“Comunque, come le stavo dicendo, so che ha bisogno di soldi, ed io sono disposto a dargliene, quanti ne vuole, senza alcun limite”, incalzò Derek, con tono severo, approfittando del fatto che Stiles fosse momentaneamente inerme.
La bocca di Derek si strinse in una linea dura, ora sembrava lui ad essere arrabbiato.
Il ragazzo lo guardò per qualche attimo senza espressione, e nel mentre la sua mente gli rievocò l’immagine di suo padre, lì, in quell’ospedale, rintronato dai farmaci. Poi socchiuse gli occhi, leggermente abbattuto. Quando li riaprì, insieme a quell’immagine, sembrò avere una nuova, incrollabile, convinzione.
Avrebbe fatto di tutto per salvarlo. Per tentare di salvarlo, perlomeno.
“Con quale percentuale d’interessi?”, provò a chiedere Stiles, umiliato, le vene del collo improvvisamente gonfie, come se stesse per piangere.
Derek scosse la testa. “Oh, non voglio che lei mi restituisca quello che mi deve in denaro, Mr Stilinski”.
Stiles non ribatté nulla, in attesa che l’altro continuasse, e nel frattempo ripassò mentalmente le istruzioni per respirare.
Derek lo guardò, serio per la prima volta. “Voglio che tu faccia sesso con me, Stiles”.

「 Corpi mortali portano con se colpe e bisogni, e questo Crowley lo sa. Lo ha sempre saputo fin dal peccato originale. Forse fare miracoli non basta. Prodigarsi non ha peso per il grande piano. 」
Un universo quasi alternativo che si inserisce fra gli incontri di Aziraphale e Crowley attarverso le epoche...

Questa storia è nata da una task del gruppo FB "Till the end of the line", un gruppo dedicato alla Stucky.
La task mi diceva di scrivere un'omegaverse in ventiquattro ore e io non ci sono riuscita quindi eccola qui.
Dal testo:
“Pensavi che non ce ne saremmo accorti, Barnes?”
Fece un altro passo indietro, irrigidì i muscoli del corpo e dilatò le narici non perdendo di vista né uno né l’altra, dubbioso e prevenuto.
“Non siamo innocenti come il Capitano Rogers! Quel feto che porti in grembo è figlio di due super soldati, potrebbe essere dotato di poteri inimmaginabili…”
OmegaVerse | Angst | MPreg | Parole: 5468

Long di ambientazione cavalleresca.
Stiles principe e Derek cavaliere.
Ho cercato di mantenere un'ambientazione accurata pur utilizzando un linguaggio moderno.
Avverto che ci saranno alcuni momenti "non con", non perchè io li ami (anzi), ma perchè, calati nel contesto storico hanno il loro giusto peso.
Buona lettura

“Voglio che tu faccia qualsiasi cosa hai bisogno per stare meglio” dice Stiles, “solo... non tagliarmi fuori. Non zittirmi, non allontanarmi. Ti prego.”
“Se mi sfogassi su di te”, risponde Derek, “io... non posso prometterti che non farà male.”
“Io voglio che faccia male.”

Lo sceriffo ed il bandito sono tornati.
“Siamo in vena di bevute, gattina?”. Stiles si strozzò con il whisky quando la voce calda che conosceva fin troppo bene gli sfiorò l'orecchio, due grandi mani ad afferrargli i fianchi. [...]
“Fanculo Hale!! Che cazzo ci fai qua?! Vuoi essere arrestato così tanto!?”.
Far West AU

Questa storia è un' Omegaverse in cui Derek è un lupo Alpha mentre Stiles è una Fennec Fox Omega creata in laboratorio.
Ci saranno delle descrizioni abbastanza dettagliate sulla caccia del lupo e visto che a qualcuno può dar fastidio io ve lo dico già.
Spero vi piaccia e che vogliate recensire, ciao.

[STORIA IN REVISIONE | PROSSIMI AGGIORNAMENTI ]
Fan Fiction senza pretese, non so con precisione quanti capitoli saranno ma non penso che saranno molti...
Veniamo alla storia: Sterek in cui Stiles si deve sposare con Lydia e gli amici del futuro marito lo portano in un locale di spogliarellisti gnocchi e viene rapito da uno di loro... nel secondo capitolo c'è una scena di sesso STYDIA io vi avverto
Dal primo capitolo:
“Avanti, ragazzi, toglietemi questa benda… odio non poter vedere cosa mi succede attorno...”
Uno dei suoi amici era alla sua destra, gli teneva una mano salda su un braccio mentre l’altra l’aveva appoggiata sulla schiena in modo da poterlo condurre verso il complicato labirinto di stanze senza alcun problema.

