La Nuova Generazione non c’entra nulla con quella che l’ha preceduta; è l’era dei privilegiati, delle feste da sballo e della vita adolescenziale sregolata. Un club che non ha nulla a che vedere con quello di Lumacorno … un gioco pericoloso, un evento inaspettato. Perché a volte a giocare con il fuoco si resta bruciati.
Prima regola del Club: non si parla del Club;
Seconda regola: ciò che accade nel Club resta nel Club;
Terza regola: si accoglie un solo membro all’anno;
Quarta regola: se un membro del Club va a fondo andiamo tutti a fondo;
Quinta regola: una volta entrati nel Club non se ne esce.
Sprezzante, Jack Greengrass.
Astuto, Lorcan Scamandro.
Ricco, Scorpius Malfoy.
Arrogante, James Sirius Potter.
Bello, Louis Weasley.
Viziata, Lily Luna Potter.
Dispotica, Dominique Weasley.
Glaciale, Evelyn Wilkes.
[Lily/Scorpius; Rose/Scorpius; Lily/Lorcan; Dominique/Lorcan; Dominique/James Sirius; Evelyn/Louis; Evelyn/Jack]

STORIA INTERATTIVA - iscrizioni chiuse
***
Tutti noi conosciamo Hogwarts: sappiamo quello che si fa, la sua storia, i suoi segreti, tutto.
Ma avete mai provato ad andare oltre Hogwarts con la vostra immaginazione?
Vi siete mai chiesti come sarebbe la vita in un'altra scuola di magia?
Certo, abbiamo conosciuto Beauxbatons e Durmstrang grazie al Torneo Tremaghi, ma perchè non andare ancora più lontano?
Questa storia si svolge ad Ilvermorny, scuola di magia e stregoneria più rinomata del nord America, e racconta di un gruppo di ragazzi, di adolescenti, e delle loro vite, in un contesto diverso da quello del mondo magico inglese a cui siamo abituati.
Se anche a voi mancano le emozioni e i drammi alla Gossip Girl, Dawson Creek, O.C. e chi più ne ha più ne metta, questa è la storia che stavate cercando.

Lyn ha passato tutta la sua vita in una campana di vetro protetta a vista da sua madre.
Una lettera cambierà la sua vita portandola a vivere finalmente libera fra magia, amori, tradimenti, amicizie e tutte quelle cose che rendono magnifica la vita ad Hogwarts.
*Storia Interattiva* Iscrizioni chiuse!

Mentre sospirava all’idea di tutto questo, si riaffacciò sulla sua mente una discussione vecchia avuta con il fratello maggiore.
“Albus, sei talmente sciocco che potresti finire in Tassorosso!” ridacchiò James, mentre gli tirava una pappa gialla addosso, che secondo la madre, sarebbe dovuta essere purea.
“Finiscila James!” disse esasperata la madre, e con un colpo di bacchetta fece tornare la pappetta, che in quel momento era a mezz’aria, direttamente nella bocca di James.
Dopo essersi ripreso dal gusto orribile, il fratello tornò alla carica “Avanti mamma! Guardalo ha proprio la faccia da Tassorosso…oppure” e gli occhi di James si illuminarono di un malsano divertimento “Perché no? Potrebbe diventare un Serpeverde!” Ginny quasi si strozzò, forse per la rivelazione a cui non aveva mai pensato oppure perché aveva trovato un rimasuglio strano dentro il suo cucchiaio di purea.

