Quando il suo liceo organizza un progetto in collaborazione con l'Università di NY, Alec sa che è l'occasione della sua vita per vincere una borsa di studio, peccato però che il compagno di studi che il fato gli ha assegnato è tutto fuorché uno stinco di santo.
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Alec e Magnus, due realtà completamente opposte, che però potrebbe completarsi alla perfezione, portando sollievo nelle vite differentemente problematiche dei due ragazzi. Alec 17 anni, studente modello, con troppi scheletri nell'armadio, Magnus 22 anni, studente disastrato, perennemente ubriaco e con un passato da dimenticare alle spalle.
Uno scontro inaspettato li farà incontrare, riusciranno a cogliere quello che il destino gli sta offrendo?
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Dal quarto capitolo: "- Magnus - Alec aveva strabuzzato gli occhi in direzione del gatto - sembra ubriaco.
Si avvicinò al micio e lo prese in braccio - Puzza di alcool. Dannazione - disse guardando Magnus in modo sconcertato - Hai dato degli alcolici al tuo gatto?"
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Il tutto condito con lo squilibrio mentale dei coinquilini di casa Bane-Santiago-Fell, tra denunce mensili, droni per spiare i vicini, lassativi presi per sbaglio, pitoni reali, pappagalli invasivi e gatti bipolari.

Tutto ciò che lo circonda è polvere, è grigio, è privo di vita. Non lo è sempre stato, tuttavia, e per dimenticare che lo sia – ancora una volta – Remus chiude gli occhi. Finge che la brezza di una mattina appena giunta penetri dalla finestra rotta; finge che i drappi delle tende, ora ridotti a stracci mangiati dagli insetti, scivolino e carezzino i mobili sì impolverati, ma quantomeno tenuti con cura, amati.
Finge che il materasso sfondato, ora letto solo per muffe e piccoli animali, sia pesante di un peso che conosce perfettamente; e così fingendo posa finalmente le dita contro il piano, fingendo anche di non sentire le distorsioni nelle note stonate che esso produce, per suonare l’unica canzone che abbia mai saputo suonare su uno di quegli strumenti.
Inizia tutto con un fa ed un la diesis.
[ WolfStar ]

[...]Non volevo altro che Sirius.
Era la cosa, il bisogno più semplice di quel mondo così contorto, articolato, complicato, in cui entrambi ci eravamo ritrovati a vivere.
Un bisogno elementare, un bisogno d'amore, di annegare nella vita, che era forse più illecito che il bisogno di strapparne una in pezzi.
Erano giorni bui, in cui l'amore era un bene prezioso, e la morte moneta di scambio, eppure lui, l'uomo che mai avrebbe dovuto aggrapparsi alla vita così come aveva fatto, aveva reso uno spiraglio di speranza la sua ragione d'esistere.[...]

"Non sapeva perché si stesse innervosendo così tanto, eppure si sentiva in qualche modo “legata” a quel licantropo.
Doveva proteggerlo.
Senza pensarci due volte, la Serpeverde s’inginocchiò di fronte alla creatura ferita e con le dita sottili ed affusolate accarezzò con cura il muso e le orecchie bianche come neve appena caduta.
In un primo momento, la creatura dalle iridi di puro argento fuso sembrava protestare al tocco “poco garbato” della ragazza misteriosa; tuttavia si lasciò accarezzare chiudendo di tanto in tanto le palpebre pelose.
-“Tranquillo amico, mi prenderò cura io di te…
E ti prometto che non appena troverò chi ti ha fatto questo, gli farò il culo, a quel figlio di puttana.”
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{FierroChase AU!HP)
Questa storia partecipa a “Howling in the dark” a cura di Fanwriter.it!

La guerra era in corso, ormai, da mesi e, tra paura, vittime e ronde notturne gli animi erano sempre più sottoterra.
[Storia partecipante alla 26 Prompt Challenge indetta dal gruppo "Hurt/Comfort Italia - Fanfiction & Fanart" https://www.facebook.com/groups/534054389951425/?ref=group_header]
[Prompt 16/26: Guerra]

James vuole vendicarsi di Sirius per il suo ultimo scherzo, e ha la migliore idea. Ha il suo piano perfetto, ha rubato la Polisucco e raccolto un po' dei suoi capelli. Ora tutto ciò che deve fare è trasformarsi in Sirius. Una cosa che non si aspettava: i suoi migliori amici erano in una relazione segreta, e lui stesso sarebbe stato tirato dentro. Non si lamentava, però.
Questa è una traduzione fatta da me. L'autore è multifandomhomo.

