Questa è una raccolta di one shot (a carattere leggero/comico) spin-off della mia long precedente “Quattro stagioni”. Dunque sono immesse in quell’universo narrativo e sono rivolte solamente a chi quella storia l’ha seguita e apprezzata (e, banalmente: la conosce).

[Human!AU] - [shibari] - COMPLETA
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Con l’immaginazione e con le sue conoscenze tornava indietro fino a quando in quei luoghi non esisteva altro che acqua. Oceani interi, o magari spiagge, o luoghi incantevoli che Crowley appena riusciva ad immaginare. Centinaia di milioni di anni incastonati in un unico fossile, in un singolo pezzo di pietra.
Aziraphale guardava le montagne e ci vedeva le profondità del mare.
[***]
Crowley amava guardare le valli che si stendevano ai suoi piedi quando era in cima ad picco, amava la sensazione di essere in cima al mondo. Amava il vento e, ogni tanto, il brivido di rimanere aggrappato con una sola mano.
Crowley scalava le montagne e sognava di volare.

Un ballo è sempre stato un'occasione speciale per Aziraphale. Il suo demone Antony J Crowley lo sa bene.
Ora che nessuno li controlla, lontano dagli sguardi di Paradiso e Inferno, sono pronti a scoprire i limiti delle loro essenze immortali, ma non è detto che li trovino davvero.
Un'occasione speciale, una lunga notte tra ricordi, paure e certezze. Una sfida con soli vincitori.

ATTENZIONE: Contenuti sensibili, se siete facilmente impressionabili forse non fa per voi.
Aziraphale è un libraio squattrinato di mezza età gentile e disilluso. Proprio nel momento in cui la sua vita sembra impantanata in una quiete esistenziale statica e insipida, fa il suo ingresso nel negozio un uomo misterioso e avvenente: Crowley.

[SPOILERS SECONDA STAGIONE]
Le loro separazioni non erano mai per sempre. In fondo lo aveva detto anche Aziraphale stesso: "Nulla è per sempre".
Eppure la loro ultima lite era sembrata una ghigliottina: li aveva divisi così profondamente da lacerarli, così duramente da far mettere ad entrambi il punto su una relazione che pareva essere appena cominciata - o che era morta ancor prima di cominciare davvero.
Crowley si era sentito tradito, così tanto da dirsi che non sarebbe tornato dall'angelo nemmeno se gli fosse piombato davanti - in ginocchio, per giunta.
Peccato che fosse solo tutta una stupida storiella che si ripeteva per non ammettere quanto in realtà sperasse in un ritorno. Sperava in un chiarimento. Sperava in una svolta.
E adesso la svolta era arrivata così, di colpo, senza preavviso.
Dopo un anno intero da quel disperatissimo bacio.

[#Human!AU #WorkplaceRomance]
*
Aziraphale si è appena trasferito negli Stati Uniti per iniziare un nuovo lavoro a Mide, una prestigiosa agenzia di design di Chicago. Lasciandosi alle spalle un passato complicato e doloroso, Aziraphale è pronto per un nuovo inizio, e niente sembra potergli mettere i bastoni tra le ruote. Il primo giorno di lavoro, però, Aziraphale sarà costretto ad affrontare la prima di molte complicazioni: l'affascinante sconosciuto incontrato in un club la sera precedente è in realtà il suo nuovo collega Crowley.

La vita è fatta a scale: c'è chi scende, c'è chi sale.
Aziraphale e Crowley hanno un po' abusato di questo concetto, però.
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ATTO I (1-6): E' un sì, Crowley?
ATTO II (7-12): Sei un vigliacco!
ATTO III (13-18): Avrei dovuto baciarti allora, sulle mura dell'Eden.
ATTO IV (19-24): Mi sono sempre fidato di te. Ora fidati tu di me.
ATTO V (25-30): Io e te non siamo fatti per stare insieme nonostante tutto.
ATTO VI (31-36): Non è come cambiare, è più come ritrovarsi.
ATTO VII (37-42): Non è ancora finita: è appena l'Inizio.
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Ci sono un angelo e un demone.
Beh, a volte ci sono due angeli e delle volte ci sono due demoni.
Il punto è che c'è una domanda.
C'è anche un sì strappato con forza.
Ovviamente ci sono tutte le conseguenze del caso.
Ma a quelle ci siamo abituati, giusto?
La cosa importante è che soprattutto ci siano loro, sempre e comunque.
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[ALTERNATIVE ENDING | POST FINALE 2° STAGIONE | COMPLETA]

Aziraphale ha rifiutato la proposta di divenire il nuovo Arcangelo Supremo e, adesso, è libero di vivere la sua relazione terrena (in tutti i sensi) con Crowley.
Una sera l’angelo riesce a convincere il demone ad accompagnarlo all’opera.
Vi propongo uno spaccato di vita in cui si susseguono dubbi di carattere etico, gelosie, eros e nuove consapevolezze.