Lily e Scorpius sono migliori amici, è questo il problema.
Si scambiano biglietti, lettere e cartoline in cui si raccontano tutto, condividono ogni cosa insieme.
La loro amicizia è amore, ma Lily è troppo orgogliosa, Scorpius è troppo distratto perché qualcosa accada.
Questa situazione cambierà definitivamente in seguito ad una serie di equivoci dovuti ad una serata che sarebbe stato meglio non esistesse ed una fidanzata poco affidabile.
[Ispirato a Love, Rosie]

Chiunque fosse passato per Grimmauld Palace in quel momento avrebbe visto un semplice quartiere di Londra imbiancato dalla neve che non accennava a smettere di cadere.
Erano appena le otto del mattino quando, chiunque fosse passato per Grimmauld Palace, avrebbe sentito la tranquillità di quel momento venire spezzata da una voce femminile che urlava “JAMESSSS”.
Eh si, perché nessuno sano di mente avrebbe deciso di passare le vacanze natalizie in quel quartiere per rilassarsi, perché se c’era una cosa nota a tutti era che a natale la famiglia Weasley-Potter è totalmente incapace di non creare scompiglio per più di un minuto.
E se vi fosse capitato di passare a Grimmauld Palace in quello specifico Natale e vi foste affacciati a una delle finestre della casa numero dodici avreste visto un uragano dai capelli rossi scendere dalle scale inseguendo il fratello maggior e, credete a me, sareste scappati per non tornare mai più.

[STORIA INTERATTIVA | OOC | AU | Max. 16 personaggi | ISCRIZIONI CHIUSE]
Ispirato da Teen Wolf.
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"Zanne,
artigli aguzzi
attendono sotto pelle
spuntan in luce d'argento,
mutante furia graffiante urlo,
gocciola Luna rossa
in brughiera
bestiale."
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La_Sniffa_Libri

Una nuova generazione alle prese con la propria infanzia ed adolescenza, ma anche con nuove minacce che si profilano all'orizzonte. I protagonisti sono i nuovi Weasley e Potter, ma anche i figli di tutti gli amici che hanno partecipato alla decisiva Battaglia di Hogwarts. Da quel fatidico 2 maggio 1998 sono ormai trascorsi ventun anni...

Lysander Scamander, oramai arrivato al suo ottavo anno ad Hogwarts, poteva affermare che aveva tutto e che, molto probabilmente, era la persona più felice in quel dannatissimo castello.
Lorcan Scamander era tutto quello che non voleva essere.
Ted Lupin era soddisfatto della sua vita.
Alice Paciock era diversa. Era totalmente diversa da suo padre sia per aspetto fisico che per carattere e sua madre le aveva conferito giusto qualche tratto del viso.
James Sirius Potter era stanco. Era stanco ed aveva cominciato a stancarsi alla tenera età di quattordici anni.
Axel Lovegood era strano. Era tutto ciò che ci si potesse aspettare da qualcuno appartenente a quella famiglia.
Louis Weasley era normale.
***
Una generazione che ha avuto tutto senza dover fare nulla, figlia di eroi, ma normale, dannatamente umana.
E se si trovasse davanti ad un pericolo peggiore del precedente? Una generazione senza eroi sarà in grado di vincere o perlomeno sopravvivere?
“Ognuno di noi è un eroe”
“Gli eroi non esistono”
“Vedi, Lily, in una guerra non ci sono né vincitori né vinti, solo morti e sopravvissuti”
“Vivere senza di te è come morire”
(Nella mia storia gli anni passati ad Hogwarts non sono più sette, ma nove)

Lily Luna Potter è stanca di dover accontentare le aspettative che la gente ha di lei. Non si sente a suo agio a Hogwarts, si sente in trappola, senza potersi esprimere liberamente. Come se non bastasse tutte le persone a lei più care non riescono a comprenderla e arriveranno a pensare che sia solo in cerca di attenzioni oppure il contrario, che sia una ragazza bisognosa di aiuti e di attenzioni. E Lily non può più vivere così, dove sente che tutto la opprime.
*
*
Non sono molto brava con le introduzioni, perciò leggete se vi va.

Dalla collaborazione di risa lilian badwolf e Mitsuki91, ecco a voi una storia folle. Tutto parte da un omicidio, e... chi sarà il colpevole? Ai lettori, Omicidi ad Hogwarts è solo un modo per vedere fino a che punto si riesce ad ingannare la mente del prossimo, tramite le parole e le storie.
Dal testo:
"Un corpo.
Si avvicinò, ma non si muoveva. C’era un uomo immobile per terra, gli occhi spalancati nascosti da un paio di occhiali orribili, che poco si addicevano ad un volto del genere. Anche la morte non gli si addiceva."

