E' ROSSA. MOLTO ROSSA.
'Amami.' sussurra. Diventa serio, abbassando lo sguardo. Mi metto in ginocchio, avvicinandomi a lui. Mi metto a cavalcioni su di lui. Avvicinandomi al suo viso, lui mi guarda spostando un ciuffo dietro al mio orecchio. 'Lo sto facendo.' sussurro, unendo le mie labbra alle sue. Le sue mani si posano sotto la mia felpa, accarezzando un piccolo spazio di pelle. Poso le mie mani sui suoi fianchi, levando con il suo aiuto la sua maglia. Si lecca le labbra. Poso una mia mano sul suo petto scolpito, lasciando una piccola scia di baci. Arrivo al suo bacino quando mi fermo, traccio il 'triangolo' con un dito. Tiro leggermente in giù i pantaloni della sua tuta, facendo scoprire i suoi boxer neri. Mordicchio l'elastico sentendo un gemito uscire dalle sue labbra.
E' la prima che pubblico c:

E' la mia prima one-shot !!ATTENZIONE: CONTENUTI FORTI, SE NON LI VUOI NON LEGGERE.!!
-Hai paura?- chiese ansimante.
-No, mi fido di te.-

Portai la sigaretta alle labbra, osservando con i miei occhi scuri il ragazzo seduto timidamente di fronte a me.
Aveva occhi azzurri come il mare e i capelli biondi, probabilmente tinti. Aveva proprio il viso da bravo ragazzo, troppo innocente per venire da me.
«Cosa ti serve?» chiesi con tono gelido, mentre i miei capelli neri e ondulati venivano spostati sulla spalla destra. Il ragazzo deglutì rumorosamente, porgendomi una foto.
La presi con la mano libera, soffiando fuori dai polmoni il fumo aspirato. La foto ritraeva un uomo sui cinquant’anni, occhi azzurri e capelli castani.
«Quello è il compagno di mia madre.»
«Cosa vuoi che gli faccia?»
«Picchia mia madre da cinque mesi, e ha giurato di farla fuori se oserà denunciarlo.»
Ci fu qualche secondo di silenzio, come se il ragazzo stesse riflettendo sulle parole che stavano per uscire dalla sua bocca rosea.
«Voglio che tu lo uccida.»

Quando alzai lo sguardo, vidi due occhi stupendi verdi che mi fissavano, quasi come se cercassero di leggermi nel profondo dell’anima.
"Tu non sei di queste parti, vero?"
“No, sono italiana. Da cosa lo hai capito, dalla mia orrenda pronuncia inglese?” dissi un po’ imbarazzata.
“No, la tua pronuncia è ottima. È solo che non capita di incontrare una bella ragazza come te, a New York, tutti i giorni.”
Okay, a quel punto ero davvero imbarazzata! Ero arrossita come un peperone e avevo tanta paura che lui lo avesse notato.
Ma da bravo cavaliere, mi tese una mano per aiutarmi ad alzarmi.
“Beh, grazie del complimento.”
“Ehmmm… Ale, possiamo andare? Se non ci muoviamo credo proprio che non mangeremo un bel niente, e il mio stomaco reclama cibo!”
“Arrivo! Scusami, ora devo proprio andare.”
“Beh, allora ci si vede in giro!” in quel momento Ilaria mi stava portando via per un braccio.
“Ma New York è gigantesca! È impossibile rincontrarsi!”
“Vorrà dire che ti troverò” disse facendomi l’occhiolino.

Lei è sola.
Lui è solo.
Entrambi soffrono dello stesso problema.

[ATTENZIONE:La storia è in fase di aggiornamento,per correggere eventuali errori grammaticali e di battitura.Sarà corretta al più presto]
"Per l'ennesima volta riguardo le ferite sul polso appena provocate.
Per l'ennesima volta mi taglio,per non soffrire,o magari solo per soffrire per qualcosa di sensato,di concreto.
Per l'ennesima volta,la persona più schifosa al mondo,insieme ai suoi amici mi ha picchiata,e per di più,senza nessun motivo.
Per l'ennesima volta Harry Styles mi ha fatto soffrire.
E per l'ennesima volta,sono sempre più confusa sulla ragione del suo cambiamento."
-Prologo

Amy è una ragazza di 18 anni che vive da sola , la sua vita è molto tranquilla fin quando non conosce il suo leoncino pervertito.