Perso in tali pensieri, ignorò la domanda di Ai e appoggiò un ginocchio sul materasso prendendo tra le mani il volto del senpai e avvicinando le labbra alle sue.
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AiSyo scritta da me e da Lyel ^^

Ad Otoya scappa un sorriso, insieme a qualcosa che gli scalda il petto.
Se sia per l'espressione profondamente scocciata di Tokiya o il semplice fatto che Tokiya sia lì, non sa deciderlo.
«Com'è che alla fine sei sempre tu quello che viene a cercarmi?».
«Perché sei il mio compagno di stanza. Sono io il primo ad accorgersi che non ci sei».
[Icchiki, perché Otoya si fa sfuggire certe frasi con eccessiva leggerezza, sigh]

12 fratelli (subaru non ha bisogno di fic perchè ha già chitose nella novel, shh) alle prese con altrettanti bambini piccoli.
Cosa mai proveranno?

Possono due ragazzi, che non si sopportano a vista e che non perdono mai occasione per lanciarsi frecciatine a vicenda, cominciare ad evitarsi anche se evidentemente attratti l'uno dall'altro?
Assolutamente si!
E' cominciato tutto in una serata d'estate.

Jem è morto.
Will ormai è solo, senza il suo parabatai.
Il dolore dell'assenza, sotto il punto di vista di Will.

[Grantaire-Enjolras]
"Dammi le tue mani, Enjolras, di modo che io possa baciarle e tenerle strette. Voglio aggrapparmi alle tue dita, le tue sottili e bianche dita, ma adesso sono di nuovo sbronzo e tu non mi guarderai nemmeno. Eppure ti sento qui, vicino a me. Oddio, sei qui davvero. Sento il tuo respiro caldo nel mio orecchio, la tua bocca famelica che scava nel mio collo, amami, dolce Enjolras, con i tuoi capelli d'oro e il tuo naso dritto, la tua casacca rossa sul pavimento."

Eccomi di nuovo qui, siete felici? (Tutti: No!)(Io: Cattivi D:) Comunque questa ff parla di come un pomeriggio normale si possa trasformare in un pomeriggio pazzo, spero vi piaccia!

Salve a tutti!
Questa fic parla della morte di Death nella scalata delle dodici case.
Tutta la storia è raccontata da Aphrodite in prima persona.
Buona lettura a tutti.

“Il Grande Tempio… non ne restano che le rovine.” E non solo di quello, mi ritrovai a pensare. Era come se insieme a quell’immane struttura, anche coloro che vi avevano passato la maggior parte della loro vita fossero crollati. Come se le nostre vite fossero legate indissolubilmente al luogo che aveva visto la nostra gioventù, i nostri giorni felici, il nostro amore.

Fuyuka decide di chiudersi in camera dell'amato
Kaname ama torturare il suo fratellino
E a pagarne le conseguenze è sempre Iori.
[Si un'altra iofuyu. perchè anche se non piace a molti loro sono tutto nel mio cuore.]

"Tutto è fuoco: un camino acceso, i fornelli con cui cuciniamo, la sigaretta che ci rilassa nei momenti di crisi. Fuoco è il vulcano che erutta, la foresta che brucia. [...] Fuoco è il palazzo che ho bruciato questa notte, e che ora si staglia impotente davanti a me, piegato da una forza che è la base di ogni cosa."