sai il mio nome ma non la mia storia.

E poi arrivò quel momento, quello che avevo pregato tutto il tempo che non fosse stato ripreso.
Sentii Zayn irrigidirsi di fianco a me, trattenere il respiro...
La mia mano si abbatté sullo schermo, e lo chiuse con uno scatto.
Mi resi conto che stavo ansimando, che tremavo.
"Louis, puoi spiegarmi.."
La voce roca di Zayn non lasciava trasparire nessuna emozione.
Io chiusi gli occhi, cercando di riprendere il controllo, di pensare.
Ma la mia mente urlava con rabbia un unico nome.
Harry Styles
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*in fase di correzione*
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ATTENZIONE
- Louis/Harry, accenni Louis/Zayn + altre bromace. Se non vi piace il genere state alla larga.
- Il carattere dei personaggi e le vicende nella storia sono inventati e non si riferiscono in alcun modo a fatti reali.
- Senza il mio permesso e l'attribuzione dei relativi crediti NON potete pubblicare la storia su altri siti. Se lo fate, prima o poi vi scoprirò e verrò a smerdarvi di fronte al mondo intero.

Scriverò fin quando non avrò nient’altro da dire, scriverò fino a quando avrò i calli alle mani a causa della penna, scriverò fin quando non mi sentirò in pace con me stesso.

Aprii la porta e mi ritrovai un ragazzo alto e riccio che mi inchiodò subito con i suoi occhi verdi e rimasi lì immobile continuando a fissarlo un po' confusa..
Mi ripresi solo quando iniziai a notare il suo sguardo che andava su e giù lungo il mio corpo ricordandomi con imbarazzo in che modo ero vestita.
Presi la porta e la socchiusi leggermente in modo da mettermi dietro e non far vedere nient'altro, e a quanto pare questa mia azione lo fece divertire perché iniziò a ridacchiare.
- Bhè, non c'è motivo di nasconderti cara, ho già visto tutto quello che dovevo. - Disse con un sorrisetto stampato in faccia.
- Come scusa?! - Dissi scioccata.
MOMENTANEAMENTE SOSPESA.

“ Vuoi che me ne vada ?”- chiesi .
“ Si!”- rispose lei decisa.
“ Ok allora guardami negli occhi e dimmi non ti amo più e a quel punto me ne andrò e non ti darò mai più fastidio.” – dissi spaventato dal fatto che potesse davvero aver smesso di amarmi.
Lei per un momento mi guardò negli occhi che dopo poco si riempirono di lacrime.
“ Non posso.”- urlò spingendomi via- “ Non posso perché sono ancora follemente innamorata di te e ho paura che non riuscirò mai più ad amare qualcuno come amo te. Harry probabilmente non mi dimenticherò mai di te , ogni volta che bacerò un ragazzo penserò a te. Perché Harry io ti amo cazzo , ti amo come forse solo poche persone riescono ad amare qualcuno .”
“ Allora finiamola con queste stronzate .”- dissi baciandola.
Lei si staccò subito da me :” Harry io sono fidanzata , con un ragazzo che mi fa stare bene , che mi ama , che non mi ferirebbe mai .”
“E’ allora perché sei qui a dirmi che mi ami ? “- dissi cominciando ad innervosirmi .
“ Perché non amerò mai Will quanto amo te , ma tu non mi farai mai essere felice.”- disse.
“ Lo pensi sul serio ? “ – chiesi .“ Si.”- detto questo entrò dentro lasciandomi fuori ,solo.

MOMENTANEAMENTE SOSPESA.
Si abbassa e la sua testa è all’altezza della pancia, mi alza lentamente la sua T-shirt. Senza distogliere lo sguardo dal mio.
“Tu nemmeno immagini quanto ti voglia. Ora. Nel mio letto.” Mi sussurra mentre lascia una scia di baci risalendo verso il mio collo. Mi manca il respiro e non riesco a staccare gli occhi da lui.
“Sii mia, ti prego.” Mi sfiora la parte tra l’orecchio e il collo con la lingua. ’Oddio’.

Una semplice adolescente può passare tante cose messe insieme? riuscirà ad uscirne con l'aiuto delle persone che la amano?

tentando di riportare un ragazzo sulla retta via, Alyson si ritroverà davanti a delle scelte difficili.
Vita o morte?

'Non piangere per lui, non ti merita.' - disse mio padre cercando di consolarmi.
'Ma io lo amo.' - risposi con le lacrime agli occhi.
'Passerà.' -
Per un momento avevo creduto a quella parola, invece no. Non passerà niente.
Lui se n'è andato e io sono ancora qua, ma stavolta sono sola.
Passerà tutto, forse, ma il mio amore per lui no, mai.
Ricorda Justin Drew Bieber, ti amerò per sempre.

-Tu non puoi farmi questo-dico urlando dalla disperazione,cerco di trattenere le lacrime ma rigano il mio viso senza fermarsi
-Non voglio,ma DEVO-dice anche lui urlando,lo sguardo basso -Guardami,io faccio parte del male,la mia famiglia,tutti erano dei cattivi.Questo è quello che dovrò essere..-alza lo sguardo -..un cattivo-dice amaro.Nei suo occhi noto una persona,una persona che non conosco,quello non è il ragazzo dolce,simpatico,premuroso che conosco.La persona che è davanti a me sprizza odio,male,da tutti i pori.

Un cimitero. E' lì che si conobbero i due bambini, Justin e Eveline, durante il funerale della madre di lei.
Pensavano entrambi che non si sarebbero mai più rivisti ma un giorno, come per magia, Justin trovò un foglio con su scritto "La mamma ti proteggerà sempre, te lo prometto mia piccola Eveline. Tua per sempre, Janette". Girò il foglio e si accorse che non era un semplice foglietto di carta ma era una fotografia. In questa fotografia c'era un giardino e in primo piano c'era una signora con i capelli corti e biondi che teneva per mano una bambina anch'essa bionda e con gli occhi azzurrocielo.
Il ragazzo ebbe un flash. Il cuore cominciò a battergli forte e lo stomaco sembrava facesse mille capriole. La sua mente fece un tuffo nel passato. Avrebbe riconosciuto quegli occhi tra mille. Era lei. Finalmente, dopo 12 anni, aveva qualche possibilità. Doveva trovarla, anche a costo di perdere tutto ciò che aveva.

"La notte lo sento piangere silenziosamente. Non un pianto isterico. Un pianto silenzioso,di quelli di cui non te ne accorgi."