Naruto fissava il pallido dio che sembrava attirare l'attenzione di tutti quelli che erano nel locale. Era meraviglioso, stupefacente e bellissimo ma al di sopra di tutto era infelice. Riusciva a vederlo. I suoi occhi nero pece erano cupi, senza vita e vuoti. Era come se le luci fossero accese ma non ci fosse nessuno in casa. Era come se fosse pronto per morire...

Ma andiamo al sodo. Non comincerò con: “C’era una volta”, perché quello che sto per raccontare non è una favola. Non comincerò neanche con uno storico e antiquato: “Correva l’anno…”, né con un “Caro diaro…” stile Anne Frank.
Invece, temo che dovrò annoiarvi con la mia presentazione. In fondo, a che pro scrivere se non si può ammorbare un poco il lettore? E poi, un’autobiografia sarebbe inutile, se non si presenta il protagonista.
Cominciamo: mi chiamo Sasuke Uchiha...

Attenzione: se cercate una storia dolce e coccolosa GIRATE AL LARGO. Non fatevi ingannare dall'introduzione. Questa storia é tutt'altro che romantica... Di quel giorno ricordo ancora la strana sensazione di avere una mano calda e l’altra, con il cellulare in mano, nel perenne gesto di controllare l’ora e la casella dei messaggi, gelida, perché lasciata scoperta al freddo di Dicembre, invece che al caldo nella tasca del cappotto rosso, come la sinistra compagna. Le dita intorpidite scorrevano sui tasti per scrivere un messaggio. “Dove sei?” Un messaggio che non feci in tempo ad inviare perché me lo trovai davanti, Sasuke Uchiha. In tutto il suo splendore.

Prima classificata al Double Change Contest indetto da solarial e Rinoa81
Non avevano mai dato un nome a quello che erano. Semplicemente, perché non sapevano come chiamarlo. Bisogno? Necessità? Desiderio? Perversione? Niente avrebbe potuto esprimere quel complesso di emozioni che li legava. Niente, perlomeno, che fossero pronti ad accettare.
E lo stemma con le teste d’aquila chiamava Sasuke, lasciando indietro Naruto, per una pura questione di confine che i due non vedevano e a cui non avevano mai fatto caso, ma che adesso si ergeva come muraglia invalicabile tra loro.

Cammina lentamente nel vialetto di casa, rimirando per l’ultima volta il giardino che ha curato per tanti anni; il laghetto con le carpe; ogni più piccolo sasso disposto con ordine sull’erba…
Si china in prossimità dell’acqua, sorridendo all’indirizzo dei pesci.
«Chi vi darà da mangiare, ora?»

Un Itachi particolarmente stronzo. Un Naruto disperatamente innamorato. Un Sasuke che a causa di un incidente perderà la memoria.
Una storia dove il tempo non cancella i ricordi ne i sentimenti, una lotta per ritrovare le memorie perdute. ATTENZIONE: Pairing: SasuNaru (Reverse), accenni di ItaSasu (Uchihacest), una spruzzatina di KibaHina (ho fatto la rima XD ) e NejiKiba.
Alcuni personaggi tendenzialmente OOC.

"Una lacrima sfugge dispettosa al mio controllo…ma si , per oggi posso permettermelo quest’attimo di debolezza…continuo a piangere ed ho la strana sensazione che non sia l’unico a farlo." Eccomi tornata con il seguito di LOSER...XD

In tali occasioni, era commovente vedere come Sasuke smetteva di brontolare/disperarsi/dare la testa contro il muro/tentare un omicidio del primo passante e del suo cane che lo fissavano perplessi, per voltarsi verso di lui, afflitto.

Porti le tue mani sul mio collo, mentre le mie gambe tengono il tuo bacino incollato al mio. Ti spingo in una danza che non vuoi? Ti porto in una dimensione che non ti piace? Sono il gatto e tu il topo, stiamo giocando a fare l’amore. {Fanfiction per lo Yaoi Day (invenzione di rekichan ma che è diventata una festività universale XD)} [Spoiler sul carattere di Sasuke]

Traduzione dall'inglese a cura di Digitalis Purpurea. Oneshot. Sasuke non crede a Babbo Natale ma, a causa di una scommessa, è costretto a scrivergli una lettera in cui gli chiede in regalo un biondino dagli occhi azzurri (...e del raso rosso). Cosa succederà quando, svegliandosi la mattina di Natale, troverà il suo migliore amico perfettamente impacchettato sul suo divano? Yaoi. SasuNaru.

Naruto lo richiamava indietro e lo stringeva a sé, passando la mano tra i capelli neri, con il tocco gentile ed ipnotico di un incantatore di serpenti che tenta di addomesticare un cobra.
Fanfiction iscritta al contest: "Una canzone per la vita" indetto da Itachi_love.

Poi, annegano.
I loro occhi percepiscono il vuoto, e si prendono. Basta solo un amo, e al primo tentativo si prendono. Si prendono, si aggrappano e cercano di salvarsi. Non importa quant'acqua abbiano inghiottito, ne assaporano ancora, e la mandano giù anche se ha un orribile sapore, e la baciano, prendono le labbra, sono umide e salate, le prendono, si aggrappano e cercano di salvarsi. Non importa quanta medicina malata abbiano inghiottito, e ne assaporano ancora, e la mandano giù nonostante abbia un sapore meraviglioso che sanno, lo sanno, li ucciderà.
Sasuke/Naruto - loro, loro erano miseramente malati l'uno dell'altro.

[Classificata Seconda al 2^contest dell'erotismo di Rota]
Voci basse e roche aleggiano nell’aria asfissiante.
Il bambino attende, sembra che stiano dicendo qualcosa, ma non riesce a sentirle bene.
Il ragazzo incappucciato, di cui ora si vede solo metà volto e qualche ciocca di lisci e lucenti capelli neri, rimane immobile ad ascoltare.
Percepisce le voci angoscianti che intonano un canto sconosciuto ai più.
«Il Serpente lo morderà! Morderà! Morderà! E di Rosso lo tingerà! My fair Lord.»
[Spoiler! cap.439]

Una amicizia che cresce e si consolida con gli anni, i primi amici, le prime feste, i primi compleanni tra amici, le prime cotte e i primi amore. Racconterò la crescita di due comunissimi bambini, la loro adolescenza e la loro maturità , attraverso episodi di vita quotidiana, cercherò di descrivere l'evoluzione dei sentimenti e dell'amore. La nascita di amori impossibili e di relazioni "illecite"...il risveglio che ognuno di noi ha avuto durante il passaggio dall'infanzia all'adolescenza/pubertà, per concludersi nell'età adulta. Una amicizia che diventa amore ed episodi che ti sconvolgono la vita....