Questa volta non c'erano compromessi, niente scappatoie, niente mezzi per prendere tempo, nemmeno per una mente geniale come la sua, perché non aveva nulla da negoziare con chi desiderava unicamente il suo dolore.
Con la minaccia di Thanos sempre più vicina, Tony si sforza di far funzionare una problematica alleanza e deve scegliere cosa è pronto a sacrificare per salvare il mondo.
Seguito di "Like a mirror".

Parodia del primo libro della mirabolante saga "50 sfumature".
Dal cap. 1: "Mi lego i capelli – è risaputo che le ragazze sfigate ed insicure del proprio aspetto si legano sempre i capelli – sperando di avere ottenuto un bel look da appena scappata di casa, in modo da poter impietosire qualcuno, magari un affascinante miliardario superdotato.
Ah! Ecco perché ero davanti allo specchio, con tutto questo ciarlare me n'ero quasi scordata: devo fare un'intervista al posto di Kate, la mia coinquilina e migliore amica.
La adoro, lei è il mio modello di riferimento, la ammiro e la venero, soprattutto perché vivo a scrocco a casa sua."

Tom non ne vuole sapere di studiare, vuole vivere la vita sulla pelle, vuole suonare agli angoli delle strade, vuole rivoluzionare qualcosa che è solo nella sua testa. Ma forse è ancora troppo giovane.
Bill è semplicemente un genio, si sente un dio, vuole che lo osannino, passa tutto il suo tempo a studiare cose che non gli interessano per sentirsi uguale agli altri. Ma nasconde qualcosa di troppo doloroso per poter essere tenuto nascosto troppo a lungo.
Ed entrambi sono troppo e sono troppo poco, sono padroni e schiavi di loro stessi, e soprattutto sono nemici giurati da anni. E se quest'anno qualcosa cambiasse? In un saliscendi di amore, odio, passione, lacrime, incomprensioni, e segreti inconfessabili, riusciranno i due ragazzi a trovare l'accordo di pace tra loro stessi?

Siete voi la donna giusta per mio fratello, Marchesa di Bayern, ne sono più che certo»
La bionda arrossì completamente chinando il capo.
«Affido a voi il cuore di mio fratello, abbiatene cura» le disse sincero.
«Non vi deluderò, Vostra Altezza» [...]
Bill si avvicinò dopo essersi alzato dal suo trono e le prese le mani con delicatezza, guardandola dritta negli occhi.
Isabella arrossì abbassando lo sguardo.
Quegli occhi da lupo erano gli occhi più belli che avesse mai visto ed erano difficili da fissare per molto tempo.
Bill le prese il viso con delicatezza per farle alzare lo sguardo, quando ripristinò il contatto visivo con lei sorrise.
«In tutta sincerità, Isabella, non vedo l’ora di chiamarvi moglie mia» le rivelò con sguardo dolce «Spero che non vi dispiaccia sposare uno stalliere»
Isabella rise divertita «No Vostra Altezza, non mi dispiace affatto».
L'amore a volte non è abbastanza forte per sconfiggere gli intrighi di corte.

Il moro posò la fronte contro la sua spalla nuda, con le grandi mani gli accarezzò la schiena e lo strinse a sé, annuendo brevemente, più volte.
Sapeva quanto suo fratello avesse ragione, quanto non si sbagliasse. Era sempre stato così, quando si erano allontanati, poi si erano riavvicinati, erano capaci di farsi del male, [...] ma era difficile condividere tutto, aria compresa, sebbene indispensabile per la loro sopravvivenza.
“Devi guardare le cose positivamente” fece Bill a voce bassa contro il suo orecchio “[...] Ma non posso nemmeno scappare da te, amore, anche tu sei una mia responsabilità ed io voglio che tu lo sia per tutta la vita, adesso ho capito cosa voglio, ho capito che voglio amarti senza riserva, senza esclusione di colpi, voglio solo te, e Dio, [...] Camille non conta niente, per me[...]”
“Lo giuri?” sussurrò Tom, insicuro.
“Oh, Tom” borbottò Bill fingendosi esausto, “ti sto giurando il mio amore eterno da mezzora, come fai ad essere così ottuso?
Dal Capitolo 14

