{ BakuKiri | 1248 words | fluff | Questa storia partecipa alla challenge "Notte di Tanabata" a cura di Fanwriter.it! | dedicata a Gaia ♥ }
Bakugou si voltò di lato, per osservare Kirishima. Nel cielo stavano esplodendo gli ultimi fuochi artificiali, verde rosso e blu che si rincorrevano incessanti nel cielo. Alla luce dello spettacolo pirotecnico, il volto di Eijirou si illuminava di ogni colore; stranamente, lo yukata che aveva indosso non era rosso, bensì turchese, impreziosito da alcuni ricami argentati. Scelta singolare, visto che il suo nome da hero era Red Riot, che adorava tale colore e che ce l’aveva perfino in testa.
In quella notte buia, il sorriso di Kirishima brillava più di un milione di stelle – e Katsuki avrebbe tanto voluto poterglielo cancellare a suon di pugni.

"Il piacere, così come la felicità, non è mai un regalo.
Arriva dopo il giusto tempo, a volte preceduto dal timore che non sopraggiungerà mai, nato a poco a poco e cresciuto con lentezza e costanza.
Il piacere, quasi come un concerto, è fatto di prove e giuste tempistiche: perché può durare poco o una vita, intervallato da silenzi lunghi come fiumi o in costante aumento nella sua intensità. Poiché non è importante come sia fatto, quanto che il giorno dopo ci si senta completamente appagati all’idea di avervi partecipato.
Ed è una sensazione bellissima, poiché è un appagamento che viene dal profondo.
Un appagamento che profuma di felicità."
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[KuroKen] [4188 parole]

- Lo specchio… come si è rotto? –
Sbuffò - E adesso perché vuoi saperlo? –
- Perché porta sfortuna rompere uno specchio. Sette anni di disgrazie. –
- Da quando ti conosco saranno almeno venti anni di disgrazie. – borbottò lui, e Deku aprì un occhio probabilmente solo per guardarlo male.
- A volte non capisco se dici sul serio o se è solo il tuo modo di fare. –
Katsuki si sarebbe tagliato una mano, piuttosto che rispondere a quella domanda.

Il suo cuore registra il colpo di nuovo con un suono basso e profondo a scavare la cavità toracica. Hanno fatto l'amore. O forse Oikawa potrebbe definirlo solo sesso. Ma c'è stata elettricità tra loro, qualcosa che li legava, e legava le loro mani e i loro cuori mentre i loro corpi si intrecciavano e con una voracità impressionante le loro labbra si perdevano tra loro.
[light angst con happy ending]

Quando Yuri si avvicina a bordo pista, vede Victor piagnucolare al telefono, Yakov urlare addosso a Lilia, e Yuuri fare la spola fra i tre, cercando di riportare la calma.
“Nikolai, non sono stato io a coreografare la routine di Yuri, te lo giuro!” singhiozza Victor mentre Yuuri gli accarezza la schiena fra le scapole per confortarlo “ Perché dici che è colpa mia, che gli ho dato il brutto esempio? Io non c’entro nulla!”
Yuri sente un brivido salirgli lungo la schiena. Victor sta parlando con suo nonno?
[Otayuri] [IMPLIED|Victuuri]

Iwaizumi Hajime non era geloso.
[...] A nulla servivano le frecciatine degli amici, che lo provocavano fin troppo spesso nelle loro uscite congiunte ogniqualvolta qualcuno si avvicinasse con intenzioni malevoli al suo ragazzo.
Lui rimaneva di ghiaccio, scrollando le spalle con disinteresse.
[...] Tuttavia, il fuoco che lo stava divorando vivo e la morsa allo stomaco che gli attorcigliava le budella alla vista del suo Tooru in atteggiamenti fin troppo confidenziali con uno sconosciuto troppo carino per i suoi gusti, non aveva un nome tanto diverso dall’emozione che negava fermamente di provare.

Era così agitato che, per la fretta di recarsi nella sua nuova classe, sbatté malamente sulla schiena di un bambino più alto di lui, tanto che il contraccolpo lo fece cadere all’indietro.
[...]
Stava quasi per scoppiare a piangere, quando vide una mano scura invadere il suo campo visivo.
“Io sono Iwaizumi Hajime. Tu come ti chiami?” domandò, schietto come suo solito.
Tooru, troppo stupito per poter reagire subito, fissò per alcuni secondi quella manina scorticata dalle unghie mangiucchiate e, lentamente, la strinse con la sua, candida e rosea.

