Agorafobia, demofobia, acluofobia, sociofobia, fobofobia, agyrofobia.
Queste sono tutte le facce di Kell, tutti i suoi demoni, tutte le sue fobie.
L’unica cosa che ha sempre potuto fare è resistere, contro ogni convinzione e anche contro il suo stesso volere, ha quasi diciassette anni e l’unica cosa che vorrebbe fare è vivere.
E dove finisce? Beh, il Quattrocentoventisette è un istituto correttivo per ragazzi affetti da fobie, proprio come lei. Troverà Cecely, Victor e anche Jeh, il fantasma del suo passato, il ragazzo sfigurato con l’occhio di vetro che non ha mai dimenticato e le cose per lei non sembrano andare troppo male...
Solo che le cose non sono esattamente come sembrano, anzi, le cose in realtà sono ancora più complicate di quelle che sono...

Lily Evans è come la luna.
Affascinante e irraggiungibile.
Con un lato che tutti possono ammirare e un lato segreto che nessuno, fino ad ora, ha mai ammirato.
Anche se non lo sa,Lily è come la luna.
Bisogna saperla conoscere per amarla veramente.

Non è altro che una poesia, un sonetto per l'esattezza, con metrica quasi esatta, e con un significato allegorico che percorre l'intero scritto...lascio al lettore l'ardito compito di provare a immaginare cosa c'è dietro o ancora meglio di vederci qualcosa di diverso e personale.

-Ho urlato e urlato e urlato a gran voce che quella che gli altri vedevano, non ero io. Io non ero anoressica, io ero sana.
Ma nessuno mi ha ascoltato. Nessuno mi ha capito.
Ed io ho ceduto.-
Ispirato ad una storia vera. La mia.

Sherlock continuava a ripetersi che quella decisamente non era stata una buona idea.
Quando il suo migliore amico gli aveva detto che avrebbe voluto dare una festa, si era aspettato pop-corn, patatine - persino dei palloncini e cappellini a cono e trombette – e, per quanto queste cose possano essere assolutamente orrende, sarebbero comunque state meglio di tutta quella gente racchiusa nelle piccole quattro mura della sua stanza di college...
John decide di dare una festa e lui, Sherlock e i loro amici di college si ritrovano a giocare a "Obbligo o verità" e al gioco della bottiglia. Ma mai scherzare con la sorte...
Note: college!AU, roommates!lock (?), slash, ubriachezza, idiozia giovanile, Johnlock, accenni Mystrade...

"Ho sempre avuto mille motivi per evitare questo argomento: Tom, Gina, Josh...
Mille, stupide, inutili ragioni.
Occasioni perse. Ripensamenti. Tre anni. Tre lunghissimi anni."

Bah.