Un nuovo personaggio appare nel mondo di Harry Potter, un personaggio appartenente all'epoca dei Malandrini, che si credeva morto da dodici anni, ma che in realtà attendeva solo il momento propizio per poter tornare a vivere alla luce del sole. L'occasione giusta si rivelerà essere la fuga di Sirius Black da Azkaban.
E' la mia primissima fan fiction ambientata nel mondo di Harry Potter, che partirà da un punto cruciale del terzo libro per snodarsi lungo tutta la storia, apportandovi notevoli differenze date proprio dal nuovo personaggio da me introdotto. Spero possa essere di vostro gradimento.

STORIA IN REVISIONE!
In quella che poteva sembrare una normale serata per la famiglia Dursley, un buffo gigante dalla lunga barba si presentò a Privet Drive in sella alla sua scalcagnata motocicletta, alla ricerca di quella ragazza che a lungo era stata dimenticata, tenuta nascosta in un mondo gremito di babbani, in una stanza dall'arredamento spartano e con l'armadio ripieno di vestiti di seconda mano: Lucy Potter.
***
[Dalla storia]
Lucy alzò lo sguardo verso quell'esplosione di lentiggini, la chioma rossiccia, quegli occhi castani così vivaci, e le labbra sottili che aveva sfiorato appena qualche settimana prima nel corridoio del quinto piano. Cercò di mantenere la calma, ma ciò le risultò quasi impossibile dato il tremolio delle sue mani e lo stomaco ormai in subbuglio.
"George Weasley, sei una testa di troll!"
Il ragazzo la guardò sorridendo e le scompigliò scherzosamente i capelli.
Nessuno dei due al momento si rese conto che era la prima volta che la giovane grifondoro lo chiamava per nome.

Harry Potter "il bambino che è sopravvissuto", Hermione Granger "so-tutto-io" si ritroveranno nel passato, riusciranno a cambiare il futuro? Salveranno quelli che amano? Ma soprattutto, scopriranno il loro Amore?

“George, mi sbaglio o sembra che la Granger, sia interessata alle nostre attività sportive extra curriculari?” Domandò quello che finalmente si rivelò essere Fred. La scrutava con un ghigno diabolico dipinto in volto.
“A me sembra molto più che interessata. Magari dovremmo portarcela” insinuò George, assumendo lo stesso ghigno del gemello. Hermione sentì improvvisamente le guance andare a fuoco. Quei due stavano cercando di metterla in imbarazzo e ci stavano riuscendo alla perfezione. Lei li guardò e sostenne quegli sguardi carichi di sottintesi.
“Perché no? Per me possiamo andare anche subito” li sfidò. Entrambi rimasero un secondo interdetti dalla sua sfrontatezza, poi scoppiarono a ridere.
“Sei veramente spassosa. Ne riparleremo quando sarai più grande” Fred le batté affettuosamente una mano sulla testa, come si fa coi cuccioli o coi bambini piccoli. Questo la fece infuriare.
“Ho sedici anni, cocco” sbottò, scansandogli la mano con uno schiaffo. Il sopracciglio di Fred scattò in alto.
“Sei al quinto anno, come fai ad avere sedici anni?” George sembrò confuso.
“Sono nata il sedici settembre 1979, genio” borbottò.
“Quindi tecnicamente il tuo compleanno è tra otto giorni e tu hai ancora quindici anni” calcolò George. Lo divertiva prendere in giro Hermione.
“Ripassa tra otto giorni

Lo schiaffeggiò con forza, “coraggio Fred, non puoi andartene, reagisci! Respira!”
Gli soffiò un’ultima volta di getto in bocca, a lungo, poi lo colpì sul petto con tutta la forza che aveva, esattamente sul cuore; che riprese a battere di colpo.
Fred sbarrò gli occhi e spalancò la bocca, annaspando in cerca di aria fresca e nuova.
Fece un verso strozzato e si piegò di lato tossicchiando, tra le braccia di George, che scoppiò a ridere e piangere per lo spavento e la gioia contemporaneamente; abbracciando il gemello con foga.
“Georgie…” bisbigliò senza forze, la voce rotta.
“Freddie, sei vivo, credevo di averti perso per sempre…”
Hermione si lasciò cadere all’indietro seduta, appoggiandosi sulle mani al pavimento, respirando affannosamente per il terrore, e la paura di perderlo. Si mise una mano sul cuore.
Fred si tirò appena su con la testa, tenendosi a George, che non lo mollava e guardò la ragazza impolverata e insanguinata accanto a lui, sorridente. Ce l’aveva fatta.
“Non vedevi l’ora di vedermi senza maglietta, eh Granger?” Domandò malizioso alzando le sopracciglia, non riuscendo a trattenersi, quando si vide mezzo spogliato. “Ammettilo, hai fatto tutto questo per vedermi nudo…”

È possibile, per due anime apparentemente contrarie, risultare affini a tal punto da diventare una cosa sola?
Beatrice è certamente una strega nella norma, ma scoprirà che la depressione da cui è afflitta non è impossibile da combattere, e che se a farlo sono in due, la strada è meno tortuosa.
Soprattutto se l'amore non è altro che lui, George Weasley.

Fred è sopravvissuto alla Battaglia di Hogwarts ma non sa chi lo abbia salvato.
Hermione nasconde un segreto e combatte contro gli incubi tremendi che l'assalgono di notte, reminescenze del passato.
Entrambi cercano risposte e soluzioni, ma non sanno che quelle sono molto vicine e che basterà poco perchè si ritrovino indissolubilmente legati l'uno all'altra. Affronteranno una sfida per cui non sono preparati: l'amore, cercando di venire a patti con una magia antica come il mondo.

"Dimmi il tuo segreto"
"Quale segreto?"
"Andiamo lo sai di cosa sto parlando, nemmeno mia madre è in grado di riconoscerli!"

Charlotte Green non era una strega come le altre, non volevano fare un lavoro importante o fare carriera, voleva divertirsi, infatti non aveva mai dato peso alla scuola. Non aveva mai conosciuto i suoi genitori e non aveva amici oltre ad Alexis. Gli unici disposti ad assumerla furono i gemelli Weasley che le offrirono un posto da commessa nel loro negozio “Tiri Vispi Weasley”. Ma Charlotte non sapeva che oltre a un lavoro in quel negozio avrebbe trovato molto di più, qualcuno che sarebbe finalmente riuscito a farsi strada nel suo cuore gelido come il ghiaccio.