Si allungò verso di me e si inumidì il pollice tra le labbra rosee. Capì cosa stesse facendo solo quando mi ritrovai quelle dita sul mento, intente a strofinare la pelle.
-Hai un po' di rossetto - sussurrò con voce roca;
Due grandi occhi verdi mi scrutavano curiosi, un lieve sorriso si fece spazio sul suo viso, lasciando intravedere i denti. Notai un accenno di adorabili fossette sulle guance, mentre il suo pollice era intento a cancellare delicatamente quella macchia boudeaux. Rimasi immobile e senza parole. Ero così imbarazzata! Ehi, uno sconosciuto mi stava pulendo il mento con la sua saliva!
Quando riuscì a riprendere il controllo del mio corpo, lo allontanai da me, allungando le braccia contro sue spalle.
-Tu saresti? - chiesi irritata, corrugando la fronte.
[...]
-Harry Styles - disse con aria di superiorità, dopo qualche secondo, sollevando il mento.
https://www.youtube.com/watch?v=5K9ee8Kvg4U (trailer)

«Ti pagano? - gli chiesi sovrappensiero; si voltò verso di me con le sopracciglia aggrottate, così indicai con la testa la borsa che cadeva al centro del suo petto - L'università. Ti paga per scattare foto a tutti gli eventi?»
Harry e la sua macchina fotografica erano praticamente un tutt'uno, ma mi ero sempre chiesta se lo facesse solo per hobby o se ci guadagnasse anche qualcosa.
Tuttavia quella che a me sembrava essere una domanda lecita era, ai suoi occhi, probabilmente stupida, poiché si lasciò scappare uno sbuffo divertito.
«No, non mi pagano.»
[...]
«Sono belle.» Dissi con sincerità, riferendomi alle fotografie.
Sollevai lo sguardo per osservarlo quando non rispose e, anche se non mi ringraziò, vidi comunque un sorriso compiaciuto combattere per spuntare sulle sue labbra piene.

"Non sai giocare a Bowling, vero?" Mi giro di scatto e trovo un ragazzo seduto su uno sgabello con un sorriso accennato che mi guarda. In attesa della mia risposta incrocia le braccia al petto ed io arrossisco tutto d’un botto, come sempre.
"No, non proprio." Gli rispondo facendo spallucce. Lui ghigna e si avvicina.
"Piegati un po’, così.." Mi spiega, posizionandosi dietro di me. Appoggia una mano sulla mia pancia e spinge delicatamente, con il suo petto, la mia schiena verso il basso. Sento le mie guance prendere fuoco.
"Non è una posizione comoda." Gli dico, imbarazzata.
"Beh, dipende dalle circostanze." Sussurra al mio orecchio, peggiorando la situazione. La sua mano raggiunge la mia.
"In questa posizione, tira la palla con tutta la tua forza in questa posizione."
E così faccio.
"Strike!"

Lei è Lara Smith, diciottenne avventuriera e coraggiosa. Ama il brivido e le situazioni pericolose. Vive a Londra con il fratello Brian da quando i suoi genitori, 16 anni prima, scomparirono. Da quel giorno, qualcosa in lei è scattato segnandola a vita. Non ha avuto un infanzia adeguata ed ora è decisa a riprendersi tutti gli anni perduti. Con l’aiuto del fratello, è diventata una grande assassina, e più scava affondo e più la verità sale a galla.
Solo una missione la divide dalla luce. Quella di proteggere Harry Styles, figlio di un miliardario molto potente a New York, bello da fare schifo e pericoloso come un veleno letale.
Lara, sarà disposta a tornare all’inferno, ed entrare nella vita del ragazzo con forza.
Ma se qualcosa andasse storto, e Lara si innamorasse del suo protetto? E se lui non ricambiasse il suo amore? O peggio, se la scoprisse?

QUESTA STORIA LA STO RISCRIVENDO
La porta si chiuse di colpo dietro di me «Dobbiamo parlare» La voce calda e sexy di Zayn mi fece mancare l'aria. Lo guardai specchio, il suo respiro caldo mi solleticava il collo. Le sue mani possenti mi cinsero i fianchi, facendomi appoggiare contro il lavandino «Non sei andata a letto con lui» Non era una domanda, Zayn sapeva benissimo che avevo mentito.
Non dissi nulla, ormai non potevo continuare quella falsa. Decidi di arrendermi e Zayn si allontanò quel poco per permettermi di girarmi, non aveva ancora tolto le mani dai miei fianchi.
In pochi secondi mi trovai schiacciata grazie al suo corpo contro il muro, mentre la sua bocca mi baciava il collo.

