compagno, del suo velo di tristezza, ma

Era tornata per qualche giorno di pausa dal lavoro, convinta che avrebbe trascorso il tempo tra caffè al Luke’s e pomeriggi con Lane. Non aveva previsto di incontrarlo appena oltre la piazza, mentre usciva dalla libreria con un mucchio di testi sotto il braccio.
«Rory.»
«Jess.»

“Mox, dai il benvenuto al nuovo membro della I.M.P.!”
Moxxie stava bevendo il suo caffè (avevano sbagliato a scrivergli il nome, ma in compenso avevano capito che la vaniglia andava aggiunta prima e non dopo aver messo il caffé) quando vede insieme al suo capo l'assassina che aveva rubato loro il bersaglio qualche giorno prima.
E ora che la vede da vicino, chi si aspettava che fosse così bella?
“Quindi sei tu il famoso Moxxie che mi ha notato anche in mezzo alla confusione?”
'Capperi, anche la sua voce è sexy!'
“Deformazione professionale, un cecchino dev’essere in grado di notare ogni dettaglio…” risponde lui offrendole la mano e ricevendo in cambio una stretta sicura.
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o meglio, come la notte prima del (mancato) matrimonio (illegale) con Chaz, Moxxie ricorda come tutto ha avuto inizio con Millie.

Oscar e André decidono di andare a visitare un casolare lì nelle vicinanze e trascorrere il resto del pomeriggio al lago
Dedico questa storia a chi mi ha seguita a chi mi ha aiutata e regalato momenti sereni
Io mi rendo conto che c'è tanta cattiveria ma per ora mi prenderò pausa silenzio stampa
Questo sito mi piace tanto e sto male perché comunque le mie storie hanno regalato qualcosa grazie a tutti se Dio vorrà ci ritroveremo

Siamo davvero sicuri di conoscere le persone che amiamo?
Siamo pronti a giurare sulla natura sincera e disinteressata dei nostri sentimenti?
Può, il passato, irrompere nel nostro presente e scardinarlo, in modo irrazionale, violento, facendoci perdere l’orientamento?
Siamo tutti molto, molto fragili…
E non esiste un’unica, assoluta verità.
Anche quando facciamo di tutto per convincerci del contrario.

Siamo nell'anno 100 dopo il Risveglio.
Un secolo fa, in risposta ad una terribile profezia della Sibilla, un anziano saggio riunì le mistiche Sette Sfere del Drago, evocando così l'entità bestiale nota come Shenron.
Il vecchio, buono e affezionato al suo pianeta, chiese al Drago che l'umanità potesse avere una via di fuga dagli orrori che la Sibilla aveva visto nella propria sfera di cristallo e Shenron esaudì la sua richiesta.
Nell'arco di poche ore, in tutta la Terra si diffusero fenomi innaturali, ci furono ondate di disordini, scoperte scientifiche senza precedenti che sembravano impossibili vennero invece realizzate. Era iniziata una nuova Era nella storia terrestre.
Da allora sono passati cento anni! Il pianeta è protetto da alcuni dei suoi più grandi Super Eroi riuniti in un gruppo d'élite noto come “I Guerrieri Z.” I loro nomi sono già grandi e famosi per le numerose imprese compiute:
Goku, il bambino delle stelle.
Piccolo, della Legione Guardiana dei Namecciani.
Crilin, il Terrestre più forte del pianeta.
Tensing, dal Terzo Occhio.
Yamcha, noto per la potenza della sua Zanna di Lupo.
Ma non è di loro che parlerà questa storia.
Questa, è la storia di Lazuli, conosciuta come C18.

Questa storia fa parte della serie Family composta da:
276 giorni per…
Gravidanza
Alti e Bassi
Per chi non le avesse mai lette vi consiglio di leggerle per poter comprendere al meglio quello che succederà in questa storia e soprattutto per farvi un’idea dei personaggi.

Ottocento, secolo di scavi archeologici e scoperte. Lord William Hawthorne conduce una spedizione in Anatolia che porta al ritrovamento di un misterioso oggetto.
Shay, figlio di Lord Hawthorne, e Nate, un ragazzo con un passato molto oscuro, sono due giovani studenti di Eton che non hanno la minima idea della lunga serie di eventi che sta per abbattersi su di loro. Un pericoloso intreccio di culti e società segrete, lotte per il dominio, vendette e sanguinosi eventi da tenere nascosti che saprà metterli duramente alla prova.
Nell'estate dei loro quindici anni, Shay e Nate si scambiano una promessa: ma riusciranno a mantenerla, quando si troveranno ai lati opposti di una mortale scacchiera?

Terzo libro della serie "I ragazzi del dodicesimo piano".
Kevin spera un giorno di poter trovare l'amore anche se la vita non è stata molto carina con i ragazzi che ha incontrato. Il ragazzo è alle prese con gli esami alla facoltà di architettura e il lavoro quando un giorno, durante una consegna, incontra il bellissimo Alex che ruberà completamente il suo cuore.

N. non ha mai voluto farsi vedere debole fino a che essere debole non è stata l'unica scelta possibile. Sì, essere debole. Quello che ti insegnano che non va bene. Debolezza non vuol dire perdita, se soffri non sei un perdente. Se soffri hai vinto.
N. non lo sapeva. O forse lo sapeva già.
Questa è la storia di chi, tra le pieghe dell'anima, navigando verso mondi sconosciuti, ha saputo trovare la sua debolezza e renderla forza, la sua arma vincente, la sua vittoria. Vincendo perdendo. Proprio così.

2+2 versi ogni giorno, sugli argomenti più disparati: il nostro piccolo proposito poetico per il 2025.
La raccolta prosegue. Come sempre, i versi in corsivo sono i miei, accompagnati dai suoi.
Grazie B, per questo viaggio senza ritorno, fino alle stelle. Ho fatto biglietto di sola andata, e ho fatto bene.

A diciassette anni, Matilde Rinaldi deve ricominciare tutto da capo: una nuova città, una nuova scuola, una nuova vita che non ha chiesto.
Tre mesi prima ha perso sua madre in un incidente stradale, di cui Matilde si sente silenziosamente responsabile, e da allora gli incubi la svegliano ogni notte.
Per sopravvivere, Matilde ha deciso una cosa: nessun legame.
Il primo giorno nella nuova scuola, però, incontra Samuele Moretti, diciannove anni, ripetente, sfrontato, con un sorriso pericoloso ed occhi che sembrano vedere più di quanto lei voglia mostrare.
L’unico che sembra accorgersi che Matilde non dorme, non mangia abbastanza, non sta bene.
Samuele la provoca, la punzecchia, la sfida.
Matilde lo respinge, lo ignora, lo manda a quel paese, ma ogni volta qualcosa li riporta nello stesso punto, come se ci fosse una linea invisibile a tirarli.
In un lento, struggente e irresistibile sviluppo graduale, Matilde e Samuele impareranno che non sempre ci si salva da soli.
E che certe volte, la verità non è “non posso amarti.”
La verità è: “avrei voluto baciarti.”