Dal testo:
"Di nuovo in prigione, Hale!" disse lo sceriffo Stilinski, le mani sui fianchi ed i pollici dentro i passanti dei pantaloni scuri, le dita che sfioravano la sua fidata pistola. [...]
"Mi sei mancato, Stilinski!" ammiccò Derek guardandolo con sguardo famelico.
Far West AU

Raccolta di one shot Sterek a tematiche au:
Primo capitolo: Lolita
Secondo capitolo: L'assistente
Terzo capitolo: Rose rosse alla puttana del diavolo
Quarto capitolo: Il bambino nel fango
Quinto capitolo: Il Re dei Corvi
Sesto capitolo: Professor Hale

Questa storia nasce dal prompt demenziale dato dalla pagina di Facebook "Sterek Prompt".
Dal testo:
"“No! Non è una figata e non è bello… come faccio a farti capire… ah ecco ci sono, sei nel letto con la tua morosa, state per andare al sodo ma laggiù non succede nulla...”
La testa di Scott si spostò a destra e a sinistra esattamente come quella di un cagnolino confuso, era idiota, troppo e più se ne accorgeva più non si capacitava di come potessero essere così in buoni rapporti loro due."

Una volta, Derek, gli aveva spiegato che lo faceva non quanto lupi, ma perché il solo loro profumo della pelle – di Stiles e Mark – lo facevano sentire a casa. Gli davano la completezza, a lungo cercata, e che finalmente aveva trovato.
...
Dal prompt di Imma, nella pag di Fb : Sterek Prompt.

Storia ispirata ad un prompt sulla pagina "Sterek Prompt"
Molti definiscono Derek come "un cuore di pietra", ma nessuno di loro sa come il grande lupo cattivo si comporti quando è con la sua famiglia, specialmente non sanno che diventa un' adorabile Sweetwolf quando il piccolo Mark richiede le sue attenzioni.

Stiles si ferma un attimo, quando la canotta del lupo, cade a terra. Si acciglia un attimo, mentre nota quel segno sul petto davanti a lui.
- Der… - e lo sfiora. Le dita toccano e lui, si rivede, quando l’ha morso durante un orgasmo.
- E’ il tuo marchio. – soffia sulle sue labbra. – Essendo il mio Compagno, resta. –
- Voltati. – e quando Derek lo fa, gli sfiora la schiena. I graffi delle sue piccole unghie, sono ben visibili. – E’… un male? –
- No. – torna a guardarlo, mentre Stiles inizia a sorridere.
- Bene. Così, se ti spogli davanti a qualche ragazza, lo noterà di sicuro. E porca miseria, sono riuscito a lasciarti dei segni. Così, so che sei mio, solo mio, mio e basta. –
Il lupo approfitta del momentaneo silenzio, per baciarlo ancora. – Tuo e basta. – poi scivola contro il suo collo, ed inspira fortemente, mentre lo stringe a sé.
Stiles adesso odora di tranquillità, e felicità. I suoi dubbi, sono scivolati via, per incanto. E sa l’artefice ne è Derek, che lo stringe.
- Mio. –
[....]
Per quanto possano sembrar banali, ci sto provando gusto. Insomma Derek e Stiles, sono la perfezione insieme.

“Con quanti uomini sei stato a letto, Stiles, in questi ultimi cinque mesi?”, chiede l’uomo, sfregandosi le mani, secco.
Il ragazzo solleva il volto impiastricciato di nero e porta la sigaretta, con mano tremante, alle labbra.
Sorride.
Ma è un sorriso triste.
“Ventidue”.
Peter inarca un sopracciglio, scettico.
“Quasi quattro al mese, Stiles?”.
Il ragazzo si stringe nelle spalle.
“Uno a settimana, circa… Ma a volte era più d’uno in contemporanea…”.
Il suo sorriso è colmo di risentimento e disprezzo.
“Sono stato a letto con ventidue uomini, e in ognuno di loro ho cercato una risposta. Sempre la stessa. Ma non l’ho mai trovata. Ognuno di loro aveva l’uccello dritto quando lo toccavo, lo baciavo, lo leccavo… Eppure…”, la voce di Stiles è talmente triste, che sembra che anche la sua bocca stia per piangere.
O forse lo sta già facendo.
“Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo i bei ragazzi, Stilinski. Mi scopo solo…”.
Le parole di Derek sono ancora lì.
Lì.
Ferme nella sua mente.
E nel suo cuore morto.