«Sei cambiata, mi piaci.», disse con uno strano sorrisetto.
«A quanto pare sei cambiato anche tu, magari hai imparato la lezione.», replicai soddisfatta, arrivando verso la porta.
«Alla prossima, Ross.»

“Senti, io non ti voglio come sorella e tu non mi vuoi come fratello.”
Alzo gli occhi al cielo. “Minchia, che intuito Harry.”
“Zitta e ascolta”, mi ammonisce. “Ho un'idea.”
“Spara.”
“Facciamoli separare.”
Cosa? Come? “Ma...”
“Facciamo in modo che mia madre e tuo padre si lascino. E noi non dovremmo più vederci. Mai più.”
A quelle parole tutti i miei dubbi svaniscono improvvisamente. Davvero non avrò più un fratello fastidioso come un riccio in culo? Davvero non dovrò più sopportare i nostri litigi e le cazzate infinite che escono dalla sua bocca? Davvero non dovrò più vedere Harry Styles? “Ci sto.”

Si era inginocchiato, Harry. L’aveva guardata con le lacrime a nascondersi fra la pioggia, proprio come anche lei stava tentando di camuffarle. Si era passato le mani fra i capelli, tirandoli all’indietro e rendendole tutto più difficile: il viso di Harry era esposto, con ogni ferita che lei gli stava infierendo con le sue parole e motivazioni inesistenti. I suoi occhi le chiedevano di rimanere, di non abbandonarlo come accadeva nei suoi incubi mai svelati, di picchiarlo per qualsiasi cosa fosse stata a ferirla; l’importante era che fosse tornata a casa con lui.

Destiny non è una ragazza normale. A cinque anni, lei e il suo amico Cole furono reclutati dalla Unit per diventare spietati Monster Hunters, persone addestrate alla cattura e prigionia di esseri umani che, per qualche sconosciuto motivo, smettono di essere tali. Destiny è felice all'apparenza, ma un grido di dolore la sveglia ogni notte. Un grido che solo lei può sentire. E lì, nelle prigioni piene di ragazzi diventati mostri, dietro la misteriosa porta rossa che nessuno può attraversare, troverà quello che cerca. Troverà il suo grido di dolore, e forse il modo per curarlo. Troverà Harry.
QUESTA STORIA NON E' ISPIRATA A SHADOWHUNTERS!

Dal testo:
"E Arabella,se avessi saputo che volevi andare via senza nemmeno un saluto, avrei costruito una rete di stelle e cuscini di nuvole bianche per fermare il tuo volo nel cielo."
[1174 parole]

Bastano 10 minuti per rovinare la vita di una persona e 100 anni per rimetterla a posto, ma una cosa è certa: qualcuno pagherà, anche a costo della vita.
Giochi di manipolazione, rabbia, disperazione, nessun elemento positivo per un'anima così nera.

ὕβϱις (ubris), è il peccato peggiore della cultura greca. Significa "tracotanza", "eccesso". E' dovuta ad un'azione che vìola le leggi divine.
Elizabeth Abram, come Icaro, che con le sue ali di cera volò troppo vicino al sole, sentirà la pelle bruciare.
Proprio come Prometeo, che rubò il fuoco per gli uomini, sfiderà gli dei per chi ama.
Tratto dalla storia:
"Tracotanza, ecco il peccato in cui stavo cadendo miseramente.
Anzi, in cui mi stavo sollevando immensamente."

” Io e la Congrega accettiamo l’incarico. Voglio che mi vengano mandati tutti i verbali delle indagini fatte su tutti gli omicidi che hanno commesso, le prove e i fascicoli su di loro. Li voglio entro stasera sulla mia scrivania, in modo da poter cominciare subito. Prenderò io stessa parte alla missione”. I tre si rilassarono di colpo, si alzarono e ringraziandomi uscirono e dissero che mi avrebbero fatto avere le informazioni che avevo chiesto il prima possibile. Kelsey entrò nella sala, mi guardò e mi chiese:” Li hai riconosciuti vero?”. Riguardai i cinque volti ologrammati: Niall Horan, Louis Tomlinson, Liam Payne, Zayn Malik ed Harry Styles, poi le risposi “Si Kels, e giuro, quando li troverò desidereranno non avermi mai incontrato”

"Sono mortificato, permettimi di offrirti almeno un caffè," mormorò con tono sommesso, dal suo sguardo potei intendere che fosse realmente dispiaciuto, ma non volevo credergli.
"I miei vestiti non torneranno magicamente asciutti con del caffè, lo sai questo?"
A Harry Styles one shot.