10 canzoni per 10 flashfic, con protagonisti Arclight e Tenjo (più eventuali comparsate degli Tsukumo)
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È un baratro dolceamaro, quello dei ricordi: un tuffo nell'oblio bianco che lo circorda farebbe meno male

Yusaku chiuse gli occhi e si lasciò completamente andare.
Ora andava tutto bene.
{Raccolta di Flashfics partecipanti al Writober 2023 indetto da fanwriter.it}

Chat LINE "Kou-chan ❤️":
Kou-chan ❤️: Non vedo l’ora di vederti giocare!
Buona fortuna per la partita❤️🍀.
Ricevuto alle: 17:00 (19/07, Polonia)
Oikawa ha fatto il giro del mondo pur di fare di persona gli auguri a Suga. Può Koushi essere da meno? E, soprattutto, è solo per il compleanno di Tooru o c'è dell'altro?
[Attesissimo (per modo di dire) sequel di "Amore tra le righe"]

Fase 1 - Ambientato dopo la sconfitta di Faker, non tiene contro degli avvenimenti successivi.
Cosa sarebbe successo se Rio si fosse svegliata dal coma come Merag, dimenticandosi la sua vita umana?
Tre anni fa mi sono posta questa domanda, da cui è nata questa fanfiction.
Dopo il Carnevale Mondiale di Duelli, per Yuma e Astral sembra ci sia il via libera per recuperare le carte numero restanti. Ma i bariani tramano nell'ombra per ottenere il loro potere, e il destino ha giocato loro un brutto scherzo facendo ritornare Merag dalla parte opposta. Cosa farà l'ex bariana, tornerà alle sue origini o troverà negli umani la sua nuova famiglia? E soprattutto, come affronteranno questa nuova minaccia Yuma e Astral?

Il destino di un Duellante non sempre è fatto d'oro scintillante, una doccia di brillante fama al di sopra di un futuro ancora più splendente. A volte, le persone si abbassano a rubare la loro scalinata verso il successo, con ogni mezzo necessario, e se il Duellante in questione è anche legato all'esageratamente famoso e benestante proprietario di un'azienda, le cose tendono a precipitare.
La storia ruoterà intorno a tematiche da affrontare con cautela, come intenzione di suicidio e violenza, perciò invito cautela nella lettura.
In pausa durante giugno/luglio causa sessione d'esami.

[Questa OS partecipa alla challenge Daoine maithe, proposta da Arabella_Inferi]
Per motivi ignoti, la Terra è stata invasa da mostri e creature un tempo considerate frutto dell'immaginazione. Vampiri, fantasmi e demoni vagano per i sobborghi delle città, cacciando e nutrendosi degli esseri umani. Heartland City non fa eccezione, ed è per questo motivo che Kaito ha deciso di sottoporsi a un processo di mutazione inventato dal padre. Ma se da una parte ha ottenuto forza e velocità sovrumane e gli stessi sensi affinati di una bestia, dall'altra ha dovuto dire addio alle sue emozioni e all'amore che provava per Haruto e per Chris. Un cacciatore efficiente non può permettersi il lusso di avere emozioni, soprattutto quando la sua preda sembra batterlo per ferocia, astuzia e intelligenza.
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Ricordava bene che una delle prime cose che aveva perso era l’amore per lui, poi quello per suo padre e il fratellino. Conservava il ricordo dell’emozioni che un tempo aveva provato, una vaga elettricità che aleggiava ancora nei suoi neuroni, ma non provava più nulla da tempo. Eccetto il disgusto e una rabbia ferina talvolta difficile da reprimere.

Il giovane Shaka è appena stato nominato Cavaliere d'Oro di Virgo e deve recarsi al Grande Tempio per completare l'addestramento. Purtroppo però lo aspetta qualcosa che per un ragazzino della sua età sarebbe meglio non conoscere mai.
ATTENZIONE! Fanfiction underage; tratta temi di violenza e pedofilia.

Sono soli, in mezzo ai freddi ghiacci dell'Artico. Chris sa cosa Kaito si aspetta da lui, ma non può darglielo. Non può donargli più nulla, perché nulla gli è rimasto. Solo gelo arido, che tutto brucia e avvizzisce, e che nemmeno un barlume di vita può sciogliere. E nel cuore di un silenzio soffocante, fatto di sguardi e parole non dette, di gesti titubanti e mezzi sospiri, l'unica cosa che gli è concessa di fare è cercare di non farsi sopraffare da un amore che è stato e che non sarà più.
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"Il tamburellare delle dita sottili sul piano della scrivania aveva accompagnato le riflessioni di Chris e riempito il silenzio che continuava a seguirli. Era un rumore necessario, perché senza di esso sarebbe stato ancora più difficile non perdersi nel grigio acciaio dei suoi occhi e nella linea netta e sottile delle sue labbra."