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«Tu, alza il culo da quella fottuta sedia, ora»
Non aspettavo altro.
Iniziai a canticchiare qualcosa nell'attesa della prossima mossa e non fui affatto sorpresa nel scoprire che, il ragazzo che poco prima mi aveva minacciato era proprio uno dei giocatori di basket.
«Sai, a me non piace aspettare» mi si piazzò davanti e incrociò le braccia.
Abbastanza alto, magro, biondo e con un bel fisico, cosa che mi fece divertire ancora di più.
«Sei qui da un solo giorno, fossi in te non rischierei»
Lo guardai inarcando un sopracciglio e mi venne istintivamente da ridere poiché non sapeva che a rischiare fosse lui.