Questa Klance si articola in sms, di tanto in tanto interrotti da qualche spiegazione giusto per far capire che, in realtà, c’è un filo logico dietro a questa trashata.
-
Cosa diamine era successo, la sera prima…?
31/03
11:04
“Appena puoi, dimmi se ti senti meglio.”
11:04
“Bellissima dichiarazione, comunque. Dovresti fare il poeta.”
11:04
“Adesso vado a dormire. Vedi di non chiedermi di sposarti in questo lasso di tempo.”

[ Dal Testo ]
-Non sei tu il problema!- sospiro, andandogli vicino con la faccia. - I fidanzati si baciano, Ushijima, non fanno solo piacevoli chiacchierate. Dunque, chiediti se baceresti mai una faccia orribile come la mia.-

Otabek sa cantare e Yuri non vede l'ora di poterlo sentire. Purtroppo per lui, Otabek non è d'accordo, ma non esiste forse un detto che recita "mai perdere le speranze"?
Oppure: cinque volte in cui Yuri tentò di far cantare Otabek e una volta in cui fu Otabek a cantare per lui.
Dal testo:
La prima volta che aveva detto a Yuri di saper cantare, Yuri era rimasto in silenzio, gli occhi fermi sulla sua figura attraverso lo schermo del computer.
{Otayuri Week: Day one - Prime volte/Confessioni}

Raphael Santiago era il tipo di persona che dà tutta l'impressione di non aver mai messo piede in un locale, per questo, quando Simon lo vide raggiungere il resto del clan nella hall dell'albergo, si accigliò.
Esplicita

[IwaOi|future!fic|OS|Kuroo e Bokuto sono (sempre) presenti]
Oikawa scuote la testa e il suo sguardo cattura qualcosa sul tavolo della cucina. Prende tra le mani la cartolina raffigurante Greenwich Park. Sorride e gli occhi brillano. Gira la cartolina e nota la scrittura ordinata e piccola di Iwaizumi. Come sempre il testo è breve, tipico di Hajime.

[Kageyama/Hinata][Christmas]
Hinata vuole mettere la stella di Natale in cima all'albero, Kageyama se lo mette sulle spalle.
Hinata aveva pestato i piedi, gridato che “voglio metterla io la stella” ed era stato rimproverato bonariamente da Sugawara per il troppo chiasso. Kageyama si era limitato a borbottare un’”idiota” mentre appendeva una pallina blu al ramo dell’albero.
[Solo fluff]

[Seconda classificata al contest "Autunno, stagione di sport e di amore sotto caduche foglie" indetto da MissChiara sul forum di efp]
Dal testo:
“Kenma riprende la posizione sotto rete e approfitta di quell'attimo in cui il suo capitano è distratto per osservarlo senza farsi vedere.
A volte ha paura che Kuroo si stia prendendo gioco di lui quando gli riserva quelle attenzioni che chiunque considererebbe ambigue. Non sa mai come reagire alle volte in cui Kuroo lo accarezza o si preoccupa eccessivamente per lui. Decisamente, si sta prendendo gioco di lui.
Evidentemente deve aver notato gli sguardi furtivi di Kenma, le sue parole timide, il suo imbarazzo.
“Ha frainteso” pensa spesso l’alzatore “che idiota. E adesso si prende gioco di me. Devo decisamente smettere di fissarlo.””
[Kuroken]

« Chi prende il bouquet della sposa è destinato a sposarsi entro l'anno! »
La sposa si era sistemata sui gradini d'ingresso, lanciano solo una semplice occhiata alle spalle per controllare che il gruppetto di amiche fosse effettivamente dietro di lei. Il suo sguardo incrociò gli occhi di Tooru solo per un istante, ma fu sufficiente a calibrare la direzione del lancio. Tsubaki non era un'ingenua, aveva parlato alle amiche per un preciso scopo e loro avevano reagito esattamente come si aspettava. Pochi istanti e, quasi senza rendersene conto, il fratello si ritrovò il bouquet di rose tra le mani. Inutile parlare dell'iniziale disappunto delle ragazze, seguito però da un applauso generale ed alcuni fischi.
« Tooru-kun, adesso devi trovarti una ragazza per forza, non puoi deluderci! »