A Jeon Jungkook non piacevano i ragazzi.
Il solo pensare di poter fare un certo tipo di cose con un uomo gli faceva salire la bile in gola.
Allora perché con Jimin questo non succedeva? Perché si sentiva pericolosamente attratto dal suo hyung?
➢ Jungkook, che cosa faresti se non ci fosse lui?
{ jikook }

❦Perché, in fondo, il nostro è un gioco.
Un gioco sciocco e crudele, lo sappiamo entrambi,
ma pur sempre un gioco e ne siamo dipendenti.
Non è così per tutti... l'amore? ❧
In diverse culture le parole per esprimere rispettivamente affetto e amore sono due, differenti.
Tae mi ama e ama Jimin. ed io amerei tanto sapere quanto del suo saranghae universale è solo affetto e quanto amore, ma ho paura. No, sono letteralmente pietrificato all'idea di chiedere...
_Io ti piaccio? -
Silenzio da parte sua, poi il tocco tiepido di dita sul viso.
_Nan neoreul saranghae - mima con voce soave...Ti amo.
Strizzo gli occhi, un po' più disteso, mentre lui deposita baci di seta sulle mie guance, la fronte, il naso. Ma devo chiederglielo, devo!
_E ti piace Jimin? -
Questa volta esita. Poi si avvicina, respirando cauto sul mio viso:
_Naneun geuleul saranghae. - Lo amo... Dice, baciando le mie labbra, e io mi irrigidisco, spaventato lui possa sentire il gusto di Jimin su di esse.
__ #VMINKOOK #Maknaeline

Jimin ama il denaro e gli piace circondarsi di uomini ricchi. Tuttavia ha come regola di rimanere fedele a chi richiede la sua compagnia fintanto che essa è richiesta. Jungkook è un giovane uomo di successo che ama con distacco ma con un debole per la bellezza.
"Jungkook lo sapeva. Questo giovane uomo di fronte a lui poteva fargli fare tutto quello che voleva. Qualunque cosa. Era disposto a spendere tutti i soldi che aveva accumulato se fosse stato sicuro di poterlo avere.
Il che non sarebbe mai potuto accadere. Perchè Jimin era di Taehyung."
(jikook)

In un mondo di anime gemelle si nasceva come numeri uno per poi incontrare la propria anima gemella ed insieme diventare numeri due. Oppure nascevi numero uno per poi diventare un numero zero perchè non avere un partner equivale a non valere nulla.
Jungkook ha 23 anni, studia economia ed ha un lavoro part-time due volte alla settimana.
Jimin ha 26 anni ed ha appena iniziato a lavorare in ufficio.
Sono due persone molto diverse e non sono certo destinate a stare insieme. Hanno un tratto in comune però: sono entrambi numeri zero.

Ci credete ai Vampiri?
Bene, se non è così iniziate a farlo, tonando in dietro nella Londra del 1850...
Due casate originali, l'una disprezza l'altra e cosa può succedere quando due vampiri delle rispettive casate si incontrano per caso ad una delle tante feste organizzate dall'alta società.
VMIN

"Non voglio più essere tuo amico" mi dicesti.
Amico?
Ma, Jungkook, noi non siamo affatto amici.
Siamo molto più di questo.
❝Tutto ebbe inizio
quando la sua assenza
si trasformò nella mia follia.❞
{ jikook }

Il titolo dice tutto...la peggior fanfiction mai scritta ;)
vmin/vminkook

Sgrano gli occhi puntando lo sguardo nel suo e lasciandomi poi cadere a peso morto nel letto...vorrei che m'inghiottisse come è successo a Johnny Depp in Nightmare 6...un po' meno splatteroso forse. Porto le mani a coprirmi la faccia, vorrei urlare tutta la mia frustrazione ma anche se lo facessi non servirebbe a niente. Sento il moro trafficare col cellulare per poi sospirare. *VMIN*

