Nata come oneshot ispirata al fanbook "Wreck" di Reapersun, ho deciso di trasformarla in una raccolta di racconti a rating rosso, dedicate quasi esclusivamente alla coppia Sherlock e John, smut e PWP principalmente. Non il luogo ideale se cercate di pensieri approfonditi e filosofeggiamenti sfrenati, insomma.
Aggiunta la storia n. 29, Il licantropo e il detective: dopo aver scoperto che John è un licantropo, la vita torna a scorrere come prima, ma quando ottobre si avvicina di nuovo, Sherlock e John hanno un aspro diverbio su come gestire la licantropia di quest'ultimo.

- Lo specchio… come si è rotto? –
Sbuffò - E adesso perché vuoi saperlo? –
- Perché porta sfortuna rompere uno specchio. Sette anni di disgrazie. –
- Da quando ti conosco saranno almeno venti anni di disgrazie. – borbottò lui, e Deku aprì un occhio probabilmente solo per guardarlo male.
- A volte non capisco se dici sul serio o se è solo il tuo modo di fare. –
Katsuki si sarebbe tagliato una mano, piuttosto che rispondere a quella domanda.

Sesto anno, Hogwarts.
Harry Potter, il Prescelto, si rende conto di provare dei sentimenti nuovi, sconosciuti e che un po' lo spaventano, nei confronti della persona che odia, o almeno dovrebbe odiare, di più al mondo: Draco Malfoy.
Draco ha un grande segreto: è diventato un Mangiamorte, gli è stato assegnato un compito importante ed ha paura. Ha paura di arrivare fino in fondo, ha paura di non riuscire a farcela e, soprattutto, ha paura di quei sentimenti che non dovrebbe provare.
Spero di avervi incuriosito almeno un po'!
Questa fanfiction è dedicata ad Ele e Tita. Grazie di tutto!

"Salve" forse non era il migliore degli approcci, anche un po' imbarazzato, ma almeno aveva rotto il ghiaccio.
- Salve. -
Quella voce... non era una voce, o meglio si, ma non la aveva sentita. Stava immobile di fronte a lui, ferma come una statua; eppure la sua voce (sapeva essere la sua) risuonava nella testa del ragazzo. Solo nella sua testa, non alle sue orecchie: come se gli parlasse direttamente nel cervello.
"Dove mi trovo?" La curiosità innocente prese di nuovo piede nella sua mente.
- Beh, stai morendo. -

«Sherlock» lo chiamò John. «Voglio che tu mi guardi negli occhi e che mi dica che tra sei mesi ti rivedrò. Che tornerai a Londra. Da me.»
Il consulente investigativo non si mosse, continuò a tenere lo sguardo fisso sull’asfalto della pista. Sì, stava mentendo. Non aveva fatto altro che raccontare bugie su bugie, ma cos’altro poteva fare, se non risparmiare altre sofferenze alla persona a cui più teneva al mondo?
John sospirò. Sentì gli occhi inumidirsi e vide le lacrime appannargli la vista. «Non è giusto.»

(seguito di "Something I can't deduce" )
E' passato qualche giorno dal loro esperimento dai risvolti inattesi, e Sherlock non riesce più a reggere l'astinenza, non dopo ciò che John gli ha fatto provare l'ultima volta...

Tutti hanno un lato oscuro, un lato che non lasciano vedere a nessuno, perfino John è riuscito a tenerlo nascosto a Sherlock per tutto questo tempo, ma prima o poi doveva venire fuori...

Una storia ambientata in Dicembre, tra la neve e il fuoco del camino.
Un sogno decisamente particolare da il via ad una serie di eventi e coincidenze strane.
Ma cosa diciamo delle coincidenze?
Raramente l'universo è così pigro.

''Ho passato abbastanza guai per una vita intera ''
Ci eravamo lasciati cosi…
Tra i cinquanta morti della battaglia della Seconda Guerra Magica figurano Lupin, Tonks e.. Andromeda Black!
Imperativo di Harry, adesso, è quello di prendersi cura del piccolo Teddy.
Una storia senza grandi pretese.
(Draco/ Harry. Slash e Fluff, tanto tanto Fluff)

John riflette su una relazione. E stavolta tortura il muro.
Traduzione italiana di devincarnes.

John sta passando una domenica pomeriggio non-così-piacevole a casa con Sherlock.
Traduzione di "Really!" realizzata da devincarnes.

-Sono passato a fare una visita e a raccontarle una fiaba. Le piacciono le fiabe dottore?
-Solo se il cattivo muore.
Moriarty ride sgraziatamente lasciandosi cadere sulla poltrona e gustandosi la scena.
-Vedrò se posso accontentarla. Prego, si sieda.
Dal capitolo 8...
-Ti prego.
Un sussurro che scivola dalle labbra del dottore; implora pietà, al destino, ai suoi ormoni, a quel cuore impazzito che gli squassa il petto e a lui che, immobile, continua a studiarne ogni lineamento. Può vedersi completamente deframmentato nella sua mente e riposto con cura in cassetti di cui solo Sherlock stesso conosce la combinazione. John poggia la fronte sulla sua, abbandonandosi a un sospiro tremante, sincronizzato a quel pollice niveo che lo accarezza. È caldo e freddo allo stesso tempo, un paradosso chimico talmente affascinante da togliere la ragione (se mai ne ha avuta una in sua presenza).
-Ti annoierai.
Sherlock lo guarda, un lampo di curiosità tra i loro volti estremamente vicini.
-Di cosa?

Sherlock aveva sempre saputo di non avere una vita lunga davanti a sé, ma non credeva che sarebbe finita così.
------------------------------------------------------------------------
Autore:Mad_Lori
traduzione: Charles