Trasferirsi in una nuova città, lontano dagli amici di una vita e dagli unici luoghi che hai sempre conosciuto, non è affatto una cosa semplice e Nicole lo sapeva bene, partendo già col presupposto che non sarebbe stata in grado di affrontare quella situazione con facilità e che quell'ultimo anno di scuola prima di conseguire il diploma non lo avrebbe mai digerito. Era la nuova arrivata e sapeva che non sarebbe stata accettata con facilità da tutti quei volti sconosciuti che non la smettevano mai di fissarla o di parlarle dietro. Non poteva aspettarsi, però, che non sarebbe stata da sola e che le cose sarebbero state più complicate di come le vedeva.

Harlem - New York, Ottobre 1978. (REVISIONATA)
L'agente e tenente della polizia Rutger Reinhardt, declassato ad agente d'ufficio dopo un incidente che lo ha portato sull'orlo di un esaurimento nervoso, si ritrova coinvolto nelle indagini di un misterioso omicidio avvenuto sul retro di un ambiguo night club, il “Bronsky Beat”, situato ad Harlem uno dei quartieri più malfamati della città.
Senza il supporto del suo superiore e antico rivale James Smith, la vita del tenente Reinhardt sembra tornare alla grigia monotonia che ha caratterizzato le sue giornate per sei lunghi mesi fino a quando una delle prostitute del locale, Samantha Bennett, si fa carico di una testimonianza che ribalta le indagini e anche l’esistenza del protagonista stesso.
La lotta per la giustizia e per il riscatto, il conflitto tra l’amore e la ragione sono gli elementi caratterizzanti di un’indagine ricca di colpi di scena e con un pizzico di di romanticismo.
Note: Il linguaggio contenuto è forte, le tematiche trattate e le scene descritte non sono adatte ad un pubblico di minori o a persone sensibili.

[Norman Reedus/Daryl Dixon - Jamie Campbell Bower]
LYLA:
C'era Tyler Dixon in miniatura in ogni singolo granello di polvere. Tanti piccoli duplicati di lui che mi guardavano con la testa rivolta verso l'alto; mi fissavano disgustati, con disprezzo, e la cosa più dolorosa era che ognuno di quei minuscoli esseri esistenti solo nella mia utopia era fottutamente bello, desiderabile... sexy. Non riuscivo a tollerare la sua avvenenza così odiosamente irresistibile.
TYLER:
L'avrei pensata quella sera, il mio piano era lì, escogitato dal mio cervello prima ancora di rendermene conto. L'avrei pensata in quella forma: fiera e triste al tempo stesso, baciata dalla pioggia e sexy come forse non l'avrei mai più rivista. L'avrei pensata mentre la ragione cedeva il posto all'istinto, e mi sarei masturbato continuando a pensarla, interrompendomi sul più bello, imponendomi di non raggiungere il limite, per ore probabilmente, per punirmi di averla trattata in quel modo... di desiderare quello che desideravo. Avrei lasciato che la tortura mi sfinisse molto prima dell'orgasmo e avrei atteso un'incoscienza e un torpore che mi avrebbero fatto conquistare il culmine quando ormai non avrei avuto più la forza di riconoscerne il valore.

Elija Balckfur è un giovane uomo perfettamente normale, dal suo punto di vista: lavora nella polizia locale, ha un appartamento in affitto a New York, e adora i videogiochi.
Ah, giusto per mettere le mani avanti, è un lupo mannaro.
Non che vi dobbiate preoccupare, perché se lo incontraste per strada nella sua forma animale probabilmente Elija sarebbe troppo impegnato a cercare di non arrivare in ritardo da qualche parte per pensare a che sapore avete. In effetti, preferisce gli hamburger agli umani.
La sua vita procede in modo abbastanza comune, finché non viene chiamato a svolgere un incarico sotto copertura dal cui esito dipendono le vite di migliaia di persone. L'obiettivo dell'operazione è Jane Mory, un'umana che col mondo magico non ha nulla a che fare, se non per il fatto che è stata stregata da una setta di vampiri per essere la colonna portante di una terribile maledizione. C'è un solo modo per fermare la magia: trasformare Jane.
Il compito di Elija è avvicinarla, e convincerla ad accettare questa soluzione prima che sia troppo tardi, perché l'incantesimo va fermato a qualunque costo.
Ma il licantropo si renderà presto conto di non poter considerare Jane solo come un bersaglio.

"Subito noto che qualcuno mi ha chiesto l'amicizia: il nome non mi dice niente, io non conosco nessun Riccardo, ma quando vedo la foto il mio cuore salta un battito. È lui, khal Drogo."
Vorrei specificare che pur essendo narrato tutto in prima persona, i fatti e i personaggi sono tutti inventati.
Ovviamente se commentate mi fa molto piacere essendo la prima storia che scrivo. =)

Lui: Dario Camossi, 48 anni, chirurgo professionista con più di 1800 interventi alle spalle, freddo, superbo, diffidente, calcolatore, si fida solo di se stesso, crede esclusivamente ai fatti matematicamente dimostrabili e nel potere del denaro e del successo.
Lei: Anna Orievia, 20 anni, studentessa di ingegneria, solare, dolce, sognatrice, chiacchierona ma soprattutto testarda, crede nella forza dell’amore, nell’amicizia e che per tutti ci sia possibilità di redenzione.
E’ sempre vero che gli opposti si attraggono? La differenza d’età è notevole e quella del carattere ancora di più, questi due non hanno niente in comune, potranno mai andare d’accordo?

Damon, è ancora innamorato di Elena, ma Elena amerà sempre e solo una persona: Stefan.
Cosa farà allora il nostro amatissimo Damon?
Riuscirà a dimenticare Elena?

[SOSPESA FINO A TEMPO INDETERMINATO]
“Se lo incontrerò…” mormorai osservando lo schermo,mio fratello aveva sempre insistito con questa storia che secondo lui,se io desideravo così fortemente di incontrarlo,prima o poi lo avrei fatto,mi piaceva cullarmi in quel pensiero,ma c’era qualcosa dentro di me,che continuava a rimarcare quel ‘se’…Era una probabilità,non una certezza,dovevo avere fortuna,non era una cosa che dipendeva solo da me…Senza contare che se lo avessi mai incontrato,che cosa mai avrei potuto dirgli?
!!Aumentato Rating!!

Allora, la mia è la storia di Ellen, una ragazza di sedici anni, che frequenta la scuola di Hogwarts. E se la cosa vi interessa, leggerete la storia.

*STORIA REVISIONATA E PUBBLICATA SU AMAZON*
Chiara accusò malamente il colpo, sapendo che lui l’aveva azzeccata in pieno. Era proprio così: oscillante tra i grandi autori che studiava e le banali storielle d’amore su cui sognava – libri di scarse pretese, Harmony, fanfictions -, lei aveva dovuto ammettere che la realtà non poteva mai competere con l’immaginazione, e non era riuscita ad accontentarsi, nella sua esistenza. Così, aveva finito per non avercela quasi, un’esistenza: pochissimi amici, con cui non usciva molto, poche relazioni naufragate di fronte alla sua incapacità di amare gli uomini di carne come amava quelli di carta, poco di tutto. Tranne che di parole. E di amore, che finiva per riversare sulle parole.