Quando avevo letto il cognome del mio datore di lavoro, l'avevo scambiata per una coincidenza.
Quando avevo parlato con lui, non avevo cambiato opinione.
Poi però mi sono stabilita a casa sua, e ho dovuto accettare il fatto che Daniel è il fratello di Johnny Depp.
Ma sì, m'ero convinta che dovevo rimuovere quel microscopico particolare dalla mia testa. E ce l'avevo fatta -va bene, con grande sforzo-.
Ma che ne potevo sapere io che suo fratello avrebbe innescato una serie di sfortunati eventi che mi avrebbero portato a... sì, anche a desiderare di essere una pennetta?

...sia cancellato per sempre il mio nome.

Come massi scagliati da divina furia...

Aha aha aha aha aha aha aha aha aha aha!

Dividere una mansarda con un estraneo è sempre impegnativo. Se però l'estraneo sveglia mezza città alle tre di notte perché facendo sesso grida come un pazzo, ti fa trovare i suoi calzini sporchi nel frigorifero, si dimentica di riciclare la plastica e ha i capelli tinti di rosa, la situazione diventa davvero complicata.
“E tu, Demian,” chiese Leonora “non hai paura di essere solo?”
“Io... no. Solo è chi chiude il suo cuore. Ciò che temo non è di non essere amato, ma di non trovare qualcuno a cui dare il mio amore.”
Il tema di questa storia è la devozione d'amore: quando si dona il cuore a una persona senza chiedere niente, ma proprio niente in cambio. E allora, se un ragazzo speciale ha dimenticato se stesso come in un lungo sonno, esiste qualcuno capace di ricordargli che, oltre il tetto, ci sono ancora le stelle. Perciò non fatevi ingannare dalle apparenze: comincia come una commedia leggera e frivola, ma se le date tempo, diventa molto di più. Come i suoi protagonisti.
[Finora (forse) la mia storia completa più bella]

Mai stare svegli alla notte... Ti vengono le complicazioni .-.

Lieto il sogno d'un bambino,
delirante fantasia
di chi è ancora piccolino,
non comprende come sia
[ la follia di questo mondo.
Pseudo filastrocca lontanamente civile, forse in malriuscito stile che effettivamente non ho, ma mi è venuta talmente spontanea che, sebbene la poesia (o la filastrocca) non sia il mio campo, alla fine s'è generata lo stesso.
[Inspirata dal titolo dell "original concorso 8 - la stazione e...il drago" di Elys, anche se non partecipante per motivi di regolamento ]

Prendete una comune ragazza, estremamente decisa e e che adora scrivere, e fatela iscrivere ad un concorso per fanfiction... che ovviamente vuole vincere. E prendete anche una Morte un po' particolare, che deve portare via la sopraccitata ragazza, dal momento che è giunta la sua ora. Sarebbe tutto normale, se non fosse che Fra (così si chiama la ragazza) non ha ancora terminato la sua fanfiction, e vuole impedire alla Morte di portarla nell'aldilà. Fra riuscirà a finire la sua adorata storia? O la Morte la convincerà ad arrendersi? Dalla storia: "-Morte?- -Si?- -Sei una testa di pigna.-"

Quando una ragazza si annoia, quando cerca qualcosa per riempire il tempo vuoto di un pomeriggio piovoso estivo. .Quando nella testa c'è solo aria, e la ragazza desidera, cerca un'idea. Quando improvvisamente l'ispirazione arriva, e allora la penna scorre sul blocco appunti, veloce. Ecco, lì nasce una cavolata, che subito si trasforma in ff. Questa ff. [Si alza dalla sedia, sbuffa ancora, si passa distrattamente la mano tra i capelli. Torna a sedersi, come meditando. Ripassa freneticamente ciò che è stato scritto, l’idea che ha fatto nascere questa volta il tutto. Forse avrebbe potuto occuparsene in un orario più propizio, forse avrebbe dovuto usare altri termini.]  

Poesia nata un paio d'anni fa, mentre studiavo Pascoli e il decadentismo.

Poesia antica, ritrovata in un vecchio diario. Parla dell'inverno ed è una delle primissime che ho scritto!

Le mele verdi cadono dagli alberi. E viceversa.
E' parte de Il ragazzo con i guanti di schiuma