Remus e Sirius sono fidanzati da molti mesi ma il la loro unione è ancora in stallo. Riusciranno a portare avanti il loro rapporto?

[WOLFSTAR]
Dal primo capitolo:
《Non se ne era reso conto, distratto dai pensieri, si era smaterializzato davanti al numero dodici di Grimmauld Place. A quanto pare anche se il suo cervello era pieno di pensieri e idee contrastanti il suo cuore aveva deciso: non poteva negarlo, dopotutto, ora, così come un tempo, Sirius era la sua famiglia. Sirius era casa. Ed era troppo tempo che non tornava a casa.》
Dal secondo capitolo:
《 Dimmi, Remus, come pensi di aggiustare le cose? Come pensi di aggiustare me? Non vedi che ormai sono soltanto l’ombra di ciò che ero in passato. 》
Dal terzo capitolo:
《“Marchi il territorio, Lunastorta?” Aveva la voce roca e spezzata dal desiderio, voleva essere ironico ma risultò solo ancora più osceno.》
Ringrazio tutti quelli che dedicheranno un minuto del loro tempo per leggere questa storia.
Alla prossima!

Remus e Sirius, amici stretti da molti anni. Durante la vigilia di capodanno, il loro rapporto verrà per sempre sconvolto. Proveranno sentimenti inaspettati e piaceri del tutto nuovi...

Storia strettamente collegata ad un'altra mia fanfiction, "Super Moon". Vi avevo promesso un missing moment lemon e in tanti me lo avete chiesto, e, anche se a distanza di tempo ho deciso di accontentarvi.
DAL TESTO:
[Sirius pose fine finalmente a quel bacio famelico e strappò letteralmente la camicia dal petto di Remus. Occhi dentro occhi e il licantropo fiutò tutta la sua ira malcelata.
“Ti farò venire in maniera così violenta che l’Inferno diventerà di ghiaccio prima che tu riesca a riprenderti, Moony” lo ammonì.
L’altro gli sorrise beffardo. “Hai altro da dire o possiamo passare all’azione?” ]
Altamente LEMON.

Labbra contro labbra. Mani che cercano spasmodicamente qualcosa a cui reggersi. Il respiro di Remus era pesante e doloroso, dovuto alla mancanza di ossigeno, ma legato strettamente a quello del ragazzo che stava baciando.
Le loro lingue giovacano col fuoco, in un bacio pieno di passione, bisogno e al contempo immensa tenerezza.
"Apri gli occhi lunastorta". Remus non lo fece "Remus, apri gli occhi!". Il ragazzo li spalancò al pronunciare del suo nome, occhi nocciola persi in un mare grigio in tempesta...
"REMUS CAZZO TI VUOI SVEGLIARE?" Urlò Sirius mentre iniziava a scuotere con ben poco tatto il corpo ancora addormentato del ragazzino.

"Signor Black, sarebbe così gentile da elencarci i comportamenti tipici di un lupo mannaro nella fase immediatamente precedente al plenilunio?”
“L’avvicinarsi della luna piena influisce sia a livello fisico che a livello emotivo. Infatti, oltre a sviluppare una forza sovraumana, ad un sovrasviluppo dei cinque sensi, essi sono soggetti a cambi d’umore repentini, ansia, insonnia, facile irritabilità e attacchi di fame, possibilmente di dolci- poi sorrise in modo malizioso- Oltre ovviamente ad un aumento del desiderio di appagamento sessuale”
[WOLFSTAR]

"Piango inginocchiato nell’erba. E tu sei nell’aria fredda, nel profumo della terra bagnata, nel cielo plumbeo. Sei qui vicino a me. Il vento fischia, sussurra. Mi stai dicendo che mi ami."

Sirius ha un ipotesi su Remus.
Remus è stra-cotto di Sirius.
Sirius è annoiato, molto annoiato, troppo annoiato, e le parole "noia" e "Sirius" non vanno d'accordo.
Remus vorrebbe solo studiare in pace, ma un amico più che fastidioso ha deciso di chiacchierare con lui.
Come andrà a finire?
Questa...cosa dovrebbe essere comica, ma non credo ci sia riuscita! Okay, ora vi lascio alla lettura.

"E’ malato, è davvero malato, è troppo malato.
Aberforth ti scorticherebbe vivo se sapesse, ma gli occhi grandi e spenti di Ariana non sanno parlare, e quindi sei al sicuro.
Ti gratti il marciume che ha nel cuore, Albus; hai smesso di cercare giustificazioni quando sei stato costretto a uscir di casa e a incontrare persone normali – gente normale, gente che non sarai mai.
Non puoi averlo, è vero, ma puoi vivere del regalo che gli hai fatto."