La voce irritata di Ben quasi le perforò i timpani.
Non che non avesse ragione di essere arrabbiato. Probabilmente si trovava già davanti al ristorante con Julie, le mani ben infilate nelle tasche, cercando un po' di calore in quella gelida serata di dicembre.
- Entrate pure - replicò Gwen - Non credo che riusciremo a venire.
- Perchè?
Gettò l'ennesima occhiata ad un Kevin ancora pensieroso e non potè fare a meno di sorridere.
- Siamo di fronte ad una tragedia, cugino.
[Ben Ten: Alien Force]

Bulma è l’unica — l’unica — che può vederlo così, che può vantarsi di averlo completamente alla sua mercè.

Ufficio complicazioni affari semplici, sezione idee idiote con doppio fine. Un pomeriggio di malumore. [Jigen, Goemon, Lupin]

Cristian si chiama Cristian, senza acca e senza o.
Gli piace il suo nome, nonostante la prof di inglese glielo abbia detto, che non è corretto: se fosse in italiano sarebbe Cristiano, se invece fosse il nome inglese, avrebbe un’acca tra la c e la r.
Ma tanto Cristian se ne frega - o no?
Fanfic classificatasi seconda al contest "under your fingers" indetto dal Forum Pens and Brushes.

“Da quanto lo sai?” “So cosa, Conan?” “Che sono Shinichi” “Quando eri lui, hai guardato Ai nello stessomodo in cui la guardi ora…” “Scusami Ran… scusami!” “Basta con queste scuse!”
"Mi ha chiesto di dirti che ti ama"
Una storia basata su un abbozzo di disegno. Heiji e Ran sono ormai rimasti soli, avvolti nel più totale dolore. Si può stare insieme per solitudine? HeijixKazua; RanxShinichi, ConanxAi ed in modo indecifrabile RanxHeiji. Dal KalieTimes: Una storia che mi ha sconvolta.

Si trovavano sempre nello stesso posto, alla stessa ora – senza averlo mai esplicitato, sapevano che era lì che dovevano andare, se la giornata andava storta.
Se quell’occhiata particolare li raggiungeva, se arrivava quel cenno, quel tocco senza uguali sull’avambraccio o sulla schiena, era stabilito.
Si sarebbero visti, quella sera.
Warning: KoJuKaru - threesome molto introspettiva, tendente al malinconico/combattuto. A vostro rischio e pericolo^^

Ce l’avevano scritto in faccia: Ken voleva il suo capitano, Hyuga, lungi dall’essere appagato, avrebbe fatto qualsiasi cosa per compiacermi, perfino cedere alle avances che rifiutava da sempre. E io cosa volevo? Li volevo entrambi, ovvio. Sì è vero, adoro questi tre personaggi insieme ma… così?!?

Contagiata dalla spot-mania! XD Tutta colpa di Nene e Kitsu, ecco! Una drabblina senza pretese su uno spot che, secondo me, sembra fatto apposta per Taro e Tsubasa.

e tornare all'erba che mi pizzica la schiena è come la nostalgia. Warning!: OT3 all'opera.

Mio malgrado, anche io sono stata trascinata in questo delirio collettivo, e ne subisco le conseguenze.
Partecipante alla Alphabet!Challenge, pairing Karl/Genzo.
Dedicata a Pucchyko_girl
Che succede quando un portiere giapponese presuntuoso e un pallone gonfiato di tedesco si incontrano, manovrati da una pazza NeoSlasher?
Scoppia l'aMMMore, che domande ù.ù
Con la partecipazione di Margas, Schuster e Kaltz.xD

[Doppia Drabble n°4= Kojiro Hyuga]
Quando il suo ragazzo l'aveva chiamato nel cuore della notte, si era chiesto che diavolo volesse.

Raccolta di storie che traggono spunto dalle vicende narrate nel manga di ambientazione calcistica più conosciuto e seguito di sempre, il cui filo conduttore è la vita quotidiana.
——— キャプテン翼 Captain Tsubasa ———
Cosa succedeva ad Amburgo mentre la Nankatsu rincorreva la sua V3: Tsubasa sognava di raggiungere Roberto in Brasile, Tarō era immerso nella nuova realtà di Parigi; come avrà trascorso, invece, gli stessi tre anni, quel portiere, amato o detestato, certamente meglio noto come S.G.G.K.? Il mondo, a volte, è proverbialmente piccolo, e il destino spesso decide di intrecciare, inevitabilmente, le vite dei suoi protagonisti.

Un freddo pomeriggio invernale, due ragazzi innamorati,
una doccia imprevista e due tazze di cioccolata calda:
gli ingredenti per un "dolce sentimento" appena sbocciato.

Nel suo salotto, un abete spiccava in un angolo ben in vista, decorato rigogliosamente di bianco e rosso, come la bandiera del Giappone; fosse stato per lui, in quella casa non ci sarebbe stato nessun albero colorato, nessun addobbo sparso per le stanze, non un pacchetto accanto al camino.
Nemmeno il piccolo Babbo Natale alla porta d’ingresso, se proprio voleva togliersi tutti i sassolini dalla scarpa.
[Shot natalizia senza pretese, scritta come al solito a orari indecenti. ù_ù]