La battaglia con Jaiden si è conclusa e molte cose sono cambiate.
Molti eventi hanno scosso e cambiato la Maison.
La tranquillità regna finalmente, ma sarà davvero così?
O qualcosa di oscuro minaccia la serenità dei coniugi MonteCristo?
Episodio Finale della Trilogia.

Una partita a scacchi tra la Grande Russia e gli Stati Uniti d'America; una partita a scacchi che vede le due potenze sfidarsi fino all'ultimo respiro anche sulle posizioni a letto.
E non sempre è America a vincere.

Shion e Doko, due uomini che si sono sempre amati e che ancora a distanza di anni e anni sentono e provano l'uno per l'altro, l'immenso amore che li legava in passato.
Un momento solo per loro, di intimità e connessione fra i loro corpi e le loro anime.

"Figlio ingrato, come hai osato scoccare su di me uno dei tuoi dardi!?"
Eros guarda la madre sorridendo. E' appena tornato da una delle sue scorribande; le sue ali fremono ancora, gioiose.
...
"Non hai il minimo rispetto per tua madre!"

Era chiaro che Saga volesse spingerlo fino al limite estremo, portarlo a poco a poco verso il piacere più profondo e devastante, e il cavaliere del Sagittario ormai si sentiva come un burattino nelle sue mani. La sua mente era completamente annebbiata, obnubilata, era come se si fosse improvvisamente dimenticato di tutto ciò che lo circondava e dei suoi doveri. Ora, sebbene quello fosse solo l’ultimo di tanti amplessi, desiderava solo lui, desiderava solo Saga, voleva andare fino in fondo.
[Saga/Aiolos - Top!Aiolos - PowerBottom!Saga]

[...] Gli sfuggiva la parola esatta. Percepiva la sensazione ma non possedeva il lessico necessario a tradurla in definizione… era un inspiegabile calore nelle punte delle dita, lo stesso che provava due secondi prima di scoccare una freccia sentendo sulla pelle il legno e le penne di falco. Era il momento in cui consegnava i corpi dei mostri che abbatteva, venendo accolto con gratitudine e denaro.
Nessuno gli aveva mai chiesto il suo nome. Lo chiamavano Cacciatore, a volte Drago dell’Est, ma non si preoccupavano mai di trovare dell’umanità oltre la fredda precisione del loro salvatore.
Quel cowboy invece, McCree… la sensazione che gli trasmetteva era il contrario della solitudine. [...]
[McHanzo per il decimo p0rnfest. Werewolf!AU]

" Non ha tempo, la morte.
Esiste solo il buio, il silenzio, la notte.
Come quella in cui sono piombato dopo averti lasciata andare."
+++++
I pensieri di Vincent, nei quasi quarant'anni che intercorrono dall'attimo della sua "trasformazione" ad opera di Lucrecia e Hojo, fino al giorno in cui Cloud, Tifa e Aeris lo risvegliano dal suo sonno.
NOTA: Riscrittura totale da zero di una mia vecchia Fan Fiction sul fratellone, andata perduta dopo la mia prima cancellazione da efp.

Sono passati dieci anni e, in mezzo al freddo e alla neve, tra le strade di Monaco, Raven si permette finalmente di ricordare il passato e dimenticare il presente. Per pochi istanti l’anno, semplicemente lo lascia accadere. Cerca di ignorare le grida, il fuoco, il dolore, la paura. Per pochi istanti ci sono lei e quel caldo fagotto che si stringe al petto. Lui è lì, più vicino al suo cuore di chiunque altro sia mai arrivato. Incredibile come qualcosa di così piccolo abbia tanto potere su di lei. E i vagiti che fa, Raven ne è certa, sono parte della stessa canzone che ha dato vita al mondo.

Hanzo e Genji. Nella storia di Overwatch li vediamo affrontarsi, confrontarsi. Sembra impossibile che possano essere fratelli, eppure è così. Nati nell'antica quanto potente famiglia Shimada, il destino ha diviso il cammino di questi uomini un tempo legati.
In questa fic ho provato a immaginare e raccontare alcuni dei momenti più importanti nella loro crescita. Passando da un tempo di spensieratezza a un tempo in cui i loro caratteri tanto differenti li abbiano portati, non solo alla distruzione del loro rapporto fraterno, ma anche a quello di tutta la loro famiglia.

Una lettera misteriosa per Yugi arriva in casa Muto in una data molto speciale per il nostro piccolo eroe.
Una happy-B-Day Yugi che conclude l'arco di Eternity (in teoria)

Quando un rapporto di fiducia viene spezzato sembra impossibile riconciliarsi, Saga ed Aioros lo sanno bene. Ma sanno altrettanto bene di non poter fare a meno uno dell'altro.
-Patti chiari, Aioros. Io ti amo e ti desidero con tutto me stesso. Questo lo sai. Come tu sai bene che io ti voglio, io so bene che tu mi disprezzi perché ti ho tradito. Lo so e so di meritarlo. Per questo ti chiedo di starmi lontano come io sto lontano da te. Sentirti vicino e sapere che mi odi… non sono tanto forte da sopportarlo. Per cui, ti prego, adesso vattene-
Aioros scosse la testa, lo sguardo fisso sulle mani che teneva intrecciate in grembo e che stava tormentando.
-Non è così facile. Se potessi starti lontano neanche ti avrei cercato. Non capisci? Starti vicino mi fa male, ma starti lontano è peggio-

[Russia x U.S.A.]
"Ivan è abituato alla violenza, ma in questo caso desidera altro, oltre la gloria data da una conquista bellica o dal semplice dimostrare di essere militarmente il più forte.
Desidera sentirlo chiamare il proprio nome, gemere nel percepire la sua presenza dentro di sé e di pregarlo, se possibile, di fare più veloce, lasciandosi avvolgere in una morsa fredda, ma che lo fa star bene, nonostante gli sguardi altrui lo invitino ad allontanarsi."

«Dimmi che è stato quello spirito a dirti di farlo», Hawke tentò di mantenere un tono sicuro mentre parlava, ma la sua voce tremava. Si maledisse e cercò di cacciare in fretta e furia le lacrime che le erano apparse agli angoli degli occhi. Non avrebbe pianto. Non questa volta. «Dimmelo, Anders. Dimmi che l’uomo di cui mi sono innamorata è ancora lì dentro, da qualche parte, in balia di una forza più grande di lui. Dimmi che il Guaritore che ho conosciuto non è perito sotto il peso di quel maledetto spirito. Ti prego, Anders… ti prego».
Hawke non poteva vedere il volto del mago, ma udì comunque un grosso sospiro lasciare le sue labbra. Capì quale sarebbe stata la sua risposta prima ancora di udirla.
«No, Hawke. Sono stato io.»
[Andersfem!Hawke] [Spoiler sul finale di Dragon Age II]

[The Evil Within]
[The Evil Within][Joseb]
"È stato così, vero? Dopo l'incidente, intendo...".
"Beh, almeno io non mi sono mai puntato una pistola alla testa".
"No, certo che no... tu ti sei solo annegato nell'alcool".
"Non possiamo essere tutti perfetti... ma non ha mai influito sul mio lavoro. Però, hey, tu hai letto il rapporto dell'AI".
"Sai che non ho fatto rapporto perché ero preoccupato per il tuo lavoro, Sebastian".