La storia è un tentativo di continuazione degli avvenimenti della seconda stagione di Good Omens.
Un viaggio, principalmente introspettivo, nei turbamenti che assalgono Crowley ora che sembra essere rimasto solo sulla Terra e nelle indecisioni di Aziraphale tra l'andare e il restare.

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Brevissimi frammenti sparsi, scritti dopo la seconda stagione di Good Omens.
Cercando di trovare un senso.
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SPOILER per la seconda stagione, naturalmente.
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Aziraphale non riesce a concentrarsi su niente. La sua mente è rimasta ai rapporti carnali, tipicamente umani, che lui e Crowley hanno condiviso qualche giorno prima.
Il suo corpo, soprattutto, non ne vuole proprio sapere di smettere di reagire a quei pensieri.
Crowley, invece, ha deciso di fare ricerche su alcuni aspetti delle tentazioni umane che non aveva mai approfondito.
Con un piccolo aiuto, inizia a capirci qualcosa… e vuole mettere subito in pratica quello che ha imparato.

Se volete contattare un angelo, dovete chiudere gli occhi e chiedere un segno.
Crowley non vuole nessun segno, né parlare con un particolare angelo.
Ma per qualche assurda ragione, il nuovo Supremo Arcangelo insiste a comparire nella libreria.
Il primo problema è riuscire a ignorarlo quando se lo ritrova seduto vicino.
Il secondo è provare a non aiutarlo come ha sempre fatto.
Il terzo è evitare di guardarlo, di sentire la sua mancanza, di volerlo, di amarlo.
Perché Crowley non può smettere di fare tutto quello.
E, soprattutto, non può smettere di stringergli la mano.

Sfrecciò lungo la strada senza una meta, senza nessuna canzone in sottofondo. Quando si fermò, sgranò gli occhi e scostò gli occhiali, puntando gli occhi gialli sulla stessa identica libreria dove lo avevano portato i suoi piedi.
Scese dalla macchina, lasciando che lo sportello si chiudesse con un suono secco. Fece scivolare le mani in tasca e avvicinandosi annusò l'aria.
“È così che utilizzi i tuoi miracoli?” Parlò prima di sentirlo apparire alle sue spalle.
Aziraphale boccheggiò, tenendo la mano a qualche centimetro dalla sua schiena. Non fu necessario toccarlo per avvertirlo della sua presenza. Quando Crowley si voltò, la riportò congiunta all'altra, schiarendosi la voce mentre un evidente imbarazzo lo riempiva.
“Solo per cose importanti.”Puntualizzò, sistemandosi la giacca grigia.

Crowley invita Aziraphale a un appuntamento. Che non è un appuntamento, ma lo è.
Tra una bottiglia di vino e l’altra… e l’altra ancora, capiscono entrambi che, forse, è arrivato il momento di essere sinceri l’uno con l’altro.
E che c’è qualcosa di umano che ancora non hanno provato a fare insieme.
Ma non è così facile come sembra. Anche la Bentley lo sa.
Per fortuna un demone è capace di tentare. E un angelo possiede la grazia divina.
E c’è questo immenso amore che non ne vuole proprio più sapere di starsene in silenzio.
Tutti e due vogliono sentire cos'è l’amore. Tutti e due vogliono mostrarselo.

Crowley dischiuse le labbra, attonito, ma lo stupore lasciò ben presto posto alla frustrazione «Lo stai facendo di nuovo.» ribatté, la voce abbassata in un ringhio esasperato. Non si mosse dal posto, ma tutto il suo corpo sembrava urlare di voler fuggire «Come puoi- Non posso.» ripeté e cercò di ignorare l’intoppo nelle parole. Chiuse con forza le labbra in un tentativo di ricomporsi «Oh non so neppure perché me ne stupisco. Sei sempre stato lento su certe cose.»
Aziraphale lo guardò, oltraggiato «Non credo sia il momento appropriato per insultare-»
«Non sto insultando.» ribatté.
Aziraphale inarcò un sopracciglio, lo scetticismo chiaro nell’espressione.
«Non lo sto facendo!» ripeté con veemenza. Poi distolse lo sguardo «Oh per l’amor di-» borbottò, e affossò entrambe le mani sui braccioli della poltrona.
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Crowley e Aziraphale parlano.
Ambientata dopo il finale della seconda stagione.