James aveva (quasi) diciassette anni. E diciassette lividi, tra addome e braccia e gambe. Il Quiddich a volte era doloroso. Ma il Quiddich era la sua vita. Lui era il cercatore dei Grifondoro. Come suo nonno James e suo padre Harry. Suo padre. Lo ammirava così tanto, ma era difficile sostenere il peso di un padre che si chiama Harry Potter: il bambino sopravvissuto, il Salvatore del mondo magico, bla bla bla.
.
Alexandra aveva altro a cui pensare. Seguiva attentamente la lezione. Quell'anno c'erano i M.A.G.O. e lei doveva essere pronta. Nessuno sapeva cosa celava sotto la sua veste da secchiona. Nessuno doveva sapere del suo doloroso passato. Lei affogava il suo dolore nello studio, a volte forsennato.
.
-Quindi vorresti dire che il bambino, un bambino di sette mesi, può riportare ad una guerra magica?- chiese sarcastica Ginny.
-Non ora, ovviamente. In un futuro non troppo lontano. James non sa niente. Però la profezia che dice Hermione?- chiese Harry all'amica.
-Non posso prenderla. Non è proprio una profezia è più una maledizione. Quel bambino è stato maledetto quasi cento anni fa. Nessuno può sentire cosa dice quella "profezia-maledizione" se non Alexandra

Qualcosa, nella seconda generazione, non ha funzionato. Quel legame indissolubile chiamato "famiglia" si sta frantumando sotto i colpi delle vendette meschine e delle liti. Come si è arrivati a tutto questo? Può davvero la spartizione dell'eredità di un impero economico far saltare qualunque scrupolo morale?
Tra un James Sirius assetato di potere, un Albus viscido e calcolatore, una Lily fragile e instabile, una Rose fredda e manipolatrice, potrà il giovane avvocato Hugo salvare la sua famiglia dal baratro?
Quando i soldi, decisamente, non fanno la felicità.

Come avrete capito già dal titolo “Complotti Weasley” sarà una fan fiction riguardante il mondo di Harry Potter, più precisamente la mia storia si colloca 23-24 anni dopo la Battaglia di Hogwarts. Compariranno moltissimi personaggi, tanti nomi e cognomi già noti, ma anche alcune novità. La maggior parte di essi sono stati creati da J.K. Rowling, l’autrice della saga, che li ha fatti comparire nel capitolo finale del settimo libro, o li ha nominati nella famosa intervista rilasciata dopo la pubblicazione, oppure ancora li ha svelati sul suo sito ufficiale. Altri personaggi ancora sono di mia invenzione.

Rose Weasley comincerà il suo terzo anno ad Hogwarts in cui inizieranno le sue prime avventure e nasceranno i suoi primi amori. James, Albus e Lily, i tre figli di Harry Potter, staranno sempre accanto alla loro cugina pronti ad aiutarla. Intanto il Bambino Sopravvissuto ritornerà in campo a causa del ritorno dei Mangiamorte, che dopo ventun anni di pace dichiareranno vendetta. Harry sarà aiutato dai suoi due migliori amici, Ron e Hermione, e anche da Draco Malfoy, che scoprirà di avere un nuovo parente a cui dovrà stare attento insieme ai suoi figli Scorpius e Diamon.
«Sentii le sue braccia stringermi a lui con mio grande stupore e la sua voce confortante mi sussurrò queste parole che non dimenticherò mai.
“Tranquilla, adesso qui con te ci sono io”.»
«Erano anni che non vedeva quel segno. Erano anni che non sentiva il pericolo scorrere nelle sue vene. Erano anni che non sentiva la cicatrice bruciare così forte. Ventuno per precisione.»