Bill e Tom sono gemelli ma sono cresciuti separati, il primo ha sempre vissuto con sua madre, il secondo con suo padre. In che modo si ritroveranno a vivere sotto lo stesso tetto? A quali difficoltà andranno incontro, non essendosi mai conosciuti davvero? Cosa li spingerà a legarsi? Cosa li dividerà e cosa li farà ritrovare a distanza di dieci lunghissimi anni?
(TWINCEST, KAULITZEST, ULTIMO CAPITOLO CENSURATO, COMPLETO SU WATTPAD)

Se non avesse deciso di perdersi nei meandri di quegli occhi vuoti e allo stesso tempo pieni di ombre ed emozioni, sarebbe stata in salvo.
Ma non lo era.
Un Rituale.
Per loro era solo quello, uno stupido Rituale fatto per capriccio, per lei invece, era la morte della sua anima.
La storia della caduta verso l’inferno di Cassie Roseborn, giovane studentessa venuta dall’Indiana, inizia con l’incontro di quelle due paia di occhi impenetrabile che al loro interno avevano solo il male.
ATTENZIONE: Questa storia non è per i deboli di stomaco, se non sopportate scene di violenza e sangue non aprite, grazie.

Il Liceo è una giugla, i leoni stanno in alto mentre le formiche in basso.
Eppure una formica può arrivare ai leoni.
Los Angeles High School.
La vita degli studenti procede fra alcool, sesso e divertimento.
Non esiste pudore fra loro, non c’è limite agli eccessi: vivono solo alla ricerca di un altro libidinoso e sconosciuto confine da superare.
Può Emily Manson, la sfigata per eccellenza, sopravvivere a tutto ciò?
Questa è la storia di una bizzara piramide sociale che viene stravolta dall'amore, dall'odio e dall'impulsività.
Questa è una storia di Odio, Amore e Sesso con un unico scopo, connettersi con l'altro.

Ilaria, una semplice ragazza di diciassette anni che, come la maggior parte dei suoi coetanei, usa spesso i social network. Facebook per gli amici, Twitter per sfogarsi.
Negli ultimi giorni estivi “fa conoscenza” con Anonymous. Entrambi sono all’oscuro dell’identità dell’altro.
Il nuovo anno scolastico non si apre nel migliore dei modi per Ilaria, costretta ad avere a che fare con Gabriele, trasferitosi da poco nella sua stessa città.
*Dal capitolo 2:
Per un secondo, incrociando quello sguardo color ghiaccio e quel volto di rara bellezza, mi dimenticai dell’istinto omicida dentro di me.
Non poteva essere vero. Era troppo bello per essere vero. Non poteva esistere un essere mortale così divino. Chi era la madre? Chi il padre? Dovevo assolutamente stringere loro la mano, avevano fatto un lavoro eccellente.
Si schiarì la voce “Posso passare o vuoi contemplarmi per altri dieci minuti?”
Mi pentii di aver sfornato così tanti complimenti tutti in una volta.

Emma non ebbe bisogno di alzare del tutto lo sguardo per capire chi fosse: soltanto una persona a scuola aveva la pelle ambrata di quella perfetta sfumatura che ricordava il miele, solo un ragazzo era talmente incurante delle regole da fumare a meno di un metro dalla porta d'ingresso e, sopratutto, soltanto dallo sguardo di un ragazzo, Emma, si sentiva trapassata da parte a parte. Non aveva bisogno di alzare gli occhi per incrociare quello sguardo, lo sentiva perfettamente su di sé senza bisogno di vederlo.
* Non c'era niente in lei che esprimesse disordine, o caos, che invece per lui erano parole all'ordine del giorno.

Qualcuno dice che i bambini preferiscono il seno sinistro per sentire sulle labbra il cuore della madre.
Hermione seguì lo sguardo spiritato della signora Tonks: si perdeva sul pizzo di una collina, che sovrastava le nicchie e le tombe di marmo lucente.
Li aveva visti anche lei.
Ma Draco Malfoy e sua madre erano già scomparsi.

La fine si avvicina per L. Lo sente nel suo cuore, sente che di lì a poco dovrà morire. Per questo si sente pronto a condividere con Light Yagami, la persona a cui tiene di più al mondo, migliore amico e forse peggior nemico, le oscure reliquie del suo passato...