Entro in classe seguito a ruota dal più basso che posa la borsa sul suo banco per poi girarsi nuovamente verso di me. “non hai freddo con quella semplice giacca?” Lo chiede togliendosi la pesante sciarpa dal collo e lasciandola cosi giacere con la giacca di lana che ha posato sullo schienale della sedia. “Sto bene così” è la mia unica risposta prima di sedermi al mio posto e finire per scrutare il nulla per il resto delle ore in cui devo subire questa tortura. Non ho bisogno d'istruzione, ho vissuto tanti di quegli anni che la scuola potrei averla fondata persino io. VMIN

Vmin
Quello che doveva essere il giorno migliore della mia vita, si rivelò un totale fallimento. Ma quel giorno incontrai Park Jimin. Anche se il nostro primo incontro non fu propriamente dei migliori. (Cap I)
Avevo il corpo ancora dolorante, ma stavo bene.
Forse era grazie a quella vista meravigliosa.
Forse era perchè Jimin stava dormendo in quello stesso letto accanto a me. (Cap II)

Jeon Jungkook, 18 anni, è un normale liceale, bravo in tutte le materie scolastiche e con una strana attrazione per un ragazzo in particolare.
Park Jimin, 21 anni, è il nuovo studente, bello e intelligente ma che per colpa del suo passato ha avuto dei problemi scolastici e di amore. Due ragazzi differenti si incontrano e si accorgeranno che ognuno di loro ha bisogno dell'altro.

Il principe Jimin era maledetto dalla noia, finché non vide un servitore molto accattivante.
___
Translate by urladalbalcone

Kim Taehyung era uno sfigato che si era trasferito da poco nella grande Seoul e in una nuova scuola. Kim Taehyung era un ragazzo normale (più o meno) che odiava la scuola, che voleva farsi dei nuovi amici e che voleva provare ad andare bene in matematica. Kim Taehyung voleva vivere una vita diversa da quella che aveva prima o almeno provarci, Kim Taehyung non voleva incontrare ne conoscere una persona fastidiosa come Park Jimin.
"«Ehi, sfigato!» gli ridacchiò nell’orecchio mentre si accomodava vicino a lui. Gli faceva saltare i nervi ancor prima di sedersi vicino a lui. Sarebbe stato un inferno. Mentre si sistemava vicino a lui cercava un modo per non offendere quel nanetto che si spacciava per bullo e per iniziare una conversazione pacifica per far sì che quella forzata compagnia durasse il meno possibile.[...] «Senti,» [...] «facciamo in modo che questa cosa duri il meno possibile cosicché ognuno torna vicino ai propri compagni, eh?» [...] «Io non credo proprio.» ridacchiò Jimin. [...] Park Jimin gli dava fastidio anche quando non faceva niente nei suoi confronti, gli dava fastidio quel suo atteggiarsi a gran figo, quel suo fare da Park Jimin che proprio non lo sopportava. [...] "

Jimin decise che se non poteva avere il suo amore almeno avrebbe avuto gli occhi di Jungkook su di sé.
Jungkook ben presto si sarebbe reso conto che certe abitudini erano dure a morire.

-TaeJiKook-
[Dal primo capitolo]
"Ciao Jungkookie"
"Come fai a sapere il mio nome? Cosa ci fate in casa mia? Chi siete?"
"Siamo qui per parlare, sta tranquillo."
-
"Voi sareste i demoni? Vi aspettate che vi creda? [...]"
"Non stiamo dicendo bugie, piccolo. Lascierò ragionare te: se noi due siamo i demoni, e Jin l'angelo..."
[...]
Che cosa sono veramente?
"Jungkook, sei tu il ragazzo della profezia."
-
"Jungkook sarà molto forte."
"Già, il nostro piccolo... Finalmente l'abbiamo trovato"
-
Una storia piena di segreti da svelare, leggere per scoprire!
Angel!Jimin/Demon!Jimin; Demon!Taehyung; Human!Jungkook/Demon!Jungkook; Angel!Jin